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MIRABILE

Archivio digitale della cultura medievale
Digital Archives for Medieval Culture

Descrizione diretta

Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 41.34

L34

a. post 1472 data stimata
Note datazione De Robertis data il testo al sec. XV ex.

Luogo di copia Firenze
cart.
Foglio di guardia anteriore membranaceo
ff. I, 125, I'; numerazione antica (secc. XVI o XVII) sul margine superiore esterno 1-124, con ripetizione del n. 76 (al secondo una mano moderna ha aggiunto bis); f. I' è stato numerato modernamente a lapis 125; fascicoli I (6), II-XVI (8): con richiami verticali
dimensioni: mm. 165 x 110 (la parte inferiore di f. 1r fu asportata, probabilmente per eliminare il disegno dello stemma di un possessore; il foglio è stato riportato al formato originario reintegrando la parte sottatta con carta antica); specchio di scrittura: mm. 15 [120] 30 x 18 [60] 32
disposizione del testo: versi in colonna

scritture e mani ucancelleresca all'antica;
note generali sulla scrittura: un'unica mano (u) cancelleresca all'antica, identificabile con quella di Tommaso Baldinotti [per l'identificazione cfr. Decaria-Zaccarello Codice Dolci, pp. 135-7]


Lingua copisti italiano
Area dialettale u Fiorentino

Iniziali decorate: iniziali azzurre, di dimensioni normali per i sonetti e nei richiami, alte due righe per i componimenti più lunghi. L'iniziale di f. 1r è dorata e decorata con fregio a colori e bianchi girari che si estende sui margini superiore e interno
rubricato: rubriche rosse di mano dell'unico copista. Talora sono in rosso anche le prime lettere (di norma maiuscole) dell'incipit, ma solo per alcuni dei testi preceduti da rubrica, mai per quelli anepigrafi


Legatura tipica laurenziana

Nomi Tommaso Baldinotti (a. n. 1451 - m. 1511), copista

A me stesso di me pietate vène, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, f. 103r-v
A quella amorosetta foresella, Bernardo da Bologna sec. XIII, f. 103v
A·ssuon di trombe anzi che di corno, Guido Orlandi n. aq 1265 - m. 1333-1338, f. 107v
Adolescenti gli anni e senettute, Bernardo Pulci, f. 114v
Agli alti essordî e vaghi parlamenti, Niccolò Cieco, f. 72r-v
Amor che tanto può porrà mai tanto, Niccolò Cieco, f. 71v
Amor col tempo esperienza mostra, Bernardo Pulci, f. 116r
Amor creò per noi la prima pace, Bernardo Pulci, f. 117v
Amor ed io più volte ragionando, Bernardo Pulci, f. 23v
Amor perdona alla faretra e l'arco, Bernardo Pulci, f. 16v
Amor se de' sospir nostri ti giova, Bernardo Pulci, ff. 23v-24r
Amor vuol purch'i' torni al vecchio giogo, Niccolò Tinucci 1390 ca. - 20 agosto 1444, f. 49r
Antonio i' sento che fra nuovi pesci, Antonio di Matteo di Meglio, f. 85r-v
Ave nuovo monarca inclito e vero, Niccolò Cieco, ff. 55r-57v
Ave Padre santissimo salve ave, Niccolò Cieco, ff. 52r-55r
Avea di nostra vita stanca e brieve, Bernardo Pulci, ff. 18r-21v
Avete 'n vo' li fior' e la verdura, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, ff. 102v-103r
Benché io rida balli e canti, Lorenzo de' Medici, ff. 119v-120r
Benedette le lagrime e' sospiri, Bernardo Pulci, f. 118v
Bernardo i' mi credevo esser già franco, Antonio Popoleschi, f. 9r
Biltà di donna e di saccente core, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, f. 106v
Certe mie rime a·tte mandar vogliendo, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, f. 108r
Certo non è de lo 'ntelletto acolto, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, f. 102v
Cesare Giulio arà paura armato, Niccolò Tinucci 1390 ca. - 20 agosto 1444, f. 51v
Che giova anima stanca a' nostri guai, Niccolò Tinucci 1390 ca. - 20 agosto 1444, f. 48r
Chi è questa che vèn, ch'ogn'om la mira, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, f. 106r
Ciascuna fresca e dolce fontanella, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, ff. 103v-104r
Col sacro Appollo in su' più alti acumi, Bernardo Altoviti, f. 29v
Com'è lieta e felice nel ciel fiso, Bernardo Pulci, ff. 27v-28r
Come amoroso augel che fuor di gente, Niccolò Morandi, f. 6r
Come lume maggior minore offende, Bernardo Pulci, f. 114r
Da poi che rinnovâr l'antiche doglie, Bernardo Pulci, f. 7v
Dapoi che l'arte cominciò natura, Bernardo Pulci, f. 115r
Degli occhi della mia donna si move, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 51r
Deh, spiriti miei, quando mi vedete, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, f. 104r
Di foglie d'auro m'adornò la fronte, ff. 37v-38r
Dinanzi agli occhi miei ma' non si parte, Bernardo Pulci, f. 113r
Dolce mie cara e gloriosa vita, Bernardo Pulci, f. 23r-v
Dolce mie lira ov'è colei che spesso, Niccolò Morandi, f. 6v
Donna me prega, - per ch'eo voglio dire, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, ff. 96r-97v
Donne i' allevo un uccello, Lorenzo de' Medici?, f. 120r-v
E' non c'è niun più bel giuoco, Lorenzo de' Medici, ff. 120v-121v
È questo il colle dove Amor già stanco, Bernardo Pulci, f. 24r-v
E' si vede in ogni lato, Lorenzo de' Medici?, f. 119r-v
Ècci egli alcuna in questa compagnia, Lorenzo de' Medici, ff. 121v-122r
El cor pien di pensier la mente d'ira, Bernardo Pulci, f. 112r
Era già Febo co' cavagli un pezzo, Bernardo Pulci, f. 111r
Era in penser d'amor quand' i' trovai, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, ff. 94r-95r
Era 'l giorno solenne a ciascun divo, Bernardo Pulci, f. 14r-v
Esperto la facundia e 'l dolce stilo, Paulo Pieri, f. 21v
Eugenio quarto pontefice nostro, Antonio di Matteo di Meglio, f. 79r-v
Fili portati intorno al collo d'oro, Niccolò Morandi, f. 7r
Foll'è chi falla pell'altrui fallire, Antonio di Matteo di Meglio, ff. 84v-85r
Forma gentile in cui dolci anni serba, Buonaccorso da Montemagno il Giovane, f. 5r
Formica è meglio assai esser che cane, ff. 87v-88r
Fra sospir dolci il cor sovente spira, Antonio di Guido, ff. 32v-33v
Freschi fior dolci e violette dove, Buonaccorso da Montemagno il Giovane, f. 3v
Giovane bella che dogliosa e stanca, Bernardo Pulci, ff. 25r-27v
Giovanni mio i' sono or concio in modo, Antonio di Matteo di Meglio, ff. 85v-86r
Gite rime dolenti a trovar quella, Niccolò Risorboli, f. 9v
Giusta mia possa una donna onorando, Niccolò Cieco, ff. 57v-60v
Gli occhi di quella gentil foresetta, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, ff. 95v-96r
Gli occhi leggiadri m'han furato il core, Bernardo Pulci, f. 116v
Gli occhi lipposi ed isdentata e nera, Bernardo Altoviti, f. 31r
Guarda ben ti dich' io guarda ben guarda, Antonio di Matteo di Meglio, ff. 79v-82r
Guata, Manetto, quella scrignutuzza, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, f. 108v
I' fu' figliuol del gran maestro Dino, f. 38r
I' fu' lo specchio della istrologia, f. 38r-v
I' fuggi' l'ombra che rimuove il sole, Bernardo Altoviti, f. 28r-v
I' guardo in fra l'erbett' e per li prati, Fazio degli Uberti 1301 ca. - post 1367, ff. 34v-36r
I' ho veduto già turbato Giove, Giovanni Gherardi da Prato?, f. 48v
I mei sospiri dollenti m' ànno istancho, Nuccio Piacente ...1280-1300..., f. 103r
I' n'ho pregato già più volte Amore, Bernardo Pulci, f. 17r
I' piango il dì ch'Amor l'arco suo tese, Bernardo Pulci, f. 109v
I' prego voi che di dolor parlate, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, f. 95r-v
I' senti' già nel cor mille quadrella, Bernardo Pulci, f. 10r
I' son colui che 'nn-iscienza profonda, f. 37v
I' son la nobildonna di Fiorenza, ff. 36v-37r
I' son qui giunto a contemplar Vulcano, Bernardo Pulci, ff. 22v-23r
I' veggio ben che 'l giovinetto amante, Michele di Nofri del Giogante, f. 90r
I' vegno 'l giorno a·tte 'nfinite volte, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, f. 108r
I' vo sovente rimembrando i giorni, Bernardo Pulci, f. 13r-v
Illustrissima clara eccelsa gloria, Bernardo Pulci, ff. 14v-16r
In coppa d'or zaffir balasci e perle, Cino Rinuccini, f. 51v
In ricca gonna una sacrata dea, Bernardo Altoviti, f. 29r
In un boschetto trova' pasturella, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, f. 98v
Inclita Maestà felice e santa, Buonaccorso da Montemagno il Vecchio, f. 93v
Inclita Musa che dal sacro asilo, Bernardo Pulci, ff. 21v-22r
Io cerco libertà con grande affanno, Rosello Roselli, f. 91v
Io non pensava che lo cor giammai, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, ff. 97v-98r
Io piango e 'l pianger m'è sì dolce e caro, Buonaccorso da Montemagno il Giovane, f. 1v
Io priego Iddio che tutti i ma' parlanti, Lorenzo de' Medici, f. 122r
Io temo che la mia disaventura, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, f. 104r-v
Ipocrate Avicenna e Galieno, Giovanni Pigli, f. 49r
L'alma ho sì stanca e 'l corpo indebilito, Niccolò Tinucci 1390 ca. - 20 agosto 1444, f. 50v
L'alma pensosa il corpo vinto e stanco, Antonio di Matteo di Meglio, ff. 33v-34v
L'avere e corpi d'uno umor compreso, Giovanni di Maffeo da Barberino, f. 86r
La bella donna dove Amor si mostra, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, f. 107r
La forte e nova mia disaventura, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, ff. 99v-100r
La fronte di cristallo gli occhi stelle, Bernardo Pulci, f. 110r
La grolia della lingua universale, f. 37r-v
La nebbia l'alterigia e' pazzi inganni, Bernardo Altoviti, f. 29r-v
La notte il sole e 'l giorno sanza luce, Bernardo Pulci, f. 111r
Lasso qual destin vuol che dipartita, Bernardo Pulci, f. 8v
Laurea dolce e gloriosa fronde, Buonaccorso da Montemagno il Giovane, f. 5v
Lauro gentil quell'angelica luce, Bernardo Altoviti, f. 30v
Le dolci rime che dentro sostegno, Paolo dell' Abbaco, ff. 76v-76bisr
Le vaghe rime e 'l dolce dir d' amore, Domenico da Monticchiello, ff. 38v-47v
Leggi di Filomena e tristi versi, Bernardo Pulci, f. 22v
Madonna i' veggio ogni mie speme al vento, Bernardo Pulci, f. 18r
Magnanima gentil discreta e grata, Michele di Nofri del Giogante, f. 76bisr
Magnanimo signor per quello amore (2), Niccolò Cieco, ff. 67v-69v
Marmo diaspro oriental zaffiro, Giovanni Gherardi da Prato?, f. 50r
Mentre io penso a me stesso e quel ch'io sono, Francesco d' Altobianco Alberti, ff. 91v-92r
Michele il nostro cavalier m' è pórto, Cosimo de' Medici?, ff. 86v-87r
Mille volte adirar donna mi fai, Bernardo Pulci, f. 113v
Morte gentil, rimedio de' cattivi, Amico di Dante fl. sec. XIII ex., ff. 104v-105r
Mossemi al primo sonno della notte, Simone Serdini, ff. 92r-93v
Natura per sé fa il verso gentile (2), Bernardo Pulci, f. 109r
Né sì candida perla anel mai strinse, Bernardo Pulci, ff. 24v-25r
Nel tempo che Firenze era contenta, Giovanni di Cino Calzaiuolo, ff. 72v-75r
Non bisogna più filo o più lavoro, Buonaccorso da Montemagno il Giovane, f. 1v
Non cretti Amor sotto lo 'mperio tuo, Buonaccorso da Montemagno il Giovane, f. 94r
Non è giuoco sì bel che non rincresca, Antonio di Matteo di Meglio, f. 87v
Non è pianeto in ciel ch'abbi potenza, Bernardo Pulci, f. 114r
Non mai più bella luce o più bel sole, Buonaccorso da Montemagno il Giovane, f. 1r
Non perché spesso allontanar mi sogli, Buonaccorso da Montemagno il Giovane, f. 2v
Non più l'ira crudel la gran Giunone, Bernardo Pulci, f. 8r
Non son gli unguenti tuoi di verderame, Antonio Araldo, f. 86v
Nonn-è ch' i' non conosca il mio errore, Malatesta Malatesti, f. 36v
Novelle ti so dire, odi, Nerone, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, f. 105r
Nuova influenza dalle Muse piove, Bernardo Pulci, f. 109v
O della nostra Italia unico lume, Anselmo Calderoni, ff. 75v-76r
O dolci vaghi e stanchi mie pensieri, Bernardo Pulci, f. 14r
O Giudice maggior vieni alla banca, Bonaccorso Pitti, ff. 31r-32v
O lume de' terrestri cittadini, Anselmo Calderoni, f. 75r-v
O pacifiche lagrime tranquille, Bernardo Pulci, f. 118v
O puro e santo padre Eugenio quarto, Antonio di Matteo di Meglio, f. 85r
O sacra Vergin santa alma puella, Bernardo Pulci, f. 117r
O sacro tempio ove la vista corse, Bernardo Pulci, f. 7r
O sol della mie vita tu mi spiri, Niccolò Tinucci 1390 ca. - 20 agosto 1444, f. 51r
O tu che hai l'universal governo, Bernardo Pulci, f. 117v
O tu, che porti nelli occhi sovente, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, f. 109r
Occhi miei tristi or come far potrete, Bernardo Pulci, f. 118r
Ogni buona speranza intendo certo, Bernardo Pulci, f. 113v
Onestà in bocca e castità negli occhi (2), Bernardo Pulci, f. 113r
Parole dolci mansuete e sante, Bernardo Pulci, f. 110v
Pegli occhi fere un spirito sottile, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, f. 102r-v
Pensando rimirando e contemplando, Jacopo da Pilaia, f. 22r
Penso il secreto in che Natura pose, Niccolò Cieco, ff. 63v-65v
Per isfogare in parte il mio dolore, Bernardo Pulci, f. 112v
Per saziar gli occhi miei sospira il core, Niccolò Cieco, f. 72r
Per trovar pace poi che 'l sol si parte, Bernardo Pulci, f. 17v
Perch'i' no spero di tornar giammai, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, ff. 100r-101r
Perché non fuoro a me gli occhi dispenti, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, f. 105v
Perle zaffiri balasci e diamanti, Giovanni Gherardi da Prato, f. 50v
Piangendo rido e sospirando godo (2), Bernardo Pulci, f. 116v
Pianger dovete pietre colli e mai, Giovanni Gherardi da Prato, f. 52r
Piangi tu che pur dianzi eri felice, Bernardo Pulci, ff. 10r-13r
Piango il presente e mio passato tempo, Bernardo Pulci, f. 112r
Pietà per dio del mie grieve dolore, Giovanni di Maffeo da Barberino, ff. 90v-91v
Più e più volte e tutte con gran torto, Bonaccorso Pitti, ff. 88r-89v
Più volte gli occhi al cor lasso rivolti, Bernardo Pulci, f. 13v
Poi ch' a questi occhi el gentil lume piacque, Buonaccorso da Montemagno il Giovane, f. 3v
Poi ch'alle liete vostre amate rive, Buonaccorso da Montemagno il Giovane, f. 5r
Poi che di doglia cor conven ch'i' porti, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, f. 101v
Poi che lieta Fortuna e 'l ciel favente, Antonio di Matteo di Meglio, ff. 82r-84v
Posso degli occhi miei novella dire, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, ff. 98v-99r
Premia costui del merto suo signore, Niccolò Cieco, ff. 69v-71r
Prima che mamma o babbo o pappo o dindi, Niccolò Tinucci 1390 ca. - 20 agosto 1444, f. 49v
Prima vedi qual son che tu mi leggi, Bernardo Della Casa, f. 76r-v
Qual beato licor qual teste apliche, Buonaccorso da Montemagno il Giovane, f. 1r
Qual fato avverso fu qual cruda stella (1), Bernardo Pulci, f. 8v
Qual fé Pigmalion mosso el gran Giove, Bernardo Altoviti, ff. 28v-29r
Qual più dolce pensero o qual più fiero, Buonaccorso da Montemagno il Giovane, f. 94r
Qualunque è posto per seguir ragione, Coluccio Salutati, f. 76r
Quando di morte mi conven trar vita, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, ff. 101v-102r
Quando donna da prima io rimirai (1), Bernardo Pulci, f. 8r
Quando el pianeta occidental da sera, Buonaccorso da Montemagno il Giovane, f. 2r
Quando fie 'l dì ch'Amore il freddo petto, Bernardo Pulci, f. 118r
Quando l'esca del nostro inclito core, Buonaccorso da Montemagno il Giovane, f. 3r
Quando la sera gli animal sen vanno, Bernardo Pulci, f. 110v
Quando più ghiaccio o più neve rinfresca, Niccolò Morandi, f. 5v
Quando sarà che dal suo consüeto, Francesco d' Altobianco Alberti, f. 36r-v
Quante vaghe parole e quanti risi, Bernardo Pulci, f. 117r
Quel laur degno e 'l mirto che m'ingombra, Bernardo Altoviti, f. 30r
Quell'aspetto real ch'è mio signore, Niccolò Morandi, f. 6v
Quella felicità che ti trasporta, Bernardo Altoviti, f. 30r-v
Quella nube contraria che nel viso, Bernardo Pulci, f. 17v
Quella stella che tutti i legni guida, Bernardo Pulci, f. 115r
Quelli innudi di laude e di corona, Niccolò Cieco, f. 71v
Qui giunse il cor ben doppo mille imprese, Bernardo Pulci, f. 24v
Rido tal volta che mi piange 'l core, Bernardo Pulci, f. 116r
Riprese presto Amore uno stral d'oro, Niccolò Tinucci 1390 ca. - 20 agosto 1444, f. 48v
Riprese un giorno Amor l'arco e lo strale, Bernardo Pulci, f. 17r
Risucitare un di buon tempo morto, Antonio di Matteo di Meglio, f. 87r-v
S'avessi l'arme con ch'Appollo vinse, Bernardo Altoviti, ff. 29v-30r
S'i' fussi stato nel principio accorto, Bernardo Pulci, ff. 13v-14r
S'i' posso trovar pace alla mie guerra, Bernardo Pulci, f. 16v
Saper vorrei Natura onde pigliasti, Bernardo Pulci, f. 114v
Se ' Adriana fu crudel Teseo, Bernardo Pulci, f. 115v
Se Giove c' ha del ciel la gran potenza, Michele di Nofri del Giogante, f. 90r-v
Se l'antico desir s'accende quando, Bernardo Pulci, f. 22r-v
Se 'l dolce si cognosce per l'amaro, Bernardo Pulci, f. 112v
Se m'ha del tutto oblïato Merzede, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, f. 99r-v
Se mentre quelle luce oneste e sante, Buonaccorso da Montemagno il Giovane, f. 4v
Se Mercé fosse amica a' miei disiri, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, f. 108v
Se non ti caggia la tua santalena, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, f. 107r
Se quella verde pianta e le sue foglie, Buonaccorso da Montemagno il Giovane, f. 4r
Sempre a memoria mi sarà quel giorno, Bernardo Pulci, f. 111v
Sfolgorata fortuna e rio destino, Niccolò Tinucci 1390 ca. - 20 agosto 1444, f. 49v
Signor membrando l' effettivo amore, Niccolò Cieco, f. 63r-v
Signor nelle cui mani ha posto Amore, Buonaccorso da Montemagno il Giovane, f. 3r
Sogliono i veri e ben perfetti amanti, Giovanni Tartaglia de' Mantelli, ff. 89v-90r
Sola dirò virtù che 'l mondo onora, Niccolò Cieco, ff. 65v-67v
Spense qui fra' mortali un chiaro sole, Bernardo Pulci, f. 9r
Speranza fede carità Signore, Lodovico Marradi, f. 79r
Spirto gentil che nostra cieca etate, Buonaccorso da Montemagno il Giovane, f. 4v
Tornato è l'aspettato e sacro giorno, Buonaccorso da Montemagno il Giovane, f. 2r
Triboli pruni spine con ortica, Bernardo Pulci, f. 111v
Trovomi nudo il ferro e primo dardo, Niccolò Soderini, f. 6r
Tu mi saetti nel dir medicame, Giovanni di Maffeo da Barberino, f. 86r-v
Udendo il ragionar dell' alto ingegno, Jacopo Alighieri, f. 76v
Umiltà reverenza e gravitate, Bernardo Pulci, f. 110r
Un amoroso sguardo spiritale, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, f. 106v
Un pianger lieto un lagrimar soave, Buonaccorso da Montemagno il Giovane, f. 2v
Un puro e fedel servo tuo mi manda, Antonio di Matteo di Meglio, f. 88r
Una fragil barchetta in mezzo l'onde, Bernardo Pulci, f. 24r
Una giovane donna di Tolosa, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, f. 104v
Veder poteste, quando v'inscontrai, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, f. 106r
Vedeste, al mio parere, ogni valore, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, f. 107v
Vedete ch'i' son un che vo piangendo, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, f. 100r
Veggio del tempo esperienza troppa (2), Bernardo Pulci, f. 119r
Veggio negli occhi de la donna mia, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, f. 101r-v
Vinse in Tesaglia già l'ardito e franco, Bernardo Pulci, f. 9v
Virtù dal ciel sopra' vostri occhi piova, Buonaccorso da Montemagno il Giovane, f. 4r
Virtute infusa dal possente segno, Niccolò Tinucci 1390 ca. - 20 agosto 1444, f. 48r
Vittorioso eccelso inclito e franco, Bernardo Altoviti, ff. 30v-31r
Viva virilità florido onore, Niccolò Cieco, ff. 60v-63r
Voi che per li occhi mi passaste 'l core, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, f. 105v
Voi che presenti siete a' mie lamenti, Niccolò Tinucci 1390 ca. - 20 agosto 1444, f. 50r
Volsimi un giorno indietro riguardando, Bernardo Pulci, f. 115v
Vorre' saper qual vita esser la mia, Michele di Nofri del Giogante, f. 92r
Vostra biltà ch'al mondo pare un sole, Bernardo Pulci, f. 7v

Amico di Dante ... sec. XIII ex. ...
Bernardo da Bologna sec. XIII
Fazio degli Uberti 1301 ca. - post 1367
Guido Cavalcanti sec. XIII, seconda metà
Guido Orlandi n. aq 1265 - m. 1333-1338
Jacopo Alighieri ante 1300 - 1348?
Nuccio Piacente ... 1280-1300 ...
Paolo dell' Abbaco n. sec. XIII fine - m. 1373/1374

Bibliografia Bandini Catalogus (1778) vol. V pp. 146-53; Flamini Lirica toscana (1891) pp. 323-4; De Robertis Censimento III (1962) pp. 141-2 (n. 215) (con bibliografia precedente); Delcorno Branca Per un catalogo (1971) pp. 234-5; Mazzotta, Tinucci. Rime (1974) p. XXI; Zanato Ore estive (1985); All'ombra del lauro (1992); Balbi, Rinuccini. Rime (1995); De Robertis, Dante. Rime (2002) vol. I* pp. 108-9; Decaria-Zaccarello Codice Dolci (2006) pp. 135-7, fig. 7; Ruini Tra epitaffio ed epigrafe (2006) pp. 22-3 (con tavola parziale); Salutati e Firenze (2008) pp. 207-210, 330; Lorenzi, Fazio. Rime (2013) pp. 48-9

Note Fonte dei dati: descrizione De Robertis + ms. [29.7.2004]

Regesto Miscellanea di rime quattrocentesche con qualche testo duecentesco - f. Iv: Indice di mano cinquecentesca - ff. 1r-5v: sonetti di Buonaccorso da Montemagno - ff. 5v-7r: sonetti di Niccolò Morandi - ff. 7r-28r: rime di Bernardo Pulci e altre a lui indirizzate (tra gli autori Niccolò Risorboli, Paulo Pieri e Jacopo da Pilaia) - ff. 28r-31r: sestina e sonetti di Bernardo Altoviti - ff. 31r-38v: canzoni di vari autori e sonetti adespoti, tra cui rime di Bonaccorso Pitti, Antonio di guido, Antonio di Matteo di Meglio, Fazio degli Uberti, Francesco d'Altobianco Alberti, Malatesta Malatesti e adespote - ff. 38v-47v: capitolo ternario di Domenico da Monticchiello - ff. 48r-52r: sonetti di Niccolò Tinucci (o a lui attribuiti, tra cui rime anche di Giovanni Gherardi da Prato (anche dubbio), Giovanni Pigli, Dante Alighieri e Cino Rinuccini) - ff. 52r-71r: capitoli ternari e canzoni di Niccolò Cieco - ff. 71v-72v: sonetti di Niccolò Cieco - ff. 72v-75r: capitolo ternario di Giovanni di Cino calzaiuolo - ff. 75r-76bisr: sonetti di Anselmo Calderoni, Coluccio Salutati, Bernardo Della Casa, Jacopo Alighieri, Paolo dell'Abbaco, Michele di Nofri del Giogante - ff. 76bisr-78v: Lamento del Conte di Poppi - ff. 79r-88r: rime attribuite ad Antonio di Meglio e sonetti a lui indirizzati, tra gli autori Lodovico Marradi, Giovanni di Maffeo da Barberino, Antonio Araldo, Cosimo de' Medici (dubbio) - ff. 88r-94r: canzoni e sonetti di vari autori, tra cui Bonaccorso Pitti, Giovanni Tartaglia de' Mantelli, Michele del Giogante, Giovanni di Maffeo da Barberino, Rosello Roselli, Francesco d'Altobianco Alberti, Simone Serdini, Buonaccorso da Montemagno il Vecchio - ff. 94r-102r: canzoni e ballate di Guido Cavalcanti - ff. 102r-109r: sonetti di Guido Cavalcanti e corrispondenti, tra cui Nuccio Piacente, Bernardo da Bologna, Amico d Dante - ff. 109r-122r: sonetti e ballate adespote (salvo il primo testo, attribuito a Bernardo Pulci), ma di Bernardo Pulci e Lorenzo de' Medici - ff. 122v-I'v: bianchi

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Responsabile scheda: Alessio Decaria

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