Descrizione diretta
Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Conv. soppr. 612
sec. XIV in. data stimataLuogo di copia Italia centrale (sec. XIV in.) membr. ff. I, 306, I'; numerazione mod. integr. da rec. in alto che giunge fino a 304 per ripetizione di due numeri interni, 105 e 221, e calcola 305 la guardia finale, f. I'; due bifoli antichi formano controguardia e guardia, rispettivamente, iniziale e finale; fascicoli 1-6 (12), 7 (10), 11-25 (12), 26 (8): richiami regolari; il fasc. 7 è di minor consistenza per richieste del testo. dimensioni: 170 x 120 ca.; specchio di scrittura: 15 [112] 43 x 13 [76] 27; ll. 30 / rr. 29: la preparazione è quasi invisibile; le dimensioni dello specchio sono approssimative anche per una difficoltosa apertura del manufatto.scritture e mani littera textualis; Italia Toscana note generali sulla scrittura: la scrittura, una littera textualis di piccole dimensioni, compatta, regolare, poco chiaroscurata è genericamente inseribile nella produzione dell'Italia centrale (indicazione suggerita anche dalla nota sulla controguardia finale vd. Storia), rimanendo però sia sotto il profilo grafico che decorativo assimilabile più specificamente a prodotti umbro-aretini. Presenza di note Alla mano del primo possessore (che scrive in buona scrittura cancelleresca la nota di possesso e l'indice del contenuto sulla controguardia finale ma potrebbe essere anche il copista) si devono con ogni probabilità le ampie note al De anima (vd. f. 232r); meno sicuri sono gli interventi dovuti al Donati dato che la scrittura che utilizza per la nota di possesso sulla controguardia finale è di qualità e tipologia (una perfetta cancelleresca fiorentina) molto diverse dalle successive note sulla controguardia iniziale, avvicinabile alle lunghe note ai testi nr. 2 e 3. Rimane così incerta l'attribuzione di cinque locuzioni - forse estratte dal Boetius de disciplina scolarium , lemma che apre la lista - sulla controguardia anteriore, in scrittura cancelleresca di ottimo livello. Un forte intervento annotatorio, in particolare al De generatione et corruptione, si deve ad una mano più tarda, molto corsiva; rari interventi di mano del sec. XVI (vd. anche Storia). Al Donati si deve uno schema filosofico a f. Ir. decorato Iniziali filigranate; Iniziali figurate; Iniziali decorate: a f. 1r iniziale figurata (autore); iniziali interne decorate con motivi vegetali, iniziali filigranate alternat. in rosso e blu; la qualità è mediocre. rubricato: le rubriche - assenti verso la fine - sono state a volta aggiunte posteriormente seguendo l'originaria indicazione marginale.Legatura antica in pelle impressa con restauro pergamenaceo settecentesco alla costola; persi i fermagli e le parti metalliche; segni di catenatura sul piatto anteriore.Ente possessore Firenze, S. Maria Novella, convento OP (sec. XIV med.- XIX in.)Nomi Ubertinus de Nussa notarius (fl. XIV. 1), copista (sec. XIV in.); Bartholomaeus de Foraboscis frater OP (ante 1348), acquirente e ad usum di (ante 1343); Ubertus Donati frater OP (ca. XIV in.- 1379), possessore e venditore (ante 1343); Augustinus filius Vante de populo Omnium Sanctorum lector et prior OP (ante 1343), acquirente e ad usum di (ante 1343); Iacopus de Altovitis magister theologiae OP (m. 1408), ad usum (ante 1408); Leonardus de Dathis, Florentinus canonicus et iuris doctor (a. 1365 ca - 1425), ad usum (ante 1425)Storia del manoscritto Le controguardie e i fogli di guardia sono coperti di note di possesso variamente incrociate; risulta opportuno sintetizzare preliminarmente la successione dei possessori riconosciuti che si avvicendano dopo la prima nota di possesso non chiaramente restituibile, cui si deve anche l'attribuzione del lavoro di copia al notaio Ubertinus de Nussa : Uberto Donati OP lo compra dal confratello Bartolomeo Foraboschi; passa poi a frate Agostino figlio di Vante del Bene; a Iacopo Altoviti e, infine, a Leonardo di Stagio Dati. Le note più antiche si dispongono lungo la controguardia posterioe: al marg. sup., irrestituibile perché erasa al nome e parzialmente ricoperta dali risguardi del risarcimento pergamenaceo moderno del dorso: [... ]Dyonisii de ordine predicatorum / infrascripti libri naturales, primo :.; la mano prosegue lungo buona parte della superficie con l'indice del contenuto) e nota poi, al margine inf.: Ubertinus not. de Nussa comitatu Ar. scripsit hunc librum, anima eius ascendat ad Paradisum. L'attribuzione della copia al notaio aretino (La Nussa, Arezzo) è da considerarsi attendibile stando ai riscontri grafici e codicologici mentre non meglio accertabile è il valore del nome [...]Dionisio , che potrebbe anche far parte di una forma toponomastica più lunga. Non è dunque escluso che queste note più antiche, in ottima scrittura notarile (che si rintraccia anche ai margini del ms.) siano del copista stesso, che utilizza invece per il testo una scrittura libraria poco confrontabile. Subito dopo questa prima serie di note una mano poco leggibile, verga la nota Iste liber nunc et meus che dovrebbe segnalare il successivo passaggio del manoscritto ed è seguita da altra, svanita ed irrimediabilmente coperta dal risarcimento del dorso: ...sunt Iohannis de S(an)c(t)o .... Su questa stessa controguardia spicca al centro una delle molte note di possesso di Uberto Donati: Iste liber fratris Uberti Donati ordinis fratrum predicatorum. Quicumque invenit restituat eidem amore Dei et beate Marie Virginis ; I più significativi interventi del Donati sono però sulla controguardia anteriore:Ego frater Ubertus Donati aquis[ ] librum duos aureos sub pingnore a fratre Barth[olomeo Fora]bosc i (?; la scritta è depennata e parzialmente coperta da macchia di ceralacca); Ego frater Ubertus Donati dedi sub pingnore istum librum fratri Augustino pro uno aureo (in precedenza scritto, poi depennato: pro XX I solidis quos tenero sibi d[ ] ); sopra (mano di Fra Agostino): Quando nobis fratri Augustino dederit predictus frater Ubertus Donati duos florenos boni ponderis [.ri] disugello de uso i. librum ... (la scritta è depennata, un foro di borchia copre una lettera). Per motivi di compatibilità cronologica tra i vari Agostini registrati nel Necrologio del convento il solo nome utile è Agostino di Vante. E' da notare che mentre la nota del Donati (forse stesa in anni più antichi) sulla controguardia posteriore è in una scrittura cancelleresca ampia e veramente di alta qualità, gli interventi sulla controguardia anteriore sono in scrittura decisamente più dimessa e corsiveggiante. A f. Ir, semierasa segue la nota di un ulteriore possessore: Iste liber est conventus florentini ordinis fratrum predicatorum [...] Iacobus de Altovitis. A f. 305v pure erasa la nota dell'ultimo possessore: Iste liber est conventus florentini ordinis fratrum predicatorum, cuius usus concessus est mihi fratri Leonardo Stagii eiusdem ordinis et conventus . Gli interni dei piatti di e i ff. Ir e 304v sono coperti di prove di penna. A f. Iv una mano tardo quattrocentesca stende l'Indice del contenuto; ai ff. 1r e 304v solita nota di possesso del convento: Conventus Sancte Me Nolle de Floa oris p(r). .. Sulla controguardia ant. a matita collocazioni dell'attuale ente conservatore: Cass. 62 e segnatura attuale. La ergamena del dorso, dovuta ad un intervento sei-settecentesco, è frammentata, si leggono residui di collocazione nella parte superiore: XIV , residui del titolo e due cartellini moderni svaniti.Physica , Aristoteles trad. latinaDe anima [opus Aristotelis; translatio ex graeco ], Guillelmus de Moerbeke n. 1215 ca., m. 1286 , ff. 214r-245rDe sensu et sensato , Aristoteles trad. latinaParva naturalia (revisio) - a. De sensu et sensato [opus Aristotelis; recensio nova translationis ex graeco Anonymi ], Guillelmus de Moerbeke n. 1215 ca., m. 1286 , ff. 245v-258rDe memoria et reminiscentia , Aristoteles trad. latinaParva naturalia (revisio) - b. De memoria et reminiscentia [opus Aristotelis; recensio nova translationis ex graeco Iacobi Venetici Graeci ], Guillelmus de Moerbeke n. 1215 ca., m. 1286 , ff. 258r-262rDe somno et vigilia , Aristoteles trad. latinaParva naturalia (revisio) - c. De somno et vigilia [opus Aristotelis; recensio nova translationis ex graeco Anonymi ], Guillelmus de Moerbeke n. 1215 ca., m. 1286 , ff. 262v-273vDe motu animalium , Aristoteles trad. latinaDe motu animalium [opus Aristotelis; translatio ex graeco ], Guillelmus de Moerbeke n. 1215 ca., m. 1286 , ff. 274r-280vDe longitudine et brevitate vitae , Aristoteles trad. latinaPhysica [opus Aristotelis ; recensio nova translationis ex graeco Iacobi Venetici Graeci ], Guillelmus de Moerbeke n. 1215 ca., m. 1286 , ff. 1r-82vParva naturalia (revisio) - f. De longitudine et brevitate vitae [opus Aristotelis; recensio nova translationis ex graeco Iacobi Venetici Graeci ], Guillelmus de Moerbeke n. 1215 ca., m. 1286 , ff. 280v-283vDe iuventute et senectute , Aristoteles trad. latinaParva naturalia (revisio) - g. De iuventute et senectute [opera Aristotelis; recensio nova translationis ex graeco Iacobi Venetici Graeci ], Guillelmus de Moerbeke n. 1215 ca., m. 1286 , ff. 283v-286vDe vita et morte , Aristoteles trad. latinaParva naturalia (revisio) - h. De vita et morte [opera Aristotelis ; recensio nova translationis ex graeco Iacobi Venetici Graeci ], Guillelmus de Moerbeke n. 1215 ca., m. 1286 , ff. 286v-296rDe progressu animalium , Aristoteles trad. latinaDe progressu animalium [opus Aristotelis; translatio ex graeco ], Guillelmus de Moerbeke n. 1215 ca., m. 1286 , ff. 296r-304vDe caelo , Aristoteles trad. latinaDe coelo [opus Aristotelis; translatio ex graeco ], Guillelmus de Moerbeke n. 1215 ca., m. 1286 , ff. 83r-129rDe generatione et corruptione , Aristoteles trad. latinaDe generatione et corruptione [opus Aristotelis; translatio ex graeco ], Guillelmus de Moerbeke n. 1215 ca., m. 1286 , ff. 130r-156vMeteorologica , Aristoteles trad. latinaMeteora [opus Aristotelis; translatio ex graeco ], Guillelmus de Moerbeke n. 1215 ca., m. 1286 , ff. 157r-212rDe anima , Aristoteles trad. latinaAristoteles Bibliografia Aristoteles Latinus. Codices (1955) vol. II p. 922 (datato: sex. XIV ex.); Pomaro, Censimento I (1980) pp. 462-463; Thomae Aquinatis Opp. XLV 2 (1985) pp. 44, 47-75; Wielockx Thomas d'Aquin (1987) s.v. ; Wielockx Guillaume de Moerbeke (1987) s.v. ; Ouy Problémes d'édition (1992) s.v. ; Bossier De Caelo (1992) pp. 395-396; Viullemin-Diem Meteorologie (1999) pp. 115-166; Vuillemin-Diem Uebersetzung (1999) s.v. ; Giorgetti, Libri e le masserizie (2004) p. 278, n. 133; Vuillemin-Diem Meteorologica (2008) s.v. ; De Leemans De progressu (2011) p. XXVI e passim; Forrai Change and continuity (2014) p. 54, n. 47
Responsabile scheda: Gabriella PomaroScheda derivata da: MEL
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