Descrizione |
Il saggio offre un quadro d'insieme dei problemi di gestione, tutela e valorizzazione del patrimonio manoscritto nella concreta situazione toscana che si basa principalmente sull'esperienza condotta con il progetto toscano «Codex», (http://www.sismelfirenze.it/CODEX/codex.htm) caratterizzata da una continuità d'impegno da parte della Regione Toscana per il censimento e la conoscenza dei manoscritti, una particolare categoria dei beni culturali. Nella prima parte l'A. si sofferma sul problema tra centri di ricerca e biblioteche periferiche, sulla distribuzione del patrimonio manoscritto in Toscana in base alle sedi di conservazione e alla distribuzione dei manoscritti medievali secondo la tipologia degli enti proprietari, 3114 unità codicologiche, secondo i dati della banca dati Codex (vengono esclusi il Fondo Calci della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze e le 400 unità codicologiche della Biblioteca Statale di Lucca), su alcuni aspetti del protocollo di lavoro seguito (sostegno alle politiche di tutela demandate all'ufficio regionale e condivisione con le biblioteche di elementi conoscitivi importanti per un'ampia gamma di attività riguardanti i fondi manoscritti). Segnalati i mss. Pisa, Bibl. Cateriniana, 147 (Iacopo da Varazze Sermones de tempore per annum, sec. XIII ex.-XIV in.), Siena, Bibl. Comunale, H.IV.13 (Giustiniano Digestum novum, sec. XIII secondo quarto). In appendice uno schema sullo stato di avanzamento della catalogazione nellambito del progetto «Codex» delle province di Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. |