Il fondo Ennio Cortese ha origine nel dicembre 2004, quando la Biblioteca del Senato ha ricevuto in dono la sezione antica della biblioteca privata dell'insigne storico del diritto, comprendente un migliaio di edizioni; le oltre 5000 opere moderne di argomento giuridico sono state acquisite nel 2009. La sezione antica è già stata interamente schedata in forma elettronica ed è fruibile anche dal sito internet della Biblioteca del Senato. Il catalogo è preceduto da alcune note introduttive (fra le quali una dello stesso E. Cortese), da un'introduzione, da una nota metodologica dell'A. e da una tavola delle abbreviazioni dei repertori utilizzati con maggiore frequenza; in conclusione la bibliografia e gli indici: delle intestazioni principali e secondarie; dei luoghi di pubblicazione e di stampa; dei tipografi, editori, librai; degli anni di pubblicazione e di stampa; dei destinatari delle dediche; dei possessori. La catalogazione prevede di essere completata nell'arco di due volumi: il primo comprende le descrizioni di 4 manoscritti (ms. 1 e 3, cart. in volgare del XVIII sec.; ms. 2, cart. XVI sec., con gli
Epigrammata di Marziale; ms. 4, cart. XVI sec., con il
De coniuratione Catilinae e il
De bello Iugurthino di Sallustio), 5 incunaboli (inc. 1:
Decretales di Gregorio IX, Venezia 1486; inc. 2:
Digestum vetus, Venezia 1476; inc. 3:
Digestum novum, Padova 1479; inc. 4:
Quaestiones super libros De anima Aristotelis di Giovanni di Jandun, Venezia 1497; inc. 5:
Repetitio in titulum Digesti De verborum obligationibus di Bartolomeo Sozzini, Venezia s.d.) e 393 cinquecentine, il secondo sarà dedicato alle edizioni pubblicate fra il XVII e il XIX secolo. Nel DVD allegato sono contenute le introduzioni di S. Bulgarelli e di E. Cortesi, le 64 tavole illustrative del volume e la fotoriproduzione di tutti i frontespizi delle edizioni censite, con rimando a ognuna delle 403 schede del catalogo (in caso di volumi acefali è stata segnalata la mancanza del frontespizio). Fra le opere trasmesse dalle cinquecentine si ricordano le
Lecturae di Francesco Accolti nella rara edizione Venezia 1506 (I. 8/1-2); il
Dictionarium iuris di Alberico di Rosate, Venezia 1581 (I. 1); i
Genialium dierum libri sex di Alessandro Alessandri, Frankfurt a.M. 1594 (I. 4); il
Super feudis di Iacopo Alvarotti, Lyon 1535 (I. 5); i
Commentarii in Clementinas constitutiones di Bonifacio Ammannati, Venezia 1574 (I. 25/1-2) e il
De maleficiis di Bonifacio Antelmi, Lyon 1526 (III. 124), opere entrambe attribuite, nelle rispettive edizioni, a un inesistente «Bonifacio Vitalini» (nell'esemplare III. 124 l'opera di Antelmi segue quelle, con lo stesso titolo, di Angelo Gambiglioni e Alberto di Gandino); i
Commentaria in usus feudorum di Andrea d'Isernia, Napoli 1571 (I. 7) e Frankfurt a.M. 1598, quest'ultima copia comprendente anche il
Super usibus feudorum di Giovanni Antonio Sangiorgio (I. 6); la
Summa angelica di Angelo da Chivasso, Venezia 1578 (III. 5); i
Consilia di Antonio da Butrio, Venezia 1575 (III. 21); le
Familiares quaestiones di Agostino Berò, Bologna 1550 (III. 14); l'
Expositio in Summam Rolandini di Pietro Boattieri, Venezia 1507 (II. 10); le
Expositiones omnium titulorum iuris di Sebastian Brant, Lyon 1543 (III. 19); il
Rosarium di Guido de Baisio, Venezia 1577 (I. 16); la
Lectura in Institutiones di Bartolomeo da Novara, Lyon 1558 (I. 62), opera attribuita a Baldo da tutta la tradizione a stampa a partire dal Quattrocento; il
Tractatus in clausolas et conclusiones di Vitale de Cambanis, Lyon 1548 (III. 25); l'
Investitura feudalis di Antonio Capece, Napoli 1569 (II. 60); i
Consilia di Benedetto Capra, Venezia 1556 (II. 9); i
Consilia di Cristoforo Castiglione e di Alessandro Nievo, Venezia 1560 (II. 8); il
Catalogus gloriae mundi di Barthélemy de Chasseneux, Venezia 1569 (II. 61); i
Consilia di Pier Filippo Corneo, Venezia 1572 (I. 23/1-5); il
Tractatus de reintegratione feudorum di Paride Dal Pozzo, Napoli 1544 (II. 45); il
Tractatus cavillationum di Giovanni de Deo e la
Margarita aurea di Alberto Galeotti, Venezia 1567 (III. 24); l'
Aurea practica di Giovanni Pietro Ferrari, Pavia 1591 (II. 25); il
De magistratibus sacerdotiisque Romanorum libellus di Andrea Domenico Fiocchi, Köln 1530 (III. 125); la
Summa di Goffredo da Trani, Venezia 1564 (III. 100); i
Consilia di Ludovico Gozzadini, Venezia 1571 (I. 34); la
Summa feudorum di Iacopo d'Ardizzone, Köln 1569 (III. 50); la
Practica di Pierre Jacobi, Lyon 1535 (III. 51); la
Summula di Tancredi da Corneto, Lyon 1528 (III. 78), pubblicata con il titolo di
Practica Baldi; le
Allegationes di Lapo da Castiglionchio, Lyon 1537 (III. 54); l'
Apparatus in sextum Decretalium di Jean Lemoine, Venezia 1585 (I. 43); il
Super tribus posterioribus libris Codicis di Luca da Penne, Lyon 1557 (I. 26); lo
Speculum aureum di Roberto Maranta, Venezia 1566 (III. 92); la
Summa di Silvestro Mazzolini, Venezia 1569 (III. 96/1-2); i
Consilia di Oldrado da Ponte, Venezia 1571 (I. 70); la
Practica di Ottone da Pavia, Venezia 1567 (III. 62); i
Consilia di Federico Petrucci, Venezia 1576 (II. 42), e quelli di Pietro d'Ancarano, Venezia 1568 (II. 69); il
Super tribus ultimis libris Codicis di Giovanni di Platea, Lyon 1537 (I. 97); i
Commentaria di Cristoforo Porzio, Venezia 1569 (II. 43) e Venezia 1585 (II. 44); i
Consilia di Raffaele Raimondi, Pavia 1508 (I. 92); i
Commentaria in quattuor iuris civilis postmeridianos tractatus, di Carlo Ruini, Bologna 1575 (I. 50); il
Compendium iuris canonici di Pietro Tomasi, Paris 1521 (III. 76); le
Enarrationes di Nicasius von Voerda, Venezia 1568 (III. 119); il
Tractatus de feudis di Ulrich Zasius, Köln 1597 (III. 84) e i
Consilia di Francesco Zabarella, Battista Caccialupi e Bartolomeo Camerario, Lyon 1552 (I. 67), volume che originariamente conteneva anche i
Consilia di Hieronymus Schurpf, fino alla messa all'indice dell'autore. (Federica Landi)
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