Descrizione |
Il saggio è comparso per la prima volta negli Atti del Simposio internazionale cateriniano-bernardiniano. Siena, 17-20 aprile 1980 Siena 1982 pp. 155-72 (per la raccolta cfr. MEL IX 5314) e poi, con il titolo La grande Caterina, in C. Leonardi Medioevo latino, la cultura dell'Europa cristiana Firenze 2004 pp. 672-92; cfr. MEL XXVI 6231. Alla figura di Caterina, terziaria laica domenicana, spetta anzitutto il carisma della profezia, quale ancora, nel XIV secolo, aveva riconoscimento come possibilità di attingere la parola di Dio anche fuori e in aperta critica rispetto alle gerarchie clericali. In quest'attività l'orizzonte della religiosa trascende la dimensione cittadina (importante invece per Margherita da Cortona) oppure nazionale (sul tipo di Brigida di Svezia), per rivolgersi alla chiesa nella sua interezza. Nel periodo in cui la santa è vissuta, il suo messaggio presenta tre aspetti preminenti: il richiamo ai pontefici perché si sottraggano alla soggezione nei confronti di un sovrano secolare, il re di Francia, per tornare invece a Roma, in modo da riacquisire piena valenza universale; la predicazione della crociata per la conversione dei musulmani; l'appello per costituire le istituzioni ecclesiastiche come luogo fisico di pace e rinnovamento tanto morale quanto spirituale. Si tratta di obiettivi raggiunti solo in parte: alla cattività avignonese, seguì infatti, di lì a breve, il Grande Scisma, capace di infrangere per sempre l'universalità storica del cattolicesimo. Nei tempi lunghi che implica l'annuncio profetico, tale da raggiungere anche l'età contemporanea, percorsa soprattutto dopo la Seconda Guerra Mondiale, dalla paura della violenza autodistruttiva, sono ancora validi molti spunti cateriniani: soprattutto la mistica, esperienza non più volta solo alla contemplazione di Dio padre; piuttosto prevale una dimensione trinitaria che coinvolge la contemplativa, per renderla insieme al Figlio, per opera dello Spirito Santo, partecipe di un'opera redentiva per beneficare il prossimo. La longeva tematica erotica e nuziale, in epoca moderna ha perduto i tratti di misericordia e attenzione all'intero genere umano, per acquisire invece un carattere intimista (che verte soprattutto intorno alla devozione per il Sacro Cuore di Gesù), almeno fino a Teresa di Lisieux e al suo recupero della piena considerazione ternaria della spiritualità. Solo in un contesto di questo tipo è possibile attingere al più autentico retaggio della profetessa senese: l'invito a superare la teologia razionale di origine greca, aristotelica o platonica, per aprirsi invece alla teandria, cioè alla reciproca immedesimazione umano-divina. |
Argomenti |
Birgitta Suecica n. 1303 ca., m. 23-7-1373 Catharina Senensis OP n. 25-3-1347, m. 29-4-1380, Vitae, miracula, passiones, translationes et alia hagiographica Margarita de Cortona n. 1247 ca., m. 22-2-1297 |