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MIRABILE

Archivio digitale della cultura medievale
Digital Archives for Medieval Culture

AnPu Antonio Pucci

Opere:

A Capraia i Guelfi fur prigioni
A far la salsa sì com'io smiraglio

manoscritti

A voler ch' un caval sia ben perfetto 1
manoscritti

A voler pienamente raccontare
A voler seguitar la 'mpresa fatta
A voler seguitar quel ch' e narrato
Acio che la fortuna non ci colga
Ahi quanto mi dispiace quand' i' sto
manoscritti

Al nome di Colui ch' e sommo bene
Al nome sia del ver Figliuol di Dio
Al nome sia del vero Iesu Cristo
Amico alcun non è che altrui soccorra
manoscritti

Amico mio barbier quando tu meni
manoscritti

Amico mio che tu metta in prigione
manoscritti

Amico mio da poi c'hai tolto moglie
manoscritti

Ancor mille trecento sei e venti
Andrea tu mi vendesti per pollastra
manoscritti

Anni mille trecento trentadue
Ascolti ognun che vuole innamorare
manoscritti

Avendo que' di Fermo fatto accordo
Ben che non sia maestro di trovare
Ben che pe' tempi i' t'abbia, Signor mio
Ben ched io abbia il tuo volere udito
manoscritti

Bench' io conosca e vegga che 'l tacere
manoscritti

Bisogna al castellano esser attento
manoscritti

Brigata poi che m'avete pregato
manoscritti

Capitolo che parla solamente
Caro sonetto mio con gran piatà
manoscritti

Celestrïale etterna Maestade
Cento e centotto e centoventi e mille
Comandati l' ottavo a mio parere
Comandati la Chiesa primamente
Come Castruccio di Pistoi' Signore
Come Castruccio racquisto Pistoia
Come Firenze usci di fedeltade
Come i Pisan crudeli e dispiatati
Come il Baver da Roma venne a Arezzo
Come il Baver privo Papa Giovanni
Come il Bavero fece parlamento
Come il Comun di Firenze fe lega
Come il Duca ebbe Santa Maria a Monte
Come il Legato assedio San Donnino
Come in Firenze ebbe sette Bargelli
Come per forza s' ebbe Carmignano
Come que' d' Osimo rientraro in Fermo
Come s' assedio Lucca sanza fallo
Come sconfitti furo i Bolognesi
Come si fero di dieci Casati
Come Uguccion si vide tolto il passo
Con cio sia cosa che l' eterno sire
Conciossiache 'l Legato di Toscana
Cristo abbia l'alme di quelle persone (2)
manoscritti

D' Ottobre nel detto anno in Siena nacque
Da molti savi è lodato il tacere
manoscritti

Dante Alighier ne la sua Comedia
De' Consoli dell' arte della lana
De gloriosa Vergine Maria
manoscritti

Degli Ubaldini e Giovanni del Sega
Degli Ubaldini e poi di Firenzuola
Degna cosa e che io ti renda lode
Deh Angeli ed Arcangeli con Troni
Deh fammi una canzon fammi un sonetto
manoscritti

Deh quanto è d' aver caro un buon compagno
manoscritti

Del Baver di Castruccio e di Melano
Del Legato cacciato di Bologna
Del Re Manfredi e di Monte a Cinico
Del Re Uberto in Genova assediato
Del soccorso di Genova assediata
Della Montagna onde usciro i Serpenti
Della morte di Dante e della vita
Della Reina che per suo sapere
Della sconfitta di Monte Catino
Della venuta del Bavero prima
Di Cimpo del Legato e 'l Re Giovanni
Di color che chiusono il Modonese
Di Firenze intraddetta per la Pieve
Di Massa e poi di Citta di Castello
Di Mastro Cecco d' Ascoli ch' errore
Di Messer Marco ch' era nelle mani
Di Oziachi presi dall' Egitto
manoscritti

Dice el vangelio se ben mi ricorda
Dico ch' avendo i Pisan tolto Massa
Dio ti salvi Maria di grazia piena
Divina Maesta superna Altezza
Dove dimora in voi donne lo sdegno
manoscritti

E non entrare amico troppo fiero
E' par che noi andiam col fuscellino
Era d' Ottobre l' anno innanzi detto
Era nel mille trecenventisette
Era nel sopraddetto trentatre
Era nel tempo dinanzi contato
Eran gli anni di Cristo cio mi pare
Essendo gli anni ancor del ventitre
Essendo in sulla piazza di San Piero
Essendo intorno Genova assediata
Essendo Padova quasi annullata
Facciam festa del Signor de' Signori
Fammi di pie quattordici il sonetto
Federigo secondo pien di stizza
Figliuol mio sia leale e costumato
manoscritti

Figliuola mia po' che se' maritata
manoscritti

Genova e Pisa e di Papa Chimento
Gentil madonna i' non potrei contare
manoscritti

Gentil madonna i' son a voi tornato
manoscritti

Gia era giunto il termine alle triegue
Già hai udito il trionfar fè Troia
manoscritti

Gia s' era il Re partito da Fiorenza
Gran dolor che lo cuor mi cuocie
I Fiorentini magnanimi e arditi
I fra' minor de la povera vita
manoscritti

I fra' predicator non mangian carne
manoscritti

I' fui iersera Adrian sì chiaretto
manoscritti

I' ho vedute già dimolte piazze
manoscritti

I' prego Cristo Padre onnipotente
I' priegho la divina maestade
manoscritti

I' priego Cristo padre onnipotente
I' priego Iddio, che infin a qui m'à dato
I' priego Santo Pier con reverenza
I' son fortuna che imperadori
manoscritti

I' sono in alto mare con gran tempesta
manoscritti

I' ti contai che Messer Gherardino
Il Conte Fazio dal popol Pisano
Il Duca di Baviera nel dett' anno
Il giovane che vuole avere onore
manoscritti

Il veltro e l' orsa e 'l cavallo sfrenato
In Genova gli Spinoli e li Dori
In questa forma il decimo favella
In verità che gran vergogna torna
manoscritti

Invano il nome di Dio si ricorda
Io truovo d' una donna da Milano
L' accordo che Castruccio avea trattato
L' ultimo Canto dice come stava
La femina fa l' uom viver contento
manoscritti

La lingua per la bocca meni a danza
La mente stata per addietro ardita
manoscritti

La vostra gran virtu benignamente
Le cose del tuo prossimo non dei
Le feste della Chiesa comandate
Le schiave hanno vantaggio in ciascun atto
manoscritti

Legiadro Sermintese pien d' amore
Loda e ringrazia Iddio principalmente
Maestro Antonio, i' so che di Fiorenza
manoscritti

Maestro mio ben puoi d' amor cantare
manoscritti

Maestro mio deh non mi mandar piu
manoscritti

Maestro mio tu mi tien poco caro
manoscritti

Maestro tu non parli cortesia
manoscritti

Matteo i' arrivai al Paradiso
manoscritti

Mentreche i Fiorentini erano in volta
Molti fanno quistion qual sia la testa
manoscritti

Molto mi piace la bella accoglienza
manoscritti

Molto mi spiace e credo che dispiaccia
manoscritti

Nazion di Papa Giovanni per certo
Nel tempo che dinanzi e chiamato
Nel ventotto di Luglio i Fiorentini
Nell' anno detto in calen di Novembre
Non ci è più dolce cosa che 'l morire
manoscritti

Non far micidio ti comanda il quinto
Non fornicare ti comanda il sesto
Novello sermintese lagrimando
Nuova canzon di femine tristizia
manoscritti

Nuovo lamento di pieta rimato
O Gesu Cristo che sopra la croce
O gloriosa e santa povertate
O Iesu Cristo signor mio verace
O indivisa ed eterna Trinitade
O lucchesi pregiati
O Padre eterno e infinito fiume
O Signor mio ch' agli Apostoli tuoi
O Signor mio che desti pazienza
O vero Iddio guarda la mia Cittade
O voi che siete in diletto fallace 2
Ognor ch' i' mi ricordo del millesimo
Oh lasso a me tu m' hai si consumata
manoscritti

Omè Comun come conciar ti veggio
manoscritti

Onnipotente Dio Signor superno
Onora il padre e madre umilemente
Onorevolemente il Re Currado
Origine di Guelfo e Ghibellino
Pace per Dio né mai altro che pace
manoscritti

Padre nostro che se' in ciel beato
Pensata la cagion che a dir ti move
Pensato a cui tu parli si pertene
Pensato ch' ai il tempo tanto taci
Pensato chi tu se' in quella stagione
Pensato come parlar dei intendi
Pensato quello che voi dir ancora
Per dio ti priego dolce mio fratello
manoscritti

Per non mostrar ch' e' fosse addormentato
Perché d' imprender veggio ch' ai desio
Pero vi priego giovani ch' amate
manoscritti

Piaggiando parla ciascun che favella
Po' che no' fummo ne la zambra entrati
manoscritti

Po' quando fummo in su l' aprir del giorno
manoscritti

Primo comandamento e qui procura
Quando Firenze alcuna cosa monta
manoscritti

Quando 'l fanciul piccolino iscioccheggia
manoscritti

Quando se' alto tal ti mostra amico
manoscritti

Quanto infelice si può tener colui
manoscritti

Quella di cu' i' son veracemente
manoscritti

Questi che veste di color sanguigno
manoscritti

Qui di Morrocco e poi del Re Uberto
Regnando ancor nel ventisette detto
Regnando il trentaquattro innanzi detto
Resta a contar che nel mille trecento
Ritornoti a' Tedeschi rubellati
S' io dormo o vegghio o dolce anima mia
Sai com' se fa che pensi innanzi tratto
San Tommaso d' Aquin canonizzato
Sappiate signor mio ch' i' ò mirata
manoscritti

Savio Lettore quand' io cominciai
Se da spiritual duce o temporale
manoscritti

Se 'l giovane vuol esser costumato
manoscritti

Se la mia spenta fantasia raccende
manoscritti

Se nel mio ben ciascun fosse leale
manoscritti

Se tu divari la comune usanza
Se tu sai bisticciare bisticcia ora
Se vuogli amico nel mondo capere (1)
manoscritti

Seguita ancora dell' Imperadore
Sentendo il Re de' Roman che 'l Legato
Settantatre mille trecen correndo
manoscritti

Settimo non furare e qui ragiona
Sì come 'l vino all' uomo è molto sano
manoscritti

Siccome furon traditi e 'ngannati
Siccome i Fiorentini ebber Volterra
Siccome il Baver n' ando nella Magna
Siccome il Bavero fu incoronato
Siccome il Re di Francia vide scorto
Signor che infine a qui m' hai conceduto
Signor Prior dell'arte d'onor degni
manoscritti

Signor priori i' sono una cicala
Signore i' so ch' i' t' ò molto offeso
manoscritti

Sonava il mille ventotto e trecento
Sonetto mio con bella provvidenza
manoscritti

Sonetto mio i' feci per provarti
manoscritti

Sonetto mio i' non fu' mai errato
manoscritti

Sonetto mio molto ti ringrazio
manoscritti

Sonetto mio tu di' bene el vero
manoscritti

Sonetto no m' aver si per fanciulla
manoscritti

Sonetto son di quello sventurato
manoscritti

Superna Maestà da cui procede
manoscritti

Tace la lingua e parlo colla mente
manoscritti

Tal si crede uccellar ch' è uccellato
manoscritti

Tal si pensa d' aver piena ragione
manoscritti

Tanto va il lupo attorno per pigliare
manoscritti

Tanto vi salvi Iddio donna chiarita
manoscritti

Tenendo i Fiorentin nelle lor mani
Topo la tua non e leale usanza
Tre volte fu sconfitto lo Pisano
Trovossi il Baver in detti anni chiari
Tu che se' posto a regger con giustizia
manoscritti

Tu mi sè intrato sì forte nel core
manoscritti

Tutti sappian che ciascun è mortale
manoscritti

Un fattor che pe' Bardi ando in Vignone
manoscritti

Un gentiluom di Roma una fiata
Una che m'ha d'amore il cor ferito
manoscritti

Vechiezza viene all'uomo quando ella viene
manoscritti

Veggendo ber Gesu aceto e fele
Viva la libertate
Vo' mi dicesti s' i' l' o bene a mente
manoscritti

Voi gentil donne i' priego in cortesia
manoscritti

Volendo Lodovico di Baviera
Volessi Iddio che tutti i maldicenti

Manoscritti:
Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 4830
Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 90 inf. 35, 1
Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, II.II.40
Siena, Biblioteca Comunale degli Intronati, I.VIII.36

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