Descrizione diretta
Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 15 dex. 2
sec. XI ultimo quarto data stimata membr. pergamena di formato spesso irregolare in corrispondenza del margine inferiore ff. IV, 326, III'; numerazione recente a matita in prossimità dell'angolo inferiore esterno, altra numerazione moderna, a inchiostro nell'angolo superiore spesso non coincidente e limitata ai ff. incipitari (f. 39r: 38; f. 83r: 83; f. 116r: 116; f. 141r: 142; f. 153r: 154; f. 158r: 159; f. 169r: 170; f. 181r: 182; f. 188r: 189; f. 192r: 193; f. 211r: 212; f. 221r: 222; f. 236r: 237; f. 257r: 258; f. 269r: 270; f. 282r: 283; f. 288r: 289; ) e all'ultimo (f. 326r-v: 327); guardie miste num.: ff. I-III e I'-III' cart. coeve alla legatura ottocentesca, f. IV membr. antica; fascicoli 1-40 (8), 41 (6): il fasc. finale (ff. 321-326) è un originario quaterno come gli altri, mancante degli ultimi due fogli, presumibilmente bianchi; richiami orizzontali in prossimità del margine interno, spesso asportati dalla rifilatura (visibili ai ff. 136v, 152v, 160v, 168v, 176v, 184v, 192v, 200v, 208v, 216v, 224v, 232v, 240v, 248v), numerazione dei fasc. in cifre arabe sul primo recto di ognuno non originale (sec. XIV) dimensioni: 430 × 292 (f. 13r); specchio di scrittura: 32 [316] 82 × 13 | 6 [95 (5 | 17 | 5) 93] 6 | 52; rr. 44/ll. 44, rigatura a secco: fori guida ancora seguibili sui margini disposizione del testo: su 2 coll.scritture e mani minuscola carolina; note generali sulla scrittura: più mani senza particolari scelte grafiche, ben attestata la d tonda, la congiunzione et è sempre in chiaro, nessun residuo grafico antico. L'analisi della scrittura non offre indicazioni che confermino o neghino la provenienza tosco-occidentale suggerita dagli aspetti decorativi. Presenza di note / correzioni Integrazioni marginali al testo dei copisti; note a margine di varie mani (secc. XIII-XIV), che segnalano le lacune (e.g . f. 81v: Infra istud capitulum deficiunt aliqui versus ; f. 140v: De primo capitulo deficit aliquantulum, de secundo plus, sed de tertio valde modicus est ; f. 147r: Nota quod de tertio capitulo deficit multum ; f. 165v: Nota quod hic deficit bona medietas quinti capituli ; f. 179v: Hic deficit multum de de VI° capitulo ; f. 188r: Hic deficit quasi totum primum capitulum huius epistole ) e integrano il testo. A f. IVv una mano trecentesca in ottima scrittura documentaria verga le lectiones epistularum beati Pauli que leguntur per anni circulum , segnando inizio e fine della pericope. aggiunge titoli e numerazione correnti; questa mano, di impianto spazioso e tendente all'orizzontalità, è stata identificata dal Bandini come quella di fra Tedaldo, ipotesi priva di qualsiasi sostegno. Una manicula (f. 57r), vari notabilia; u na mano settecentesca appone la nota nel margine esterno di f. 305r decorato: per Chiodo (vd. biblio) la miniatura, collocabile in area lucchese, è opera di due miniatori differenti ma coevi (al secondo si devono le iniziali ai ff. 168va, 181rb, 188ra, 192rb, 193ra), che lavorano insieme: «un esempio di intervento di entrambi gli artisti nella decorazione di una stessa lettera si nota ancora al f. 193r dove, con tutta evidenza, il primo miniatore aggiunge all'opera del collega due tralci che si infiltrano e fuoriescono dal tratto curvo della lettera P». Iniziali decorate: pagina-frontespizio interamente scritta con iniziali a racemi (f. 1r), rubriche con iniziali decorate ai ff. 2ra, 83ra, 115vb, 140rb. Iniziali a racemi di vario modulo ai ff. 71vb, 78va, 83ra, 89ra, 101va, 102rb, 104rb, 106rb, 113ra, 114rb, 121rb, 125vb, 131rb, 133ra, 133vb, 145rb, 147rb, 246ra, 257rb, 269ra, di grandezza maggiore ai ff. 1va, 2ra, 38va, 83ra, 101va, 102rb, 107vb, 140rb, 157va, 181rb, 188ra, 192rb (fitozoomorfa), 193ra, 205rb (fitozoomorfa), 220vb, 235vb, 282ra, 287vb. Iniziali zoomorfe ai ff. 26vb, 27rb, 28ra, 122va, 235rb, 287va. Iniziali semplici in rosso o in nero oppure bicolori rosse e nere. rubricato: incipit dei testi in capitale mista con tocchi di rosso e acquarellature di giallo o di verde; maiuscole toccate di rosso e/o acquarellate di giallo così come i titoli correnti, laddove presenti; rubricheLegatura ottocentesca di restauro in tela su assi, dorso e punte in cuoio, con recupero delle assi e di una bindella di chiusura (solo tracce dell'altra)Stato di conservazione il dorso è parzialmente staccatoEnte possessore Firenze, S. Croce, convento OFM Storia del manoscritto A f. 326v, in prossimità dell'angolo inferiore interno, una nota di possesso di mano trecentesca, erasa ma in gran parte leggibile ai raggi ultravioletti, seppur dubitativamente: Iste liber est Allexan[dri?] de Spangna(?) quem accomodaverit(?) / monacham(???) dicte abbadie fratri Andree de [.] . A f. IVr, in alto, la nota di possesso di S. Croce (sec. XV ex., mano b1): Iste liber est conventus Sancte Crucis de Florentia ordinis Minorum. / Ambrosius Remigius et Hieronimus super epistolas Pauli ; al di sotto, della stessa mano: N° CLV (segnatura corrispondente a Mazzi, Inventario ; il ms. compare In XIIII bancho ex parte ecclesiae con il titolo Ambrosius, Remigius et Hieronymus super epistolas Pauli ). E' da rigettare l'ipotesi, avanzata già in Bandini e ripresa poi da Mattesini, di un intervento del Tedaldo della Casa nel ms. (vd. anche supra ) Sulla controguardia, nella parte centrale, è stato incollato il cartellino a stampa che ricorda il passaggio del ms. alla Biblioteca Laurenziana nel 1766: Bibliotheca S. Crucis Petri Leopoldi M.E.D. iussu in Laurent. translata die XVI octobr. MDCCLXVI , completato a inchiostro con la segnatura attuale. A f. 326v, in basso, di mano moderna, una probabile segnatura a matita, non precisamente collegabile: C.B.14.C.2 . A f. IVr, al centro del margine inferiore, tracciate a matita ancora da mano moderna, le segnature: 419 e XV dextr. cod. 2. Sul dorso, impressi in oro, titolo e segnature: nel secondo comparto superiore SS. Ambrosii, Remigii et Hieronymi expositio super epistolas Paulli , nel primo da piede Plut. XV dextr. cod. 2 e 419 ; nel secondo comparto da piede il cartellino cart. profilato di blu con la segnatura corrente a penna, Dext. XV 2 .Expositio in Epistolam ad Romanos (?), Helisachar v. 808, m. post 835 , ff. 1ra-38vaExpositio in epistolas Pauli , Haimo Autissiodorensis monachus m. 865/866 , ff. 38va-192raCommentarii in IV epistolas Paulinas (ad Galatas, ad Ephesios, ad Titum, ad Philemonem) , Hieronymus Stridonius , ff. 192rb-287rbExpositio in epistolas Pauli , Haimo Autissiodorensis monachus m. 865/866 , ff. 287va-326vbBibliografia Bandini Catalogus (1777) vol. IV coll. 463-464; Mazzi, Inventario (1897) p. 100 nr. 155; Souter Commentaries (1927) pp. 57, 101; Sarri Frate Tedaldo (1933) p. 19 nota 7; BHMs (1959) vol. II p. 282; Mattesini, Biblioteca francescana (1960) p. 308; Gurrieri Disegni (1979) pp. 34-35 nr. 12 e fig. 12; Bucchi Comm. in ep. Pauli (2003) p. LXXI; Raspanti Comm. in ep. Pauli (2006) p. XL; Chiodo Ad usum (2016) pp. 132, 142-145 cat. 12 e tav., 230
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Nuova Teca Digitale Laurenziana
Responsabile scheda: Francesca MazzantiScheda derivata da: MEL
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