sec. XV terzo quarto data stimata cart. in folio ff. I, 87, I', numerazione meccanica sul margine superiore esterno, calante di una unità perché segna 37bis la carta, bianca, fra gli attuali ff. 37 e 38; bianchi i ff. 37r-37bis v, 56v, 58v, 59v-60v, 62r-63v; guardie cartacee moderne; fascicoli 1-2 (10), 3 (8), 4 (10), 5 (9), 6 (6), 7 (4), 8 (8), 9 (2), 10 (8), 11 (10), 12 (6): richiami orizzontali a centro pagina, fra code, ai fascicoli 1-3; due richiami sporadici interni alla fine dei fascicoli 5 e 6; il manoscritto assembla fascicoli spesso frammentari anche se testualmente completi, individuando con lettera alfabetica sul foglio iniziale, al margine superiore, ogni nuova unità; possiamo così seguire i fascicoli: a-d (ff. 1-37bis), e (ff. 38-46: quinterno privo del foglio finale), [f ] (ff. 47-52, insieme fattizio, privo di segnatura), g-h (ff. 53-56 e 57-60), i (bifoglio) e k-l-m (quaterno, quinterno e ternione regolari) Dimensioni: 288 x 215; specchio di scrittura: 30 [216] 42 x 25 [150] 40 (ff. 1-58); 25 [210] 53 x 41 [132] 42 (ff. 61-86); rr. 41/ll. 40 (ff. 1r-58r; var.); rr. 31/ll. 30 (ff. 61r-86v), rigatura a colore; a seccoScritture e mani : cancelleresca all'antica Presenza di note / correzioni Numerose le integrazioni e le correzioni, soprattutto nell'ultima sezione, dovute agli interventi di Giorgio e Andrea Trapezunzio, Bessarione, Nicola Cusano (vd. Storia del ms.) RubricatoLegatura moderna in cartone e mezza pergamenaStato di conservazione Segni di intervento di roditori sul margine inferiore dei primi quattro fogli; il codice è rifilatoNomi Nicolaus Cusanus, note di (sec. XV terzo quarto); Bessarion cardinalis, note di (sec. XV terzo quarto); Georgius Trapezuntius, note di (sec. XV terzo quarto); Andreas Trapezuntius, note di (sec. XV terzo quarto); Iohannes Andreas de Bussis, note di (?) (sec. XV terzo quarto); Petrus Balbus, note di (?) (XV terzo quarto)Storia del manoscritto L'insieme presenta tre sezioni corrispondenti ai ff. 1-37bis, 38-60 e 61-86; poiché nessuna mano (né di testo né ai margini) oltrepassa la sezione di pertinenza è probabile che l'assemblaggio sia avvenuto in un secondo tempo riunendo materiale sedimentatosi presso uno degli illustri chiosatori della terza sezione. La risistemazione complessiva rende più comprensibile la descrizione a scheda unica. Il codice deve la sua notorietà al fatto di essere testimone unico della versione trapezunziana del Parmenide e, soprattutto, al fatto di tramandare questo testo con un cospicuo apparato di postille, fra le quali spiccano quelle di Nicola Cusano (identificate per la prima volta dal Klibansky, cfr. in bibl.), committente e destinatario della traduzione. Non minore rilievo hanno poi le glosse assegnate alle mani del cardinale Bessarione, di Giorgio e Andrea Trapezunzio che si alternano sui margini, accanto a quelle del prelato tedesco. Restano ancora dubbi circa l'attribuzione di un'ulteriore mano che interviene ad annotare l'ultima parte del manoscritto, per la quale Monfasani ha ipotizzato i nomi di Andrea Bussi o di Pietro Balbi (cfr. in bibl. Monfasani Nicholas of Cusa ; a questo contributo si rinvia inoltre per la pubblicazione delle note). Non è dato sapere come il pezzo sia arrivato a Volterra; probabilmente faceva parte di un fondo conventuale, come farebbe pensare la sua registrazione all'interno dell'elenco di codici e manoscritti provenienti da corporazioni religiose soppresse (cfr. in bibl. Ruocco Parmenide , pp. 16-7). A f. Ir il cartellino con l'indicazione: Sala V Scaffale LVI Palchetto 6 Numero 19 Inv. 6201 ; più sotto, indice del contenuto, di mano moderna; prove di penna a f. 59r.Bibliografia Mazzatinti Inventari (1892), II p. 187 nr. 33; Funaioli Index Guarnacciana (1910), pp. 121-122; Klibansky Plato's Parmenides (1943), pp. 289-291; Garin Traduzioni di Platone (1955), p. 372; Kristeller Iter Italicum (1967), II p. 309; Miglio Antichità di Dionigi (1968); Monfasani, George of Trebisond (1976), pp. 169-171; Labowsky, Bessarion's Library (1979), p. 494; Monfasani Coll. Trapezuntiana (1984), p. 74; Hankins Plato (1990), pp. 186, 378, 431, 476-477, 736; Marsh Xenophon (1992), pp. 177-179; Bessarione e l'Umanesimo (1994), p. 463 nr. 74; Bormann Nikolaus von Kues (1994), pp. 331-340; Pade Checklist (1998), p. 284; Fromentin Antiquités (1998); Monfasani Nicholas of Cusa (2002), pp. 221-252; Ruocco Parmenide (2003), pp. 14-19 in part.; Monfasani Rec. Ruocco (2004), pp. 1360-1362
numero d'ordine: I
I. ff. 1r-16v Lampugninus Biragus n. 1390 ca., m. 9-4-1472 , Oeconomicus praef. inc. Cum exequendis omnibus, beatissime pater, que summum pontificem text., f. 1v inc. Et ipsum quinque audivi etiam de administratione rei familiaris Note La traduzione è preceduta da epistola prefatoria indirizzata a Niccolò V.
numero d'ordine: II
II. ff. 16v-36v Lampugninus Biragus n. 1390 ca., m. 9-4-1472 , Antiquitates Romanae praef. inc. Absolvi, beatissime patre, iussu tuo, hunc librum text., f. 17r inc. Cum nec rationes vellem que afferri solent in proemiis Note La traduzione è preceduta da epistola prefatoria indirizzata a Niccolò V. Il testo è trasmesso secondo la prima redazione della versione, dedicata a Niccolò V, e limitata ai libri I-III; la traduzione completa dell'Antiquitates Romanae sarebbe stata poi destinata a Paolo II (cfr. in bibl. Miglio Antichità di Dionigi , pp. 74-9).
numero d'ordine: III
III. ff. 38r-58r Donatus Acciaiolus n.15-9-1428, m. 28-8-1478 , Vita Demetrii praef. inc. Vitam Demetrii, quem antiqui scriptores expugnatorem urbium dicunt, ab aliis traductoribus text., f. 38v inc. Preclaram meo iudicio prisci sapientes sententiam habuere Note La traduzione è preceduta da epistola prefatoria indirizzata a Pietro de' Medici. La trascrizione del testo si interrompe a metà di f. 56r e riprende poi regolarmente a f. 57r, per mano di un altro copista.
numero d'ordine: IV
IV. ff. 61r-86v Georgius Trapezuntius n. 3-4-1395, m. 1472/1473 , Parmenides praef. inc. Traduxi his diebus, pater optime, de graeco in latinum, Platonis Parmenidem text., f. 64r inc. Cum domo e Clazomenis Athenas venissemus apud forum Rubrica diplomatica Parmenides vel de ideisNote La traduzione è preceduta da epistola prefatoria indirizzata al committente Nicola Cusano.