Descrizione diretta
Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Med. Pal. 118
L118
sec. XV in. data stimataNote datazione il nucleo principale del manoscritto (ff. 13-24, 32-34, 39-76), scritto da mani dell'inizio del Quattrocento, fu integrato dall'aggiunta di nuove carte esemplate da copisti recenziori cart. Il codice si compone di diversi e alternati tipi di carta ff. III + III, 103, III'; numerazione moderna a penna I-IV (guardie anteriori e f. 1), 1-105 (ff. II-III, 1-103); fino a f. 46 sovrascritta ad altra numerazione moderna in lapis rosso. Tracce di numerazioni antiche (secc. XV, XVI-XVII). Nel margine inferiore una numerazione 5-69 (ff. 13-76), crescente di un'unità da f. 32, databile al sec. XVI, parzialmente perduta per rifilatura. Un'ulteriore numerazione 9-90 da f. 13 fino alla fine del codice, con esclusione di tutti i fogli bianchi, databile ai secc. XVII-XVIII. Altre tracce di numerazione antica ai ff. 39-76 e di numerazione originale in cifre romane ai ff. 77-105, collocata nel margine esterno superiore, ma spesso persa per rifilatura. I testi lirici, vergati nella parte centrale del codice, sono stati numerati successivamente a penna 1-32 (con salto da 18 a 20); si intravedono alcune numerazioni precedenti, ma non originali, erase, evanide o cassate; sostituite da numerazione recenziore (sec. XVIII). Bianchi i ff. 1v-2v, 11r-12v, 20r-23r, 24r, 25v-31r, 36r-38v; le prime tre guardie iniziali sono moderne e numerate I-III. La prima carta antica è numerata IV e le due successive sono numerate 1-2; anche le ultime tre guardie sono moderne. A f. 1r: «EPITAFFI | E RIME | ANTICHE»; fascicoli non distinguibili per le numerose aggiunte posteriori: il codice si compone di un nucleo iniziale di carte più antiche, ff. 13r-24v, 32r-34v, 39r-76v, con almeno una carta perduta prima di f. 39 (in cui leggiamo la parte finale di «Le dolci rime d'amor ch'i' solia»). In un secondo momento è stato integrato da altre carte e fascicoli. Tutto il codice è stato imbrachettato, con conseguente perdita della fascicolazione originale; 3 richiami (ff. 47v, 57v, 68v) dimensioni: mm. 285 × 205; specchio di scrittura: parte latina: mm. 163 × 205 (f. 3r); mm. 190 × 170 (f. 13r); mm. 194 × 152 (f. 55r); mm. 190 × 110 (f. 88r) disposizione del testo: testo disposto su due colonne ai ff. 3r-10v, 13r-17v, 19r-v, 25r, 31v-35v, 39r-76v. Versi in colonna.note generali sulla scrittura: numerose mani. Una prima mano (ff. 3r-10v) di N. Signorile , della seconda metà del secolo XV (cfr. intestazione a f. 3r: «[...] FACTA INPRESENTI LIBELLO | PROVT POTVI EGO.N.SIGNORILIS DE VRBE»). I ff. 13r-17v sono esemplati da una mano dell'inizio del sec. XV, con integrazioni di una mano del sec. XVI (f. 17v). Al f. 18r-v una terza mano del sec. XV in. Altra mano, in continuazione della precedente, al f. 19r-v (forse identificabile con la precedente). Una quinta mano ai ff. 23v, 25ra, 33v-34r. Una sesta mano a f. 24v. Settima mano ai ff. 25ra (con intestazione di altra mano), 31v (con varianti e integrazioni di m. del sec. XVI). Ottava mano, del sec. XV in., ai ff. 32r-33ra (a f. 32 un'annotazione di mano del XIX secolo), 39r-76v (con postille e annotazioni della terza mano). Nona mano, forse identificabile con la settima, ai ff. 33rb, 34rb-35v (con varianti di mano del sec. XVI). Decima mano ai ff. 77r-105v. Undicesima, databile al sec. XVI, a f. 105v, trascrive il sonetto di V. Gambara (cfr. De Robertis Censimento III , pp. 179-80) Presenza di glosse / note / correzioni Presenti numerose correzioni, cassature, sovrascritture e integrazioni, apposte da numerose mani. Nei margini si trovano alcune glosse e varie maniculae . Iniziali semplici: in inchiostro rosso e blu ai ff. 13r-18r, 62r, 77r-105v. Iniziali di modulo più piccolo e in inchiostro nero nella sezione delle liriche. rubricato: rubriche in inchiostro rosso (ff. 3r-7v, 32r-34v, 39r-76v) e nero; alcune di queste aggiunte successivamente. Nella sezione delle liriche alcune rubriche sono evanide e ripassate da mano recenziore.Legatura moderna in cartone e mezza pelleStoria del manoscritto Antica segnatura: «25». Dal 1763-1765 si trovava nella collezione granducale palatina, poi confluita nella Magliabechiana (1771), quindi dal 1783 passato alla Biblioteca Medicea LaurenzianaA che, Roma superba, tante leggi , Cino da Pistoia pseudo , f. 34rbAï faus ris, pour quoi traï aves , Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321 , f. 48ra-vaAl tempo che rinova i mie' sospiri , Francesco Petrarca Al tempo che rinova i mie' sospiri , Francesco Petrarca , ff. 84v-86vAlessandro lassò la segnoria , Butto da Firenze sec. XIV , f. 32raAlzi lo 'ngegno ogn'uom con quello amicto , Lancillotto Anguissola m. 1359/1364 , f. 32vbAmor che movi tua vertù dal cielo , Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321 , ff. 42rb-43rbAmor che nella mente mi ragiona (2) , Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321 , ff. 43vb-44raAmor, la doglia mia non ha conforto , Cino da Pistoia 1265/70? - 1336/37 , f. 35vaAmor, tu vedi ben che questa donna , Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321 , ff. 40va-41raAmore e odio in mezzo hanno il cor mio , Francesco Cei , f. 33vabBenedictus Dominus Deus Israel , Simone Serdini , ff. 60rb-61raChi vermiglio chi verde abito porta , Francesco Cei Chi vermiglio chi verde abito porta , Francesco Cei , f. 33vabCiò ch'i' veggio di qua m'è mortal duolo , Cino da Pistoia 1265/70? - 1336/37 , f. 35rbCiò che procede di cosa mortale , Cino da Pistoia 1265/70? - 1336/37 , f. 34vaCome per dritta linea l' occhio al sole , Simone Serdini , ff. 63rb-64vaCosì nel mio parlar vogli'esser aspro , Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321 , ff. 39rb-40raCruda selvaggia fugitiva fera , Bartolomeo da Castel della Pieve , ff. 56rb-57raDa poi che Morte triumphò del [nel] volto , Francesco Petrarca , ff. 96r-97vDa poi che sotto 'l ciel cosa non vidi , Francesco Petrarca , ff. 103r-105rDe l' aureo albergo co l' aurora inançi , Francesco Petrarca , ff. 101v-103rDeh, non mi domandar perché sospiri , Cino da Pistoia 1265/70? - 1336/37 , f. 34rbDimmi Amor che fa or madonna mia , Francesco Cei , f. 34raDoglia mi reca nello core ardire , Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321 , ff. 44ra-45vaDomine ne in furore tuo arguas me , Simone Serdini , f. 59ra-vaDonna me prega, - per ch'eo voglio dire , Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà , f. 49ra-vaDonna me prega, - per ch'eo voglio dire , Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà , ff. 45r-46vDonna pietosa e di novella etate , Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321 , f. 41ra-vaDonne ch' avete intelletto d' amore , Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321 , f. 43rb-vbDruso, se nel partir vostro in periglio , Cino da Pistoia pseudo , f. 34vaE' m'incresce di me sì duramente , Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321 , f. 46rb-vbEra sì pieno il cor di meraviglie , Francesco Petrarca , ff. 86v-89rGià cinque volte invan s' è sparso il seme , Francesco Cei , f. 33vbGià poco avea dai maggior monti il sole , Sinibaldo da Perugia n. ca. 1340 - m. 1384 , f. 57ra-vaGià trapassato oggi è l'undecim'anno , Cino da Pistoia pseudo , f. 33rbIl cielo e 'l firmamento suo sta dritto , Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374 , ff. 32vb-33raIn dua pensier' mia mente si divide , Francesco Cei , f. 33vaIo mi credea del tutto esser partito , Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321 , f. 32rbIo non posso celar lo mio dolore , Cino da Pistoia 1265/70? - 1336/37 , f. 48va-vbIo non sapea da tal vista levarme , Francesco Petrarca , ff. 99v-101rIo sento sì d'Amor la gran possanza , Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321 , ff. 45va-46rbIo son venuto al punto della rota , Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321 , f. 42rbIo ti scongiuro per gli sagri dèi , Bartolomeo da Castel della Pieve , ff. 62ra-63rbL'antico padre, il cui primo delicto , Giovanni Boccaccio giugno/luglio 1313 - 21 dicembre 1375 , f. 33raLa bella donna che 'n vertù d'Amore , Cino da Pistoia 1265/70? - 1336/37 , f. 35rbLa corona che avvolta al braccio porti , Francesco Cei , f. 34rabLa dispietata mente che pur mira , Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321 , f. 40ra-vaLa notte che seguì l'orribil caso , Francesco Petrarca , ff. 77r-79vLe dolci rime d'amor ch'io solea (2) , Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321 , f. 39rabLe 'nfastidite labbra in ch' io già pose , Simone Serdini , ff. 58rb-59raLi occhi dolenti per pietà del core , Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321 , ff. 47va-48raMadre celeste stella matutina , Simone Serdini , f. 61ra-vaMadre di Cristo gloriosa e pura , Simone Serdini , ff. 64va-65vaMia benigna fortuna e 'l viver lieto , Francesco Petrarca , f. 51rb-vbMille dubbi in un dì, mille querele , Cino da Pistoia pseudo , f. 35vaMolti volendo dir che fosse amore , Dante Alighieri ? , f. 32raNel cor pien d' amarissima dolceçça , Francesco Petrarca , ff. 79v-81vNon oso nomar quella di cu' i' sono , Bosone da Gubbio ? , f. 75ra-bNovella monarchia iusto signore , Simone Serdini , ff. 59va-60rbO caro amico, omai convien ch'io lagrimi , Fazio degli Uberti 1301 ca. - post 1367 , f. 54va-bO magnanime donne in cui biltate , Simone Serdini , ff. 66vb-71vbO Signor mio, s'io non trovo merzede , f. 75raO specchio di Narciso o Ganimede , Simone Serdini , ff. 65va-66vbOmè ch' io più non posso gire un passo , Francesco Cei , f. 34raPallida, stanca e sotto il manto oscuro , Sinibaldo da Perugia n. ca. 1340 - m. 1384 , ff. 57va-58rbPerché l'ecterno moto sopradicto , Francesco Petrarca , f. 32vabPien d' infinita e nobil meraviglia , Francesco Petrarca , ff. 97v-99vPoi ch'i' fu', Dante, dal mio natal sito , Cino da Pistoia 1265/70? - 1336/37 , f. 32rbPoscia ch'Amor del tutto m'ha lasciato , Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321 , ff. 41va-42rbPoscia che mia fortuna in força altrui , Francesco Petrarca , ff. 89r-91rQual dura sorte mia, donna, acconsente , Cino da Pistoia pseudo , f. 33rbQuando ad un giogo ed in un tempo quivi , Francesco Petrarca , ff. 91r-93vQuando Amor gli occhi rilucenti e belli , Cino da Pistoia pseudo , f. 31vaQuando il soave mio fido conforto , Francesco Petrarca , ff. 51vb-52rbQuando redire al nido fu disdicto , Cecco di Meletto de' Rossi ...1320-1363... , f. 33raQuanti già ne l'età matura ed acra , Francesco Petrarca , f. 105r-vQuel' antiquo mio dolce empio signore , Francesco Petrarca , ff. 52rb-53vaQuella leggiadra e gloriosa donna , Francesco Petrarca , ff. 93v-96rS'i' savessi formar quanto son begli , Fazio degli Uberti 1301 ca. - post 1367 , ff. 54vb-55vaScelse da tutta la futura gente , Veronica Gambara , f. 105vSe la Fortuna o 'l mondo , Stoppa (frate) de' Bostichi secc. XIII ex. - XIV , ff. 74rb-75raSe Mercé non m'aiuta, il cor si more , Cino da Pistoia 1265/70? - 1336/37 , f. 35raSe tra noi puote un natural consiglio , Cino da Pistoia pseudo , f. 34vbSì doloroso, non poria dir quanto , Cino da Pistoia 1265/70? - 1336/37 , f. 35raSolea da la fontana di mia vita , Francesco Petrarca , ff. 50vb-51rbStanco già di mirar non saçio ancora , Francesco Petrarca , ff. 82r-84vStandomi un giorno solo a la fenestra , Francesco Petrarca , ff. 49va-50raTacer non posso et temo non adopre , Francesco Petrarca , f. 50ra-vbTutta la notte lacrimando passo , Francesco Cei , f. 33vbVenite pulcellette e belle donne , ff. 75rb-76vbVergine bella che di sol vestita (1) , Francesco Petrarca , ff. 53va-54rbVertù celeste in titol trïunfante , Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374 , ff. 55va-56rbVoglia il ciel, voglia pur seguir l'edicto , Cecco di Meletto de' Rossi ...1320-1363... , f. 32vaBibliografia Bandini, Bibliotheca Leopoldina (1793) vol. III pp. 324-31 (con tavola); De Robertis Censimento III (1962) pp. 179-81 (n. 245) (con bibliografia precedente); De Robertis, Dante. Rime (2002) vol. I* pp. 171-4 (con tavola parziale); Malato-Mazzucchi Cens. Commenti (2011) p. 579 (n. 161); Leporatti, Boccaccio. Rime (2013) pp. XLIX-LI (con tavola parziale); Lorenzi, Fazio. Rime (2013) p. 55; Cesaro Imitatore Saviozzo (2021) pp. 98-9; Dante e il suo tempo (2021) vol. I pp. 188-9 (tav. 91)
Note Fonte dei dati: ms. [30.10.2015]
Regesto
f. 1r: intestazione seriore - ff. 1v-2v: bianchi - ff. 3ra-10vb: epitaffi antichi - ff. 11r-12v: bianchi - f. 13ra-va: versi di argomento sacro - ff. 13va-17va: Disticha Catonis, volgarizzamento in terza rima - f. 17vb: bianco - ff. 18r-19vb: versi di argomento sacro - ff. 20r-23r: bianchi - f. 23va: canzonetta edita da E. Alvisi (Canzonette antiche, Libreria di dante in Firenze, 1884, pp. 73-4) sulla base del presente codice - ff. 23vb-24r: bianchi - f. 24v: carme latino di Francesco Petrarca in lode di Maria Maddalena («Dulcis amica dei lacrimis inflectere nostris») - f. 25ra-b: probabilmente un frammento in versi (aggiunto dalla stessa mano che copia la canzonetta di f. 23va); Sogno di Uguccione del Voglia (framm. di capitolo in terza rima) - ff. 25v-31r: bianchi - ff. 31va-76vb: frammenti e rime di Cino da Pistoia pseudo, Dante Alighieri dubbio, Butto da Firenze, Dante Alighieri, Cino da Pistoia, Cecco di Meletto de' Rossi, Francesco Petrarca, Antonio Beccari, Giovanni Boccaccio, Francesco Cei, Guido Cavalcanti, Fazio degli Uberti, Bartolomeo da Castel della Pieve, Sinibaldo da Perugia, Simone Serdini, frate Stoppa de' Bostichi, Bosone da Gubbio dubbio e rime adespote (bianchi i ff. 36r-38v) - ff. 77r-105v: Francesco Petrarca, Trionfi - f. 105v: sonetto di Veronica Gambara
Responsabile scheda: Irene TaniScheda derivata da: TRALIRO
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