Sul confine fra teatro e non-teatro l'A. si sofferma su un genere profano nuovo del medioevo, le cosiddette «commedie elegiache», una ventina di commedie di argomento profano (secc. XII-XIII), oggetto di studi e interpretazioni svariate, di cui ha dato relazione. Per alcuni (ad esempio E. Faral
Les arts poétiques du XIIe et XIIIe siècle Paris 1924) novelle in versi, per altri commedie sui generis (per limitarsi al primo, G. Cohen
La «comédie» latine en France au XIIe siècle Paris 1931), per G. Vinay esito naturale della commedia classica (
La commedia latina del secolo XII in «Studi medievali 18, 1952, pp. 209-71), per Suchomski mescolanza di
delectatio e
utilitas, comunque inserite tra gli
auctores scholastici (
«Delectatio» und «utilitas». Ein Beitrag zum Verständnis mittelalterlicher komischer Literatur Bern-München 1975; cfr. MEL II 3716); se S. Pittaluga (
Prologhi di commedie medievali e prologhi di commedie umanistiche in «Schede medievali» 24-25, 1993, pp. 102-17; cfr. MEL XVIII 5358) ha colto nei prologhi la derivazione da Terenzio e Orazio, G. Orlandi (
Classical Latin Satire and Medieval Elegiac Comedy in
Latin Poetry and the Classical Tradition Oxford 1990 pp. 97-114; cfr. MEL XV 4425) ha suggerito il rapporto commedia/satira, A. Alvar Ezquerra ha identificato un periodo dal
De nuncio sagaci al
De uxore cerdonis, con riferimento alla progressiva teatralizzazione (
Notas a propósito de la comedia elegíaca medieval y sus personajes in
Mito y personaje Burgos 1995 pp. 11-31); A. Molina Sánchez (
La receptión de Plauto y Terencio en la comedia latina medieval in
Estudios sobre Plauto Madrid 1998 pp. 71-100) ha rintracciato in esse presenze da Plauto e Terenzio (anche in chiave satirica), mentre M. Goullet (
Métamorphose d'Ovide: la représentation du sentiment amoureux dans la «Comédie élégiaque» du XIIe siècle in «Revue des études latines» 76, 1998, pp. 241-69; cfr. MEL XXII 6489) ha ipotizzato il formarsi su basi ovidiane di una nuova concezione del sentimento d'amore, preparando la strada all'avvento di istanze cortesi. (Ludovica Radif)
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