Descrizione diretta
Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Magl. VII.1034
Mg1034Composito
cart. II, 67, I'; numerazione antica 1-64 integrata modernamente nei fogli bianchi a lapis (21bis, 21bisbis, 36bis). Altra numerazione nel III fascicolo da 1 a 6, tracce di antiche numerazioni nei fascicoli VI e VII.; fascicoli A: I un foglietto; B: II (20) più un bifolio esterno inserito modernamente; C: III (8); D: IV (8); E: V (10); F: VI (12) più un bifolio esterno; G: VII: 3 foglietti incollati dimensioni: mm 292 x 109Legatura in cartone e pergamenaStoria del manoscritto Codice costituito da sette unità codicologiche (qui analizzate le ultime due numerate I e II). Precedenti segnature: f. IIr: «N° 198» (?) «QZ»; «Strozzi in folio 1299».Chiaro Davanzati n. 1230-1240 - m. pq 20.8.1303 aq 27.4.1304 Bibliografia Contini, Paralipomeni (1962) p. 393; Menichetti, Chiaro. Rime (1965) p. XXXI; Contini Fiore (1984) pp. 477-8; Delcorno Branca, Poliziano. Rime (1986) pp. 43-4; Bettarini Bruni Quadernuccio (2002) pp. 253-372 (con tavola); Aldinucci, Faitinelli. Rime (2016) pp. 37-8 (con ulteriore bibliografia)
U.C. I sec. XIV ex., sec. XIV cart. ff. 47r-60v; La numerazione è antica comune a tutti i fascicoli che compongono il codice; fascicoli I (12) più un bifolio esterno dimensioni: mm. 285 x 115; specchio di scrittura: f. 48v: 10 [ 250] 25 x 30 [85] l'impostazione viene progressivamente abbandonata disposizione del testo: Per singoli versi; ff. 48r e v, 59r, 60r a mo' di prosanote generali sulla scrittura: Mano a scrive ai ff. 48r-60r in scrittura mercantesca con varianti di ductus anche rilevanti da rendere sospetta la continuità ; b scrive i testi nel bifolio esterno (ff. 47r-v, 60v) e coincide con la mano che verga la nota di possesso, scrittura mercantesca; mano c, molto rozza, riempie gli spazi vuoti con disegni, note e brevi testi ai ff. 47r-v, 54r-v, 56v, 58v, 59v, 60r-vA·ffine di riposo sempre affanno , Benuccio Salimbeni m. 1330 , f. 55vAffanna l'uom per poter riposare , Bindo Bonichi n. 1260-m.1338 , f. 57rAggio talento di parlar con voi , Chiaro Davanzati ? , f. 53rAmara povertà col cuor d'ancudene , f. 50rAmico alcun non è che altrui soccorra , Antonio Pucci , f. 54rAmico mio, da po' che per tuo aconcio , f. 58vAmico mio di Femina pavento , Domenico di Giovanni (il Burchiello) , f. 47rAmor mira costei nova nel bruno , Niccolò Soldanieri , f. 48rBen à perduto el senno e lla sciença , f. 54rCara mi costa la prima veduta , f. 54rChi nella pelle del munton fasciasse , Bindo Bonichi ? , f. 49rDa la formica si vuole imparare , f. 60rDa poi che v' è in piacer ched io novelli , f. 57vEl calzolaio fa 'l figliuolo barbiere , Bindo Bonichi n. 1260-m.1338 , f. 57rEl mondo è frasca e ' mondan' so' fraschieri , Bindo Bonichi n. 1260-m.1338 , ff. 56v-57rFigliuol mio sia leale e costumato , Antonio Pucci , f. 59vFoll'è chi per ni[sci]enza crede avere , f. 58rForte sventura è quella che mme aviene , f. 54vFra mille cappe non à quattro frati , f. 49rFusse possibil di cangiar suo stato , Bindo Bonichi n. 1260-m.1338 , f. 56rI buon parenti dica chi dire vole , f. 57vI' ò ira e pensieri e tanta doglia , f. 53rI' ò provato l' amico e 'l parente , ff. 49v-50rIn sul mio letto mi rivolgo e giro , f. 50vIncominciar mi voglio di far guerra , f. 54vIo ò per peggio chi mmi gastigassi , f. 53vIo sent' o sentirò ma' quel d'Amore , Cecco Angiolieri n. 1260 ca. - m. aq 25.2.1313 , f. 53vIo son tanto temioso e vergognoso , f. 58rL'amor del mondo è van come la zucca , f. 49rLa povertà m' à colto a maggior caccia , f. 48vLa povertà m' à condotto a tal porto , f. 48vMancando a la cicala che mangiare , f. 60rMostraci el mondo pro e dacci danno , Bindo Bonichi n. 1260-m.1338 , f. 56rMutolo e cieco Amor quanto sè rio , f. 51rNessun se dia adirar mai a ssuo danno , f. 59vO seccafonti el vostro nome è marri , f. 48vO tu che guardi in questa nostra tomba , Antonio Pucci ? , f. 52rOgni amador ch'ama io vo' pregare , f. 54vOr veg[g]io ben ched io ti sono a noia , f. 47vPensier mi vien da voi, bella, partire , f. 53vPer uno amante, viso messaggiero , f. 58rPerch'om ti mostri bel piacere o rida , Pietro dei Faitinelli n. 1280-1290 ca. - m. novembre 1349 , f. 52vPoi ch' ài diletto pur di te lodare , f. 51vPrima ch'io voglia rompere o spezzarmi , f. 55rQualunqu'om vuol purgar le sue peccata , Cecco Angiolieri n. 1260 ca. - m. aq 25.2.1313 , f. 55rQuando ben penso al piccolino spazio , Niccolò Soldanieri , f. 52rQuando el pensiero a digiun m'asalisce , f. 53rQuando 'l fanciul piccolino iscioccheggia , Antonio Pucci , f. 59rS'io fussi grande come un leofante , f. 50vS'io mi potessi tanto apressimare , f. 51vS' io veggio il dì ched io danari imborsi , f. 50rSe ciascun[o] fuggisse per minaccia , f. 60rSed e' mi fusse giusto di scusare , f. 52vSì come io dico vero e non bugia , f. 51vSì poco è l'amor che a Dio portiamo , f. 55vSonetto mio tanto doloroso , f. 57vSuperbia fa l'om essere arrogante , Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374 , f. 58vTra l' altre cose non lievi a portare , Bindo Bonichi n. 1260-m.1338 , f. 56vTre gran peccati veggio in questo mondo , f. 49vTu m'hai sì piena di dolor la mente , Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà , f. 52vUn à tre figlie e vuol maritar l' una , f. 47vUn modo ci ha a viver co la gente , Bindo Bonichi n. 1260-m.1338 , f. 56r-v[...] Una servetta dinanzi m'aparve , f. 60vVedut' ho la lucente stella diana , Guido Guinizelli n. 1230 ca. - m. aq 14.11.1276 , f. 55rVeracemente chi femmena disse , f. 51rVoi gente che passate per la via , ff. 50v-51rAntonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374 Bindo Bonichi n. ca. 1265-m.1336 Cecco Angiolieri (n. ca 1260 - m. ante 25.02.1313) Pietro dei Faitinelli n. 1280-1290 ca. - m. novembre 1349
U.C. II sec. sec. XV cart. ff. 61-64 della numerazione complessiva del codice; Numerazione antica comune a tutto il codice. Residui di numerazione in alto a destraa f. 62 = 5, a f. 63 = 7 ripetuta in alto al centro, a f. 64 = 6 solo in alto al centro, i due numeri in alto al centro potrebbero essere del copista; fascicoli I4 dimensioni: f 61: mm. 270 × 122; f. 65: mm. 270 × 135 ( di larghezza variabile gli altri ff.); specchio di scrittura: f. 65 30 [210] 30 × 20 [80] 35 disposizione del testo: 2 colonne (ff. 61, 62); 1 colonna (ff. 63, 64). Testi poetici per verso secondo l'uso modernonote generali sulla scrittura: Tre mani in littera textualis umanistica: a (f.61); b (f.62); c (ff. 63, 64) rubricato: Rubriche in inchiostro rossoChi non può quel che vuol quel che può voglia , Antonio di Matteo di Meglio , f. 63rI' provai già quanto la soma è grave , Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374 , f. 64vI' sento e veggio a torno , Bernardo Cambini , ff. 62ra-62vbNull' arte incetta disegno o pensiero , Niccolò Cieco , 63r-vSe' fati la scienza o la Fortuna , Niccolò Cieco , f. 63rAntonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374 Lancillotto Anguissola m. 1359-1364
Note Fonte dei dati: ms. [1.4.2005]
Regesto
ff 1r-v: un componimento attribuito a Luigi Alamanni - ff. 2r.21r: Girolamo Amelonghi, «Gigantea» - f. 21v-21bisbisv: bianchi - ff. 22r-26r: «La chaccia di bel fiore» - ff. 26v-29r: «La palla al calcio» - f. 29v: bianco - ff. 30r-36v: Luigi Torsello, «Lhorto» - f. 36bisr-v: bianco - ff. 37r-46v: rime perlopiù di Angelo Poliziano - U.C. I, ff. 47r-60v: rime di Burchiello, Niccolò Soldanieri, Bindo Bonichi (anche dubbio), Antonio Pucci (anche dubbio), Pietro dei Faitinelli, Guido Cavalcanti, Chiaro Davanzati dubbio, Cecco Angiolieri, Guido Guinizelli, Benuccio Salimbeni, Antonio Beccari e molte adespote (ai f. 58v, 59v massime in prosa) - U. C. II, ff. 61ra-64v: rime di Bernardo Cambini, Antonio di Matteo di Meglio, Niccolò Cieco, Antonio Beccari e adespote (anche inedite).
Risorse esterne collegate
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Responsabile scheda: Anna Maria Bettarini Bruni; Irene Tani
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