A Companion to the Medieval Papacy. Growth of an Ideology and Institution cur. Keith Sisson - Atria A. Larson , Leiden-Boston, MA, E.J. Brill 2016 (ISBN 978-9004315280) pp. XIV-410 tavv. (Brill's Companions to the Christian Tradition. A Series of Handbooks and Reference Works on the Intellectual and Religious Life of Europe, 500-1800 70)ISBN: 978-9004315280
Abstract
Il volume contiene saggi riguardanti la storia del papato e del suo rapporto attraverso i secoli con l'impero. Si segnalano a parte gli studi di T.F.X. Noble, J.Y. Malegam, S. Carocci, F. Pomarici, K. Sisson, A.A. Larson, A.A. Larson - K. Sisson, D. Summerlin, H. Müller, S. Weiß, A. Meyer, K. Salonen (2), A. Louth, R. Rist, F. Schmieder. Corredano la raccolta un'appendice sulla cronologia degli eventi notevoli legati al papato (pp. 351-4), una bibliografia (pp. 355-400) e un indice (pp. 401-10). (Giovanni Pigatto)
Riduci
Argomenti e indici Scheda N: 37 - 12172; 38 - 12534
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David S.H. Abulafia The Kingdom of Sicily under the Hohenstaufen and Angevins in The New Cambridge Medieval History cur. David S.H. Abulafia , Cambridge-New York, Cambridge University Press 1999 pp. XXIII-1045, V 497-521 carta 1
Abstract
Il saggio si incentra sulle figure di alcuni regnanti, quali Enrico VI e Federico II di Hohenstaufen e Carlo d'Angiò, fratello del re di Francia Luigi IX. Due sono i temi principali di indagine per quanto riguarda la situazione politica che ha caratterizzato il Regno di Sicilia dalla fine del XII sec.: l'ingerenza dello Stato Pontificio, il cui scopo era quello di un maggiore controllo sulla regione, come al tempo della dominazione normanna (si cita come esempio la
Constitutio super ordinatione regni Siciliae di Onorio IV), e la lotta dei signori locali per ottenere una forma di auto-governo, con il beneplacito papale, simile a quella che andava affermandosi nelle città del nord Italia. (Rebecca Bruni)
Riduci
Argomenti e indici Scheda N: 21 - 8387
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-the-kingdom-of-sicily-under-the-hohenstaufen-and-/374886
Stuart Airlie A View from Afar. English Perspectives on Religion and Politics in the Investiture Conflict in Religion und Politik im Mittelalter: Deutschland und England im Vergleich / Religion and Politics in the Middle Ages: Germany and England by Comparison cur. Ludger Körntgen - Dominik Waßenhoven , Berlin, W. de Gruyter 2013 (Prinz-Albert-Forschungen. Prince Albert Research Publications 29) pp. 234, 71-88.Argomenti e indici Scheda N: 36 - 8321
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-a-view-from-afar-english-perspectives-on-religion/668644
Maria Pia Alberzoni Le armi del legato: Gregorio da Montelongo nello scontro tra Papato e Impero in La propaganda politica nel basso medioevo . Atti del XXXVIII Convegno storico internazionale. Todi, 14-17 ottobre 2001 Spoleto (Perugia), Centro italiano di studi sull'Alto Medioevo (CISAM) 2002 pp. XI-582, 177-239Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Scheda N: 25 - 1793
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-le-armi-del-legato-gregorio-da-montelongo-nello-s/444990
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Maria Pia Alberzoni Le armi del legato: Gregorio da Montelongo nello scontro tra Papato e Impero in La propaganda politica nel basso medioevo . Atti del XXXVIII Convegno storico internazionale. Todi, 14-17 ottobre 2001 Spoleto (Perugia), Centro italiano di studi sull'Alto Medioevo (CISAM) 2002 (Accademia tudertina. Centro di studi sulla spiritualità medievale. Centro italiano di studi sul basso medioevo. Atti dei convegni. N.S. 15) pp. XI-582, 177-239
Abstract
Ampia disamina sugli aspetti dell'azione del Montelongo che permettono di cogliere i metodi della propaganda da lui condotta con la collaborazione di alcuni ecclesiastici e di frati appartenenti agli Ordini mendicanti. La considerazione di importanti precedenti - basti menzionare l'esperienza dell'
Alleluia , il movimento di pacificazione sviluppatosi nel 1233 in molte città padane, o i metodi già in precedenza sperimentati dai legati pontifici nell'Italia settentrionale -, induce l'A. a ridimensionare l'ipotesi, espressa da J.-C. Maire Vigueur (
Religione e politica nella propaganda pontificia (Italia comunale, prima metà del XIII secolo) in
Le forme della propaganda politica nel Due e Trecento Roma 1994 pp. 65-83; cfr. MEL XVII 6748), secondo cui il Montelongo sia stato l'inventore della propaganda pontificia: nell'azione svolta dal legato è possibile vedere un consapevole sviluppo di sperimentazioni precedenti, che questa volta risultarono sicuramente corroborate dal saldo legame con le direttive romane. (Lidia Lanza)
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Argomenti e indici Scheda N: 26 - 2021
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Maria Pia Alberzoni Le legazioni di Ugo d'Ostia (1217-1221) e l'organizzazione ecclesiastica in Legati, delegati e l'impresa d'Oltremare (secoli XII-XIII). Papal Legates, Delegates and the Crusades (12th-13th Century) . Atti del Convegno internazionale di studi. Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore, 9-11 marzo 2011 cur. Maria Pia Alberzoni - Pascal Montaubin , Turnhout, Brepols 2014 (Ecclesia militans. Histoire des hommes et des institutions de l'Eglise au Moyen Age 3) pp. 494, 283-326
Abstract
Il saggio si concentra sulle legazioni del cardinale Ugo d'Ostia in un quadriennio fondamentale per i delicati equilibri politici e religiosi tra la chiesa di Roma, i comuni e l'imperatore. L'A. mette in particolare rilievo come l'obiettivo costituito dall'impresa d'oltremare «abbia contribuito a ridisegnare e ad ampliare i compiti e i poteri del legato» (p. 290). Partendo dai motivi della scelta di un cardinale e, per di più, di un cardinale così importante come Ugo d'Ostia - maggiore rappresentante della politica di Innocenzo III -, e dalla considerazione della crociata come parte di un più generale e articolato progetto di riforma della chiesa, l'A. pone l'accento sulle diverse iniziative prese dal cardinale durante le legazioni. La «regolamentazione» delle varie forme di vita religiosa che si stavano manifestando in quegli stessi anni - opportunamente l'A. ricorda che proprio allora Ugo poté conoscere personalmente alcuni dei protagonisti delle nuove esperienze religiose: da Domenico a Francesco - e il consolidarsi dei rapporti con l'episcopato, direttamente coinvolto nell'impresa d'oltremare, furono due obiettivi di grande importanza raggiunti nel corso delle sue legazioni. Contestualmente, l'esigenza di propagandare l'impresa d'oltremare spinse ad affinare gli strumenti della predicazione e della parola, più idonei a rapportarsi con un mondo - quello dei comuni - che si fondava sull'uso della parola, affidando tale incarichi a «specialisti della parola», opportunamente scelti e formati a tale scopo. L'obiettivo di propagandare la crociata portò il papato a operare nella realtà dei comuni cercando i mezzi più duttili e gli «intermediari» più idonei per rapportarsi con quella dinamica realtà. Il papato - conclude significativamente l'A.- «vide allora aprirsi nuovi orizzonti e nuove strategie di intervento nei diversi ambiti territoriali». (Maria Teresa Dolso)
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Argomenti e indici Scheda N: 38 - 1880
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-le-legazioni-di-ugo-d-ostia-(1217-1221)-e-l-organ/699148
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Maria Pia Alberzoni Medioevo contemporaneo? Riflessioni sulla storia tra didattica e ricerca ASMC 7 (2001) 413-36
Abstract
L'A. si propone di fornire alcuni spunti metodologici per lo studio della storia medievale: innanzitutto, tratta delle periodizzazioni usate dalla storiografia italiana e da quella straniera; considera, poi, le manipolazioni di carattere ideologico, ricollegandosi all'ampio discorso sullo statuto della storia e del suo spazio all'interno dei programmi ministeriali. Il terzo paragrafo è dedicato alla proposta storiografica di C. Violante, definita di storia «a più dimensioni», secondo cui lo storico non tralascia di analizzare nessuno degli elementi che formano la società medievale, dato il carattere fortemente unitario del periodo in questione, in cui non si riscontrano nette divisioni tra gli ambiti di competenza dei vari centri di potere (laici ed ecclesiastici). L'A. si sofferma anche su alcune questioni terminologiche, quali l'uso delle categorie di «feudalesimo» e «signoria» per lo studio della pluralità delle istituzioni medievali. Termina il saggio un paragrafo sulla riforma della chiesa dell'XI sec. e la lotta per le investiture, quali argomenti significativi per la comprensione dell'epoca medievale: fenomeni questi, spiega l'A., da collocare in una prospettiva strutturale e non etica, lontana dalle distorsioni delle fonti filo-papali.
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Argomenti e indici Scheda N: 24 - 10692
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-medioevo-contemporaneo-riflessioni-sulla-storia-t/439124
Maria Pia Alberzoni Nel conflitto tra papato e impero: da Galdino della Sala a Guglielmo da Rizolio (1166-1241) in Diocesi di Milano cur. Adriano Caprioli - Antonio Rimoldi - Luciano Vaccaro , Brescia-Gazzada (Varese), Editrice La Scuola-Fondazione Ambrosiana Paolo VI 1990 (Storia religiosa della Lombardia 9-10) pp. XVI-388, XI-389-989, I 227-57Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Scheda N: 18 - 7644
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-nel-conflitto-tra-papato-e-impero-da-galdino-dell/290748
Richard Allington New Saladins: Spiritual Crusading and the Typology of Crusading Enemies Al-Masaq 34 (2022) 74-87
Abstract
L'A. esamina il linguaggio attraverso il quale i pontefici romani e i loro seguaci polemizzavano e rivolgevano invettive nei confronti del potere imperiale degli Hohenstaufen nella prima metà del secolo XIII. Si mostra che gli argomenti papali si basavano sulle descrizioni dei nemici musulmani, prodotte e tipizzate negli scritti crociati prodotti nel corso del secolo precedente in Oriente. L'individuazione di questi particolari elementi retorici permette di indagare il processo attraverso il quale il concetto di crociata si espanse nel corso del tempo, finendo per essere applicato a nuovi contesti e a nuovi nemici della chiesa di Roma.
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Argomenti e indici Scheda N: 44 - 6495
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-new-saladins-spiritual-crusading-and-the-typology/802448
Gerd Althoff Das Amtsverständnis Gregors VII. und die neue These vom Fridens Pakt in Canossa FMS 48 (2014) 261-76
Abstract
L'A. confuta la tesi avanzata da J. Fried in
Canossa. Entlarvung einer Legende. Eine Streitschrift (Berlin 2012; cfr. MEL XXXV 1987); Fried ha sostenuto che a Canossa sarebbe stato stretto un trattato di pace e cooperazione tra papa Gregorio VII ed Enrico IV. L'A. basa la sua confutazione sulle idee di Gregorio circa i suoi diritti e doveri come pontefice, espresse nelle epistole scritte proprio negli anni che videro gli avvenimenti di Canossa. Le epistole dimostrerebbero la distanza tra le posizioni di Gregorio ed Enrico, che sarebbe stata difficilmente superabile per poter sfociare in un trattato di cooperazione. Date le affermazioni contenute nelle lettere, l'A. sostiene fosse improbabile che Gregorio le potesse tradire proprio in quegli anni concludendo un patto segreto con un re contro il quale combatteva pubblicamente e da cui pretendeva l'obbedienza.
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Argomenti e indici Scheda N: 37 - 1858
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-das-amtsverständnis-gregors-vii-und-die-neue-thes/678371