Responsabile descrizione interna CODEXArezzo, Biblioteca Città di Arezzo, 434
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sec. XV. 1 data stimata cart.Luogo di copia Bologna (sec. XV. 1) ff. III, 230, I', ff. numerati 3-232: numerazione recente a matita estesa ai ff. II-III; numerazione antica a penna sul margine destro superiore; i ff. I e I' sono cartacei moderni (sec. XVIII); i ff. II-III (numerati 1-2) sono membranacei antichi di recupero; fascicoli 1-23 (10); Dimensioni: 304 × 210; specchio di scrittura: 34 [205] 65 × 60 [87] 63 (f. 20r); rr. 2/ll. 30 (variabili).Scritture e mani : bastarda Decorato Iniziali filigranate RubricatoLegatura moderna (sec. XVIII). Al f. 92r: Laus tibi sit Christe quoniam liber explicit iste. Anthonius in nomine felix. A onore e asta del bom (sic) popolo de Bologna. Ente possessore Arezzo, S. Maria della Misericordia, fraternita (Fraternita dei Laici) (s.d.)Nomi Anthonius, copista (sec. XV. 1)Precedenti segnature VI.2, Arezzo, S. Maria della Misericordia, fraternita (Fraternita dei Laici) (sec. XIX)Storia del manoscritto Al f. 1r margine superiore (sec. XVI): Notabilia questionum Bar. super Digesto novo et Digesto veteri et in consiliis suis cum notabilibus ; della stessa mano sul margine inferiore: Notabilia Ja. de Butri super Digesto veteri et Codico (sic) a car. a car. 160 . Al f. 2v (sempre stessa mano) indice del ms.: Notabilia Bar. tam super Digesto novo quam veteri et consiliis suis car. 1. Notabilia Barti (sic) super Inforziati et partem Codicis car. 91. Notabilia Iacobi de Butri super C. Digesti veteris car. 160. Al f. 1r una mano del sec. XVI stende una descrizione rispondente a questo manoscritto: Liber unus parvus quod incipit 'arbiter arbitrator' et cetera et finit 'in verbo fictio', p. I altitudinis trium digitorum. L'explicit corrisponde alle ultime parole di f. 232r (sub verbo fictio ); nonostante l'inusuale definizione di parvo , la misura di tre dita corrisponde grosso modo alla lunghezza del nostro volume. Sul dorso (sec. XVIII): Repertorium iuridicum MS. Sulla controguardia anteriore segnatura moderna della Fraternita dei Laici di Arezzo (sec. XIX): VI.2. I ff. II-III (numerati 1-2) provengono da un manoscritto di contenuto filosofico del sec. XIV, contenente un frammento della Physica di Aristotele. Bibliografia Mazzatinti, Inventari degli arredi (1896), VI p. 240; Dolezalek (1972), I; Mss. med. AR (2003), pp. 80-1 scheda 81, tav. CIV
Risorse esterne collegate Arezzo, BCA 434, f. 3r Arezzo, BCA 434, f. 93r
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Responsabile descrizione interna CODEXCastiglione del Terziere (Massa-Carrara), Biblioteca del Castello (Biblioteca privata di L.J. Bononi), 5
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sec. XV med. data stimata cart. ff. I, 118, I', numerazione recente; fascicoli 1-11 (10), 12 (8): il fascicolo finale, in origine un quinterno, ha perso i due ultimi fogli; Dimensioni: 215 x 145; specchio di scrittura: 30 [135] 50 x 18 [47 (12) 48] 20 (f. 55r); rr. 2/ll. 39 (f. 55r, var.). RubricatoLegatura moderna in pergamena su cartone.Ente possessore Isola Bisentina (Viterbo), S. Giovanni Battista, convento OFM (s.d.)Nomi Bononi Loris Jacopo, possessore (sec. XX, ante 2012)Storia del manoscritto Il testo è annotato in più parti (es. f. 117r) dalla stessa mano che si rintraccia ai margini del ms. 4 della stessa sede, è dunque ipotizzabile una provenienza comune dal convento di s. Giovanni Battista all'Isola. Sulla controguardia posteriore, annotazione a matita, recente, riguardo all'acquisto: Bio (ndi ) 150/79 .Bibliografia Mss. med. GR, LI, MS (2002), pp. 79-80 scheda 86, tav. XCV
Risorse esterne collegate Castiglione del Terziere, BCast 5, f. 117r Castiglione del Terziere, BCast 5, f. 118v Castiglione del Terziere, BCast 5, f. 1r
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Composito
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cart. ff. I, 338, I'Legatura di restauroEnte possessore Lucca, S. Martino, capitolo della cattedrale (post 1503)Nomi Felinus Sandeus episcopus, possessore (sec. XV.2)Storia del manoscritto Il manoscritto presenta una prima sezione costituita da microunità di assemblaggio disorganico e non chiaramente individuabili e una ampia seconda sezione unitaria e datata. L'insieme, tutto collegabile all'università di Padova, è posseduto da Felino, che lascia però scarse tracce di utilizzo (probabilmente la cartulazione e qualche segno di ordinamento sulla prima unità testuale).Bibliografia Baronius Catalogus (1757), pp. 119-120; Blume Bibliotheca (1834), pp. 57, 74, 76; Dolezalek (1972), I; Belloni Professori (1986), p. 273; Murano Autographa I 1 (2012), p. 178; Mss. med. LU (2015), pp. 142-144 scheda nr. 90; Belloni Felino Sandei (2017), p. 23; Colli Felino Sandei (2017), p. 98 nn. 9 e 11
U.C. I (ff. 1-55) parzialmente datato sec. XV terzo quarto data stimata; a. 1455; a. 1458 ff. 2r-23v datati 1455; ff. 28r-31v datati 1458 cart.Luogo di copia Padova (a. 1455) ff. 56, la numerazione ripete il nr. 45; fascicoli 1 (10), 2 (7), 3 (9), 4-6 (10): il secondo fascicolo è un quaterno privo del foglio finale, il terzo fascicolo è privo del foglio iniziale Dimensioni: 340 x 229; specchio di scrittura: 26 [279]35 x 21 [64 (25) 61] 59; rr. /ll. 57
Sottoscritto
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Colophon
A f. 2ra: Iste sunt adictiones facte per doctores morderniores (sic) et maxime per domnum Petrum de Perusio super capitulis et glosis decretalium et scripte per Ciccum de Manfridonia studentem in studio patavino sub anno Domini M°CCCC°LV° IIIe ind. (il datum dovrebbe essere estensibile ai testi 1-4). A f. 28ra: Incipiunt recollecte famosissimi utriusque iuris doctoris domini Lauri de Palazolis super Clementinis. Prohemium incipit 1458 (testo 5).Ente possessore Lucca, S. Martino, capitolo della cattedrale (post 1503)Nomi Felinus Sandeus episcopus, possessore (sec. XV.2); Ciccus de Manfredonia, copista in parte (a. 1455)
numero d'ordine: I
I. ff. 2ra-5v Addictiones in libros Decretalium per doctores moderniores text. inc. In c(apitul)o primo de consti. super VIo custodiantur per execucionem iudic. infra de Note Il testo è scritto a piena pagina e in modo disorganico; l'incipit è di tipo annotatorio, non significativo e termina, probabilmente sospeso, all'inizio di f. 5v. numero d'ordine: II
II. ff. 6ra-8vb Documenta quaedam Note Si tratta di copia di alcune brevi papali e lettere episcopali, non è escludibile una pratica finalità di formulario. numero d'ordine: III
III. 10rb-12va Baldus de Ubaldis n. 2-10-1327, m. 28-4-1400 , Commentum ad l. Edita actio (C.2.1.3) text. inc. Libellus debet clare continere id super quo litigatur et potest emendari et limitari salvo interesse convent Note A f. 12va: Baldus de Perusio ...legit hanc l. Edita in fine libri sub anno Domini 1<46> 1364. Deo gratias amen . «Il commento della l. Edita actio (C.2.1.3) con indicazione di data 1364 (Firenze?) non corrisponde al testo delle repetitiones , una perugina e l'altra padovana, relative a quella costituzione, ed è assente nel testo della Lectura Codicis passato alle stampe (ed. Milano 1476); può dunque considerarsi inedito» [informazione di Vincenzo Colli (che qui si ringrazia), febbraio 2020] numero d'ordine: IV
IV. ff. 12va-23vb Baldus de Ubaldis n. 2-10-1327, m. 28-4-1400 , Repetitio c. Si pater (VI.3.11.1) text. inc. Si pater. Circa repetitionem huius c. more solito volens procedere primo continuatur rubrica ad precedentia secundo descendam ad nigrum Attribuzioni in rubrica Bartholus de Saxoferrato n. 10-11-1313/1314, m. 10-7-1357 Note In fine il copista annota Bartholus al (ias ) Baldus, proponendo dunque una variante attributiva a Bartolo da Sassoferrato. numero d'ordine: V
V. ff. 28ra-31va Laurus de Palazzolis n. 1410 ca., m. ante 4-3-1465 ca. , Lecturae investigandae prooem. inc. Quoniam hic non orandi set iura canonica interpretandi locus esset videtur text., f. 28rb inc. Iohannes - Nota quod ubi superior scribit inferiori maxime quando est in summa potestate positus Note Il testo, scritto piuttosto affrettatamente ma non sotto dettatura, come evidenzia anche l'intitulatio in lettere capitali, è interrotto e in pratica interessa solo la bolla introduttiva di Giovanni XXII. La data espressa è estendibile solo a questo fascicolo. Il quinterno costituito dai ff. 27-36 è in gran parte in bianco. In Belloni Professori , p. 273, le opere del Palazzoli nel campo del diritto canonico risultano investigandae . numero d'ordine: VI
VI. ff. 37va-54ra Antonius Rosellus n. 1380/1381, m. 16-12-1466 , Repetitio in c. Quod autem (X.5.38.4) text. inc. Quod autem indulgencie que conceduntur in consecracionibus ecclesiarum vel propter hedificacionem Note L'intitulatio al marg. sup. di f. 37v legge: Hec est quedam sollempnis repeticio famosissimi . Antonii de Rosellis legentis ordinariam decreti Padue anno Domini M°CCCC°LXI , accanto in periodo successivo il Sandei ha annotato: Convenit materia repetita per Zochum in c. omnis de pe. et re . Il riferimento non è a un testo manoscritto - per quanto Felino ha ampia collezione dello Zocchi - ma alla stampa IGI 10445 (BCF 244, volume composito di stampa e manoscritto, cfr. scheda relativa).
U.C. II (ff. 56-337) parzialmente datato sec. XV terzo quarto data stimata; a. 1465 novembre 1 cart.Luogo di copia Padova (a. 1465) ff. 282; fascicoli 1 (14), 2-3 (10), 4 (12), 5 (10), 6-7 (12), 8 (10), 9 (12), 10 (10), 11-12 (12), 13-14 (10), 15 (9), 16-23 (10), 24 (11), 25-26 (10), 27 (6): richiami centrati orizzontali; i fascicoli sono numerati sul foglio iniziale da I a XXVI (con qualche caduta per rifilatura) Dimensioni: 341 x 230; specchio di scrittura: 42 [227] 70 x 21 [65 (27) 66] 51 (f. 128r); solo quadro di giustificazione
Colophon
A f. 327ra: Finis Padue 1465 prima die mensis novenbris .Ente possessore Lucca, S. Martino, capitolo della cattedrale (post 1503)Nomi Felinus Sandeus episcopus, possessore (sec. XV.2)
numero d'ordine: I
I. ff. 56ra-327ra Alexander de Naevo n. 1417, m. 1484 , Commentarium in IV librum Decretalium prooem. inc. Sequitur Rubrica De sponsalibus Hec rubrica potest continuari duobus modis ad precedentes, primo sic. In tribus precedentibus libris posuit tres partes principales text., f. 56va inc. De Francia matrimonii consensu contrahitur nec invallidatur si patrie consuetudo non servatur text. expl. communiter teneri et ista sufficiant a finem 4i libri. Dominus autem Iesus (Ch)ristus redemptor. perducat nos ad eternum et inaccessibilme finem Note X.4.1.1X.4.21.5 L'incipit leggeva Matrimonii cum sensu. , la correzione consensu , qui recepita, è a margine. A f. 56r, ad inchiostro rosso: 4.us domini Alexandri ; l'identificazione si basa sulla corrispondenza inc. /expl. con descrizioni disponibili in rete (in part. ms. Salzburg, Universitätsbibl., M. III. 5 e Wien, Bibl. Pal. 5055), confortati da conferme repertoriali circa la lettura del de Nevo a Padova in questi anni (cfr. Belloni Professori , p. 109). numero d'ordine: II
II. ff. 327va-335ra Iacobus de Zocchis de Ferraria fl. 1425-1429, m. 1457 , Lectura super Clementinas prooem. inc. Quia sepe numero multe glo. Clementinarum allegantur pro singularibus aliaque pro notabilibus text. inc. Glo. prima est singularis de nomine Iohannis Rubrica diplomatica Incipiunt glo. singulares et notabiles Clementinarum date per . Iacobum de Zochis de Ferraria ordinariam iuris canonici legentem Padue
Risorse esterne collegate Lucca, BCF 184, sez. I, f. 23v Lucca, BCF 184, sez. I, f. 28r Lucca, BCF 184, sez. I, f. 2r Lucca, BCF 184, sez. I, f. 37v Lucca, BCF 184, sez. II, f. 327r Lucca, BCF 184, sez. II, f. 327v Lucca, BCF 184, sez. II, f. 56r
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parzialmente datato sec. XV data stimata; a. 1472 agosto 13 datati ff. 35r-44v cart. ff. II, 265, I' Dimensioni: 292 x 205; specchio di scrittura: 20 [255] 17 x 32 [160] 13 (f. 4); 26 [234] 32 x 53 [105] 47 (f. 20); 25 [232] 54 x 26 [146] 33 (f. 199); 21 [189] 82 x 35 [64 (18) 65] 23 (f. 258); rr. 0/ll. 43 (f. 4); rr. 0/ll. 49 (f. 20); rr. 2/ll. 45 (f. 199); rr. 2/ll. 45 (f. 258) Presenza di note Note del Vaccari a margine dei testi 2-3 Rubricato: segni paragrafali ai ff. 18r-31r, 178vLegatura di restauro
Sottoscritto
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Colophon
A f. 44v: Hic finis fuit die Iovis XIII augusti a Christi natalo (sic) 1472 domino et doctore meo kathedrante domino Fellino Sandei: me inter discipulos eiusdem minimo Petro Maria Lamblancho calamo percurrente cum laude et triumpho Dei optimi et maximi. Amen. Divo Hercule Estense duce II° Ferrariae habenas moderante .Ente possessore Lucca, S. Martino, capitolo della cattedrale (a. non precisabile)Nomi Petrus Maria Lamblanchus, copista in parte (a. 1472); Iohannes Andreas Vacarius, copista in parte e possessore (sec. XV)Storia del manoscritto La compagine raccoglie materiale d'uso di Giovanni Andrea Vaccari (de Vacariis ), studente, possessore e in parte anche copista dei mss. BCF 225, 283, 304 305; su di lui, figura marginale della collezione feliniana ma importante perché viva documentazione dello studio ferrarese, si veda Nuovo_Codex/Materiali in linea/Lucca/BCF/Giovanni_Andrea_Vaccari. Il corpus non è unitario ma riunisce fascicoli raccolti estemporaneamente, tra i quali un sermone di Felino a Ferrara del 1472. Sicuramente alcune parti hanno avuto una circolazione autonoma, come attesta la nota ebraica a f. 32v (riferibile ai soli ff. 19-32: fascicolo unico di 14 ff., elemento più antico della compagine) ma la stretta legatura e la presenza di numerosi fogli bianchi tra i fascicoli (che offrono recollecta dal vivo) rende impossibile rilevare la fascicolazione dopo le prime unità, così come è difficile valutare il numero delle sezioni. È da sottolineare che tutto l'insieme è collegato al Vaccari e che le varie note e prolusioni sono di impianto più retorico che giuridico, come succede per i testi propriamente suoi; senza una lavorazione analitica è difficile precisare se e cosa, oltre al sermo copiato dal Lamblancho, sia riferibile all'insegnamento di Felino a Ferrara nel 1472. A f. 32v (fine del testo 3) nota in ebraico. A f. 265v a matita (sec. XX): 245 / Pl. IV. 220 . Verde (in bibl.) sembra riferire l'insieme all'attività di Felino, in particolare le Conclusiones de indulgentia plenaria , ma il fatto che sistematicamente confonda la mano del Vaccari con quella di Felino (vd. anche ms. BCF 304) invita a cautela: il Vaccari, leggermente più giovane (si addottora nel 1474) ma per un certo periodo collega di Felino lascia recollectae di tutti i suoi maestri spesso senza precisazioni. Nel ms. non compare la mano del Sandei.Bibliografia Baronius Catalogus (1757), pp. 140-141; Blume Bibliotheca (1834), p. 77; Kristeller Iter Italicum (1963), I p. 253; Verde Studio fiorentino (1985), IV.2 p. 681; Murano Autographa I 1 (2012), pp. 279, 282; Mss. med. LU (2015), pp. 157-159 scheda nr. 117, tav. Xa; Colli Felino Sandei (2017), pp. 119-120 n. 71, 126 n. 84
numero d'ordine: I
I. ff. 1r-18v Recollecta super libros Decretalium Note Si tratta di due fascicoli (quinterno e quaterno) con ampi spazi vuoti, di Giovanni Andrea Vaccari, privi di continuità testuale. numero d'ordine: II
II. ff. 19r-31r Fridericus Petruccius de Senis v. 1321, m. 1348 , Tractatus super permutatione beneficiorum text. inc. Quia circa materiam permutationum beneficiorum plurima dubia text. expl. et tuum detur nepoti meo. Note Il presente testo e il successivo costituiscono un setterno in buona minuta corsiva, sotto il profilo grafico sicuramente precedente al resto della compagine. A f. 228r: Explicit tractatus super materia permutationum editus per magistrum ven. dominum Frederichum de Senis decretorum doctorem . Il testo del Petrucci, preceduto dalla tavola a f. 19r, coincide grosso modo con quello presente nel ms. BCF 221 (vd. scheda, anche per indicazioni repertoriali); anche la tavola non si differenzia sostanzialmente da quella che lì si presenta come innovazione attribuita a Lapo da Castiglionchio, ma che l'esegesi, conformemente alle edizioni antiche, attribuisce invece a Lapo Tutti da Poggibonsi. È comunque da notare che la tavola, sotto il profilo testuale, è del tutto insignificante e facilmente di natura poligenetica, che qui inoltre presenta non 40 ma 39 questioni e che mancano nel presente ms. le brevi allegationes del Tutti. Sotto il profilo grafico è da sottolineare non solo l'antecedenza cronologica del fascicolo interessato (il setterno potrebbe anche toccare appena il sec. XV) ma anche la sua collocabilità in zona toscana. numero d'ordine: III
numero d'ordine: IV
IV. ff. 35r-44v Felinus Sandeus, Lucensis episcopus n. 1444, m. 6-9-1503 , Sermo prol. inc. Saepe numero consideravi commilitones text. inc. Pro regula igitur tenetur quod numquam praesumitur ro.pontifex per litteras ad beneficia text. expl. quod facit per doctoribus quorum vigiliis iniecta sunt in auditoribus optima fundamenta. Note A f. 44v i tenore della nota sopra riportata per esteso Hic finis fuit die iovis XIII. augusti a (Ch )risti natalo 1472 domino et doctore meo kathedrante domino Fellino Sandaeo me inter discipulos eiusdem minimo Petro Maria Lamblancho . (nonché la data, immediatamene precedente l'inizio delle ferie estive) induce a pensare che si tratti di un discorso di chiusura dell'anno accademico. Lo stesso Lamblanco è documentato al servizio di Felino nello stesso anno da Murano (cfr. in bibl. Autographa ). numero d'ordine: V
V. ff. 49r-78v Notae et formulae iuris Note Questa parte, tutta di mano del Vaccari non si configura né come recolletta né come lettura, ma come glosse e note sul corpus canonico. numero d'ordine: VI
VI. ff. 79r-95v Iohannes Andreae n. 1271 ca., m. 7-7-1348 , Lectura super arboribus consanguinitatis et affinitatis prol. inc. Christi Iesu, gloriose virginis. aggredior lecturam utriusque arboris Io. An. cuius glo. ad contextum p(re)ponam et eam ex doctorum suppletionibus text. inc. Dividitur igitur tota ista glosa Io. An. super arbore consanguinitatis Note Nel testo è richiamato quasi completamente la Lettura sull'arbor di Giovanni d'Andrea. A f. 94r alla fine della parte dell'arbor consanguinitatis si legge: Hic expedita arbor consanguinitatis transe [a ]mus ad arborem affinitatis in Dei nomine et sancti Barnabe, cuius festum cras celebrabimus (la scrittura è imprecisa per la fretta e molto probabilmente è una reportatio ). numero d'ordine: VII
numero d'ordine: VIII
VIII. ff. 210r-242v Notae et formulae iuris Note La parte si apre con un testo sul tit. De celebratione missarum (X.3.41), di una mano sconosciuta, cui segue quella del Vaccari, ma che poi nuovamente riprende da f. 239v. La lettura sembra interrompersi al f. 232v e, pur richiamando precise rubriche delle decretali, non svolge argomentazoni giuridiche ma pare una raccolta di riferimenti patristici di supporto; seguono altri brevi testi, tra i quali una ampollosa captatio benevolentiae , f. 237r-v, adespota. Certamente una parte dei testi è riferibile alla formazione scolastica del Vaccari numero d'ordine: IX
numero d'ordine: X
Risorse esterne collegate Lucca, BCF 220, f. 1r Lucca, BCF 220, f. 210r Lucca, BCF 220, f. 247r Lucca, BCF 220, f. 31r Lucca, BCF 220, f. 32v Lucca, BCF 220, f. 35r Lucca, BCF 220, f. 44v Lucca, BCF 220, f. 79r Lucca, BCF 220, f. 95v
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Responsabile descrizione interna CODEXLucca, Biblioteca Capitolare Feliniana, 221
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cart. e membr. cart. ff. 1-219; membr. ff. 220-229 ff. III, 230, II', numerazione antica al marg. sup. che omette un foglio tra 198 (ora 198bis ) e 199 e giunge fino a 229; i ff. II-III e I' sono membr. antichi, i ff. I e II' cart. di restauro Dimensioni: 302 x 220 max.Legatura di restauroEnte possessore Lucca, S. Martino, capitolo della cattedrale (post XV)Storia del manoscritto È difficile valutare la situazione della compagine: a parte i ff. 220-229, di diversa storia e provenienza, qui aggiunti in periodo non ben precisabile, tutto il resto è di mano unica in minuta e regolare scrittura di tipo notulare ma non affrettata. Questa mano ha steso sul f. I' una tavola, con esatti rinvii ai fogli, che elenca tutti i testi presenti fino al consiglio di Giovanni d'Andrea di f. 191. È chiaro che siamo in presenza di materiale personale, rimasto a lungo sfascicolato - forse, ma non sicuramente, del tutto coincidente con l'attuale compagine - nel quale possiamo solo tentare l'individuazione di blocchi tematicamente, codicologicamente e, all'apparenza, cronologicamente omogenei.Bibliografia Zaccaria, Excursus (1754), pp. 16-17; Baronius Catalogus (1757), pp. 141-145; Blume Bibliotheca (1834), pp. 54, 56, 59, 63, 66, 67, 71; Kuttner (1937), pp. 306, 320; Dolezalek (1972), I; Holtzmann Studies (1979), pp. XXVIII, 243-271; Holtzmann Decretales ineditae (1982); Hartmann-Pennington Canon Law (2008), p. 289 nr. 163; Bartocci Ereditare (2009), p. 441; Parmeggiani Consilia (2011), pp. LXXI-LXXVI in part.; Murano Autographa I 1 (2012), p. 82; Mss. med. LU (2015), pp. 159-161 scheda 118; Dolezalek Juridical Paradigms (2020), p. 176
U.C. I (ff. 1-88) sec. XIV ultimo quarto data stimata cart.Luogo di copia Italia (sec. XIV ultimo quarto) ff. 88, a f. 88v marg. inf. il copista e organizzatore del corpus ha vergato il richiamo alla sezione successiva; fascicoli 1 (12), 2-3 (10), 4-6 (12), 7 (14), 8 (6): i fascicoli sono numerati anticamente al marg. inf. del foglio iniziale 1-8; il fasc. 8 era in origine un quaterno, privo di due fogli nella seconda metà Dimensioni: 301 x 220 (f. 8); specchio di scrittura: 20 [232] 49 x 52/4 [102] 4/58; rr. 0/ll. 55 (f. 77r var.) Disposizione del testo: sono tirate solo doppie linee di giustificazione verticali; poiché il testo procede a gruppi di glosse il numero delle linee di scrittura è del tutto variabile Presenza di glosse vd. descrizione interna al testo 1Ente possessore Lucca, S. Martino, capitolo della cattedrale (post XV)
numero d'ordine: I
I. ff. 1r-85v Iohannes Andreae n. 1271 ca., m. 7-7-1348 , Apparatus ad Librum sextum text. expl. quod ex eorum ministerio probos colligit. Io. An. prooem. inc. Bonifatius ibi Universis - Dixit Guillelmus in Gregorio quod alius quod papa scribens universis non debet se permictere text., f. 1r inc. Fideli - Fidelis dicitur qui facit quod debet videlicet promictit Note Apostillae super VI libro in textu et glo(sis). Il testo procede come insieme di glosse generalmente siglate Io. An. . Sono bianchi i ff. 86-88.
U.C. II (ff. 89-120) sec. XIV ultimo quarto data stimata cart.Luogo di copia Italia (sec. XIV ultimo quarto) ff. 32; fascicoli 1-4 (8) Dimensioni: 302 x 220; specchio di scrittura: 21 [233] 48 x 22 [79 (7) 77] 35; rr. 51/ll. 51Ente possessore Lucca, S. Martino, capitolo della cattedrale (post XV)
numero d'ordine: I
I. ff. 89ra-120rb Guillelmus de Mandagoto m. 11-11-1321 , Tractatus de electionibus ep. ded. inc. Venerabili viro discretione scientia et moribus prol. inc. Quia dum ellectiones iminent celebrande nequit text. inc. Ad principale propositum in illius nomine quo cuiuslibet boni operis Note Al marg. sup. di f. 89r: Libellus a magistro G. de Mandagoto archid.. super electionibus facien dis . Il libellus è diviso in due parti, a f. 99ra: Hic finit textus m. G. de Mandagoto. Incipit apparatus . L'apparato arriva fino a f. 120rb, inc. Venerabili: cum illius non sim auctoritatis quod . A f. 120v è copiata, sempre della stessa mano, una lettera riguardante i beni del monastero di San Bartolomeo della diocesi di Fiesole. La copia sembra interrotta (o almeno si chiude) con la nota sine alia lectera .
U.C. III (ff. 121-219) sec. XIV.2 data stimata cart.Luogo di copia Italia (sec. XIV terzo quarto) ff. 100, ripetuto due volte il nr. 198; fascicoli 1-2 (10), 3-7 (16) Dimensioni: 298 x 217; rr. 0/ll. 46 (f. 192r, var.) Disposizione del testo: la delimitazione dello specchio è ottenuta nei fascicoli centrali per piegatura; altrove è del tutto assenteEnte possessore Lucca, S. Martino, capitolo della cattedrale (post XV)
numero d'ordine: I
I. ff. 121r-124v Lapus Castelliunculus senior v. 1353, m. 27-6-1381 , Consilia text. inc. In questione commissa elicio tria puncta principalia: primum est numquid actor agendo Note Si tratta di un consilium super questione mota monasterio Sancte Trinitatis; cfr. Murano Autographa , I.1, p. 82 (voce: Lapo da Castiglionchio il Vecchio curata da Giovanna Murano) numero d'ordine: II
II. ff. 125r-128r Angelus de Ubaldis de Perusio n. 1400 ca., m. 1490 , Consilia text. inc. In Dei nomine et sue matris virginis gloriose amen. In causa predicta est hoc ordine procedendum ut recta possit text. expl. et me subscripsi et solito sigillo mei nominis sigillavi. Note Ai ff. 128r-129r estratti di due privilegi papali oggetto dei Consilia: 1. Gregorius IX papa, Controversia que inter (Roma, Laterano, 12.I.1128; Potthast 8105) 2. Gregorius IX papa, Officii nostri sollicitud (Roma, Laterano, 1.XII.1227) numero d'ordine: III
III. ff. 129r-132v Iohannes Calderinus v. 1326, m. 1365 , Consilia text. inc. Gregorius papa IX concessit episcopo Fesulano suisque successoribus dictam ecclesiam Rubrica diplomatica Thema super quo iuris consilium petitur tale estNote In fine la copia riferisce l'autenticazione: Et huic consilio apponi feci consuetum sigillum (da Parmeggiani, Consilia , p. LXXIII) numero d'ordine: IV
IV. ff. 133r-138r Iacobus de Fulchis v. 1376-1392 , Consilia text. inc. Punctus questionis amicabiliter mihi concorditer examinande et consulende text. expl. publicum conficere documentum Note Copia di un consilium che riporta l'autentica autoriale: Ego Iacobus de Fulchis de Florentia decretorum doctor predicta predicta et supradcripta per dictum ser Donatum sic dixi et scripsi. Sic dico et consulo et ideo me propia manu subscripsxi et consuetum sigillum meum effigi mandavi (da Parmeggiani, Consilia , p. LXXIII) numero d'ordine: V
V. f. 138r-v Lapus Castelliunculus senior v. 1353, m. 27-6-1381 , Consilia text. inc. Queritur numquid capitulum ecclesie aretine posset statuere quod fructus locorum text. expl. ex causis et rationibus predictis. Note La copia riferisce l'autentica finale: Ego Lapus de Castiglionchio decretorum doctor dico et consulo ... ideoque me subscripsi et sigillum meum apposui consuetum in testimonium dictorum ; cfr. Murano Autographa , I.1 p. 82 (voce: Lapo da Castiglionchio il Vecchio curata da Giovanna Murano). numero d'ordine: VI
numero d'ordine: VII
VII. ff. 141v-157r Notabilia super decretalibus text. inc. Firmiter: quid sit fides et quot modis dicatur inc. et quando illud sit necesse exhiberi. Note testo adespoto e anepigrafo numero d'ordine: VIII
VIII. ff. 157v-159v Consilia inc. Facto ita se habet:Guido Francisci sui condidit testamentum Note Il consilium - per il quale vd. Parmeggiani, Consilia , p. LXXIV - è sottoscritto da Filippo Corsini, Giovanni da Poggibonsi, Niccolò Cambioni, Lapo da Castiglionchio e Baldo da Figline ma potrebbe essere attribuito principalmente al giurista aretino Francesco Albergotti numero d'ordine: IX
IX. f. 160r-v; ff. 170v-171r Lapus Tuctus n. saec. XIII ex., m. ante 4-8-1363 , Additiones ad Frederici de Senis tractatum De beneficiorum permutationibus Attribuzioni in rubrica Lapus Castelliunculus senior v. 1353, m. 27-6-1381Rubrica diplomatica Tabula sive inventarium ad infrascriptas questiones facilius inveniendas facta vel ordinatam per dominum Lapum de Castiglionchio.. (f. 160r)Note Tavola (f. 160r-v) e addictiones (ff. 170v-171r) qui attribuite a Lapo da Castiglionchio sono in realtà opera di Lapo Tutti da Poggibonsi e come tali sono passate alla stampa (cfr. anche Schulte II, p. 239 e vedi nel BCF 220 il testo nr. 2), certo è che tra il Tutti e Lapo correvano dei precisi rapporti (vd. Spagnesi Dominus Lapus , p. 137 in part.) e forse l'attribuzione nel manoscritto ha un suo significato. È da tener presente, per agevolare le consultazioni repertoriali, che Lapo Tutti - forma volgare normalizzata, in latino Lapus Tuctus - diventa spesso Lapo Tatti (Lapus Tactus). numero d'ordine: X
numero d'ordine: XI
XI. ff. 171v-173v Consilia Note da Parmeggiani: «sapientes» toscani, consilium numero d'ordine: XII
numero d'ordine: XIII
numero d'ordine: XIV
numero d'ordine: XV
numero d'ordine: XVI
numero d'ordine: XVII
numero d'ordine: XVIII
XVIII. ff. 189v-191r Consilia text. 1 inc. Punctus questionis talis est: pro parte Puccii Monalduccii actoris text. 2 inc. Questio talis est: scolaris clericus in minoribus text. 3 inc. In privilegio exceptionis concesso per papam Bonifatium VIII. hospitali sancti Bartolomei ad Mungnonem prope Florentiam Attribuzioni in rubrica Fridericus Petruccius de Senis v. 1321, m. 1348; Iohannes Andreae n. 1271 ca., m. 7-7-1348Note Brevi testi tra i quali si segnala: 1. Fridericus de Senis, Quaestio De appellationibus ; 2. quaestio anonima; 3. consiglio di Giovanni d'Andrea numero d'ordine: XIX
numero d'ordine: XX
XX. ff. 204r-210r Dubia et notae iuris text. f. 207r inc. Habet consuetudo et statuta fore totius Ytalie quod Note Anonime notabilia su cause civili e criminali; ai ff. 207r-210r anonimo trattato di questione dotali. La raccolta presenta ampi spazi bianchi interni; sono bianchi anche i ff. 210v-219v.
U.C. IV (ff. 220-229) sec. XIII med. data stimata membr.Luogo di copia Italia (sec. XIII med.) ff. 10; fascicoli 1-2 (5): i due fascicoli presentano i rispettivi bifogli centrali integri e solidali (ff. 222-223 e 227-228), gli altri fogli sembrano singoli e di corrispondenza non ricostruibuile Dimensioni: 296 x 210; specchio di scrittura: 19 [242] 35 x 22/3 [66 (5/5) 67] 42; rr. 64/ll. 63Stato di conservazione Macchie di umido e pergamena brunitaEnte possessore Lucca, S. Martino, capitolo della cattedrale (post XV)
numero d'ordine: I
I. ff. 220ra-229r Collectio Lucensis text. inc. In presentia nostra positus Anbrosius duxisti Note Il testo è interamente pubblicato in Holtzmann (in bibl.); vd. anche Hartmann-Pennington (in bibl.).
Risorse esterne collegate Lucca, BCF 221, sez. I, f. 77r Lucca, BCF 221, sez. II, f. 120v Lucca, BCF 221, sez. III, f. 187r Lucca, BCF 221, sez. III, f. 192r Lucca, BCF 221, sez. IV, f. 220r
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sec. XIV primo quarto data stimata membr. ff. I, 250, II'; fogli di guardia antichi; fascicoli 1-16 (8), 17 (10), 18-31 (8): richiami centrati al margine inf. molto in basso; la successione dei fogli interna ai fasc. è segnata in modo variabile e seguibile a tratti Dimensioni: 458 x 280; specchio di scrittura: 60 [227] 171 x 52 [66 (13) 67] 66 (testo, var.); rr. 45/ll. 45 (var.)Scritture e mani : littera textualis Presenza di glosse Il manoscritto è ricchissimo di aggiunte marginali, sostanzialmente di mani francesi tre e quattrocentesche; rari interventi del Sandei; le glosse sono siglate Iac. (= Iacobus Butrigarius), Bartholus (= Bartholus de Saxoferrato), Odo. (= Odofredus de Denariis), le ultime sono di mano di Felino Sandei Decorato Iniziali semplici; Iniziali figurate: iniziale figurata a f. 1r; spazi riservati RubricatoLegatura antica in cuoio su assi, molto sciupata; persi fermagli, quasi totalmente le parti metalliche e la catena, della quale resta traccia sul piatto anterioreEnte possessore Lucca, S. Martino, capitolo della cattedrale (post 1503)Nomi Felinus Sandeus episcopus, possessore e interventi di (sec. XV.2); Iohannes Baptista ufficiale di dogana, nota doganale di (a. 1460)Storia del manoscritto A f. 250 la nota di vendita un libraio francese (Ronna?) del 1450. A f. 1r marg. inf., semitagliata la nota doganale: 1460 die xiii iunii Io. Baptista (stesso funzionario, a giudicare dalla scrittura, della nota sul BCF 325). Sul piatto anteriore il titolo Codex direttamente sul cuoio. In base agli aspetti grafici e decorativi il manoscritto è collocabile nella zona meridionale della Francia, con forti convergenze verso prodotti tra Tolosa e Montpellier; lo studio delle glosse potrà confermare la supposizione.Bibliografia Baronius Catalogus (1757), pp. 209-210; Blume Bibliotheca (1834), p. 70; Dolezalek (1972), I; Mss. med. LU (2015), p. 209 scheda 183; Colli Felino Sandei (2017), p. 98 n. 9; Dolezalek Juridical Paradigms (2020), p. 178
numero d'ordine: I
I. ff. 1ra-250vb Iustinianus imperator n. 482 ca., m. 11-11-565 , Codex prol. inc. Hec que necessario corrigenda esse multis retro principibus text., f. 3ra inc. Imp. - Cunctos populos quos clemencie Rubrica diplomatica In nomine domini nostri . incipit constitucio Codicis domini Iustiniani sacratissimi principis (f. 1ra)Note Il testo è stato controllato con l'incunabolo IGI 5431 (Roma, Lauer, 1478), attuale BCF 321, non proveniente dal lascito Sandei (sulla controguardia in fine: Iacobus de Mutis libros ). numero d'ordine: II
II. ff. 1r-250v Accursius n. 1184 ca., m. 1260 ca. , Glossa ordinaria , V - Glossa ordinaria in Codicem prol. inc. In nomine Domini - Incipit a deo ut i(nfra). de of. pre(f.) preto. text. inc. Hec necessario - Hec scilicet iam correcta vel melius corrigenda
Risorse esterne collegate Lucca, BCF 320, f. 105r Lucca, BCF 320, f. 139r Lucca, BCF 320, f. 1r Lucca, BCF 320, f. 3r
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Composito
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cart. ff. II, 317, III'; ff. I e III' di restauro, ff. II e I'-II' guardie anticheLegatura di restauro in assiEnte possessore Lucca, S. Martino, capitolo della cattedrale (post 1503)Nomi Felinus Sandeus episcopus, responsabile del composito e possessore (sec. XV.2)Storia del manoscritto La compagine riunisce una parte manoscritta e due incunaboli, corrispondenti a: B = IGI 9133, SPINELLUS, NICOLAUS, Super tribus libri Codicis , Pavia 1491; C = IGI 9971, UBALDIS, BALDUS DE, Super decimo, undecimo et duodecimo libro Codicis ; ANGELUS DE UBALDIS, Super decimo, undecimo et duodecimo libro Codicis , [Pavia c. 1490]. L'assemblaggio delle due stampe si deve al Sandei che a f. 223r (foglio iniziale, a1, della prima) stende un indice complessivo. La parte manoscritta, invece, pur se ugualmente di provenienza felinana, non presenta i segni che connotano le organizzazioni originarie. L'indice e le note a f. 223r sono vergate in più riprese ma si riferiscono esclusivamente alle parti a stampa: Super tribus libris Nico. de Neap. / Bal. et Ange. simul e accanto, ulteriormente: Bal. solum super X° et duobus ti. super XI° ; Ange. super X et XI tamen ; e ancora: Habes et Juanne de Platea super tribus libris in alio libro .Bibliografia Baronius Catalogus (1757), pp. 227-228; Dolezalek (1972), I s.v. ; Borsa Sub nomine nobilitatis (2007), pp. 87-122; Mss. med. LU (2015), pp. 219-220 scheda 199; Colli Felino Sandei (2017), p. 98 n. 9
U.C. I ms. (ff. 1-222) datato a. 1472 cart. in folio ff. 222; fascicoli 1-21 (10), 22 (12) Dimensioni: 441 x 285; specchio di scrittura: 56 [265] 120 x 41 [70 (45) 71] 58; rr. 60/ll. 60Scritture e mani : librariaLingua copisti latino; volgare italiano Rubricato: da f. 152rStato di conservazione Supporto danneggiato dall'acidità dell'inchiostro; restauro recente
Colophon
A f. 137vb: Explicit lectura domini Bartoli de Saxoferato super secundam partem Codicis. Deo gratias 1472 .Ente possessore Lucca, S. Martino, capitolo della cattedrale (post 1503)Nomi Felinus Sandeus episcopus, possessore (sec. XV.2)Storia del manoscritto La data a f. 137v pare potersi grosso modo estendere a tutta la parte manoscritta, che presenta una relativa omogeneità ed è tutta di una sola mano.
numero d'ordine: I
numero d'ordine: II
numero d'ordine: III
numero d'ordine: IV
IV. f. 210rb-va Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321 , Le dolci rime d'amor ch'io solea (2) text. inc. Le dolçe rime d amor ch io solea Rubrica diplomatica Cantilena moralis Dantis Aldigeris poete vulgaris sup(er) qua est fundata repeticio precedens, quam vide per eum comentatum (sic) in libello sui Convivii, quem ipse fecit et (con)posuit in tercia parte libelli predicti (f. 210rb)Note La canzone dantesca, che apre il libro IV del Convivio (nr. LXXXII nell'edizione critica di Barbi del 1921) viene richiamata e discussa da Bartolo nella repetitio al tit. De dignitatibus (C. 12.1.1, Si ut proponitis ). Il testimone feliniano offre il testo dantesco completo che viene a dividere in due il commento di Bartolo sui lb. IX-XII del Codice. numero d'ordine: V
V. ff. 210vb-222vb Bartholus de Saxoferrato n. 10-11-1313/1314, m. 10-7-1357 , Commentarium super Codice text. inc. Neque famosis: notati infamia iuris aut facti vel inquinati scelere Note da C. 12.1.2; vd. Note al testo precedente. Per il commento bartoliano cfr. Borsa in bibl. A f. 222vb è riproposto il colophon dell'antigrafo: et hic sit finis lecture domini Bartoli de Saxoferrato legum doctoris trium librorum codicis. Deo gratias. amen. Anno milleximo CCCCVI die primo mensis maii .
Risorse esterne collegate Lucca, BCF 350, sez. I ms., f. 137v Lucca, BCF 350, sez. I ms., f. 1r Lucca, BCF 350, sez. I ms., f. 210r
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sec. XV ultimo quarto data stimata cart. in folio ff. I, 294, I', cartulazione antica al marg. sup.; fascicoli 1 (10), 2 (8), 3-8 (10), 9 (8), 10- 29 (10), 30 (8): richiami centrati orizzontali; i fasc. 1-2 sono stati lasciati di servizio, destinati all'indice, la filigrana (fiore) di tutta la compagine è unica; i fascicoli sono segnati (ma a partire dal terzo) a-bb Dimensioni: 408 x 283; specchio di scrittura: 54 [256] 98 x 44 [66 (32) 67] 74; rr. 2/ll. 60, rigatura a colore: leggeraScritture e mani : libraria Decorato Iniziali decorate: a f. 19r iniziale decorata con oroLegatura di restauro; titoli sui tagliEnte possessore Lucca, S. Martino, capitolo della cattedrale (post 1503)Nomi Felinus Sandeus episcopus, possessore e interventi di (sec. XV ultimo quarto)Storia del manoscritto A f. 1r, marg. inf.: Hic sunt 443 consilia Baldi de quibus impressores, qui V volumina consiliorum eiusdem impresserunt, nullam, ut pro certo reperio, noticiam habuerunt ; la nota, di mano del Sandei, fa riferimento alla stampa Venezia 1491, IGI 9930, da lui posseduta e fittamente annotata (BCF 352). Il manoscritto, analiticamente studiato da Colli (in bibl.) dipende direttamente dai minutari fatti approntare a fini professionali da Baldo stesso. Di questi minutari, a lungo curati dal figlio Francesco degli Ubaldi nella biblioteca familiare di Perugia, dodici sono attualmente conservati nel fondo Barberini della Biblioteca Vaticana, almeno cinque sono andati persi. Il testimone feliniano, dipendente da un ms. tutt'ora esistente (BAV, Barb. Lat. 1405) e da uno dei deperditi, sarebbe dunque di origine perugina, giunto forse nelle mani del Sandei quando, uditore di rota, si trovava a Roma. L'esemplare che il copista segue è comunque difettoso, come nota a f. 266v marg. inf.: ista carta cum cartis seguentibus maximam indigent correctionem et hoc ex defectu exemplaris .Bibliografia Baronius Catalogus (1757), p. 228; Bonolis Consigli inediti (1903), pp. 641-642, 861-866; Bonolis Questioni di diritto (1908), pp. 1-5, 145-194; Bonolis Condizione degli oblati (1909), pp. 277, 306-310; Dolezalek (1972), I s.v. ; Ghilarducci Il vescovo Felino (1972), p. 176; Kirshner Ars imitatur (1974), p. 306n; Kirshner Between Nature (1979), p. 179 nn. 180-190; Canning Political Thought (1987), p. 14n; Pennington Consilia of Baldo (1988), p. 90; Colli Cod. 351 (1991), pp. 255-256, 258, 262- 264, 265, 266-275, 276-279; Colli Libri consiliorum (1995), p. 228; Colli Collezione d'autore (1998), p. 325n (ried. 317); Colli Elenco di libri (1999), p. 194 (ried.: 384); Colli Idiografo (1999), pp. 113-114, 117n (243-244, 247n); Colli Consilia dei giuristi (1999), pp. 202, 203 (ried. 478, 480); Kirshner Baldus de Ubaldis (2000), pp. 158, 188-190; Colli Esemplare di dedica (2000), p. 89n (ried.: 171); CALMA (2002), I.5 pp. 581-582; Fredona Baldus (2011), pp. 148-154; Murano Autographa I 1 (2012), pp. 108, 280-281; Mss. med. LU (2015), p. 220 scheda 200; Colli Felino Sandei (2017), pp. 103 n. 32, 131-132, tav. X
numero d'ordine: I
I. ff. 19ra-292rb Baldus de Ubaldis n. 2-10-1327, m. 28-4-1400 , Consilia text. inc. Factum ita se habet: Simon ser Angeli de Cortona accepit in uxorem dominam Note Ai ff. 1r-12r indici di mano del Sandei. I consigli sono per la quasi totalità del giurista Baldus de Ubaldis, ma sono sporadicamente presenti anche: Bartholus de Saxoferrato, Arsendinus de Arsendis, Paganinus a Sala, Angelus de Gambilionibus. Sono copiate anche addizioni e glosse del figlio di Baldo, Francesco, curatore della raccolta. Kirshner (in bibl.) pubblica il consiglio nr. 168 (ff. 116vb-117ra); per bibliografia minore si rinvia agli specifici lavori di Colli sull'autore.
Risorse esterne collegate Lucca, BCF 351, f. 19r Lucca, BCF 351, f. 1r Lucca, BCF 351, f. 267v Lucca, BCF 351, f. 292r Lucca, BCF 351, f. 73r
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datato a. 1465 novembre 9 cart. in folio ff. VI, 266, IX', numerazione recente; i ff. I, II, IX', X' sono guardie di restauro; i ff. III-VI sono un duerno antico, in bianco; i ff. I'-VIII', compresi nella numerazione come 267-274, sono un quaterno antico, in bianco; fascicoli 1-25 (10), 26-27 (8): richiami verticali lungo la giustificazione interna; segnature dei fascicoli a registro a-cc Dimensioni: 432 x 287; specchio di scrittura: 62 [264] 106 x 35 [64 (38) 67] 83; rr. 60/ll. 60 Presenza di note Ai margini annotazioni del giurista lucchese Libertà Nanni (per il quale vd. Nuovo_Codex/Materiali in linea/Lucca/BCF/Libertà_Nanni). Decorato Iniziali semplici; Iniziali decorate: a f. 1r iniziale decorata RubricatoLegatura di restauro
Sottoscritto
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Colophon
A f. 265vb: . per me Gualterum Iohannis de Wesenbeke anno domini MCCCCLXV IX novembris .Ente possessore Lucca, S. Martino, capitolo della cattedrale (post 1503)Nomi Gualterius Iohannis de Wesenbeke, copista (a. 1465); Libertas Nanni Lucensis iuris doctor, possessore (sec. XV.2)Storia del manoscritto Allo stesso copista si possono collegare gli altri due manoscritti del Nanni, BCF 361 e 363.Bibliografia Baronius Catalogus (1757), pp. 230-231; Dolezalek (1972), I s.v. ; Mss. med. LU (2015), pp. 220-221 scheda 201; Pomaro Copisti stranieri (2016), p. 138
Risorse esterne collegate Lucca, BCF 353, f. 1r
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datato a. 1471 cart. in folio ff. VII, 208, III'; ff. IV-VII guardie antiche; ff. I-III e I'-III' di restauro; fascicoli 1-20 (10), 21 (8): richiami orizzontali centrati; segnatura a registro alfabetico Dimensioni: 443 x 283; specchio di scrittura: 65 [268] 110 x 38 [58 (37) 58] 92; rr. 60/ll. 60Legatura di restauro
Sottoscritto
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Colophon
A f. 205vb: Completus hoc opus Bartoli super 2a parte Digesti veteris quinternorum XXI (accanto a XVII cassato) per me Heinricum Petri Boll pro eximio utriusque iuris doctore domino Felino Sandei anno domini 1471 quo catedram matutinam ordinariam in iure canonico Ferrarie rexit et in ea trimphavit cum prius triennio extraordinariam de sero rexisset et matutinam summis laboribus meruerit. Ente possessore Lucca, S. Martino, capitolo della cattedrale (post 1503)Nomi Heinricus filius Petri Boll, copista (a. 1471); Felinus Sandeus episcopus, possessore (sec. XV.2)Storia del manoscritto Per Enrico Boll de Zeelandia vd. Nuovo_Codex/Materiali in linea/Lucca/BCF/Felino_Sandei.Bibliografia Baronius Catalogus (1757), p. 231; Dolezalek (1972), I s.v. ; Mss. med. LU (2015), p. 221 scheda 202; Pomaro Copisti stranieri (2016), p. 139; Colli Felino Sandei (2017), pp. 98 n. 9, 101
Risorse esterne collegate Lucca, BCF 354, f. 1r Lucca, BCF 354, f. 205v
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