Scheda TETRA
Nithardus n. ante 800, m. 15-5-845
Historiarum libri quattuor
(De dissensionibus filiorum Ludovici Pii ad annum usque 843)
Riferimenti
Te.Tra.
vol. I p. 299-305; Repertorium vol. VIII p. 254; PL vol. CXVI coll. 45-76; MGH SS (1829) vol. II pp. 649-72 (ed. G.H. Pertz); MGH SS rer. Germ. (1839) vol. XLIV (ed. G.H. Pertz)
a. 841-843
Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Reg. lat. 235
excerptum (Hist. IV 5)Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Reg. lat. 1964 Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 9768 , ff. 1-18rParis, Bibliothèque Nationale de France, lat. 14663 (deperditus) , ff. 279-Troyes, Médiathèque du Grand Troyes (olim Bibliothèque Municipale), Fonds ancien 3203 Tradizione del testo: L''opera di Nitardo è tramandata nel cod. Parigino lat. 9768 (sigla A; il cod.è smembrato, la sua seconda parte è l''attuale Vaticano Reginense latino 1964), della fine dell''X sec. o dell''inizio del successivo. Il codice è segnalato a Saint-Médard di Soissons dalla fine dell''XI sec.; nel XV sec. era a Saint-Magloire, dove ne venne tratto un apografo parziale (attuale Parigino lat. 14663 = B). Nella prima metà del XIII sec. il redattore di una Historia Francorum utilizzò Nitardo, ma non è possibile stabilire se la sua fonte fosse A o un testimone diverso. Un excerptum (IV,5) compare sia nel Chronicon Centulense di Hariulf (H) sia all''interno di una raccolta storiografica di materiale legato ad Angilberto e a Saint-Riquier nel Vaticano Reginense lat. 235 (R). La presenza dell''estratto in H e R sembra da ricollegare all''esistenza di un liber de gestis di Saint-Riquier (redatto prima della distruzione normanna dell''abbazia, 881) trovato nell''XI sec. a Gorze. Tuttavia, se anche l''archetipo fosse stato l''autografo di Nitardo, il fatto che l''estratto non sia attribuito a Nitardo e che egli non sia ricordato da Hariulf come storiografo sembra indicare che a Saint-Riquier non era rimasta traccia dello scritto. Nella tradizione di Nitardo due errori significativi mostrano che l''estratto appartiene a un diverso ramo rispetto ad A; A è immune dal processo di normalizzazione linguistica subìto dall''estratto, e in alcuni punti sembra rispettare la facies che avrebbe trovato nell''antigrafo (spazi bianchi dove Nitardo aveva programmato - ma non eseguito - l''inserimento di liste di territori). Il cod. A sarebbe allora molto prossimo all''archetipo\autografo di Nitardo e dovrebbe provenire da un centro legato alla corte di Carlo il Calvo: Saint-Médard o Reims. (da Te.Tra I, scheda a cura di Francesco lo Monaco)Bibliografia filologica: NITHARDI Historiarum libri IIII , ed. Georg Heinrich Pertz, in MGH, SS, II (pp. 649-72); NITHARDI Historiarum libri IIII , ed. Ernest Müller MGH, SS RR Germ, Hannover 1907 [rist. anast. 1965]; NITHARD, Histoire des fils de Louis le Pieux , éditée et traduite par Ph. Lauer, Paris 1926 (Les classiques de l''histoire de France du Moyen Age, 7) [rist. anast. Paris 1964]Risorse esterne collegate Repertorium TETRA_052_Nithardus, Historiarum libri - siglario TETRA_053_Nithardus, Historiarum libri - stemma
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