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Julia Steuart Barrow The Bishop in the Latin West 600-1100 in Celibate and Childless Men in Power. Ruling Eunuchs and Bishops in the Pre-Modern World cur. Almut Höfert - Matthew Mesley - Serena Tolino , London-New York, Routledge (Taylor & Francis Group) 2018 pp. XVI-360, 43-64
Abstract
Dopo aver esaminato la progressiva acquisizione di rilevanza politica ed economica dei vescovi nell'impero carolingio, attorno ai quali spesso gravitavano contadini liberi o semiliberi, l'A. esamina i rapporti degli ecclesiastici con i propri congiunti a partire dal caso di Incmaro di Reims e di suo nipote, l'omonimo vescovo Incmaro di Laon. Nel tentativo di creare un surrogato di quello padre-figlio, il legame zio-nipote si arricchiva di dinamiche di promozione sociale, specialmente in ambito ecclesiastico, garantite dalla posizione del parente e volte in alcuni casi a generare un vero e proprio sistema di successione dinastica. Dopo aver ripercorso le tappe della carriera ecclesiastica e l'evoluzione della prerogativa del celibato, che sembra essere perlopiù osservata a partire dal quarto secolo, l'A. si sofferma sulla terminologia dei rapporti familiari nel latino medievale, riportando una serie di esempi di congiunti celebri. Si passa in seguito ad analizzare il processo di
nutritio , cioè di educazione dei giovani destinati alla carriera ecclesiastica, il sostegno loro garantito negli anni a venire e si menzionano infine alcuni esempi di successione ereditaria padre-figlio all'interno della chiesa. (Manuela Marchei)
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Argomenti e indici Scheda N: 41 - 8448
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-the-bishop-in-the-latin-west-600-1100/744434
Egon Boshof Odo von Beauvais. Hinkmar von Reims und die kirchenpolitischen Auseinandersetzungen im westfränkischen Reich in «Ecclesia et Regnum». Beiträge zur Geschichte von Kirche, Recht und Staat im Mittelalter. Festschrift für Franz-Josef Schmale zu seinem 65. Geburtstag cur. Dieter Berg - Hans-Werner Goetz , Bochum, Winkler 1989 pp. XXII-356, 39-59
Abstract
Betont Odos Eigenständigkeit im Streit um Rothad von Soissons, Hinkmar von Reims, Wulfad von Bourges und Ansegis von Sens
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Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Scheda N: 12 - 1332; 13 - 1276
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-odo-von-beauvais-hinkmar-von-reims-und-die-kirche/1341
John J. Contreni Codices Pseudo-Isidoriani: The Provenance and Date of Paris, B.N. MS lat. 9629 Viator 13 (1982) 1-14 tavv. 6
Abstract
Attraverso un minuzioso esame delle caratteristiche esterne e delle mani degli scribi l'A. conferma la validità dell'ipotesi avanzata da B. Marlette, secondo cui i mss. latini 9629 e 1557 della Bibliothèque Nationale di Parigi costituivano originariamente un solo manoscritto composto probabilmente tra l'872 e l'882 nella provincia di Reims, forse a Laon. Esso contiene, tra l'altro, le
Decretales Pseudo-Isidorianae largamente utilizzate da Incmaro di Reims e da Incmaro di Laon nel corso della loro disputa. Cite également les mss. Berlin, Deutsche Staatsbibl., Phillipps 1764 et Paris, BNF, lat. 12445
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Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Manoscritti
Scheda N: 5 - 1766; 8 - 1705
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-codices-pseudo-isidoriani-the-provenance-and-date/386388
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John J. Contreni The Formation of Laon's Cathedral Library in John J. Contreni Carolingian Learning, Masters and Manuscripts Aldershot, Variorum 1992 (Variorum Collected Studies Series 363) pp. X-333,
Abstract
Articolo pubblicato in «Studi medievali» 13 (1972) 919-39 (cfr. MEL III 3399). L'A. si basa sui cataloghi della biblioteca di Laon curati da Bernard de Montfaucon (
Bibliotheca bibliothecarum manuscriptorum nova , 1739, 364 mss. di cui 119 con breve descrizione), di Dom Bugniâtre (sec. XVIII, ms. Paris, BN, Collection de Picardie 265, comprendente anche l'indicazione degli
ex dono ) e di Félix Ravaisson del 1849. Vengono prese in esame le figure più significative per la formazione della biblioteca: il vescovo Dido (ca. 882-93) di cui restano 9 codici donati a Laon (si tratta di mss. non usati nella scuola, fatta eccezione per il Laon, BM, 24); il vescovo Rodolfo di cui si sono preservati i codici Laon, BM, 130 e 105; i maestri Bernardo e Aldelmo che ereditarono i mss. di Martino Ibernico a cui si deve l'impegno maggiore nella costituzione della biblioteca cattedrale. La sua mano si riscontra infatti in altri 14 codici di Laon che non appartengono al gruppo di Bernardo e Aldelmo (15 mss. attualmente esistenti di cui 10 appartenuti a Martino). La parte finale del lavoro è dedicata allo scrittoio di Laon, attivo, anche se modestamente, nel terzo quarto del IX sec. (provvedeva alla produzione di testi soprattutto scolastici). Tra i codici che l'A. ritiene copiati a Laon si ricordano: Laon, BM, 11, 444 e 468 (gli ultimi due copiati e corretti da Martino stesso). Tra le fonti letterarie impiegate dall'A. si segnalano Incmaro di Reims e Incmaro di Laon. (Lucia Pinelli)
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Argomenti e indici Manoscritti
Laon, Bibliothèque Municipale «Suzanne Martinet», 130 Laon, Bibliothèque Municipale «Suzanne Martinet», 105 Laon, Bibliothèque Municipale «Suzanne Martinet», 11 Laon, Bibliothèque Municipale «Suzanne Martinet», 444 Laon, Bibliothèque Municipale «Suzanne Martinet», 468 Laon, Bibliothèque Municipale «Suzanne Martinet», 24 Paris, Bibliothèque Nationale de France, Collection de Picardie 265 Scheda N: 14 - 4835
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-the-formation-of-laon-s-cathedral-library/56472