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MIRABILE

Archivio digitale della cultura medievale
Digital Archives for Medieval Culture

Descrizione diretta

Firenze, Biblioteca Riccardiana 1094

R94

sec. XV in. data stimata
cart.
ff. III, 154, III'; numerazione moderna a macchina 1-154, coincidente con altra coeva a lapis per i primi 86 fogli, ripresa a f. 90 su numerazione antica (sec. XVIII?) abrasa e poi da 101 crescente di un'unità. Residui di numerazione antica (originale) perduta per rifilatura, da f. 63 inferiore di un'unità. Bianco il f. 154v; guardie cartacee moderne; fascicoli I (16-1), II-IX (16), X (12-1): richiami presenti ai fasc. I-V; caduto un foglio, probabilmente bianco, all'inizio del primo fascicolo; i ff. 2 e 5 sostituiti modernamente a quelli perduti; caduti alcuni fogli dopo 153
dimensioni: mm. 285 × 215
disposizione del testo: versi in colonna

note generali sulla scrittura: mano a del sec. XV in. da f. 1r a f. 89v (esclusi i ff. 2r-v e 5r-v, integrate nel sec. XV, seconda metà); mano b da f. 89v a f. 149v (sec. XV); mano c da f. 149v a f. 153v (sec. XV). Un'altra mano d (sec. XV) aggiunge il sonetto di f. 154r e, sulla base della sottoscrizione, dovrebbe identificarsi con quella di Antonio da Cento


Area dialettale a Toscano occidentale
il copista a presenta un sostrato linguistico individuabile nella Toscana occidentale, vedi Boschi Rotiroti Censimento, p. 74

Presenza di note / correzioni
ai ff. 89v-149v sono presenti postille di altre mani del sec. XV e moderne; saltuariamente si registrano interventi correttori probabilmente del possessore Giovanni di Francesco del Fede; alla stessa mano si deve forse l'integrazione delle rubriche ai ff. 40v-56r

Iniziali filigranate; Iniziali; Iniziali decorate: a f. 1r grande iniziale azzurra con fregi rossi, iniziali lasciate in bianco nella prima sezione, rosse o blu, in alcuni casi con fregi; nella seconda sezione iniziali rosse semplici. Iniziali di verso toccate in giallo, presenti segni di paragrafo rossi
rubricato: nella seconda sezione rubriche in inchiostro rosso di mano del copista; varie rubriche attributive sono aggiunte da una mano moderna in inchiostro nero


Legatura in assi e pelle, con fermagli

Sottoscritto
A f. 1r di mano del sec. XVI: «Di Giovannj [di frac(esc)o] del fede [...] Canzione (et) sonettj. | Comp(er)erato addi 26 di feb(r)aio 1561 p(er) s(oldi) 10», della stessa mano a f. 153v: «Di Giovannj di franc(esc)o dell fede chostatigli s(oldi) diecj | addì 26 dj feb(r)aio 1561 da uno riuendjtore»; a f. 1r di mano del sec. XVI ex.: «Di Piero del Nero 1591». A f. 154r: «Sonetto fatto alla S(ignoria) difirenze [...] delparlame(n)to 14[...]» (testo perso a causa di due fori) e dopo l'ultimo verso: «fatto dalla chomunita dibologna p(er) mano dant(oni)o daciento»
Nomi Piero di Simone del Nero (m. 1598), possessore (a. 1591); Giovanni di Francesco del Fede, possessore (a. 1562); Antonio da Cento, copista (sec. XV); Antonio da Cento, autografo di (?) (sec. XV)
Storia del manoscritto
A f. 1r, dopo la nota di possesso di Piero del Nero, si legge la lettera E, che potrebbe essere un'antica segnatura

Al poco giorno ed al gran cerchio d'ombra, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 124v-125r
Amor che movi tua vertù dal cielo, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 122r-123r
Amor che nella mente mi ragiona (2), Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 118r-119r, 121r
Amor, da che convien pur ch'io mi doglia, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 134v-136r
Amor, nova ed antica vanitate, Lapo Gianni ...1298-1328..., ff. 146r-147r
Amor, tu vedi ben che questa donna, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 125r-126r
Ballata, i' voi che tu ritrovi Amore, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 137r-138r
Ben dico certo che non è riparo, Cino da Pistoia ?, f. 136v
Ben so che fosti figliuol d'Allaghieri, Forese Donati m. 1296, f. 142r
Ben son di pietra s' io non mi ramarico, Ventura Monachi ca. 1288 - 1348, f. 143r
Bicci novel, figliuol di non so cui, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 141v-142r
Chi guarderà giammai sanza paura, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 142r
Colui che andò in Inferno per la moglie, Ventura Monachi ca. 1288 - 1348, f. 143r-v
Commedia, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 1r-86v
Così nel mio parlar vogli'esser aspro, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 115v-117r
Doglia mi reca nello core ardire, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 132v-134v
Donna me prega, - per ch'eo voglio dire, Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà, ff. 148v-149v
Donna pietosa e di novella etate, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 139r-140r
Donne ch' avete intelletto d' amore, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 138r-139r
E' m'incresce di me sì duramente, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 127r-128r
E' non è legno di sì forti nocchi, Cino da Pistoia ?, f. 136v
Egli è sì spenta la virtù d'Ipolito, Ventura Monachi ca. 1288 - 1348, ff. 142v-143r
Gioanni, io son condutto in terra aquatica, Ventura Monachi ca. 1288 - 1348, f. 143v
I' veggio, ser Ventura, la matricola, Giovanni di Lambertuccio Frescobaldi 1280 ca. - ante 1320, f. 144r
Io maladico il dì ch'io vidi imprima, Cino da Pistoia ?, f. 137r
Io sento sì d'Amor la gran possanza, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 123r-124v
Io son sì vago de la bella luce, Cino da Pistoia 1265/70? - 1336/37, f. 137r
Io son venuto al punto della rota, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 126r-127r
La dispietata mente che pur mira, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 130r-131r
Le dolci rime d'amor ch'io solea (2), Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 119r-121v
Li occhi dolenti per pietà del core, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 140r-141r
Morte villana, di pietà nemica, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 147v-148r
Ne li occhi porta la mia donna Amore (2), Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 148r
Nel vostro viso angelico amoroso, Lapo Gianni ...1298-1328..., f. 146r
O dolci rime che parlando andate, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 136r-v
O Morte, della vita privatrice, Lapo Gianni ...1298-1328..., ff. 144v-145v
O voi che siete dal verace lume, Jacopo Alighieri, ff. 87r-89v
Parole mie che per lo mondo siete, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 136r
Pelle chiabelle di Dio, no ci arvai, ff. 145v-146r
Piangete, amanti, poi che piange Amore, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 147v
Poi che fortuna v' è tanto lunatica, Giovanni di Lambertuccio Frescobaldi 1280 ca. - ante 1320, f. 144r
Poscia ch'Amor del tutto m'ha lasciato, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 128v-130r
Se la Fortuna t'ha fatto signore, Ventura Monachi ca. 1288 - 1348, f. 142v
Se' tu colui c' hai trattato sovente, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 141v
Servir e disservir mai non si scorda, Stoppa (frate) de' Bostichi secc. XIII ex. - XIV, f. 142v
Sì magni doni e tante grazie semini, Feo Belcari, f. 149v
S'io fossi della mente tutto libero, f. 148r-v
Tre donne intorno al cor mi son venute, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 131r-132v
Vita nova, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 147v-148r
Voi che 'ntendendo il terzo ciel movete (2), Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 117r-118r
Voi che portate la sembianza umile, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 141r-v

Bibliografia Morpurgo, Mss. Riccardiana (1900) pp. 96-9 (con tavola); De Robertis Censimento II (1961) pp. 193-5 (n. 129) (con bibliografia precedente); Danti riccardiani (1996) pp. 61-2; De Robertis, Dante. Rime (2002) vol. I* pp. 360-3 (tavola parziale); Boschi Rotiroti Censimento (2008) pp. 72-4 (con tavola); Malato-Mazzucchi Cens. Commenti (2011) pp. 784-6 (n. 374); Manzi Rime spurie di Dante. Tesi (2014) pp. 100-1; Lorenzi Biondi Salutati (2016) pp. 67-84 e passim; Bartoletti Libreria privata (2017) pp. 381-2 (con sommario parziale); Vatteroni, Monachi. Sonetti (2017) pp. 48-9; Rea, Lapo Gianni. Rime (2019) p. 145; Dante e il suo tempo (2021) vol. I pp. 273-4 (tav. 129)

Riproduzione disponibile SISMEL-FEF

Note Fonte dei dati: ms. [14.02.2019]

Regesto ff. 1r-86v: Dante Alighieri, Paradiso - ff. 87r-89v: Iacopo Alighieri, capitolo sulla Commedia - ff. 89v-115v: epistole, dicerie, sentenze volgari - ff. 115v-149v: rime di Dante Alighieri, Cino da Pistoia, Forese Donati, Ventura Monachi, frate Stoppa de' Bostichi, Giovanni di Lambertuccio Frescobaldi, Lapo Gianni, Guido Cavalcanti, Feo Belcari, adespote e un frammento del capitolo VIII della Vita Nova - ff. 150r-153v: Feo Belcari, Rappresentazione di Abram (frammento) - f. 154r: sonetto aggiunto da Antonio da Cento

Risorse esterne collegate
Teca Digitale Biblioteca Riccardiana

Responsabile scheda: Anna Maria Bettarini Bruni; Irene Tani

Schede derivate:
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