Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Conv. soppr. 364
sec. XI med.Note datazione (Pertz, Mommsen: sec. X; vd. bibl.)Luogo di copia Italia centrale (?) (sec. XI med.) membr. ff. III, 125, III'; numerazione moderna successiva alla caduta di fogli dal fascicolo finale; guardie cart. mod.; su f. Iv è riportato un lacerto dell'antica guardia; fascicoli 1-15 (8), 16 (5): I fascicoli sono numerati con numero romano in fine da I a XV; II, III e V presentano anche, più o meno completo il richiamo, centrato molto vicino al marg. inf. e presumibilmente caduto, ove assente. Sulla base della tavola di contenuto iniziale sono caduti in fine circa due fascicoli dimensioni: 490 x 320; specchio di scrittura: 32 [383] 75 x 27 /7 [92] 6/14/6 [92] 6 / 66 f. 111r; rr. 61/ ll. 61: la rigatura a secco è regolare sia riguardo al numero di righe sia riguardo alle giustificazioni del quadro di scrittura che prevede una doppia giustificazione con intercolumnio interposto a delimitare ogni colonna.note generali sulla scrittura: una sola mano Presenza di glosse / note Il manoscritto offre molti interventi che non oltrepassano il Trecento; alcuni, i più antichi, indicano un effettivo utilizzo (con ampia segnaletica di nota) e ai margini si segue una sottile, elegante scrittura diplomatica databile agli inizi del sec. XII (vd. ff. 18va, 29r) ma successivamente lo sforzo maggiore è teso alla corretta divisione del testo. Una mano in seguibile scrittura bastarda primo trecentesca inizia ad annotare a f. 18rb hic debet poni liber sequens quare ille est 4us et iste 5us e continua fino alla fine del testo isidoriano a precisare l'ordinamento testuale; analogo lavoro fa una mano in minuta littera textualis, che si inserisce non ai magini ma molto discretamente negli spazi bianchi o negli interlinei attorno alle rubriche. Per questa mano è fors'anche possibile avanzare il nome di Remigio de' Girolami; è da notare che le divisioni testuali precisate dai due interventi in parallelo non sempre coincidono. decorato Iniziali decorate: Ai ff. 1ra, 7vb, 12vb, 14vb, 18rb, 20vb, 23ra, 25rb, 37va, 38vb, 44va, 50va, 51ra, 62va, 66rb, 71va, 76rb, 82va, 89ra, 90rb (zoomorfa), 90vb, 91rb, 91va, 92ra-b (2 zoomorfe), 93va, 95ra (zoomorfa), 98rb, 103ra (zoomorfa) iniziali di grandi dimensioni decorate con elementi vegetali ad intreccio - più raramente, sempre qui segnalate, zoomorfe - su fondo rosso mattone, giallo paglierino o verde. Verde e rosso mattone sono i colori predominanti. Da f. 107ra la decorazione consiste solo in iniziali minori ad inchiostro toccate di rosso o verde. A f. 30 è stata asportata un'iniziale; la lacuna è stata reintegrata (l'asportazione è antica, dato che la conseguente lacuna testuale, sul verso del foglio, è stato reintegrata nel sec. XVI). rubricato: titoli in maiuscole di forme miste in rosso o nero su fondo rosso o verdeStato di conservazione A f. 30ra ampia zona del supporto appare perfettamente sostituita e riscritta in scrittura imitativa professionale; il periodo di entrata del manoscritto nel fondo laurenziano non permette un collegamento con l'opera del restauratore Pietro Ciatti (attivo alla Laurenziana fino al 1803) ma siamo sicuramente davanti ad un intervento moderno, collegabile con la grande cura riservata dalla biblioteca al proprio patrimonio.Ente possessore Firenze, S. Maria Novella, convento OP (sec. XIII ex.-XIXin.)luoghi / enti collegati San Salvatore al Monte Amiata (Abbadia San Salvatore, Siena), S. Salvatore al Monte Amiata, abbazia OSB (?)Nomi Remigio de Girolami , utilizzato da (?) (sec. XIII ex.-ante 1319)Storia del manoscritto A f. Iv è stato riportato un ampio lacerto della (presumibile) guardia antica, dove una mano primo-trecentesca (ma possibilmente anche leggermente precedente) in elegante scrittura notarile con caratteristiche grafiche non italiane - francesi - ha vergato un'accurata lista dei contenuti (ora interessata da alcuni fori e da svanimento dell'inchiostro) :Ethimologiarum Ysidor[i] Yspalensis episcopi libri XXVII et continentur in XI quaternis et dimidio / Regularum instructionum Junilli per dialogum factarum libri duo, complentur in VI cartis / De licterarum et quarumdam dictionum pondere et significatione, doctrina facta per alfabetum, in cartis V / Expositio gravium partium totius eptatici et librorum regum, in cartis IIIIor / Divisio temporum et de climatibus et planetis et quibusdam aliis in cartis IIIIor / De nominibus Dei in duabus cartis / De inventione licterarum et [...] ipsarum et sillabarum in una carta / Genealogie totius bibliothece ex omnibus libris veteris et novi testamenti collecte, in V cartis / Brevis tractatus de ponderibus in una columpna / *** Genealogia regum longobardorum in una columna et dimidia / Genealogie biblie per arbores facte usque ad Christum in VIIII cartis / C[r]onografia Ysidori iunioris per VI etates seculi distincta in tribus cartis / Ordo annorum mundi in una columpna / Cronica Ieronimi per VI etates seculi distincta in tribus cartis / De inventione diei pascalis per Theophylum episcopum facta in u[...] / Doctrina in operibus fusilibus cuius ponderis metallum quodlibet ad certum cere pondus rendere debeat, in dimidia columpna / Cathalogus proconsulum romanorum in una carta et dimidia.*** NOTA : I trattati compresi tra i tre asterischi sono caduti; la caduta del secondo bifoglio nell'attuale ultimo fascicolo comporta lacune nei testi interessati; il primo dei lemmi in lista è lungo non 11 quaderni e mezzo ma 12 quaderni e mezzo. Sullo stesso lacerto, più in alto ma indipendente e successiva (pur se di poco ) compare la nota di possesso del convento : Iste liber est conventus fratrum predicatorum de Florentia. A f. 1r marg. sup. usuale nota di possesso del sec. XV-XVI: Conventus Se Me Nolle de Flotia oris p(red.). Raccogliendo una indicazione di Bischoff (che individuava la zona di produzione del manoscritto in area italiana centrale) recentemente è stato chiamato in causa il monastero benedettino di S. Salvatore sul Monte Amiata, suggerimento privo per ora di validi sostegni sia sotto il rispetto grafico che decorativo; da notare una bibliografia folta ma di tipo meramente citazionale motivata dalla vicinanza con il ms. Plut. 20.54 posseduto ed annotato da Coluccio Salutati.Etymologiarum libri XX , Isidorus Hispalensis episcopus n. 560 ca., m. 4-4-636 , ff. 1ra-100vbInstituta regularia divinae legis , Iunillus Africanus fl. saec. VI med. , ff. 100vb-106vbDe orthographia , Beda Venerabilis n. 672/673 ca., m. 26-5-735 , ff. 107ra-111vbGlossae in Genesim , ff. 111vb-116raDivisiones temporum quattuordecim sunt , ff. 116ra-120rbEtymologiarum libri XX , Isidorus Hispalensis episcopus n. 560 ca., m. 4-4-636 , ff. 120rb-121vaDe inventione litterarum [De litteris], f. 121vaLiber genealogus , ff. 122rb-125vbBibliografia Gorman, Codici manoscritti pp. 59, 60, 61, 66, 67, 68, 69, 70, 73; Gorman, Manuscript Books pp. 261-262; Mommsen Chronica minora (1892) vol. I pp. 158-159 in part. (indicato come S. Maria Novella 623); Ullman Humanism (1963); Pomaro, Censimento I (1980) pp. 446-448; Gorman, Manuscript Books (2002) pp. 262, 268 in part; Stoppacci De orthographia (2010) p. CCXIII; Gamberini Divertirsi (2014) pp. 36-37; Marrocchi Monaci (2014) pp. 272-273, 281, 282n
Note revisione febbr. 2020
Responsabile scheda: Gabriella PomaroScheda derivata da: MEL
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