L'A. illustra brevemente quali fossero le conoscenze relative alla Grecia antica nel secolo XII desumendole dal canone degli autori letti nelle scuole. Per il ciclo troiano si fa riferimento all'
Eneide, all'
Ilias Latina, all'
Achilleide di Stazio, alle
Metamorfosi (l. XI-XIII) e alle
Eroidi di Ovidio; a carattere più «storico» era ritenuto Darete Frigio, che come gli altri testi storici non era commentato nelle scuole; in certi casi tuttavia ebbe un ruolo nell'insegnamento della grammatica e si trova quindi in alcuni manoscritti a completamento del testo di Virgilio (Paris, BNF, lat. 7906 III + lat. 5018 II, sec. VIII ex., Germania occidentale; Paris, BNF, lat. 10307 II + Vat. Reg. lat. 1625 III, sec. IX ex., Francia orientale; München, BSB, lat. 305, sec. XII prima metà, Germania; lat. 21562, sec. XII ex., Germania; Wroclaw, BU, Rehd. 135, sec. XII ex., Germania). Darete fu elogiato da Bernardo Silvestre nel commento all'Eneide e criticato dal Bernardo autore dei
Versus contra Daretem in cui difende gli
scripta Maronis (Douai, BM, 880, f. 14v, sec. XII seconda metà). Il ciclo tebano è rappresentato solo dalla
Tebaide, ma l'A. ricorda anche il
Planctus Oedipodis conservato in sette esemplari del testo di Stazio dei secoli XI e XII (Cambridge, St. John's Coll., D. 12, sec. XI seconda metà; Firenze, Laurenziana, Aed. 197, sec. XII seconda metà; Genève, BU, lat. 96, sec. XII ex.; Kraków, Bibl. Czartoryskich, 1876, sec. XII ex.; London, BL, Burney 258, sec. XII seconda metà; Paris, BNF, lat. 14140 (sec. XII med.); Sankt Gallen, Stiftsbibl., 865 sec. XII seconda metà). Ricorda infine opere ambientate in Grecia: le
Bucoliche di Virgilio (ma in realtà nella zona di Mantova), le commedie di Terenzio, la
Farsalia di Lucano nei libri V-VIII. Il grado di conoscenza della Grecia antica era legato alla qualità dei commenti e delle glosse disponibili e alla cultura dei maestri che relativamente alla Grecia non era sempre di un livello molto alto. Appendice: «Manuscrits et fragments conservés des textes littéraires du canon scolaire (IX-XII s.)».
(Lucia Pinelli)
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