Il ripetersi in tempi recenti di eventi tragici legati alle sciagure ambientali ha spinto gli specialisti di alcune discipline a interrogarsi su tali fenomeni prendendone in esame aspetti fino a oggi rimasti ai margini dell'indagine scientifica. Inondazioni, incendi, ma soprattutto manifestazioni naturali indipendenti dall'azione dell'uomo come terremoti e tsunami, vengono oggi trattati con un approccio non solo geofisico e sismologico, ma anche storico-letterario. Questo risulta di grande utilità nella comprensione sia dell'evento in sè sia delle conseguenze culturali che esso genera sulle popolazioni che colpisce. Nel 1994 l'Istituto Nazionale di Geofisica (dal 1999 anche Vulcanologia) pubblicò il
Catalogue of Ancient Earthquakes in the Mediterraenan Area up to the 10th Century, un'indagine sistematica sulle fonti scritte che riportano memoria di manifestazioni violente dell'ambiente sull'uomo. Oggi questa esperienza si arricchisce di un nuovo capitolo grazie al vol. che prosegue nella stessa direzione del suo predecessore e si spinge fino alla fine del medioevo, prendendo in esame anche gli tsunami. Gli A. analizzano, in oltre 1000 pagine, 383 terremoti, 22 tsunami e ben 102 testimonianze degli effetti che quei fenomeni hanno avuto su persone e cose. Gli eventi sismici indagati coinvolgono un'area corrispondente a 19 paesi, coi confini attuali. Il vol. si apre con una testimonianza dello storico arabo Ibn Tahribirdi del 10 novembre 1002, in cui si narra di un violento terremoto verificatosi in Siria vicino alla costa e i cui effetti furono catastrofici per la popolazione. Nel catalogo sono prevalenti le fonti orientali: arabe, bizantine, armene, ebraiche e altre, ma non mancano quelle latine occidentali. Fra esse numerosissime serie di annali, cronache come quelle di Arnolfo da Milano (
Liber gestorum recentium) e gli
Annales Augustani, gli
Annales di Lupo Protospata; il
Liber pontificalis (che riporta notizie di un terremoto del 27-28 gennaio 1091 a Roma). Il 9 novembre 1046 ad esempio, nella media Valle dell'Adige, si verificò un sisma violento dagli effetti distruttivi in tutta l'area e soprattutto sui centri di Salorno e Ceraino, come riportato dagli
Annales Corbeienses. Il 27 marzo 1065 Brescia fu colpita da ben due terremoti che provocarono il crollo delle mura cittadine, come riportato, fra gli altri, da Arnolfo da Milano. I casi potrebbero continuare data la ricchezza del catalogo. Per ogni evento censito, e riportato in lingua originale, gli A. forniscono un quadro completo delle fonti disponibili da cui hanno tratto l'informazione. Il vol. è corredato da tavole geofisiche e grafici assai utili, da un completo apparato bibliografico e da un curatissimo indice analitico. (Lorenzo Pubblici)
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