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MIRABILE

Archivio digitale della cultura medievale
Digital Archives for Medieval Culture

Descrizione diretta / desunta

Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale II.IV.114

Naz1

sec. XV data stimata
cart.
ff. VIII (aggiunti nel XIX sec.), 68; numerazione moderna a lapis 1-68; numerazione antica a penna 1-74 a partire dall'attuale f. 6, che denuncia la perdita di varie carte (altre sono finite fuori posto, giusta la ricostruzione di De Robertis, Dante. Rime, I*, p. 210)
nel margine inferiore interno si trova una numerazione moderna a lapis 1-68, che include anche i primi quattro fogli non originali; numerazione antica, perduta parzialmente per lacerazione del margine, a penna, 1-74 a partire dall'attuale f. 6, che denuncia la perdita di vari fogli e lo spostamento di altri; salto di un foglio dopo 48 (antica 55). Questa numerazione è integrata e corretta da mano più tarda del sec. XIX (il n. 22 di f. 18 è aggiunto a lapis da mano recenziore) e la stessa mano cancella il n. 45 e lo sostituisce con il n. 3 (f. 19). A partire da f. 22 corregge la numerazione esistente, in seguito alla caduta dei fogli, diminuendo di un'unità i nn. 27-32, di due unità i nn. 34-44, di tre unità i nn. 46-55 e di due unità i nn. 56-74 (avendo aggiunto il n. 53 al f. 49 inizialmente n.n.). Questa numerazione è nei primi fogli sovrascritta a quella antica, poi da f. 44 (51 antico) si aggiunge nel margine superiore esterno. Bianchi i ff. 9r-12v, 21r-v, 25r-v, 26v, 27v, 47r-52v, 61v-62v, 64r-v, 65v-68r; I fogli I-VIII furono aggiunti nel XIX secolo e contengono notizie varie (secondo lo schema Follini); 1-4 risalgono invece al XVII secolo e contengono un indice degli autori che termina a f. 5v. Non originali nemmeno 12 e 25, pur incluse nella più antica cartolazione
le prime tre guardie inziali e le ultime tre finali sono forse inserite nel recente restauro e sono prive di numerazione, mentre i ff. I-VIII, numerati modernamente a lapis, furono aggiunti nel XIX secolo e contengono notizie varie (secondo lo schema Follini), di cui i ff. IVr-VIIr contengono un sommario del codice e un elenco alfabetico degli autori. I ff. 1r-4v risalgono invece al XVII secolo e conservano un indice degli autori che termina a f. 5v (foglio forse originale). Non originali i ff. 12 e 25, pur essendo inclusi nella più antica cartulazione; fascicoli I (4), II (8), III (12), IV-IX (6), X (2), XI (6)
dimensioni:  mm. 330 × 225; specchio di scrittura: leggermente variabile, max. mm. 265 × 190
disposizione del testo: versi a mo' di prosa (salvo che a ff. 19v-20r, a due colonne)

scritture e mani umercantesca;
note generali sulla scrittura: un'unica mano mercantesca
una mano mercantesca esempla il codice in tempi diversi, con notevoli variazioni di inchiostro e ductus. Giunte di altre mani ai ff. 34v, 57r-58v, 61r e 68v.


Presenza di correzioni
Correzioni apposte della mano principale e forse anche da una seconda mano più tarda

Iniziali: semplici dello stesso inchiostro del testo e ai ff. 34v-35r toccate di rosso
rubricato: rubriche della mano principale e dello stesso inchiostro del testo, soltanto al f. 35r anche parzialmente in inchiostro rosso


Legatura moderna in cartone e pergamena

Nomi Strozzi famiglia, possessore
Storia del manoscritto
Il codice faceva parte della Biblioteca Strozzi (cfr. a f. 1r, di mano del sec. XVII: «Del sen(ato)re Carlo di Tommaso Strozzi | 1670»), entrò poi nella Biblioteca Magliabechiana nel 1786. Precedenti segnature: «Magl. VII. 991» «Strozzi in f.° 617», già «265».

A ciascun' alma presa e gentil core, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 24r
A·ffine di riposo sempre affanno, Benuccio Salimbeni m. 1330, f. 68v
A qualunque animale alberga in terra, Francesco Petrarca, f. 29r
Ahi bella libertà come tu m' ài, Francesco Petrarca, f. 58r
Al poco giorno ed al gran cerchio d'ombra, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 43r-v
Alessandro fui e mostro in questa storia, Giovanni (ser), f. 22v
Alma felice che sovente torni, Francesco Petrarca, f. 56r
Amor che movi tua vertù dal cielo, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 40v-41r
Amor che nella mente mi ragiona (2), Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 45v-46r
Amor m'à posto come segno a strale, Francesco Petrarca, f. 17r
Amor per cu' virtu prend' a parlare, Alessandro de' Bardi, f. 38r-v
Apollo s' anchor vive il bel desio, Francesco Petrarca, f. 54r
Aspro core et selvaggio et cruda voglia, Francesco Petrarca, f. 60v
Aventuroso più d'altro terreno (1), Francesco Petrarca, f. 57r
Avie Titàn suo carri in su Leone, Gano da Colle sec. XIV in. - 1349 ..., ff. 19v-20r
Ben sapeva io che natural consiglio, Francesco Petrarca, f. 54r
Benedetto sia 'l giorno e 'l mese et l' anno, Francesco Petrarca, f. 57r
Cavalcando l' altr' ier per un cammino, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 23r
Cesare poi che 'l traditor d'Egitto, Francesco Petrarca, f. 57v
Che fai che pensi che pur dietro guardi, Francesco Petrarca, f. 60v
Chi dorme o mal ve', forse, Bindo Bonichi n. 1260-m.1338, f. 8r-v
Chi è fermato di menar sua vita (1), Francesco Petrarca, ff. 28v-29r
Chi nel suo pianger dice che ventura, Giovanni Boccaccio giugno/luglio 1313 - 21 dicembre 1375, f. 17v
Com più vi fere Amor co' suo' vincastri, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 24v
Come va 'l mondo or mi diletta et piace, Francesco Petrarca, f. 56v
Cosa amistà verace, Bindo Bonichi n. 1260-m.1338, ff. 6v-7r
Così nel mio parlar vogli'esser aspro, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 43r
Così potess' io ben chiudere in versi, Francesco Petrarca, f. 58v
Datemi pace o duri miei pensieri (1), Francesco Petrarca, f. 56r
De l'empia Babilonia ond'è fuggita (1), Francesco Petrarca, f. 58r
Del tempo l' uom passato, Bindo Bonichi n. 1260-m.1338, f. 7r-v
Di pensier in pensier di monte in monte (1), Francesco Petrarca, f. 18r
Di quel possi tu ber che bevé Crasso, Fazio degli Uberti 1301 ca. - post 1367, f. 29r-v
Discolorato ài Morte il più bel volto, Francesco Petrarca, f. 60r
Dispregiar valimento, Bindo Bonichi n. 1260-m.1338, f. 6r
Doglia mi reca nello core ardire, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 40r-v
Donna pietosa e di novella etate, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 44r
Donne ch' avete intelletto d' amore, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 43v
Donne piatose, diventate crude, Gano da Colle ?, ff. 13v-15v
Drieto al pastor d'Ameto alle fraterne, Giovanni Boccaccio giugno/luglio 1313 - 21 dicembre 1375, f. 27r
E' m'incresce di me sì duramente, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 42v
Era il giorno ch' al sol si scoloraro, Francesco Petrarca, f. 55r
Erano i capei d'oro a l'aura sparsi (1), Francesco Petrarca, f. 57r
Ercole fui fortissimo gigante, Giovanni (ser), f. 22v
Fiamma dal ciel su le tue treccie piova (1), Francesco Petrarca, f. 17r
Gentil pensero che parla di vui, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 23v
Geri quando talor meco s'adira, Francesco Petrarca, f. 58r
Guido, i' vorrei che tu e Lippo ed io, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 23r
I' fu' l' oltramirabil Salamone, Giovanni (ser), f. 22r
I' fui lo lustro e forte Ettor troiano, Giovanni (ser), f. 22r
I' guardo in fra l'erbett' e per li prati, Fazio degli Uberti 1301 ca. - post 1367, ff. 30v-31r
I' ho già letto el pianto d' i Troiani, Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374, f. 30r-v
I' ò pien di sospir' quest' aere tutto, Francesco Petrarca, f. 56r
I' son la donna che volgo la rota, Gano da Colle sec. XIV in. - 1349 ..., f. 13r
I' son Parissi del buon re Priamo, Giovanni (ser), f. 22v
I' son per Enea figurato e scorto, Giovanni (ser), f. 22r
I' vo pensando et nel penser m' assale, Francesco Petrarca, ff. 33r-34r
Il biasimar che tanto altero fai, Giannozzo Sacchetti, ff. 35v-36r
In mezzo di duo amanti honesta altera, Francesco Petrarca, f. 56v
Infin che gli occhi miei non chiude Morte, Cino da Pistoia 1265/70? - 1336/37, f. 24v
Ingegno usato alle question profonde, Francesco Petrarca, f. 55r
Io avrò sempre in odio la fenestra (1), Francesco Petrarca, f. 54v
Io era tutto fuor di stato amaro, Cino da Pistoia 1265/70? - 1336/37, f. 63r
Io fui 'l magnifico d' Acchille, Giovanni (ser), f. 22r
Io mi credea del tutto esser partito, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 24r
Io sento sì d'Amor la gran possanza, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 39r-v
Io son già stanco di pensar sì come (1), Francesco Petrarca, f. 17v
Io son venuto al punto della rota, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 41r-v
Italia mia benché 'l parlar sia indarno, Francesco Petrarca, f. 28r-v
L' alma mia fiamma oltra le belle bella (1), Francesco Petrarca, f. 56v
L' amaro lagrimar che voi faceste, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 23r
L' arbor gentil che forte amai molt' anni, Francesco Petrarca, f. 55r
L' ardente nodo ov' io fui d' ora in hora, Francesco Petrarca, f. 55r
L'avara Babilonia à colmo il sacco, Francesco Petrarca, f. 59r
L' esser non giusto move, Bindo Bonichi n. 1260-m.1338, f. 7r
L' oro et le perle e i fior' vermigli e i bianchi, Francesco Petrarca, f. 61r
La dispietata mente che pur mira, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 39r
La donna che 'l mio cor nel viso porta, Francesco Petrarca, f. 57v
La gola e 'l somno et l' otïose piume, Francesco Petrarca, f. 55v
La 'nvidia a me ha dato sì di morso, Cecco d' Ascoli 1269 o 1280/90 -1327, f. 63v
La vita fugge et non s' arresta una hora, Francesco Petrarca, f. 17v
Lasso che mal accorto fui da prima, Francesco Petrarca, f. 57r
Lasso che s' io mi doglio i' ho ben d' onde, f. 65r
Lasso, per forza di molti sospiri (1), Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 23v
Le dolci rime d'amor ch'io solea (2), Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 46r-v
Li occhi dolenti per pietà del core, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 44r-v
Lo doloroso amor che mi conduce, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 45r
Lo intelletto d'amor ch'io solo porto, Cino da Pistoia 1265/70? - 1336/37, f. 63r
Mille fïate o dolce mia guerrera, Francesco Petrarca, f. 59r
Mostraci el mondo pro e dacci danno, Bindo Bonichi n. 1260-m.1338, f. 68v
Movesi il vecchierel canuto et biancho, Francesco Petrarca, f. 53r
Ne la stagion che 'l ciel rapido inchina (1), Francesco Petrarca, f. 18v
Ne la stagion che 'l ciel rapido inchina (1), Francesco Petrarca, f. 28r
Ne l'om discreto e saggio, Bindo Bonichi n. 1260-m.1338, f. 6r-v
Né mai pietosa madre al caro figlio, Francesco Petrarca, f. 60r
Negli occhi porta la mia donna Amore (1), Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 24v
Nel tempo de la mia novella etate, Cino da Pistoia ?, f. 42r-v
No me poriano zamai far emenda, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 24v
Non veggio ove scampar mi possa omai (1), Francesco Petrarca, f. 58v
O novella Tarpea, in cui s'asconde, Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374, f. 59v
Occhi miei oscurato è 'l nostro sole (1), Francesco Petrarca, f. 59r
Occhi piangete accompagnate il core (1), Francesco Petrarca, f. 54v
Oimè, ch'io veggio per entr'un pensero, Cino da Pistoia 1265/70? - 1336/37, f. 63r
Oimè il bel viso oimè il soave sguardo, Francesco Petrarca, f. 60v
Oltre la spera che più larga gira (1), Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 23v
Omo smarruto che pensoso vai, Cino da Pistoia 1265/70? - 1336/37, f. 63r
Parole mie che per lo mondo siete, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321
Parole mie che per lo mondo siete, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 24v
Per fare una leggiadra sua vendetta, Francesco Petrarca, f. 55v
Perch' io son giunto in parte che 'l dolore, Giannozzo Sacchetti, ff. 36v-37r
Perch' io t' abbia guardato di menzogna, Francesco Petrarca, f. 54r
Persequendomi Amor al luogo usato, Francesco Petrarca, f. 53v
Piangete donne et con voi pianga Amore, Francesco Petrarca, f. 57v
Pien di quella ineffabile dolcezza (1), Francesco Petrarca, f. 58r
Poca vertù ma foggie ed atti assai, Franco Sacchetti, f. 35r-v
Poi ch'i' fu', Dante, dal mio natal sito, Cino da Pistoia 1265/70? - 1336/37, f. 24r
Poi ched e' t'è piaciuto ched i' sia, Cino da Pistoia 1265/70? - 1336/37, f. 63r
Poscia ch'Amor del tutto m'ha lasciato, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 39v-40r
Poscia ch'io vidi gli occhi di costei, Cino da Pistoia 1265/70? - 1336/37, f. 63v
Qual più diversa et nova, Francesco Petrarca, 18r-v
Qual' uom si veste dell'amor carnale, Gano da Colle sec. XIV in. - 1349 ..., f. 20v
Quand' io veggio dal ciel scender l' Aurora (1), Francesco Petrarca, f. 53r
Quando dal proprio sito si rimove, Francesco Petrarca, f. 55v
Quando 'l consiglio degli ucce' si tenne, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 24r
Quante fiate al mio dolce ricetto (1), Francesco Petrarca, f. 56r
Que' che 'n Tesaglia ebbe le man' sì pronte, Francesco Petrarca, f. 53v
Que' che 'n Tesaglia ebbe le man' sì pronte, Francesco Petrarca, f. 59v
Quella fenestra ove l'un sol si vede, Francesco Petrarca, f. 53r
Quella fenestra ove l'un sol si vede, Francesco Petrarca, f. 55r
Quelle pietose rime in ch'io m'accorsi, Francesco Petrarca, f. 30v
Quelle pietose rime in ch'io m'accorsi, Francesco Petrarca, f. 17r
Questa donna ch'andar mi fa pensoso, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 24r
Questa fenice de l' aurata piuma, Francesco Petrarca, f. 61r
Qui dove mezzo son Sennuccio mio, Francesco Petrarca, f. 58v
Rimansi a dietro il sestodecimo anno, Francesco Petrarca, f. 53v
S'a leççer Dante mai caso m'accaggia, Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374, f. 26r
S' al principio risponde il fine e 'l mezzo (1), Francesco Petrarca, f. 58v
S'amor non è che dunque è quel ch'io sento, Francesco Petrarca, f. 17r
S'io credesse per morte essere scarco, Francesco Petrarca, f. 59v
S'io fosse quelli che d'Amor fu' degno, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, f. 23r
Se Dante pon che giustizia divina, Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374, f. 56v
Se l'onorata fronde che prescrive (2), Francesco Petrarca, f. 59r
Se la mia vita da l' aspro tormento (1), Francesco Petrarca, f. 54v
Se quell' aura soave de' sospiri (1), Francesco Petrarca, f. 60v
Se voi poteste per turbati segni, Francesco Petrarca, f. 55v
Sennuccio i' vo' che sapi in qual manera, Francesco Petrarca, f. 53v
Sennuccio mio benché doglioso et solo, Francesco Petrarca, f. 59v
Senza la guerra di Fortuna ria, Brizio (Bruzio) Visconti n. ca. 1320 - m. 1357, ff. 32r-33r
Sì breve è 'l tempo e 'l penser sì veloce, Francesco Petrarca, f. 60r
Sì m'hai di forza e di valor distrutto, Cino da Pistoia 1265/70? - 1336/37, f. 63v
Si mi fan risentire a l'aura sparsi, Francesco Petrarca, f. 57v
Sì sottilmente ch' io non so dir como, ff. 44v-45r
Sì traviato è 'l folle mi' desio (1), Francesco Petrarca, f. 55v
Sì traviato è 'l folle mi' desio (1), Francesco Petrarca, f. 54r
Signor mio caro ogni pensier mi tira (1), Francesco Petrarca, f. 60r
Solo et pensoso i più deserti campi, Francesco Petrarca, f. 53r
Son animali al mondo de sì altera, Francesco Petrarca, f. 54v
Tanto prudenza porta, Bindo Bonichi n. 1260-m.1338, ff. 7v-8r
Tre donne intorno al cor mi son venute, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 41v-42r
Venite a 'ntender li sospiri miei (1), Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 23v
Vinse Hanibàl et non seppe usar poi, Francesco Petrarca, f. 17v
Voce dolente più nel cor che piagne, Paolo dell' Abbaco, ff. 37r-38r
Voi che mirando andate i greci ' ebrei, Giovanni (ser), f. 22v
Voi che 'ntendendo il terzo ciel movete (2), Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 45r-v
Volgete gli occhi a veder chi mi tira, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 24v

Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374
Bindo Bonichi n. ca. 1265-m.1336
Brizio (Bruzio) Visconti n. ca. 1320 - m. 1357
Fazio degli Uberti 1301 ca. - post 1367
Gano da Colle ... 1346-1353 ...
Guido Cavalcanti sec. XIII, seconda metà
Paolo dell' Abbaco n. sec. XIII fine - m. 1373/1374

Bibliografia Bartoli Manoscritti italiani (1879) vol. III pp. 34-53 (con tavola); IMBI (1900) vol. X pp. 126-9 (con tavola); De Robertis Censimento I (1960) pp. 187-90 (n. 27) (con bibliografia precedente); De Robertis, Dante. Rime (2002) vol. I* pp. 210-4 (tavola parziale); Arvigo, G. Sacchetti. Rime (2005) p. XLII; Piccini, Bruzio. Rime (2007) p. 38; Lorenzi, Fazio. Rime (2013) pp. 59-60; Leporatti, Boccaccio. Rime (2013) pp. LXVIII-LIX; Aldinucci, Cecchi. Rime (2019) pp. 65-7; Cesaro, Gano da Colle. Rime (2022) pp. 132-3 (con tavola parziale)

Riproduzione disponibile SISMEL-FEF

Note Fonte dei dati: ms. [I. Tani, 10.12.2015]

Regesto f. 2r-5v: tavola degli autori e dei componimenti - ff. 6r-8v: rime di Bindo Bonichi - ff. 9r-12v: bianchi - ff. 13r-16v: rime di Gano da Colle e adespote - ff. 17r-20v: rime di Francesco Petrarca, Giovanni Boccaccio, Gano da Colle - f. 21r-v: bianco - ff. 22r-24v: rime di ser Giovanni, Dante Alighieri, Guido Cavalcanti, Cino da Pistoia - f. 25r-v: bianco - ff. 26r-38v: Antonio Beccari, Boccaccio, Petrarca, Fazio degli Uberti, Brizio Visconti, F. Sacchetti, G. Sacchetti, Paolo dell'Abbaco, Alessandro de' Bardi e altre inedite attribuite a vari autori (ff. 26v, 27v bianchi) - ff. 39r-46v: rime di Dante, Cino da Pistoia dubbio e adespote - ff. 47r-52v: bianchi - ff. 53r-61r: rime di Petrarca e due componimenti di Antonio Beccari - ff. 61v-62v: bianchi - ff. 63r-v: rime di Cino da Pistoia, Cecco d'Ascoli - f. 64r-v: bianco - f. 65r: rime attribuite a Tommaso de' Bardi - ff. 65v-68r: bianchi - f. 68v: rime di Benuccio Salimbeni, Bindo Bonichi e una quartina adespota

Risorse esterne collegate
Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze Biblioteca Digitale [riproduzione digitale del manoscritto]

Responsabile scheda: Irene Tani

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