Descrizione diretta
Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale II.IV.250
Naz19Composito
sec. XV med. data stimata; ante 1473; post 1468Note datazione in base ad alcuni testi trascritti (cfr. ad esempio ff. 79v, 199r, 208r), alcune sezioni del codice si possono collocare dopo il 1468 e sicuramente il codice sarà precedente al 1473, anno della morte di Giovanni Pigli (cfr. Bertolini CMA , vol. 1.1, p. 294). cart. ff. VI, 213, II'; numerazione moderna a macchina, 1-213 nel margine superiore esterno; una seconda numerazione originale, nel margine superiore esterno, di mano del copista, 1-214 (con ripetizione del 202) e una terza settecentesca, sul margine superiore esterno, che coincide con quella moderna; la prima guardia anteriore è moderna e n.n., mentre le successive sono numerate a lapis I-V. Ai ff. II-III si legge un sommario di mano seriore; sui ff. IV-V la tavola del contenuto; l'ultima guardia posteriore è anch'essa moderna e nn., l'altra seriore è numerata a lapis I'; fascicoli I-IV (12), V (14), VI-VII (10), VIII (12), IX-XII (14), XIII (8), XIV-XVII (10), XVIII (14), XIX (1): presenti richiami di fascicolo; i ff. 14 e 23 risultano scambiati in seguito a un errore del moderno rilegatore (la numerazione antica e la moderna infatti divergono in questo caso) dimensioni: mm. 284 × 188; specchio di scrittura: mm. 30 [218] 37 × 31 [120] 40 ma, ad eccezione dei margini superiore e interno, ci sono forti oscillazioni; ai ff. 147v-149r: mm. 30 [230] 20 × 2 [85 (25) 85] 20, ma anche qui con variazioni disposizione del testo: versi in colonna; ai ff. IV-V e 147v-149r il testo è disposto su due colonnenote generali sulla scrittura: il codice è esemplato da un'unica mano, mercantesca, identificata con quella di Giovanni Pigli, a cui spettano anche le numerose varianti e chiose scritte sui margini. Un'altra mano, di Carlo Strozzi, compila l'indice a ff. IIr-IIIv e una recenziore numera a penna alcune sezioni di rime Presenza di glosse / note / correzioni Iniziali semplici: iniziali semplici dello stesso inchiostro del testo rubricato: rubriche di mano del copista dello stesso inchiostro del testoLegatura in cartone e pelleStemma Nomi Carlo di Tommaso Strozzi senatore (n. 1587, m. 1670), possessore (ca. 1670); Carlo di Tommaso Strozzi senatore (n. 1587, m. 1670), indice di (ca. 1670); Giovanni di Iacopo di Latino de' Pigli (1396-1473) , copista; Strozzi famiglia , possessoreStoria del manoscritto Il codice riunisce a posteriori fascicoli trascritti autonomamente, vedi Bertolini CMA, vol. 1.1, p. 294. In calce a f. 1r si trova lo stemma della famiglia fiorentina dei Pigli. A f. IIr: «Del Sen(ator)e Carlo di Tommaso Strozzi | 1670». Segnature precedenti: «Cl. VII 1009», «Strozzi, in folio 639»A lei che' prieghi onesti ascolta e degna , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 18vA nessun piace il ruzar delle mani , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 23rA poco a poco io mi consumo e stento , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 3rAhi, babbilonio avaro e cismatico , Bernardo de' Ricci , f. 44vAhi donna grande, possente e magnanima , Fazio degli Uberti 1301 ca. - post 1367 , ff. 104r-105rAl fuoco! soccorete, oimè, ch'io ardo! , Francesco d' Altobianco Alberti , ff. 34v-40vAl gusto quel che piace tutto è buono , Giovanni Pigli , f. 51vAmico mio barbier quando tu meni , Antonio Pucci , f. 151rAmor m' ha fatto da me sì disforme , Francesco d' Altobianco Alberti , ff. 24v-25rAmor se vuo' ch' i' torni al giogo anticho , Francesco Petrarca , f. 213vAmore, i' prego ch'alquanto sostegni , Giovanni dell' Orto m. pq 22.1.1289 , ff. 102v-104rAncor non dorme: chi fia mal raccolto , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 4rAnton, questo signor tuo pellegrino , Antonio di Guido , f. 42vAnton, se 'l mio intelletto medïoco , Bernardo de' Ricci , f. 44r-vAprasi Mongibello e del fondo esca , Francesco d' Altobianco Alberti , ff. 29r-31rAssai dell'altre ne mirai impria , Francesco d' Altobianco Alberti , ff. 27v-28rBalzando ognor più freschi alla rugiada , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 19r-vBen mi credea passar mio tempo omai , Francesco Petrarca , f. 213vBen ritraesti a·ppunto il monte e 'l piano , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 9r-vBen se' vendicativo in su gli arcioni , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 20rBen ti puoi rallegrare, alma Fiorenza , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 4rBenché si dica nel volgar parlare , Anselmo Calderoni , ff. 45v-46vCarco di male carni, orbo e vizioso , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 31rChe fortuna è la mia? Che deggio fare , Niccolò Malpigli , ff. 43v-44rChe fortuna è la mia? Che deggio fare , Niccolò Malpigli Che giova a rimirar più donna mai? , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 26vChi ha senno e danar' salvili bene , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 3vChi non è nuovo pesce alcuna volta , Francesco d' Altobianco Alberti , ff. 17v-18rChi sforza il poter suo più non si istende , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 13vChinto, sì sapio istandone a tuo detto , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 9rCigola la piggior ruota del carro , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 19vComodi proprî e segreti ridotti , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 17rCompare, il tuo quexito mathematico , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 12vCon lagrime sovente a te, signore , Antonio di Guido , f. 42vConcesso avea già le mie vele al vento , Francesco d' Altobianco Alberti , ff. 25v-26rCondotti siam come chi proprio sanza , Francesco d' Altobianco Alberti , ff. 5v-6rCorrerà il mare e fermeransi i fiumi , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 25vCosì nel mio parlar vogli'esser aspro , Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321 , f. 213vCosì Pignaleon arda e sfaville , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 7rD' uno in altro pensier che mi traporta , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 16vDa poi che 'l corpo infastidito vome , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 9vDante, se·ttu nell'amorosa spera , Giovanni Boccaccio giugno/luglio 1313 - 21 dicembre 1375 , f. 96vDappoi che lasciat' hai la terra egregia , Bernardo de' Ricci , f. 44rDel ciel discese un falcon pellegrino , Mariotto Davanzati , f. 150vDi quel possi tu ber che bevé Crasso , Fazio degli Uberti 1301 ca. - post 1367 , ff. 96v-98rDivin favor da 'nfallibil ragione , Francesco d' Altobianco Alberti , ff. 31r-32rDonna me prega, - per ch'eo voglio dire , Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà , ff. 61v-62rDonne, perché Foyan sempre s'accresca , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 3vDormi Giustinïano e non aprire , Antonio di Guido , ff. 41r-42rDove femmine son, matti e villani , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 11r-vDove manca bontà cresce ogni errore , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 17r-vDuro è il servire a qualunche signore , Francesco d' Altobianco Alberti , ff. 26v-27rÈ animal di tanta altera vista , Francesco del Benino , ff. 42v-43rE' c' è pasto da gufi e barbagianni , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 12rE' ci è un naso lungo tempo istato , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 20r-vEccelso re o Cesare novello , Piero de' Ricci , f. 43vErano e mia pensier ristretti al core , Buonaccorso da Montemagno il Vecchio , f. 56rFamoso seggio, ecelsi, incliti e degni , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 5vFemina è sanza fé, legge o ragione , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 22rFemmina ci diè l' esser con l' amore , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 22r-vFesta ne fa il cielo piange la terra , Franco Sacchetti , ff. 110r-112rFirenze mia, benché rimedi iscarsi , Francesco d' Altobianco Alberti , ff. 1r-2vFra i labbri sì da la lingua inframesso , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 7r-vFra tanti ignaffi e mai frazzi trascorsi , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 13r-vFusse pur tosto almen ch' io fossi fora , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 27rGentil leggiadra graziosa e bella , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 15rGiannin, se fede e sicurtà ci mosse , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 12rGiova nei casi adversi riserbarsi , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 17vGoro che a gara fai contro a quel vuole , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 17rGuardici Idio da quel che più ci offende , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 23rI' guardo in fra l'erbett' e per li prati , Fazio degli Uberti 1301 ca. - post 1367 , ff. 99r-100vI' ho fornito in questo carnasciale , Anselmo Calderoni , f. 187vI' ho già letto el pianto d' i Troiani , Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374 , ff. 62v-64rI' mi vivea di mia sorte contento , Francesco Petrarca , f. 213vI' non so chi si sia che sopra 'l core , Niccolò Tinucci 1390 ca. - 20 agosto 1444 , f. 56rI' provai già quanto la soma è grave , Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374 , f. 48vIl ciel s'allegri e·cCOSÌ MOstri il segno , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 14rIl mondo è pien di vesciche gonfiate , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 14r-vIn brevia e sirte allegro e lieto vólto , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 6vIngegno usato alle question profonde , Francesco Petrarca , f. 96vIo avrò sempre in odio la fenestra (1) , Francesco Petrarca , f. 213vIo benedico el dì che Dio te cinse , Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374 , ff. 65v-66rIo ci veggo d'ogni erba mescolanza , Francesco d' Altobianco Alberti , ff. 21v-22rIo dormo in sul caval di messer Corso , Bernardo Cambini , f. 44vIo ho sì pieno il capo di non so , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 15vIo mi risolvo come neve al sole , Matteo Frescobaldi 1297 - 1348 , f. 56rIo non so qual giudizio o ragion voglia , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 22vIo non so s'io mi sogno o pur son desto , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 23v, f. 15rIo parlo poco, e vego e sento troppo , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 13rIo so ch' io non so più ch' altri comprenda , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 23vIo veggio il Mondo tutto arretrosito , Domenico di Giovanni (il Burchiello) , f. 187rIo vidi li occhi dove Amor si mise , Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà , f. 61vIo vorrei prima stare in mezzo a un fango , Monaldo da San Casciano ? Io vorrei prima stare in mezzo a un fango , Monaldo da San Casciano ? , ff. 100v-101vIspulezate fuor, topi isfamati , Francesco d' Altobianco Alberti , ff. 15v-16rLa serpe è già entrata infra l'anguille , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 24rLassato avevo Apollo e preso Marte , Feo Belcari , f. 51rLasso, che quando immaginando vegno , Fazio degli Uberti 1301 ca. - post 1367 , ff. 101v-102vLe cose van com' elle son guidate , Francesco d' Altobianco Alberti , ff. 20v-21rLe crude querce per piatà io faccio , Sinibaldino Donati , f. 45r-vLe strane voglie e imprese di parecchi , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 10vLENA non ho né truovo, onde men greve , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 28r-vMaestro Marian s' è fatto frate , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 16r-vMai per gnun tempo o d'alcuna istagione , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 21vMal si par ch'io m'acorga, e pur son vecchio , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 5rMentre io penso a me stesso e quel ch'io sono , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 21rMolti ci son che vivon per mangiare , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 14vNé fastidiosa lingua, invida bocca , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 6vNel trentasette il dì primo di maggio , Anselmo Calderoni? , ff. 54r-55rNella tua prima età pargola e pura , Fazio degli Uberti 1301 ca. - post 1367 , ff. 105r-106rNessun ristoro fu mai sanza danno , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 5rNiun sia che del mio mal si maravigli , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 18r-vNoi ci stiam mézzi mézzi al modo uxato , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 8r-vNoi pigliamo ogni cosa per la punta , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 13rNoi siam condotti omai fra due extremi , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 10rNoi siam pur fuor di mazzocchi e streghioni , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 12vNoi siam tra la Grasciuola e Cavagliano , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 19rNoi siàn pur qui, el caso è dubbio e strano , Francesco d' Altobianco Alberti , ff. 2v-3rNon è sì presto a voi lo scriver mio , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 28vNon più di me già, sotto sole o luna , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 28rNon può che 'n savio vera Amistà cadere , Zanobi Banchegli , f. 45rNon seppi mai che cosa fosse Amore , Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374 , f. 64r-vNulla è che non sia stato e sempre fia , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 24rO Andrea mio che sì ben ti par dire , Giovanni Pigli , f. 49rO caro amico, omai convien ch'io lagrimi , Fazio degli Uberti 1301 ca. - post 1367 , ff. 106v-107rO novella Tarpea, in cui s'asconde , Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374 , f. 96rO sommo Giove, a·ccui nulla s'occulta , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 9vO umil popul mio tu non t' avedi , Domenico di Giovanni (il Burchiello) , f. 55r-vO umil popul mio tu non t' avedi , Domenico di Giovanni (il Burchiello) , f. 52vO vivo fonte, ove giunta si sazia , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 10vOcchi piangete accompagnate il core (1) , Francesco Petrarca , f. 213vOr rido, or canto, or piango, or mi lamento , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 14vPenso il secreto in che Natura pose , Niccolò Cieco , ff. 53r-54rPer far palese i tradimenti tuoi , Nanni Pegolotti , ff. 46v-48rPer me' solcar dov'è più cupo il fondo , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 4r-vPer quello Iddio che crocifisso fu (1) , Castruccio Antelminelli n. 29.3.1281 - m. 3.9.1328 , f. 48rPerché non caggi ne l'oscure cave , Francesco Petrarca , f. 48vPoi ch'io mi diparti' d'ambo quei dui , Francesco d' Altobianco Alberti , ff. 13v-14rPoiché 'l becco è isbandito, ognun s'afolti , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 15vPregate Iddio che spesso dal ciel piova , Francesco d' Altobianco Alberti , ff. 6v-7rPrima ch'io voglia rompere o spezzarmi Prima ch'io voglia rompere o spezzarmi , f. 151rPrima ch'io voglia rompere o spezzarmi , f. 187rQual om si veste di carnale amore , Antonio di Guido , f. 42rQualunche più conosce e men provede , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 16vQualunque fugge Amore o Malatesta , Roberto de' Rossi? , f. 51vQuando el primo de' due interlasciare , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 27vQuando il Fulminator crucciato tona , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 11rQuando io rimembro ov'io lasciai me stesso , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 18vQuando sarà che dal suo consüeto , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 18rQuant'io più m'allontano dal bel viso , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 25rQuanto la 'mpetuosa e più nimica , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 28rQuanto più mi rivolgo per la mente , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 26rQuel ch'io non voglio arei, pur s'io volessi , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 26rQuel più, pel quale ogni altro è detto tale , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 5vQuel prezïoso sangue e corpo degno , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 11vQuel santo suon, che tra·lle verdi fronde , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 24vQuel Sir che socto l' ideale stampa , Ciriaco d' Ancona , f. 24vQuelle pietose rime in ch'io m'accorsi , Francesco Petrarca , f. 64rRaro mi fermo, e, s'io m'aresto alquanto , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 11vRitto e rovescio al fodero intarlato , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 8vS' al principio risponde il fine e 'l mezzo (1) , Francesco Petrarca , f. 213vS' altri sapesse in che stato io mi truovo , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 27r-vS'io avessi la moneta mia quassù , Luporo da Lucca sec. XIV prima metà , f. 48rS' io esco mai d' obrighi e compromessi , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 23r-vS' io non ho lena Amor come poss' io , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 25vS' io posso mai riveder pur quel volto , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 26vS' io ritornassi mai dov' io non sono , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 27rSagrosanta, inmortal, felice e degna , Francesco d' Altobianco Alberti , ff. 32r-34rS'alcuna volta io parlo, o penso, o scrivo , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 5r-vSe Bartol, ch'è quel fatto, interpretato , Francesco d' Altobianco Alberti , ff. 19v-20rSe d' alto avien ch' alcuno abbasso smonte , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 15rSe da Monte Ritondo el vicin mio , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 8rSe di Valchiusa il fonte hornato e degno , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 6r-vSe fu amante mai con tanta fede , Francesco del Benino? , f. 43r-vSe fusse pien, com' era, el mio stoviglio , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 10rSe in brocco arco giammai saetta ispinse , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 7vSe io potessi spriemer ne' miei versi , Sinibaldino Donati , f. 45rSe 'l monte soffia e dà grilli e farfalle , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 4vSe la Fortuna t'ha fatto signore , Ventura Monachi ca. 1288 - 1348 , f. 112vSe le famose tue tempie mai vesta , Malatesta Malatesti , f. 51vSe ma' 'l quinto elimento ebbe potenza , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 3r-vSe MA' RIE TAnte e rincrescevol' doglie , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 7vSe mastro Beltramin co' suoi lambicchi , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 19rSe Morte prevenisse al mio partire , Francesco d' Altobianco Alberti , ff. 10v-11rSe qualche volta mai ritorna in pari , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 28vSempre è più forte al caricar sull'orlo , Francesco d' Altobianco Alberti , ff. 8v-9rSì ben compiuto ogni cosa raccolse , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 6rSia noto a tutti e manifesto appaia , Francesco d' Altobianco Alberti , ff. 7v-8rS'io esco mai de' lacci di Cereto , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 4vSo ch' è 'l maggior fra ogni mio pensiero , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 25r-vSolea da la fontana di mia vita , Francesco Petrarca , f. 213vSotto candidi veli in bruna vesta , Giovanni Pigli , f. 50vSpàcciati, vaten via, Maninconia , Francesco d' Altobianco Alberti , ff. 22v, 14rStanca già d'aspettar, non sazia ancora , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 21rTanto avea il tonto attento aoperato , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 21vTanto son volti i ciel' di parte in parte , Fazio degli Uberti 1301 ca. - post 1367 , ff. 98r-99rTu sai la 'nfermità mia de l' altr' anno , Piero di Maffeo Tedaldi , f. 56vUn naso imperiale è in questa terra , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 20vVegghia la pace e la lega difende , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 16rVergine degna madre figlia e sposa , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 24r-vVoi ch' ascoltate in rime sparse il suono (1) , Francesco Petrarca , f. 213vVostro parlar, madonna, è tanto humìle , Francesco d' Altobianco Alberti , f. 29rAntonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374 Bindo di Cione ... 1338-1355 ... Castruccio Antelminelli n. 29.3.1281 - m. 3.9.1328 Fazio degli Uberti 1301 ca. - post 1367 Giovanni dell' Orto m. pq 22.2.1289 Guido Cavalcanti sec. XIII, seconda metà Luporo da Lucca sec. XIV prima metà Pieraccio Tedaldi n. 1285 - m. 1350 ca. Tomaso da Faenza ...1266-1293... Bibliografia IMBI (1900) vol. X pp. 165-86 (con tavola); Bertolini, Certame (1993) p. 16; Banchi-Stefanin Commedia (1998) p. 61; Bertolini CMA (2004) vol. 1.1 n. 37, pp. 294-394 (con tavola); Giunta Castruccio (2005) p. 183; Decaria, F. Alberti. Rime (2008) pp. XIX-XXI; Malato-Mazzucchi Cens. Commenti (2011) pp. 721-2 (n. 313); Lorenzi, Fazio. Rime (2013) p. 60; Leporatti, Boccaccio. Rime (2013) p. LX (con tavola parziale); Manzi Rime spurie di Dante. Tesi (2014) pp. 92-3; Sangiovanni, T. di Faenza, Rime (2016) p. 17; Vatteroni, Monachi. Sonetti (2017) pp. 40-1
Note Fonte dei dati: ms. [31.07.2019]
Regesto
Ff. IIr-IIIv: indice secentesco - ff. IVr-Vv: tavola alfabetica delle rime (di mano del copista) - ff. 1r-40v: rime di Francesco d'Altobianco degli Alberti - ff. 41r-48v: rime di Antonio di Guido, Francesco del Benino (anche dubbio), Piero de' Ricci, Niccolò Malpigli, Bernardo de' Ricci, Bernardo Cambini, Zanobi Banchegli, Sinibaldo Donati, Anselmo Calderoni, Nanni Pegolotti, Luporo da Lucca, Castruccio Antelminelli, Antonio Beccari, Francesco Petrarca - ff. 49r-51v: rime di Giovanni Pigli e un sonetto di Feo Belcari - ff. 51v-81r: rime di Malatesta Malatesti, Roberto de' Rossi (dubbio), Giovanni Pigli, Burchiello, Niccolò Cieco, Anselmo Calderoni (dubbio), Niccolò Tinucci, Buonaccorso da Montemagno il Vecchio, Matteo Frescobaldi, Piero di Maffeo Tedaldi, Jacopo da Bibbiena, Giovanni Gherardi da Prato, Tommaso Benci, Francesco d'Altobianco Alberti, Mariotto Davanzati, Francesco Accolti, Bernardo Cambini, Coluccio Salutati, Antonio Loschi, Alberto degli Albizi, Cambiozzo de' Medici, Guido Cavalcanti, Antonio Beccari, Francesco Petrarca, Antonio di Matteo di Meglio, Giovanni di Cino calzaiuolo, Simone Serdini, Giovanni Pigli e Feo Belcari - ff. 81v-82v: bianchi - ff. 83r-158v: rime di Simone Serdini, Giovanni Martini, Bartolomea da Matugliano, Mariotto Davanzati, Bernardo Cambini, Antonio Beccari, Giovanni Boccaccio, Fazio degli Uberti, Monaldo da San Casciano (dubbio), Giovanni dell'Orto, Bindo di Cione, Franco Sacchetti, Ventura Monachi, Antonio di Guido, Francesco d'Altobianco degli Alberti, Niccolò Tinucci, Antonio di Matteo di Meglio, Folgóre da San Gimignano dubbio («Fior di virtù sí è gentil coraggio»), Giovanni Betti, Niccolò Cieco, Benedetto Accolti, Battista Malatesti, Francesco Accolti, Leonardo Bruni, Feo Belcari, Francesco di Andrea Sargiaio, Antonio Calzaiuolo, Matteo Orafo, Betto Busini, Paolo Soldini, Rosello Roselli, Burchiello, Jacopo Donati, Filippo Brunelleschi, Antonio Guazzalotri, Niccolò da Uzzano, Buonaccorso da Montemagno il Giovane, Antonio Pucci, Branca Brancacci, Francesco Scambrilla, Antonio Bonciani, Adriano de' Rossi, G. Pigli, Tracolo da Rimini e adespote (anche inedite) - ff. 159r-186r: rime di o attribuite a Burchiello e suoi corrispondenti (Domenico da Prato, A. Calderoni, F. Scambrilla, messer Domenico da Urbino) - ff. 186r-212r: rime di F. Brunelleschi, Burchiello (o a lui attribuibili), A. Pucci (anche «Centiloquio» LV), Antonio di Guido, Niccolò Risorboli, Carlo de' Medici, L. Bruni, Giovanni Ciai, B. Cambini, F. d'Altobianco Alberti, F. Scambrilla, M. Malatesti, Domenico da Prato, N. Tinucci, Alberto Capponi, Bartolomeo Casciotti, Lodovico Marradi, Giovannale Pandolfini, B. da Montemagno il Giovane e adespote - ff. 212v-213r: bianchi - f. 213v: estratti da varie liriche di Petrarca e il v. 83 di Dante Aligheiri, «Così nel mio parlar vogli'esser aspro».
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