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MIRABILE

Archivio digitale della cultura medievale
Digital Archives for Medieval Culture


Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Chig. L.V.176

C2


autografo
sec. XIV
Note datazione Probabilmente anni 1363-66

Luogo di copia Toscana
membr.
I-II e V cart.
ff. VI, 79, II'; numerazione antica (forse sec. XVII) 1-79 eseguita in sostituzione di una precedente numerazione quasi scomparsa per rifilatura o svanimento d'inchiostro, che presuppone però l'asportazione di tre carte ritagliate fra la 32 e la 33, e con ripetizione del n. 48, dunque cancellata e rinumerata modernamente (sec. XIX) da 49 a 81 fino a tutto il f. II' (dal f. 50 fino al f. 81 la numerazione è stata recentemente ripetuta a lapis nell'angolo inferiore destro); i ff. I-V hanno numerazione recente a lapis a-e, e la VI ha numerazione I. Segue numerazione cinquecentesca a pagine, leggibile solo nel verso 18-72 (corrispondente a ff. 1v-28v della numerazione di riferimento: Vita di Dante e Vita Nova) e 2-8 (ff. 29v-32v: Donna me prega col commento garbiano), da cui si evidenzia un diverso ordinamento delle sezioni; fascicoli I - III (4), IV (4ff.), V (4-3), VI (5ff.), VII - XI (4), XII (1f., palins. sul r), con richiami regolari fra i quaderni, salvo che dopo il f. 28: asportazione di 3 carte (forse bianche) fra i ff. 32 e 33 della numerazione di riferimento
dimensioni: mm. 266/269 × 182/186
disposizione del testo: versi trascritti a mo' di prosa, tranne che al f. 6r (epitaffio del virgiliano in morte di Dante trascritto entro la Vita), e 29r-32v (Donna me prega di Guido Cavalcanti, il cui testo è trascritto al centro della pagina con le glosse di commento diposte tutto attorno in due colonne ai lati), 34r (Carme Ytaliae iam certus honos)

scritture e mani u;
note generali sulla scrittura: una sola mano 'u' identificabile con quella di Giovanni Boccaccio


Lingua copisti italiano
Area dialettale u Toscano

Iniziali: iniziale in oro e colori (con l'aggiunta più tarda di fregio e stemma a piè di pagina) a c. 1r, le successive, all'inizio di ogni sezione, più alte e con fregi bicolori rosso e blu; le altre, ad inizio componimento, più piccole, alternate rosse e blu con fregi del colore contrario
rubricato


Colophon
A f. e r. di mano di Fabio Chigi: Lassato p(er) legato a Papa Alessandro VII dal Conte federigo Ubaldino, ch(e) l'acquistò da Parigi, oue l'haueua portato seco Jacobo Corbinelli Fiorentino, autore delle postille moderne, e come fuoriuscito era andato in Francia a ricouerarsi dalla Regina Caterina de' Medici
Stemma
Nomi Giovanni Boccaccio, autografo di
Precedenti segnature 1279
Storia del manoscritto
Come si evince dal colophon, il manoscritto venne anticamente posseduto da Iacopo Corbinelli, a cui risalgono buona parte delle postille e chiose più tarde; dal Conte Federigo Ubaldini e da Fabio Chigi

A la dolce ombra de le belle frondi (1), Francesco Petrarca, f. 68v
A pie' de' colli ove la bella vesta (1), Francesco Petrarca, f. 44r
A qualunque animale alberga in terra, Francesco Petrarca, ff. 45v-46r
Ahi bella libertà come tu m' ài, Francesco Petrarca, ff. 59v-60r
Al poco giorno ed al gran cerchio d'ombra, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 38r
Alma felice che sovente torni, Francesco Petrarca, f. 76v
Amor che meco al buon tempo ti stavi, Francesco Petrarca, f. 79r
Amor che movi tua vertù dal cielo, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 37r
Amor che nel penser mio vive et regna, Francesco Petrarca, f. 68r
Amor che nella mente mi ragiona (2), Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 35r-36r
Amor che vedi ogni pensero aperto, Francesco Petrarca, f. 70v
Amor con sue promesse lusingando, Francesco Petrarca, f. 57v
Amor, da che convien pur ch'io mi doglia, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 42v-43r
Amor et io sì pien' di meraviglia, Francesco Petrarca, f. 70r
Amor m'à posto come segno a strale, Francesco Petrarca, f. 67r
Amor mi sprona in un tempo et affrena, Francesco Petrarca, f. 71v
Amor Natura et la bella alma humile, Francesco Petrarca, f. 71v
Amor piangeva et io con lui talvolta, Francesco Petrarca, f. 47r
Amor se vuo' ch' i' torni al giogo anticho, Francesco Petrarca, ff. 74v-75v
Amor, tu vedi ben che questa donna, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 38r-v
Amor, Fortuna et la mia mente schiva, Francesco Petrarca, f. 63v
Apollo s' anchor vive il bel desio, Francesco Petrarca, f. 49v
Aspro core et selvaggio et cruda voglia, Francesco Petrarca, f. 73v
Aventuroso più d'altro terreno (1), Francesco Petrarca, f. 61v
Ben sapeva io che natural consiglio, Francesco Petrarca, f. 55r
Benedetto sia 'l giorno e 'l mese et l' anno, Francesco Petrarca, f. 54r
Cesare poi che 'l traditor d'Egitto, Francesco Petrarca, f. 60v
Che debb' io far? che mi consigli Amore (1), Francesco Petrarca, f. 74r-v
Che fai alma che pensi avrem mai pace (1), Francesco Petrarca, f. 69r-v
Che fai che pensi che pur dietro guardi, Francesco Petrarca, f. 75v
Chi è fermato di menar sua vita (1), Francesco Petrarca, ff. 57v-58r
Chiare fresche et dolci acque, Francesco Petrarca, f. 64r-v
Come 'l candido pie' per l' erba fresca, Francesco Petrarca, f. 70v
Come talora al caldo tempo sòle, Francesco Petrarca, f. 68r
Così nel mio parlar vogli'esser aspro, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 34v-35r
Così potess' io ben chiudere in versi, Francesco Petrarca, f. 59v
Datemi pace o duri miei pensieri (1), Francesco Petrarca, ff. 75v-76r
De l'empia Babilonia ond'è fuggita (1), Francesco Petrarca, f. 62r
Del mar Tirreno a la sinistra riva, Francesco Petrarca, f. 54v
Di pensier in pensier di monte in monte (1), Francesco Petrarca, f. 66r-v
Di tempo in tempo mi si fa men dura, Francesco Petrarca, f. 69r
Dicesette anni à già rivolto il cielo, Francesco Petrarca, f. 63v
Discolorato ài Morte il più bel volto, Francesco Petrarca, f. 76v
Doglia mi reca nello core ardire, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 41v-42v
Donna me prega, - per ch'eo voglio dire, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, ff. 29r-32v
Donna mi vene spesso nella mente, Francesco Petrarca, f. 63v
Due gran nemiche inseme erano agiunte, Francesco Petrarca, f. 78r-v
E' m'incresce di me sì duramente, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 39r-40r
Era il giorno ch' al sol si scoloraro, Francesco Petrarca, f. 43v
Erano i capei d'oro a l'aura sparsi (1), Francesco Petrarca, f. 59r
Fiamma dal ciel su le tue treccie piova (1), Francesco Petrarca, f. 67v
Fontana di dolore albergo d' ira, Francesco Petrarca, f. 68r
Fuggendo la pregione ove Amor m' ebbe, Francesco Petrarca, f. 59r
Gentil mia donna i' veggio, Francesco Petrarca, f. 56r-v
Già fiammeggiava l' amorosa stella (1), Francesco Petrarca, f. 49r-v
Giovene donna sotto un verde lauro, Francesco Petrarca, ff. 48v-49r
Giunto m' à Amor fra belle et crude braccia, Francesco Petrarca, f. 71r
Gli occhi di ch' io parlai sì caldamente (1), Francesco Petrarca, f. 77v
Glorïosa columna in cui s' appoggia, Francesco Petrarca, f. 44v
I begli occhi ond' i' fui percosso in guisa, Francesco Petrarca, f. 57r-v
I' mi soglio accusare et or mi scuso, Francesco Petrarca, f. 78r
I' ò pien di sospir' quest' aere tutto, Francesco Petrarca, f. 77r-v
I' vidi in terra angelici costumi, Francesco Petrarca, f. 70r
I' vo pensando et nel penser m' assale, Francesco Petrarca, f. 73r-v
Il figliuol di Latona avea già nove, Francesco Petrarca, f. 51r
Il mio adversario in cui veder solete, Francesco Petrarca, f. 51r
Il successor di Karlo che la chioma, Francesco Petrarca, f. 47v
In mezzo di duo amanti honesta altera, Francesco Petrarca, f. 62r
In qual parte del ciel in quale ydea, Francesco Petrarca, f. 70r
In quella parte dove Amor mi sprona, Francesco Petrarca, ff. 64v-65r
Io amai sempre et amo forte anchora, Francesco Petrarca, f. 58v
Io avrò sempre in odio la fenestra (1), Francesco Petrarca, f. 58v
Io canterei d' amor sì novamente (1), Francesco Petrarca, f. 66v
Io mi rivolgo indietro a ciascun passo (1), Francesco Petrarca, f. 45r
Io non fu' d' amar voi lassato unquancho, Francesco Petrarca, f. 58r
Io sentia dentr' al cor già venir meno, Francesco Petrarca, f. 51v
Io sento sì d'Amor la gran possanza, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 37r-38r
Io son de l' aspectar omai sì vinto, Francesco Petrarca, f. 59v
Io son già stanco di pensar sì come (1), Francesco Petrarca, f. 57r
Io son sì stanco sotto 'l fascio antico (1), Francesco Petrarca, f. 58r
Io son venuto al punto della rota, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 38v-39r
Io temo sì de' begli occhi l' assalto, Francesco Petrarca, f. 50v
Italia mia benché 'l parlar sia indarno, Francesco Petrarca, ff. 65r-66r
Ite caldi sospiri al freddo core, Francesco Petrarca, f. 69v
L' aere gravato et l' importuna nebbia, Francesco Petrarca, f. 54v
L' alma mia fiamma oltra le belle bella (1), Francesco Petrarca, f. 77v
L' arbor gentil che forte amai molt' anni, Francesco Petrarca, ff. 53v-54r
L' ardente nodo ov' io fui d' ora in hora, Francesco Petrarca, f. 75v
L' aspectata vertù che 'n voi fioriva, Francesco Petrarca, f. 60v
L' aspetto sacro de la terra vostra (1), Francesco Petrarca, f. 55r
L'avara Babilonia à colmo il sacco, Francesco Petrarca, ff. 67v-68r
L' oro et le perle e i fior' vermigli e i bianchi, Francesco Petrarca, f. 51r-v
La bella donna che cotanto amavi (1), Francesco Petrarca, f. 59r
La dispietata mente che pur mira, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 40v-41r
La donna che 'l mio cor nel viso porta, Francesco Petrarca, f. 61v
La gola e 'l somno et l' otïose piume, Francesco Petrarca, f. 44r
La guancia che fu già piangendo stancha, Francesco Petrarca, f. 53v
La vita fugge et non s' arresta una hora, Francesco Petrarca, f. 75v
Lassare il velo o per sole o per ombra, Francesco Petrarca, f. 44v
Lasso ben so che dolorose prede (1), Francesco Petrarca, f. 60r
Lasso che mal accorto fui da prima, Francesco Petrarca, f. 54r-v
Lasso me ch' i' non so in qual parte pieghi, Francesco Petrarca, f. 55r
Lasso quante fïate Amor m'assale, Francesco Petrarca, f. 61v
Le dolci rime d'amor ch'io solea (2), Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 36r-v
Le stelle il cielo et gli elementi a prova, Francesco Petrarca, ff. 69v-70r
Levommi il mio penser in parte ov' era (1), Francesco Petrarca, ff. 78v-79r
Lieti fiori et felici et ben nate herbe, Francesco Petrarca, f. 70v
Ma poi che 'l dolce riso humile et piano, Francesco Petrarca, f. 51r
Mai non fui in parte ove sì chiar vedessi, Francesco Petrarca, f. 76v
Mentre che 'l cor dagli amorosi vermi, Francesco Petrarca, f. 79r
Mie venture al venir son tarde et pigre, Francesco Petrarca, f. 53v
Mille fïate o dolce mia guerrera, Francesco Petrarca, f. 45v
Mille piagge in un giorno et mille rivi, Francesco Petrarca, ff. 71v-72r
Mirando 'l sol de' begli occhi sereno, Francesco Petrarca, f. 71r-v
Movesi il vecchierel canuto et biancho, Francesco Petrarca, f. 45r
Né così bello il sol già mai levarsi, Francesco Petrarca, f. 68v
Ne l' età sua più bella et più fiorita, Francesco Petrarca, f. 76r
Ne la stagion che 'l ciel rapido inchina (1), Francesco Petrarca, ff. 51v-52r
Né mai pietosa madre al caro figlio, Francesco Petrarca, f. 77r
Nel dolce tempo de la prima etade (1), Francesco Petrarca, ff. 46r-47r
Non al su' amante più Diana piacque, Francesco Petrarca, f. 52r-v
Non d' atra et tempestosa onda marina, Francesco Petrarca, f. 69v
Non fur ma' Giove et Cesare si mossi, Francesco Petrarca, f. 70r
Non Tesin Po Varo Arno Adige et Tebro (1), Francesco Petrarca, f. 69r
Non veggio ove scampar mi possa omai (1), Francesco Petrarca, f. 61r-v
Nova angeletta sovra l' ale accorta (1), Francesco Petrarca, f. 61r
O aspectata in ciel beata et bella, Francesco Petrarca, ff. 47v-48r
O d' ardente vertute ornata et calda, Francesco Petrarca, f. 69r
O Invidia nimica di vertute, Francesco Petrarca, f. 71r
O passi sparsi o pensier' vaghi et pronti, Francesco Petrarca, f. 70r-v
Occhi miei lassi mentre ch' io vi giro (1), Francesco Petrarca, ff. 44v-45r
Occhi miei oscurato è 'l nostro sole (1), Francesco Petrarca, f. 76r
Occhi piangete accompagnate il core (1), Francesco Petrarca, f. 58v
Oimè il bel viso oimè il soave sguardo, Francesco Petrarca, f. 74r
Or che 'l ciel et la terra e 'l vento tace, Francesco Petrarca, f. 70v
Orso al vostro destrier si pò ben porre, Francesco Petrarca, f. 60r
Orso e' non furon mai fiumi né stagni, Francesco Petrarca, f. 50v
Pace non trovo et non ò da far guerra, Francesco Petrarca, f. 67r
Padre del ciel dopo i perduti giorni (1), Francesco Petrarca, f. 54r
Passa la nave mia colma d' oblio (1), Francesco Petrarca, f. 72r
Per fare una leggiadra sua vendetta, Francesco Petrarca, f. 43v
Per mezz' i boschi inhospiti et selvaggi, Francesco Petrarca, f. 71v
Per mirar Policleto a prova fiso (1), Francesco Petrarca, f. 57v
Perch' al viso d' Amor portava insegna, Francesco Petrarca, f. 53r
Perch' io t' abbia guardato di menzogna, Francesco Petrarca, f. 51v
Perché la vita è breve (1), Francesco Petrarca, ff. 55v-56r
Perché quel che mi trasse ad amar prima, Francesco Petrarca, f. 53v
Persequendomi Amor al luogo usato, Francesco Petrarca, f. 61v
Piangete donne et con voi pianga Amore, Francesco Petrarca, f. 59r-v
Pien d' un vago penser che me desvia, Francesco Petrarca, f. 71r
Pien di quella ineffabile dolcezza (1), Francesco Petrarca, f. 62r
Piovonmi amare lagrime dal viso, Francesco Petrarca, f. 45r
Più di me lieta non si vede a terra (1), Francesco Petrarca, f. 47v
Più volte Amor m' avea già detto: Scrivi, Francesco Petrarca, f. 59v
Più volte già dal bel sembiante humano, Francesco Petrarca, f. 71r
Poco era ad appressarsi agli occhi miei, Francesco Petrarca, f. 52r
Poi che 'l camin m' è chiuso di Mercede, Francesco Petrarca, f. 66v
Poi che la vista angelica serena, Francesco Petrarca, f. 76r
Poi che mia speme è lunga a venir troppo, Francesco Petrarca, f. 59r
Poi che per mio destino (2), Francesco Petrarca, ff. 56v-57r
Poi che voi et io più volte abbiam provato, Francesco Petrarca, f. 60r
Ponmi ove 'l sole occide i fiori et l' erba, Francesco Petrarca, ff. 68v-69r
Poscia ch'Amor del tutto m'ha lasciato, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 40r-v
Qual più diversa et nova, Francesco Petrarca, f. 67r-v
Quand' io mi volgo indietro a mirar gli anni (1), Francesco Petrarca, f. 78v
Quand' io son tutto volto in quella parte (1), Francesco Petrarca, f. 45r
Quand' io v' odo parlar sì dolcemente, Francesco Petrarca, f. 68v
Quand' io veggio dal ciel scender l' Aurora (1), Francesco Petrarca, f. 77v
Quando dal proprio sito si rimove, Francesco Petrarca, f. 50v
Quando fra l' altre donne ad ora ad ora (1), Francesco Petrarca, f. 44v
Quando giugne per gli occhi al cor profondo, Francesco Petrarca, f. 59v
Quando giunse a Simon l' alto concetto, Francesco Petrarca, f. 57v
Quando io movo i sospiri a chiamar voi, Francesco Petrarca, f. 44r
Quando 'l pianeta che distingue l' ore (1), Francesco Petrarca, f. 44r-v
Quando 'l voler che con duo sproni ardenti, Francesco Petrarca, f. 69r
Quanta invidia io ti porto avara terra, Francesco Petrarca, f. 78v
Quante fiate al mio dolce ricetto (1), Francesco Petrarca, f. 76v
Quanto più disiose l' ali spando, Francesco Petrarca, f. 68r
Quanto più m' avicino al giorno extremo, Francesco Petrarca, f. 49r
Que' ch' infinita providentia et arte, Francesco Petrarca, f. 43v
Que' che 'n Tesaglia ebbe le man' sì pronte, Francesco Petrarca, f. 51r
Quel foco ch' i' pensai che fosse spento, Francesco Petrarca, f. 53r
Quel vago impallidir che 'l dolce riso, Francesco Petrarca, f. 63v
Quella fenestra ove l'un sol si vede, Francesco Petrarca, f. 60r
Quelle pietose rime in ch'io m'accorsi, Francesco Petrarca, f. 63r-v
Questa anima gentil che si diparte, Francesco Petrarca, f. 49r
Questa fenice de l' aurata piuma, Francesco Petrarca, f. 71v
Questa humil fera un cor di tigre o d'orsa, Francesco Petrarca, f. 69v
Qui dove mezzo son Sennuccio mio, Francesco Petrarca, f. 62r
Rimansi a dietro il sestodecimo anno, Francesco Petrarca, f. 62v
Rotta è l' alta colonna e 'l verde lauro, Francesco Petrarca, f. 74v
S' al principio risponde il fine e 'l mezzo (1), Francesco Petrarca, f. 57v
S'amor non è che dunque è quel ch'io sento, Francesco Petrarca, ff. 66v-67r
S' Amor novo consiglio non n' apporta, Francesco Petrarca, f. 76r
S' Amore o Morte non dà qualche stroppio, Francesco Petrarca, f. 50v
S' io avesse pensato che sì care, Francesco Petrarca, ff. 77v-78r
S'io credesse per morte essere scarco, Francesco Petrarca, f. 49v
Se bianche non son prima ambe le tempie, Francesco Petrarca, f. 58v
Se col cieco desir che 'l cor distrugge (1), Francesco Petrarca, f. 53v
Se l'onorata fronde che prescrive (2), Francesco Petrarca, f. 47r
Se 'l pensier che mi strugge, Francesco Petrarca, ff. 63v-64r
Se 'l sasso ond' è più chiusa questa valle, Francesco Petrarca, f. 62v
Se la mia vita da l' aspro tormento (1), Francesco Petrarca, f. 44v
Se lamentar augelli o verdi fronde, Francesco Petrarca, f. 76r-v
Se mai foco per foco non si spense (1), Francesco Petrarca, f. 51v
Se quell' aura soave de' sospiri (1), Francesco Petrarca, f. 77r
Se voi poteste per turbati segni, Francesco Petrarca, f. 54r
Sennuccio i' vo' che sapi in qual manera, Francesco Petrarca, ff. 61v-62r
Sennuccio mio benché doglioso et solo, Francesco Petrarca, f. 77r
Sì breve è 'l tempo e 'l penser sì veloce, Francesco Petrarca, f. 77r
Sì è debile il filo a cui s' attene (1), Francesco Petrarca, ff. 49v-50v
Sì tosto come aven che l' arco scocchi, Francesco Petrarca, ff. 58v-59r
Sì traviato è 'l folle mi' desio (1), Francesco Petrarca, f. 44r
Signor mio caro ogni pensier mi tira (1), Francesco Petrarca, f. 74r
Soleano i miei penser' soavemente, Francesco Petrarca, f. 78r
Soleasi nel mio cor star bella et viva, Francesco Petrarca, f. 78r
Solo et pensoso i più deserti campi, Francesco Petrarca, f. 49v
Son animali al mondo de sì altera, Francesco Petrarca, f. 45r-v
Spirto gentil che quelle membra reggi, Francesco Petrarca, ff. 52v-53r
Tre donne intorno al cor mi son venute, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 41r-v
Una donna più bella assai che 'l sole, Francesco Petrarca, ff. 62v-63r
Valle che de' lamenti miei se' piena (1), Francesco Petrarca, f. 78v
Verdi panni sanguigni oscuri o persi, Francesco Petrarca, f. 48v
Vergognando talor ch' ancor si taccia (1), Francesco Petrarca, f. 45v
Vinse Hanibàl et non seppe usar poi, Francesco Petrarca, f. 60v
Vita nova, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 13r-28v
Voi ch' ascoltate in rime sparse il suono (1), Francesco Petrarca, f. 43v
Voi che 'ntendendo il terzo ciel movete (2), Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 35r
Volgendo gli occhi al mio novo colore, Francesco Petrarca, f. 54r

Guido Cavalcanti sec. XIII, seconda metà

Bibliografia Barbi Vita Nuova 1907 (1907) pp. XIX-XXII; Barbi, Vita Nuova 1932 (1932) pp. XXII-XXV; Branca-Ricci Hamilton 90 (1962) pp. 49-67 e 58-61; De Robertis Cod. Chig. L. V. 176 (1974) pp. 26-7; De Robertis, Dante. Rime (2002) pp. 745-7; Trovato La tradizione (2013) pp. 74-7; Cursi Scrittura e libri (2013) p. 129 e passim

Altri codici correlati Città del Vaticano Biblioteca Apostolica Vaticana, Chig. L.VI.213

Note Fonti dei dati: descrizione De Robertis [15.11.2003]

Regesto ff. 1r-13r Vita di Dante Alighieri di Giovanni Boccaccio - ff. 13r-28v Vita Nova di Dante Alighieri - ff. 29r-32v Donna me prega di Guido Cavalcanti con il commento di Dino del Garbo - f. 34r Carme Ytaliae iam certus honos di Giovanni Boccaccio - ff. 34v-43r canzoni di Dante Alighieri - ff. 43v-79r rime di Francesco Petrarca

Risorse esterne collegate
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Responsabile scheda: Giuseppe Marrani

Schede derivate:
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