Descrizione |
L'agiografia romana del IX secolo, per le sue caratteristiche peculiari, ha avuto interpretazioni solo parziali, in corrispondenza alle più generali difficoltà che lo studio delle vite dei santi ha attraversato, come fonte letteraria, politica, o di storia della mentalità, all'epoca in cui il saggio è uscito la prima volta in Roma e l'età carolingia. Atti delle giornate di studio 3-8 maggio 1976 Roma 1976 pp. 383-93 e poi, con lievi differenze, in «Renovatio» 12 (1977) 51-66. Un esempio eloquente è Giovani Immonide, con la Vita Gregorii, che doveva in origine soddisfare le locali esigenze liturgiche. In effetti il testo è collocabile nel progetto politico di papa Giovanni VIII di riaffermare il potere pontificio, in accordo con l'autorità carolingia, nel più generale contesto dei rapporti con l'aristocrazia romana, senza dimenticare le difficoltà dogmatiche e relazionali con la chiesa bizantina. Tuttavia è presente, nella narrazione biografica, oltre il profilo politico e civile del pontefice, un suo aspetto più agiografico in senso stretto, come modello di santità, espressione di una precisa ecclesiologia connotata dal problema della vita umano-divina. L'A. quindi ripercorre per sommi capi il racconto, diviso in quattro parti, su Gregorio Magno, monaco, fondatore del monastero di S. Andrea del Celio, abate, inviato a Costantinopoli, papa e promotore di missioni fra gli Angli e i Longobardi. Sotto quest'ultimo aspetto non sussistono grosse differenze rispetto ai ritratti che del pontefice fanno Beda, nell'Historia ecclesiastica, o Paolo Diacono, nell'Historia Langobardorum. Tuttavia la presentazione dell'Immonide propone un deciso scarto, in confronto a tutti i modelli di santità altomedievale: in particolare al monaco e al vescovo. Il capo della chiesa, proprio per il suo ruolo di vertice, costituisce un'immagine di perfezione che è incentrata sulla conversione propria e del prossimo, secondo la doppia prospettiva della carità cristiana verticale (verso Dio) e orizzontale, nei confronti dei fratelli. Il papa dunque riassume in sé l'intera istituzione ecclesiastica, che appare come il concreto luogo storico della teandria, cioè l'unione dell'uomo con Dio già nella dimensione terrena. In questo senso si tratta di un'anticipazione dei principi insiti nella proposta di papa Gregorio VII. |
Argomenti |
Gregorius I papa n. 540 ca., m. 604, Vitae, miracula, passiones, translationes et alia hagiographica Gregorius VII papa n. 1025/1030, m. 25-5-1085 Historia Langobardorum Historia ecclesiastica gentis Anglorum Iohannes VIII papa sedit 872-882, m. 16-12-882 Vita sancti Gregorii Magni |