Descrizione diretta
Lucca, Biblioteca Capitolare Feliniana 14
sec. IX ex.-X in. data stimata membr. ff. IV, 257, II'; numerazione recente in alto che calcola 1, 2 due fogli originali diventati guardie per un antico restauro (vd. sotto), ripete il nr. 175 e giunge fino a 257 non calcolando il foglio finale bianco; ff. I-II, I'-II' cartacei di restauro; il foglio iniziale originale (ora f. 2) presentava il recto in bianco e al verso la tavola (completa) della compagine e l'inizio del primo testo; il foglio è stato sostituito (ma mantenuto forse con funzione di guardia) sullo scorcio del sec. XI; il recente restauro ha consolidato alla prima unità fascicolare questo foglio più recente mentre l'originale è stato unito alla guardia antica formando un bifoglio iniziale numerato 1-2 (= ff. III-IV); il testo inizia dunque da f. 3 (del sec. XII); fascicoli 1-9 (8), 10 (6), 11-16 (8), 17 (6), 18-29 (8), 30 (10), 31-32 (8), 33 (3): i fascicoli presentano un ordinamento con numeri romani segnato sul foglio finale di ognuno in due serie separate: I-XVI i ff. 3-128 (più quello finale, 129-134 senza segnatura), I-XV i ff. 135-255; il fasc. 33, formato da un foglio singolo+bifoglio, è dovuto ad un restauro del sec. XII med.; i fasc. 10 e 17, pur se di minor consistenza, non evidenziano segni di perdita di fogli; il fasc. 30 (ff. 230-239) è irregolare ab origine , consistendo in un quaterno con aggiunta di una bifoglio tra il primo e il secondo foglio della prima metà; la numerazione indipendente dei fascicoli relativi ai testi 1-5 e 6-11 non individua una possibile natura composita della compagine; la tavola originaria a f. 2v - in leggere capitali non molto accurate, ad inchiostro rosso - è completa dimensioni: 253 x 175; specchio di scrittura: 22 [178] 53 x 13/7 [111] 6/38; rr. 23/ll. 23scritture e mani minuscola carolina; note generali sulla scrittura: minuscola carolina di più mani molto omogenee, qualche a aperta, qualche N maiuscola in posizione interna alle parole, e con accento in testa (cfr. f. 158r); Bischoff avanza una provenienza dall'alta Italia e una datazione al terzo quarto del sec. IX, qui si propone una lieve post-datazione, in considerazione sia dell'avanzato sviluppo dei ritocchi orizzontali per l'allineamento sul rigo sia della omogenea presenza della e con accento in testa (esecuzione che si diffonde dal nord, forse dalla Francia, pur rimanendo sempre minoritaria, non prima della metà del sec. IX; arriva comunque anche a Lucca, dove rimane rilevabile fino a tutto il sec. XI); minuscola carolina più tarda (sec. XI ex.) e inseribile nella produzione lucchese per i ff. 3, 256-257 reintegrati decorato Iniziali semplici rubricatoLegatura di restauro in assi con dorso in pelleEnte possessore Lucca, S. Donato, chiesa (?) (sec. XI - XII.1); Lucca, S. Martino, capitolo della cattedrale (a. 1239 - XIX in.)Nomi Rangerius episcopus (m. 1112), collegamento indiretto; Rodulfus episcopus (m. 1118), collegamento indirettoStoria del manoscritto La compagine è stata restaurata (come il ms. BCF 13) sullo scorcio del sec. XI, venne allora duplicato il foglio iniziale ed operato un risarcimento testuale in fine. A f. 1v la nota di possesso: Iste liber Beati Martini Lucensis Episcopatus. Quem si quis furatus fuerit aut fraudulenter retinuerit ex autoritate huius matricis ecclesiae quae caput est omnium ecclesiarum Lucani Episcopatus et canonicorum consensu. Anathema sit in perpetuum. Amen. Fiat fiat fiat (sec. XII terzo quarto). In precedenza sul foglio, in zona mediana, era stata vergata una formula di giuramento di fede in buona scrittura, posata con locali trattamenti grafici di tipo documentario, e modulo molto grande: Ego promitto stabilitatem in hoc loco ad obedientiam dei et beati Martini et episcopi R. qui nunc est et eorum qui canonicae successuri sunt, et promitto bona ecclesiae et quae per officium ecclesiasticum acquisiero in communi sine fraude habere et preposito obedire canonicae ordinato. + + + [cruces] Hec fecerunt in sancto Donato Martinus presbyter et Henricus et Mascarius . Il vescovo R. nominato può essere solo Rangerio (1096 ca.-1112) o il successore Rodulfus (1112-1118); negli elenchi offerti da Savigni Episcopato e società (pp. 447-448, 435) non risulta tra i canonici un Martinus papabile, meglio va con Henricus mentre nessun Mascarius/Macarius compare menzionato. Dalla nota (che costituisce un elemento di datazione ante quem per l'antica operazione di restauro su questo e sul ms. 13) sembrerebbe desumibile una provenienza del manoscritto (e forse del ms. 13) dalla chiesa di S. Donato; è comunque attestato nel fondo del capitolo della cattedrale lucchese a partire dall'inventario del 23 febbraio 1239: Item alius liber Ambrosii de Patriarcis qui sic incipit 'Abraam' e identificabile in pratica in tutti gli inventari successivi. Ai ff. 2r e 4r marg. inf., ripetuta, la segnatura XLVIIII , e a f. 257r: IL , che ne permette l'identificazione nell'inventario del 1498.De Abraham , Ambrosius Mediolanensis episcopus , ff. 3v-32vliber ISermo XLVI. De Salomone , Ambrosius Mediolanensis episcopus pseudo , ff. 219v-225vPassio sancti Sebastiani , Ambrosius Mediolanensis episcopus pseudo , ff. 225v-257r
De Isaac vel anima , Ambrosius Mediolanensis episcopus , ff. 33r-58vDe bono mortis , Ambrosius Mediolanensis episcopus , ff. 58v-82rDe fuga saeculi , Ambrosius Mediolanensis episcopus , ff. 82r-103rDe Iacob et vita beata , Ambrosius Mediolanensis episcopus , ff. 103r-134vDe Ioseph [patriarcha], Ambrosius Mediolanensis episcopus , ff. 135r-158vDe patriarchis , Ambrosius Mediolanensis episcopus , ff. 158v-174vDe apologia prophetae David , Ambrosius Mediolanensis episcopus , ff. 174v-199rDe Nabuthae , Ambrosius Mediolanensis episcopus , ff. 199r-219vBibliografia Baronius Catalogus (1757) pp. 6-8; Guidi-Pellegrinetti, Inventari (1921) p. 123 ll. 40-41, p. 189 l. 189, p. 274; Ghilarducci Il vescovo Felino (1972) pp. 160, 162 n. 29; Verrando Frammenti (1999) pp. 264-265; Bischoff Festländische Hss. II (2004) p. 130 nr. 2518; Pomaro Materiali (2014) p. 183 n. 57 e 59; Gerzaguet De fuga saeculi (2014) pp. 85-86, 122 et passim (ms. siglato L); Mss. med. LU (2015) pp. 73-74 scheda nr. 10; Bandini Giovanni Mercati (2017) p. 7; Gerzaguet Expositio (2017) (passim); Savigni Presenze (2020) p. 264
Note scheda originaria a c. di Gabriella Pomaro; revisione 2019
Risorse esterne collegate
Lucca, BCF 14, f. 1v
Lucca, BCF 14, f. 2v
Lucca, BCF 14, f. 3v
Lucca, BCF 14, f. 44r
Lucca, BCF 14, f. 138r
Lucca, BCF 14, f. 153r
Lucca, BCF 14, f. 225v
Lucca, BCF 14, f. 256r
Responsabile scheda: CODEXScheda derivata da: GREGORIO
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