L'A. indaga evoluzione, finalità, competenze e contesto socio-economico e politico del Consolato del mare di Barcellona, istituzione cittadina basso-medievale nata come tribunale marittimo e mercantile, contribuendo così alla comprensione delle composite realtà statali e cittadine del tardo medioevo e dell'interconnessione tra potere politico ed economico. L'arco temporale oggetto di studio comprende i secoli dal XIII, in cui furono poste le basi per la nascita del Consolato, al XV. I primi tre capitoli offrono un percorso storico-cronologico dell'istituzione presa in esame: nel primo si descrivono le vicende legislative, i privilegi regi, il contesto sociale ed economico del Consolato dal XIII secolo al 1348; nel secondo si esamina l'evolversi della legislazione che accompagna e favorisce lo sviluppo istituzionale, consolare e corporativo nel corso del Trecento; il terzo capitolo invece si concentra sulla data cardine del 1401, anno in cui venne creata la gabella del «pariatge», e getta lo sguardo alla realtà storico-sociale catalana, iberica e mediterranea. I capitoli dal quarto al sesto esaminano il Consolato dal punto di vista dell'attività giuridica: il quarto è dedicato al
Libro del Consolato del mare, una raccolta normativa in cui erano indicate le procedure da tenersi nei tribunali, le modalità di elezione di ufficiali, le consuetudini del mondo delle relazioni commerciali; nel quinto sono trattati i conflitti di giurisdizione, ampliando lo sguardo ad altre istituzioni e figure quali il «baile» e il «veguer»; il sesto affronta il tema dei fallimenti di imprese e mercanti (le modalità con le quali venivano risolti e le tensioni che scaturivano) e quello delle lettere di cambio. I capitoli dal settimo al decimo sono dedicati al Consolato come corporazione, dall'attività fiscale (di riscossione di imposte e di spese) a quella politica (dalle missioni diplomatiche ai rapporti con le altre istituzioni cittadine e il potere regio): il settimo si focalizza sull'attività di riscossione e di incameramento del denaro; nell'ottavo sono descritti l'andamento delle entrate nel corso del XV secolo e l'utilizzo delle risorse; nel nono capitolo si indaga sugli interessi della corporazione e sulla sua attività politica e militare; il decimo si concentra su cariche e uffici dell'istituzione, sulle relazioni con Barcellona e con vari centri della regione aragonese, nonché con la monarchia. Un'appendice (da p. 283) include «Elenco dei consoli» (1396-1465), «Clavari generali del 'pariatge'» (1401-1407), «Clavari-difensori del 'pariatge'» (1401-1464), «Giudici degli appelli» (1396-1463), «Cullidors» (1401-1454), «Notai della Loggia» (1401-
post 1460), «Componenti della
Busca e della
Biga». Seguono la bibliografia, l'indice dei nomi di persona e quello dei nomi di luogo.
(Siegfrid Knowles)
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