Descrizione diretta
Prato, Biblioteca Roncioniana Q.VIII.5 (22)
Composito
cart. ff. I, 216, II'; il foglio I', membranaceo moderno, è numerato 217; ff. I e II' sono cartaceiLegatura modernaEnte possessore Prato, S. Stefano, propositura Stemma Nomi Geminianus de Inghiramis doctor iuris (ca. 1370-1460), possessore (sec. XV)Storia del manoscritto Segni di ordinamento (della stessa mano che annota tutta la compagine, forse unitamente all'Inghirami) ai ff. 101v, 117v e 166v riportano ad un periodo antico, probabilmente direttamente alla volontà del possessore, l'assemblaggio del corpus , nel quale dobbiamo distinguere almeno tre sezioni, che paiono indipendenti ancora nelle disposizioni testamentarie dell'Inghirami del 1442, dove corrispondono ai nr. 26, 27, 28 (cfr. Mss. med. PO , p. 96 doc. III.2; vd. CODEX/Materiali in linea). L'Inghirami annota tutti i testi; l'altra mano, più corsiva, è mano non nuova nel materiale inghiramiano. Il manoscritto è identificabile con il nr. 14 della lista dei manoscritti ricevuti dal Baldanzi nel 1845 dalla Propositura; tuttavia, la descrizione inizia con la sezione II (1° De potestate S.R.E. card. Cameracensis etc. editus in sacro concilio Constantiensi ); la stessa particolarità si ripete nelle registrazioni del Guasti. Poiché alla fine della sezione I, cioè a f. 101v (foglio bianco) sul margine inferiore, il richiamo di ordinamento alla sezione II è antico, non resta che pensare ad un'originaria svista del Baldanzi perpetuatasi nella documentazione successiva. A f. 1r: Iste liber est domini Geminiani de Inghyramis de Prato canonici florentini et auditoris sacri pallatii apostolici c [..]sarum , con stemma asportato.Bibliografia Guasti, Ricordanze (1888) p. 41 nr. 22; Maffei, Biblioteca (1971) p. 222 n. 14; De Feo Inventario (1979) vol. I p. 235; Bandini-Fantappiè Archivio (1984) p. XLVII nr. 14; Santi Prato (1996) pp. 93-96; Mss. med. PO (1999) pp. 56-57 scheda 52, tavv. LXI-LXIII; MDI XVI (2007) p. 77 scheda 64, tav. 22; Santi Gimignano Inghirami (2013) pp. 767-785
U.C. I (ff. 1-101) sec. XV.1 data stimata cart. ff. 101; fascicoli 1-4 (10), 5 (9), 6-9 (10), 10 (12): il fascicolo quinto è calante per caduta di un foglio con lacuna di testo dimensioni: 438 x 297; specchio di scrittura: 32 [332] 74 x 28 [80 (44) 80] 65 (f. 39r); rr. 2/ll. 47 (f. 39r; variabili) decorato Iniziali filigranate rubricatoStoria del manoscritto La rubrica iniziale Dictio secunda Guillelmi de Occam in derisorio suo ha tratto in inganno l'estensore delle disposizioni testamentarie del 1442, dove infatti il nostro testimone si trova in elenco al nr. 26 con attribuzione a Guglielmo d'Occam (cfr. Mss. med. PO , p. 96 doc. III.2; vd. CODEX/Materiali in linea). Il testimone, controllato sull'edizione del Defensor pacis di Richard Scholz, non è noto.Defensor pacis , Marsilius de Padua n. 1275/1280, m. 1342/1343 , ff. 1ra-101vbDictio secunda ; lacunoso
U.C. II (ff. 102-117)
datato a. 1437 marzo 12Note datazione vd. colophon Luogo di copia Edinburgh (a. 1437) cart. ff. 16; fascicoli 1 (10), 2 (6) dimensioni: 433 x 297; specchio di scrittura: 38 [322] 73 x 32 [80 (43) 80] 62 (variabile); rr. 2/ll. 55 (f. 105r), rigatura a colore rubricato
Colophon
A f. 114vb: Scriptus in Scocie regno in Edymburgho, anno Domini M°CCCC°XXXVII° die duodecima mensis martii .Storia del manoscritto Nelle disposizioni testamentarie dell'Inghirami del 1442 il lemma è in elenco al nr. 27 (cfr. Mss. med. PO , p. 96 doc. III.2; vd. CODEX/Materiali in linea).Tractatus de potestate ecclesiastica , Petrus de Alliaco n. 1350 ca., m. 9-8-1420 , ff. 102ra-114vb
U.C. III (ff. 118-216) sec. XV.1 data stimata cart. ff. 99; fascicoli 1-2 (10), 3 (9), 4-10 (10); dimensioni: 436 x 295; specchio di scrittura: 36 [334] 66 x 36 [83 (28) 85] 63; rr. 2/ll. 52 (f. 197r; variabili). decorato Iniziali filigranate: presenti spazi riservati; rubricatoStoria del manoscritto Nelle disposizioni testamentarie dell'Inghirami del 1442 (cfr. Mss. med. PO , p. 96 doc. III.2; cfr. CODEX/Materiale in linea), questa sezione, all'apparenza unitaria, dovrebbe coincidere con il nr. 28, che cita però solo la prima delle opere di Giovanni di Casanova; ci sembra probabile che si sia verificato un allargamento di un nucleo originario più ristretto. Questo potrebbe valere in particolare per il testo nr. 4, che inizia a nuovo fascicolo senza intaccare i tre fogli bianchi che chiudono il fascicolo precedente. La mano di copia in questo caso non cambia rispetto alla materia precedente (si tratta di uno dei copisti più attivi per l'Inghirami) e non si registrano fratture codicologiche.Tractatus de potestate papae et concilii generalis (?), Iohannes de Casanova Barcinonensis n. 1387, m. 1-3-1436 , ff. 118ra-146vbQuaestio utrum secundum magnos doctores papa subsit iudicio generalis concilii in materia fidei , Iohannes de Casanova Barcinonensis n. 1387, m. 1-3-1436 , ff. 146vb-156raQuaestio quid venit nomine ecclesiae , Iohannes de Casanova Barcinonensis n. 1387, m. 1-3-1436 , ff. 156ra-162rbTractatus decem avisamentorum ex Sacra Scriptura de sanctitate ecclesiae et generalis concilii auctoritate , Iohannes de Segobia magister n. 1395 ca., m. 24-5-1458 , ff. 167ra-214rb
Note scheda originaria a c. di Simona Bianchi; revisione 2018
Risorse esterne collegate
Prato, BRonc Q.VIII.5 (22), sez. I, f. 1r
Prato, BRonc Q.VIII.5 (22), sez. II, f. 114r
Prato, BRonc Q.VIII.5 (22), sez. III, f. 156r
Prato, BRonc Q.VIII.5 (22), sez. III, f. 167r
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