Descrizione |
Nel IX secolo l'agiografia a Roma presenterebbe, secondo P. Jounel (Le culte des saints dans les basiliques du Latran et du Vatican au douzième siècle Roma 1977; cfr. MEL VI 4106) e G. Philippart (Le legendiers latins et autres manuscrits hagiographiques Turnhout 1977; cfr. MEL IV 3200), caratteri di staticità e, nonostante i contributi al culto e alla scrittura dei santi in contesto carolingio, rispetto a questo ambiente, una scarsa ricettività, a favore invece della devozione ai martiri. La discussione proposta dallo studio per la prima volta in Hagiographie, cultures et sociétés. IVe-XIIe siècles. Actes du Colloque organisé à Nanterre et à Paris (2-5 mai 1979) Paris 1981 pp. 471-90 (cfr. MEL V 3073) approfondisce l'esame del periodo dall'858 all'882: circa venticinque anni, corrispondenti ai papi Niccolò I, Adriano II e Giovanni VIII. Infatti è questa l'epoca di autori come Anastasio Bibliotecario o Giovanni Immonide (ma anche del suo collaboratore Gauderico da Velletri) che nelle loro biografie, spesso tradotte dal greco, impressero dinamicità nell'indiscutibile tradizione martiriale risalente, all'origine della chiesa romana, agli apostoli Pietro e Paolo. I martiri in effetti sono poco numerosi, più recenti per collocazione storica o per epoca di redazione biografica nelle undici vite rimaste di Anastasio, che dalle fonti bizantine, avvertite come più omogenee alla sensibilità romana, attinse modelli alternativi (come i santi patroni altomedievali) o più complessi rispetto al semplice testimone della fede con la morte: evangelizzatori, predicatori, taumaturghi, ma soprattutto figure di apostoli, vescovi, papi che coniugavano la difesa dell'ortodossia alla tutela dei fedeli dal potere cristiano eretico, nella costruzione della chiesa nel mondo. A questo proposito un'importanza fondamentale spetta allo Spirito Santo che determina il carattere mistico dei personaggi rappresentati. Lo conferma Giovanni Immonide, biografo dei pontefici Clemente e Gregorio Magno: la prima vita che ha come base le Recognitiones clementine di Rufino, è ultimata da Gauderico per la traslazione nell'867-868, a Roma, del discepolo e successore di Pietro, il reale protagonista, quest'ultimo, di una narrazione che sottolinea soprattutto il ruolo della profezia, in particolare nel contrasto con Simone Mago. Ancora più profonda è la valenza del racconto su Gregorio, rappresentato e documentato in base a testi epistolari e d'archivio, nel suo ruolo storico di interprete, contro il cesaropapismo risalente a Costantino, dell'istanza gelasiana, dal nome del pontefice che per primo teorizzò la separazione dei poteri secolare e spirituale. Quest'ultimo in particolare trova la sua collocazione nella chiesa, dove il papa non è solo vertice istituzionale, ma anche e soprattutto nuovo modello di santità, capace di riassumere in sé tutti gli altri paradigmi altomedievali: dal martire, persistente a lungo nella tradizione romana, al monaco, che per l'esigenza, sollecitata anzitutto da Agostino, in Occidente trova sempre più difficoltà a sopravvivere. Risulta dunque una figura chiave Gregorio Magno, per il ruolo svolto, ma soprattutto per la sintesi offerta nei suoi scritti: sotto il profilo ideologico, per la ricerca della santità nel mondo contemporaneo; sul piano dell'agiografia per l'importanza del retaggio petrino, colto nella funzione della profezia al fine della conversione ad opera dei vescovi, ma soprattutto del pontefice. Si tratta di una prima apertura, che prelude, rispetto ai secoli XI e XII, alle novità agiografiche franche, ma anche alla svolta, che fa capo a Gregorio VII, con l'esaltazione del carisma e dell'importanza del papato nella storia. |
Argomenti |
Agiografia Anastasius Bibliothecarius n. 800/817, m. 879 ca. Augustinus Aurelius Clemens I papa saec. I, Vitae, miracula, passiones, translationes et alia hagiographica Clementis Recognitiones [opus pseudo Clementis I papae; translatio ex graeco; cum prologo] Epistolae Gregorius I papa n. 540 ca., m. 604 Gregorius I papa n. 540 ca., m. 604, Vitae, miracula, passiones, translationes et alia hagiographica Gregorius VII papa n. 1025/1030, m. 25-5-1085 Hadrianus II papa n. 792, m. 872 Iohannes VIII papa sedit 872-882, m. 16-12-882 Nicolaus I papa n. 820 ca., m. 13-11-867 Paulus apostolus, Vitae, miracula, passiones, translationes et alia hagiographica Petrus apostolus, Vitae, miracula, passiones, translationes et alia hagiographica Recognitiones [Rufino Aquileiense interprete] Vita Clementis I papae (Praephatio Gauderici Veliterni episcopi.. Romanae ecclesiae. Domino semper beato... in domino Iesu Christo. Dignum esse putavi, ad honorem et laudem tui predecessoris beati Clementis martyris atque pontificis... Iuliorum familia, de qua Caesarum generosa descendit prosapia, vetustior creditur urbe Romana... ) Vita sancti Clementis Vita sancti Gregorii Magni |