Descrizione desunta
Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Magl. VII.1040
Mg4bComposito
sec. XIV-XVI data stimata cart. ff. II, 57; numerazione moderna da 1 a 57 a penna sul margine destro in alto, il f. 24 inserito dal moderno rilegatore. Tracce di numerazione antica in numeri romani alla sezione IX da Ciij a Cvj ai ff. 38-41. Tale numerazione ha riscontro negli altri spezzoni del codice originario di cui tale sezione faceva parte, rispettivamente: ij-xxj, xliij-liij nel II.IV.248, già Magl. VII. 992 (prov. Strozzi 619); liiij-lxxij, lxxiiij-lxxviij nel Riccardiano 2730, già O. III. 17; lxxxxv-lxxxxix nel Magl. VII 993 vedi Mg4 alla sez. X ai ff. 48-50 (155-157), 51-53 (159-161), 55 (158) numerazione rifatta su altra precedentei fascicoli corrispondono alle singole sezioni: I, ff. 1 + 4; II, ff. 2-3 all'interno del foglio della prima sezione; III, f. 5; IV, ff. 6-7; V, ff. 8-21 non è possibile ricostruire la fascicolazione; VI, f. 22; VII, f. 23; VIII, ff. 25-37 un foglio + un quinterno + una carta sciolta; IX, ff. 38-47 fascicolazione moderna un duerno + un ternione; X, ff. 48-57 fogli sciolti incollati su carticini in ordine diverso dall'originario dimensioni: formati vari; specchio di scrittura: vario disposizione del testo: testi vergati su una colonna ai ff. 2r-v, 3v, 5, 38-47; su due ai ff. 1, 6-7, 23, 48r-54r (meno la prima parte di f. 50r), 55-57; su tre colonne la seconda parte del f. 55r. Versi in colonna ai ff. 1-2, 7v, 22-23; a mo' di prosa ai ff. 5, 6v-7r, 38-47; nell'uno e nell'altro modo ai ff. 48-57note generali sulla scrittura: mani diverse da sezione a sezione: I, sec. XVI; II, due mani del sec. XVI; III, mano del sec. XV; IV, mano del sec. XV e giunta di mano coeva; V, mano del sec. XVI; VI, mano del sec. XVI; VII, mano del sec. XVI; VIII, mano del sec. XV; IX, mano del sec. XIV, breve giunta di mano del sec. XV a f. 42v; X, mano del sec. XIV ex.-XV in., altra mano coeva in un testo a f. 53v e a f. 54v Iniziali: maiuscole di formato più grande; nella sez. IX maiuscole su tre righi riempite a inchiostro rubricato: nelle diverse sezioni dello stesso inchiostro dei testiNomi Strozzi famiglia , possessoreStoria del manoscritto Segnature antiche: f. IIIr Strozzi 1394; f. 8r 197 (sez. V); f. 25r 181 già 769 (sez. VIII) 620 già 767, f. 38r 767 (sez. IX); f. 48r 767 (sez. X)Un modo ci ha a viver co la gente , Bindo Bonichi n. 1260-m.1338 , f. 56raBibliografia De Robertis Un codice (1959) pp. 137-205 [tavola, pp. 169-180]; De Robertis Censimento I (1960) pp. 211-2 (n. 50) (con bibliografia precedente); De Robertis Nuove integrazioni (1961) pp. 157-65; De Robertis Codice Strozzi 619 (1962) pp. 107-17; Banchi-Stefanin Commedia (1998) pp. 76-7; Bettarini Bruni Ms. ricostruito (1999) pp. 236-239, 250; De Robertis, Dante. Rime (2002) vol. I* pp. 243-5 (tavola parziale); Piccini, Sennuccio. Rime (2004) p. LXXXVII; Piccini, Bruzio. Rime (2007) p. 39; Lorenzi, Fazio. Rime (2013) p. 64; Trovato La tradizione (2013) pp. 80-1; Leporatti, Boccaccio. Rime (2013) p. LXII (con tavola parziale); Manzi Rime spurie di Dante. Tesi (2014) pp. 86-7; Aldinucci, Cecchi. Rime (2019) pp. 68-9; Cesaro, Gano da Colle. Rime (2022) pp. 135-6 (con tavola parziale)
Altri codici correlati
Firenze Biblioteca Nazionale Centrale II.IV.248 ; Firenze Biblioteca Nazionale Centrale II.IV.248 ; Firenze Biblioteca Nazionale Centrale, Magl. VII.993 ; Firenze Biblioteca Nazionale Centrale, Magl. VII.993 ; Firenze Biblioteca Riccardiana 2730 ; Firenze Biblioteca Riccardiana 2730
U.C. I
Luogo di copia
Firenze (?) (sec. XVI) cart. ff. 1 + 1 (ff. 1 e 4 della numerazione moderna del codice composito); fascicoli I (2): un unico foglio piegato che corrisponde a ff. 1 e 4, scritto solo nella prima metà (f. 1r-v), che attualmente contiene due carte incollate tra loro e corrispondenti ai ff. 2 e 3 che costituiscono una distinta sezione dimensioni: mm. 292 × 215; specchio di scrittura: *10 [262] 20 × 15 [70 (25) 70] 35 disposizione del testo: versi all'uso modernonote generali sulla scrittura: l'unità codicologica è esemplata da una mano del sec. XVI; il numero d'ordine che precede ciascun incipit è di mano modernaLingua copisti fiorentino Iniziali: maiuscole di formato più grande rubricato: rubriche dello stesso inchiostro dei testi, precedute a partire dal secondo testo dal segno paragrafaleNomi Strozzi famiglia , possessoreChe fortuna è la mia? Che deggio fare , Niccolò Malpigli , f. 1raI' so che voi sapete, o sommo vate , Alberto degli Albizi , f. 1rbQuesta serena, per la qual provide , Alberto degli Albizi , f. 1rb-vaBibliografia Barbi Studi sul Canzoniere (1915) p. 489 n. 1 [tavola]; De Robertis Un codice (1959) pp. 137-205
U.C. II sec. XVI data stimataLuogo di copia Firenze (?) cart. ff. 2; numerazione moderna 2-32 fogli che nella moderna numerazione del codice corrispondono a ff. 2-3; non è certo che si tratti di un bifolio originario, i due fogli sono staccati e incollati con un carticino dimensioni: mm. 320 × 205 e mm. 320 × 220; specchio di scrittura: *20 [285] 25×45 [130] 30 e 15 [300] 5 × 65 [85] 70 disposizione del testo: versi in colonna secondo l'uso modernonote generali sulla scrittura: l'unità codicologica è esemplata da due mani, a e b, del sec. XVILingua copisti fiorentino Iniziali: maiuscole di maggior formato rubricato: nello stesso inchiostro dei testiNomi Strozzi famiglia , possessoreDante, se·ttu nell'amorosa spera , Giovanni Boccaccio giugno/luglio 1313 - 21 dicembre 1375 , f. 2rDrieto al pastor d'Ameto alle fraterne , Giovanni Boccaccio giugno/luglio 1313 - 21 dicembre 1375 , f. 2vNon so qual i' mi voglia , Giovanni Boccaccio giugno/luglio 1313 - 21 dicembre 1375 , f. 3vSe bionde trecce, chiome crespe ad oro , Giovanni Boccaccio giugno/luglio 1313 - 21 dicembre 1375 , f. 2rTanto ciascuno ad aquistar tesoro , Giovanni Boccaccio giugno/luglio 1313 - 21 dicembre 1375 , f. 2vBibliografia De Robertis Un codice (1959) pp. 135-205, in part. p. 170 [tavola alle pp. 169-180]
U.C. III sec. XV cart. f. 1; fascicoli un singolo foglio incollato dimensioni: mm. 300 × 225; specchio di scrittura: *10 [280] 10 × 15 [205] 5 disposizione del testo: versi scritti a mo' di prosanote generali sulla scrittura: una mano u del sec. XV in scrittura corsiva Iniziali semplici: maiuscole rubricato: scritte con lo stesso inchiostro del testoDeh lassa la mia vita , Giovanni Boccaccio giugno/luglio 1313 - 21 dicembre 1375 , f. 5rIo mi son giovinetta e volentieri , Giovanni Boccaccio giugno/luglio 1313 - 21 dicembre 1375 , f. 5rMuoviti Amore e vattene a Messere , Giovanni Boccaccio giugno/luglio 1313 - 21 dicembre 1375 , f. 5r-vS'amor venisse senza gelosia , Giovanni Boccaccio giugno/luglio 1313 - 21 dicembre 1375 , f. 5rTanto è Amore il bene , Giovanni Boccaccio giugno/luglio 1313 - 21 dicembre 1375 , f. 5rBibliografia De Robertis Un codice (1959) pp. 135-205, in part. pp. 170-171 [tavola]
U.C. IV sec. XV data stimata cart. ff. 2; i due fogli corrispondono ai nn. 6 e 7 della numerazione moderna progressiva del codice composito; fascicoli I (2): un foglio doppio dimensioni: mm. 290 × 220; specchio di scrittura: *10 [270] 10×10 [90 (20) 90] 10 disposizione del testo: versi su due colonne, nella colonna i testi sono separati da una linea orizzontalenote generali sulla scrittura: una sola mano u scrive i testi lirici in scrittura mercantesca, un'altra mano x scrive un testo in prosa Iniziali: normali maiuscoleIn nobil sangue vita humile et queta , Francesco Petrarca , f. 7vbLieti fiori et felici et ben nate herbe , Francesco Petrarca , f. 7vaO novella Tarpea, in cui s'asconde , Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374 , f. 7vbBibliografia De Robertis Un codice (1959) pp. 135-205, in part. p. 171 [tavola]; De Robertis Censimento I (1960)
U.C. VII sec. XVI data stimata cart. f. 1; numerazione progressiva del composito corrispondente a f. 23; la numerazione è ripetuta due volte sul margine superiore esterno forse dalla stessa mano; fascicoli I (1): un foglio semplice dimensioni: mm. 310 × 210; specchio di scrittura: *5 [300] 5 × 15 [90 (15) 95] 5 disposizione del testo: per singoli versi in colonnanote generali sulla scrittura: una mano del sec. XVI. Scrittura italica Iniziali: normali maiuscole rubricato: dello stesso inchiostro dei testiDa·ppoi ch'i' ho perduta ogni speranza , Sennuccio del Bene 1270/1275 - 1349 , f. 23rab-vaBibliografia De Robertis Un codice (1959) pp. 135-205 [tavola pp. 169-180]
U.C. IX sec. XIV ex. data stimataFragm. cart. ff. 10; 10 fogli corrispondenti nella numerazione del codice composito ai ff. 38-47, da riordinare 43-45, 38-42 (segue lacuna), 46-47. Numerazione in numeri romani centrale sul margine superiore Ciij, Ciiij, Cv, Cvj corrispondente alla numerazione recente rispettivamente ai ff. 38-41; fascicoli I (4), II (6): 10 fogli smembrati e ricuciti insieme modernamente in un duerno (ff. 38-41) e un ternione (ff. 42-47). Degli errori, successivamente corretti, di una ricomposizione antica del codice è rimasta traccia nei rinvii di una mano del sec. XV con riferimenti in una numerazione diversa dalla moderna, vedi ai ff. 39v e 40r, 43v e 44r; 44v e 45r; una mano moderna avverte a f. 45v dell'inversione attuale di f. 38 e f. 46 dimensioni: mm. 285 × 200; 265 × 200; specchio di scrittura: *25 [210] 35 × 25 [140] 35; 20 [210] 35 × 25 [140] 35 disposizione del testo: versi a mo' di prosanote generali sulla scrittura: una mano fondamentale a in scrittura cancelleresca (la stessa dell'altro frammento di cui rappresenta la continuazione (Mg4a). Una mano di poco più tarda b interviene a f. 42v, vedi testo n. 10, una mano x, con tratti imitativi della principale, interviene nelle rubriche dei testi nn. 8 e 20 decorato Iniziali ornate: maiuscole su tre righi riempite a inchiostro; segni di paragrafo in nero rubricato: dello stesso inchiostro dei testi precedute da segno paragrafaleNomi Strozzi famiglia , possessoreAccorr' uomo accorr' uomo ogn' uom soccorra , Bartolomeo da Castel della Pieve , ff. 38v-39rAmor, da che convien pur ch'io mi doglia , Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321 , f. 43r-vAmor, tu vedi ben che questa donna , Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321 , f. 44rDuca si vuole in guerra o capitano , ff. 46v-47rE' m'incresce di me sì duramente , Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321 , f. 43rIo non descrivo in altra guisa Amore , Francesco da Barberino n. 1264 - m. aprile 1348 , f. 45Io son già più ch' al mezzo dell' aringho , Bartolomeo da Castel della Pieve , ff. 40v-41rIo son venuto al punto della rota , Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321 , ff. 43v-44rLe dolci rime d'amor ch'io solea (2) , Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321 , ff. 44v-45rMal d'Amor parla chi d'amor non sente , Brizio (Bruzio) Visconti n. ca. 1320 - m. 1357 , ff. 41v-42vMorte avversara, poi ch'io son contento , Dino Frescobaldi n. pq 1271 - m. aq 1316 , f. 47vMorte, perch'io non truovo a cui mi doglia , Jacopo Cecchi sec. XIV , f. 46r-vNella tua prima età pargola e pura , Fazio degli Uberti 1301 ca. - post 1367 , f. 41r-vNuda piangendo colla treccia sciolta , Ciano del Borgo Sansepolcro , f. 41vO Morte, che la vita schianti e snerbi , Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374 , f. 46rO sempiterna dea a·ccui ministra , Bartolomeo da Castel della Pieve , f. 38r-vPer ch' io no m' abia sì de rime armato , Guglielmo Maramauro m. 1373-1383 , f. 42vPo' che 'l corso del ciel vuol che ttu viva , Bartolomeo da Castel della Pieve , f. 38rPo' che 'l corso del ciel vuol che ttu viva , Bartolomeo da Castel della Pieve , f. 45vPoi che Dio padre alla natura umana , f. 47rQuelle sette arti liberali, in versi , Pietro Alighieri 1300-1364 , f. 46rSì è debile il filo a cui s' attene (1) , Francesco Petrarca , f. 39r-vUdirò tuttavia sanza dir nulla? , Gano da Colle sec. XIV in. - 1349 ... , ff. 39v-40vUna donzella umile e dilettosa , Dante Alighieri pseudo , f. 47vAntonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374 Brizio (Bruzio) Visconti n. ca. 1320 - m. 1357 Dino Frescobaldi n. pq 1271 - m. aq 1316 Fazio degli Uberti 1301 ca. - post 1367 Gano da Colle ... 1346-1353 ... Jacopo Cecchi ... 1326-1355? ... Pietro Alighieri 1300-1364 Bibliografia De Robertis Un codice (1959) pp. 135-205 [tavola]; De Robertis Nuove integrazioni (1961) pp. 157-165; De Robertis Codice Strozzi 619 (1962) pp. 107-117; De Robertis, Dante. Rime (2002) vol. I* pp. 243-5
U.C. X sec. XIV ex. - XV in. data stimataFragm. cart. ff. 10; il frammento occupa i ff. 48-57 del codice composito. Su alcuni fogli sono visibili tracce di una numerazione più antica, riscritta su una precedente (ff. 48-50 = 155-157; ff. 51-53 = 159-161; f. 55 = 158); sul margine destro superiore è presente una numerazione più antica non sempre leggibile; fascicoli I (10): si tratta di dieci fogli incollati tra loro e cuciti a quinterno dimensioni: mm. 290 × 220; specchio di scrittura: variato in ogni foglio disposizione del testo: per versi secondo l'uso moderno; per versi accoppiati sullo stesso rigo (ff. 48r, 50r, 50v 51r; 52r, 52v, 53r), a mo' di prosa (f. 51r); testo su tre colonne nella prima parte di f. 50r, a f. 54v e nella seconda parte di f. 55rnote generali sulla scrittura: potrebbe trattarsi di una mano u fondamentale che si atteggia in modo duttile in scrittura mercantesca a seconda dei testi, ma è assai difficile individuare i passaggi di mano. Fra i testi francesi uno (f. 53va) è scritto sicuramente da mano più tarda x Iniziali: maiuscole leggermente più grandi rubricato: dello stesso inchiostro dei testiStoria del manoscritto A f. 48r sul margine superiore si legge l'antica segnatura «767»A voler ch' un caval sia ben perfetto 1 , Antonio Pucci , f. 54raAlegrezze se n' andò alle damigielle , f. 55vaAmante sono, vaghiccia, di voi , f. 55rcAmor, perché mi fai morir amando , f. 48rbBrunetta ch' ài le ruose alle mascielle , f. 55vaChe farai, giovinetta , f. 48vaChecc' a me facci, donna, i' son contento , f. 53rbCon pietà merzè addimando , f. 50vaD' un piaciente soridere , f. 50vbDa che ti piace ch'io deggia contare , Bondie Dietaiuti n. sec. XIII prima metà , f. 56rbDa poi ch' altra alegrezza aver d' amore , f. 54rbDa poi ch' i' fui lontan di tua bellezza , f. 49vaDante, un sospiro messagger del core , Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà , f. 56raDe sospirar sovente , Francesco Landini , f. 48vbDe[h], di Nebrot ov'è il gran podere , f. 49rbDonna, l'animo tuo pur fuge amore , Francesco Landini , f. 54rbDue cavalier valenti d'un parag[g]io , Rustico Filippi m. aq 1300 , f. 56rbE lo mio cor s' inchina , f. 51rbEntrai allo giardino delle rose , f. 51vaGentil madonna sanza alcun tintume , f. 55raGìmene al letto della donna mia , f. 55vaI' son donna diletta , f. 49vaIl giovane che vuole avere onore , Antonio Pucci , f. 53vbLa mente mi riprende , Francesco Landini , f. 55vbLasso d' ogni baldanza , f. 57vaLèvati dalla mia porta lassa ch' ora foss' io morta , f. 55rb-cLo gior' ch' io non vi veggio m' amïetta , f. 51rbNé te né altra voglio amar giammai , Franco Sacchetti , f. 48raNon mi mandar mesaggi ché sono falsi , f. 55vaNon per ben ch' i' ti voglia , f. 49raO donna mia, non vedestù colui , Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà , f. 56vbO donna sanz' amor fatti con Dio , f. 49vbPar che la vita mia , f. 55raPiù bella donna non vidi già mai , f. 51raPiù che llo mele ài dolcie la paruola , f. 55vaPulzella gran villania , f. 50vbQuando mie donn'esce la man del letto , Cecco Angiolieri ? , f. 49rbSe' tu colui c' hai trattato sovente , Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321 , f. 57raSonno fu che me rappe donna mia , f. 55rbUn amoroso sguardo spiritale , Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà , f. 57raUn modo ci ha a viver co la gente , Bindo Bonichi n. 1260-m.1338 , f. 56raValletto se m' amate siate saggio , f. 55vaVoi che portate la sembianza umile , Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321 , f. 57raBindo Bonichi n. ca. 1265-m.1336 Bondie Dietaiuti sec. XIII Cecco Angiolieri (n. ca 1260 - m. ante 25.02.1313) Rustico Filippi m. aq 1300 Bibliografia Stickney Magl. VII 1040 (1879) pp. 73-92 [tavola]; Casini Una poesia (18883) p. 339, nota 2 [tavola parziale]; Meyer Magl. VII 1040 (1907) pp. 1-5 [tavola]; De Robertis Un codice (1959) pp. 135-205 [tavola pp. 169-180]; De Robertis Censimento I (1960) pp. 101-2; De Robertis, Dante. Rime (2002) vol. I* pp. 243-5
Note Fonte dei dati: ms. [20.05.2010] + De Robertis Un codice ; De Robertis, Dante. Rime . Inserimento e revisione dati: Irene Tani
Regesto
Miscellanea di rime e prose volgari, carmi latini, poesie popolari italiane e francesi. U. C. I, ff. 1ra-vb: sonetti attribuiti ad Alberto degli Albizi e corrispondenti (uno di Niccolò Malpigli) [U. C. II, ff. 2r-v: Giovanni Boccaccio, sonetti - f. 3r-v: Boccaccio, epistola a Jacopo Villani - f. 3v: Boccaccio, ballata] - f. 4r-v: bianco - U.C. III, f. 5r-v: Giovanni Boccaccio ballate dal «Decameron» - U. C. IV, ff. 6ra-7vb: frammento lirico, frammento prosastico, frottola adespota, sonetti di Petrarca e Antonio da Ferrara - U. C. V, ff. 8r-21v: volgarizzamento del «De vera sapientia» di Francesco Petrarca - U. C. VI, f. 22r: Giovanni Boccaccio, «Ytalie iam certus honos» - f. 22v: bianco - U. C. VII, ff. 23ra-va: Sennuccio del Bene, canzone - f. 24: (aggiunto modernamente) bianco - U. C. VIII, ff. 25r-33r: Giovanni Boccaccio, «Vita di Dante», «Epistola di San Bernardo» - ff. 33v-37v: bianchi - U. C. IX, ff. 38r-47v: rime di Bartolomeo da Castel della Pieve, Francesco Petrarca, Gano da Colle, Fazio degli Uberti, Ciano del Borgo Sansepolcro, Brizio Visconti, Guglielmo Maramauro, Dante Alighieri, Francesco da Barberino, Pietro Alighieri, Antonio Beccari, Jacopo Cecchi, Dino Frescobaldi, Dante Alighieri pseudo e adespote - U. C. X, ff. 48ra-57vb: poesie anonime popolareggianti italiane e francesi, rime di diversi tra cui Franco Sacchetti, Francesco Landini, Cecco Angiolieri dubbio, Antonio Pucci, Guido Cavalcanti, Bindo Bonichi, Rustico Filippi, Bondie Dietaiuti, Dante Alighieri e adespote.
Risorse esterne collegate
Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze Biblioteca Digitale [riproduzione digitale del manoscritto]
Responsabile scheda: Anna Maria Bettarini BruniSchede derivate: MEL
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