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Archivio digitale della cultura medievale
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Iacobus de Varagine n. 1228/1229, m. 13/14-07-1298 in CODEX
Iacobus de Varagine n. 1228/1229, m. 13/14-07-1298
Trovati 26 records. Pagina 1 di 3123
Responsabile descrizione interna CODEX

Arezzo, Biblioteca Città di Arezzo, 405

Composito

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membr.
ff. VI, 37, V', ff. numerati 2-38: numerazione recente a matita estesa al f. I'e al foglio finale di guardia, calcolato 39; paginazione precedente 1-74; i ff. I-III e III'-V' sono cartacei recenti; i ff. IV-V e I'-II' sono cartacei moderni; il f. VI è membranaceo moderno, solidale con il primo foglio del codice
Dimensioni: 260 × 175 (max.).

Legatura di restauro (2013) in piena pelle su quadranti in cartone, cucitura con soffietto su tre nervi singoli in canapa; capitelli passanti
Stato di conservazione  Il codice è acefalo e mutilo; presenta diffusi danni per umidità; rinforzi e imbrachettature in diverse carte. La situazione di degrado è stata fermata dal recente restauro

Ente possessore Arezzo, S. Maria della Misericordia, fraternita (Fraternita dei Laici) (a. non determinabile); Arezzo, SS. Flora e Lucilla, abbazia OSB (a. non determinabile)
Storia del manoscritto Il manoscritto, famoso in quanto conserva due testi unici, venne integralmente èdito già nel 1887 dal Gamurrini. Data la corposità della bibliografia dobbiamo limitarci ai riferimenti bibliografici richiesti dalla descrizione (che sono anche i più recenti ed esaustivi); d'altro canto, essendo il manoscritto in scrittura beneventana, compare sotto la sigla ARC 405 nella BMB: l'aspetto bibliografico è dunque in continuo aggiornamento. Composito di due sezioni - la prima identificabile come unità autonoma già nella lista di libri dell'abate di Montecassino Desiderio (1058-1087), la seconda, per motivi paleografici, con analoga provenienza -, il corpus dovette raggiungere l'assetto attuale in periodo relativamente recente, forse successivamente al 1788 (Gamurrini: S. Hylarii Tractatus, XI-XII). Il manoscritto dovrebbe provenire dall'Abbazia delle Sante Flora e Lucilla, dove giunse tramite Ambrogio Rastrellini, abate di Montecassino dal 1599 al 1602, ritiratosi in fine nella fondazione aretina. E' tutt'ora difficile stabilire quando il percorso dell'unicum ilariano - che non risulta, però, identificabile nell'inventario dei manoscritti passati nel 1790 dall'Abbazia delle Sante Flora e Lucilla alla Fraternita dei Laici- abbia coinvolto anche la Peregrinatio. Ai ff. 2r, 16v, 17r, 38v timbri della Fraternita dei Laici di Arezzo (sec. XIX). Sul dorso (sec. XIX): Peregrinatio S. Hilarii Myst. Al f. Vv annotazione di mano del bibliotecario Gian Francesco Gamurrini (sec. XIX ex.). Non rimane traccia sul manoscritto della collocazione VI.3, per la quale si vedano le precisazioni in Convegno sulla Peregrinatio, pp. 86-7 in part.).
Bibliografia Kwakkel - Newton Medicine, p. 54; Gamurrini S. Hylari tractatus (1887), pp. XI-XII; Mazzatinti Inventari (1896), VI p. 237; Blackman-Betts Concordantia (1989); Convegno sulla Peregrinatio (1990); Cabrera Sagrada Escritura (1993); Paturzo Peregrinatio Egeriae (1994), pp. 301-10; Newton Desiderio e Oderisio (1996), pp. 83-9; Newton, Scriptorium (1999); Romei & Giubilei (1999); Mss. med. AR (2003), pp. 70-1 scheda 67, tavv. LXXXV-LXXXVI

U.C. I, ff. 2-16 sec. XI terzo quarto data stimata
membr.
Luogo di copia Montecassino (Frosinone), S. Benedetto, abbazia OSB (sec. XI terzo quarto)
ff. 15; fascicoli 1 (5), 2 (8), 3 (2): il fasc. 1 è costituito da un foglio singolo e un duerno; il fasc. 3 è residuo di unità più ampia;
Dimensioni: 260 × 172 (max., var.); specchio di scrittura: 16 [198] 42 × 10/4 [122] 4/32 (f. 14r); 16 [198] 42 × 12 /4 [54 (7) 57] 4 /32 (f. 15r, variabile); rr. 33/ll. 33, rigatura a secco

Scritture e mani : beneventana


Decorato
Iniziali semplici: iniziale a penna con motivi di intreccio al f. 12r;
Rubricato

Ente possessore Arezzo, SS. Flora e Lucilla, abbazia OSB (a. non determinabile); Arezzo, S. Maria della Misericordia, fraternita (Fraternita dei Laici) (a. non determinabile)
Nomi Desiderius Casinensis (1027-1087) abbas OSB, possessore (ca. 1058-1087)
Storia del manoscritto Il trattato è identificabile nella lista di libri dell'abate Desiderio (1058-1087) e a tale periodo, negli anni cronologicamente più bassi, è posto, su analisi grafica, da Newton (vd. bibl.)

numero d'ordine: I

numero d'ordine: II

U.C. II, ff. 17-38 sec. XI ultimo quarto data stimata
membr.
Luogo di copia Montecassino (Frosinone), S. Benedetto, abbazia OSB (sec. XI ultimo quarto)
ff. 22; fascicoli 1 (8), 2 (6), 3 (8): i fasc. 1 e 3 presentano richiamo sul foglio finale al marg. interno in prossimità del bordo (solo tracce sul fasc. 1)
Dimensioni: 260 × 174 (max.); specchio di scrittura: 18 [202] 40 × 35 /5 [115] 5/ 14 (f. 30v, variabile); rr. 35/ll. 35, rigatura a secco

Scritture e mani : beneventana


Ente possessore Arezzo, SS. Flora e Lucilla, abbazia OSB (a. non determinabile); Arezzo, S. Maria della Misericordia, fraternita (Fraternita dei Laici) (a. non determinabile)
Nomi Oderisius Casinensis abbas OSB, collegamento indiretto (sec. XI ultimo quarto - XII in.)
Storia del manoscritto Il manoscritto è graficamente riportabile a Montecassino e precisamente al periodo dell'abate Oderisi (1087-1105).

numero d'ordine: I

Risorse esterne collegate
Arezzo, BCA 405, I sez., f. 15r
Arezzo, BCA 405, II sez., f. 18r

Permalink: http://www.mirabileweb.it/CODEX/arezzo-biblioteca-città-di-arezzo-405/201691

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Arezzo, Biblioteca Città di Arezzo, 412

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sec. XIV med. data stimata
membr.
Luogo di copia Toscana (s.d. XIV med.)
ff. V, 174, III', ff. numerati 5-178: numerazione recente a matita estesa ai ff. II-V; la numerazione antica ad inchiostro rosso e cifre arabiche, al centro del margine superiore, inizia da 179 e giunge fino a 395, e evidenzia cadute di fogli interni (è comunque erronea); i fogli di guardia sono cartacei moderni (sec. XIX); fascicoli 1-3 (12), 4 (10), 5-14 (12), 15-16 (4): il fasc. 4 è un sesterno mancante di un bifoglio. I fascicoli 15 e 16 (costituenti in origine un fascicolo unico) sono di natura fattizia (il testo è in sequenza, come dimostra anche la numerazione antica); richiami, fatta eccezione per i fasc. 12 e 14;
Dimensioni: 260 × 185; specchio di scrittura: 25 [165] 70 × 22 [52 (10) 53] 48; rr. 38/ll. 37.

Decorato
Iniziali filigranate
Rubricato

Legatura moderna (sec. XIX).

Ente possessore Arezzo, S. Pier Piccolo, convento OSM (a. non determinabile) (?); Arezzo, S. Maria della Misericordia, fraternita (Fraternita dei Laici) (sec. XIX in. - XX. 1)
Storia del manoscritto Sul dorso (sec. XIX) titolo e segnatura attuale. Nel manoscritto rimane anche un foglio cartaceo moderno (sec. XIX, che indica il codice come proveniente dalla chiesa di San Pier Piccolo di Arezzo: Legendarium Sanctorum. MS. memb. s. XIV in 4 (Desunt primae 178 cartae). Ex Monast. Servorum Aretii. Il lemma non è individuabile nel catalogo alfabetico dei libri del convento aretino, steso nel 1708 (Arezzo, BCA 499).
Ai ff. 1r e 178v timbri della Fraternita dei Laici di Arezzo (sec. XIX). Ai ff. 1r-3r indice alfabetico di mano moderna (per l'estensione di testo che a tutt'oggi rimane).
Bibliografia Mazzatinti Inventari (1896), VI p. 238; Kaeppeli (1975), II p. 351 nr. 2154; Maggioni Legenda aurea (1998); Mss. med. AR (2003), p. 74 scheda 71, tav. XC

numero d'ordine: I

I. ff. 5ra-178vb Iacobus de Varagine n. 1228/1229, m. 13/14-07-1298, Legenda aurea
text. inc. ... et tenens signum sancte crucis ei apparuit. Et ille eius pedibus
Note
Il codice è acefalo per caduta (secondo la cartulazione antica) dei primi 178 fogli. Ci sono, inoltre, due lacune, una nel fasc. 4 e una tra i fasc. 6 e 7, dove in base all'antica numerazione risultano caduti 25 fogli. Il testo rimasto si estende dal cap. LXXIV, 5 (De sanctis Marcellino et Petro) al cap. CXV, 230 (De adsumptione beatae Mariae Virginis) e dal cap. CXXVIII, 86 (De sancto Adriano) al cap. CLXXVIII, 285 (De dedicatione ecclesiae).
Cfr. Maggioni: Iacopo da Varazze, Legenda, pp. 519-793, 922-1298.

Risorse esterne collegate
Arezzo, BCA 412, f. 141r
Arezzo, BCA 412, f. 5r
Arezzo, BCA 412, f. 75r

Permalink: http://www.mirabileweb.it/CODEX/arezzo-biblioteca-città-di-arezzo-412/201694

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Cortona (Arezzo), Biblioteca Comunale e dell'Accademia Etrusca, 22

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sec. XIV primo quarto data stimata
membr.
Luogo di copia Perugia (sec. XIV primo quarto) (?)
ff. I, 230, I', ff. numerati 1 n.n., 1-229: cartulato a numeri romani 1-229 perché il primo foglio del fasc. 1, contenente l'indice di programmazione originale, non è numerato; fascicoli 1-19 (12), 20 (2);
Dimensioni: 311 × 218; specchio di scrittura: 28 [210] 73 × 28 [63 (11) 63] 53; rr. 45/ll. 44.

Decorato: il ms. è stato ricondotto a scuola miniatoria perugina, anche perché in alcune miniature (cfr. f. 42v) compare il Grifo di Perugia (cfr. in bibl. Degl'Innocenti Gambuti). Nella compagine è stata inserita una cartolina, sulla quale è stato incollato un ritaglio membranaceo con una miniatura. Una nota, datata 1928, identifica in questa miniatura, che raffigura una Natività ed è ascrivibile a scuola umbra degli inizi del Trecento, l'iniziale asportata a f. 63v. Nonostante l'analogia tematica e cronologica l'identificazione non è accettabile.
Iniziali filigranate; Iniziali istoriate; Vignette; Iniziali decorate: vignette (f. 1va, Giudizio finale; f. 15rb, Natività; f. 153v, scene della vita di s. Agostino in sei pannelli); iniziali istoriate (ff. 4v, 7v, 26v, 28v, 42v, 65v, 69r, 91v, 94r, 102v, 106r, 144v, 163r, 195v, 198r, 209r); iniziale decorata a f. 1r;
Rubricato

Legatura moderna (1876), con recupero dei cantonali metallici e della borchia centrale su entrambi i piatti.

Ente possessore Cortona (Arezzo), S. Margherita, convento OFM
Storia del manoscritto Il manoscritto è identificabile al lemma nr. 14 dell'Inventario ottocentesco del convento di Santa Margherita (vd. Nuovo_Codex - Materiali in linea / Cortona); non sono ricostruibili i percorsi antecedenti.
Bibliografia Mancini Manoscritti di Cortona (1884), p. 10; Mazzatinti Inventari (1911), XVIII pp. 11-2; Kaeppeli (1975), II p. 352 nr. 2154; Degl'Innocenti Gambuti Cortona (1977), pp. 121-49; Guerrieri Pubblica Biblioteca (1977), pp. 143-4; Castelli L'immagine nel libro (1987), pp. 26-7; Castelli Codici miniati (1995), p. 17 e figg. 10-12; Brunori Manoscritti bolognesi (1998), p. 90; Ceccanti Aspetti (2005), pp. 229-55; Mss. med. Cortona (AR) (2011), p. 25 scheda 22, tavv. C, XXII; Maillet Jacques de Voragine (2014); Fleith Santa Agnes (2014), pp. 72-99

numero d'ordine: I

I. ff. 1ra-229vb Iacobus de Varagine n. 1228/1229, m. 13/14-07-1298, Legenda aurea
prol. inc. Universum tempus presentis vite in quatuor distinguitur
text., f. 1ra inc. Adventus Domini per quatuor septimanas
Note A f. 1n.n.ra-vb la Tavola.

Risorse esterne collegate
Cortona (Arezzo), BCAE 22, f. 153v
Cortona (Arezzo), BCAE 22, f. 1v
Cortona (Arezzo), BCAE 22, f. 65v
Cortona (Arezzo), BCAE 22, f. 94r

Permalink: http://www.mirabileweb.it/CODEX/cortona-(arezzo)-biblioteca-comunale-e-dell-accade/201816

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Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Calci 33

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sec. XV primo quarto data stimata
membr.
ff. I, 390, I', cartulazione coeva a inchiostro sul recto; caduto il foglio nr. 3; i fogli di guardia sono cartacei moderni; fascicoli 1 (9), 2-10 (10), 11 (8), 12 (10), 13 (8), 14 (10), 15 (8), 16-26 (10), 27-28 (8), 29-34 (10), 35-40 (8), 41 (9), 42 (4): nel primo fascicolo è caduto il terzo foglio; il fascicolo 41 è un quaterno con un foglio aggiunto in fine
Dimensioni: 312 x 230; specchio di scrittura: 33 [194] 85 x 25 [68 (18) 70] 49; rr. 34/ll. 33, rigatura a colore
Presenza di correzioni
Lungo i margini sporadiche integrazioni e correzioni di mano del copista e del correttore


Decorato
Iniziali filigranate: rosse e azzurre
Rubricato: sono presenti i titoli correnti in tutto il codice; rubriche

Legatura moderna

Ente possessore Calci (Pisa), S. Maria e S. Giovanni Evangelista, certosa OCart
Precedenti segnature 37, Calci (Pisa), S. Maria e S. Giovanni Evangelista, certosa OCart; 59, Calci (Pisa), S. Maria e S. Giovanni Evangelista, certosa OCart; 9, Calci (Pisa), S. Maria e S. Giovanni Evangelista, certosa OCart
Storia del manoscritto A f. 1r nota di possesso erasa di cui si legge: [Iste liber est ... prope Pisas] Signatus per .x. i (sec. XV).
Sul dorso della coperta etichetta con indicazione del contenuto del codice e sotto numero 9.
A f. Iv a inchiostro: Numero 59 del 1300 (sec. XVIII) accanto mano recente a matita numero 37, precedente segnatura del codice.
Ai ff. 1r, 100r, 200r timbro dell'Archivio della Certosa di Calci.
Nr. di inventario: 75873.
Bibliografia Murano, Manoscritti (1996), p. 82; Guglielmetti Testi agiografici (2007), pp. 229-230

numero d'ordine: I

I. ff. 1ra-382rb Iacobus de Varagine n. 1228/1229, m. 13/14-07-1298, Legenda aurea
prol., f. 1ra inc. Universum tempus presentis vite in quatuor distinguitur
text., f. 4ra inc. ...ideo ab ipso doceri indigebamus
Note Il testo è acefalo per la caduta di f. 3.

numero d'ordine: II

numero d'ordine: III

numero d'ordine: IV

numero d'ordine: V

Risorse esterne collegate
Firenze, BML, Calci 33, f. 1r
Firenze, BML, Calci 33, f. 387r

Permalink: http://www.mirabileweb.it/CODEX/firenze-biblioteca-medicea-laurenziana-calci-33/220123

Responsabile descrizione interna CODEX

Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Calci 34

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sec. XIV. 2 data stimata
membr.
ff. I, 262, I', ff. numerati 17-275 in quanto i primi 16 fogli sono stati asportati; la numerazione antica ma non originale, in numeri romani in alto, qui seguita, procede regolare salvo la ripetizione del nr. 92, con l'inserimento interno e fuori posto di 2 fogli numerati 280-281 (dopo 214); una mano moderna ha segnato nel foglio finale l'errato calcolo 278 e ha riscritto la numerazione esatta su un pezzo di fascicolo centrale; i fogli di guardia sono cartacei moderni; fascicoli 1-19 (10), 20 (12), 21-26 (10): all'interno del fascicolo 20, tra terzultimo e penultimo foglio, è stato rilegato un bifoglio numerato 280-281
Dimensioni: 293 x 210; specchio di scrittura: 35 [170] 88 x 35 [55 (15) 55] 50; rr. 31/ll. 30, rigatura a colore

Decorato
Iniziali filigranate: iniziali filigranate rosse e azzurre di scadente qualità, forse aggiunta successiva
Rubricato

Legatura moderna
Stato di conservazione Sono stati asportati i primi 16 fogli

Ente possessore Calci (Pisa), S. Maria e S. Giovanni Evangelista, certosa OCart
Precedenti segnature 24, Calci (Pisa), S. Maria e S. Giovanni Evangelista, certosa OCart; 56, Calci (Pisa), S. Maria e S. Giovanni Evangelista, certosa OCart
Storia del manoscritto Sul dorso della coperta, etichetta cartacea con indicazione del contenuto del codice. A f. Iv a inchiostro: Numero 56 del 1300 e sul contropiatto anteriore, stessa mano: Legendarium. Vitae Santorum (sec. XVIII); la stessa mano annota indicazioni liturgiche in foglietti cartacei inseriti nel manoscritto. A f. Iv mano recente a matita esegue il numero 24, precedente segnatura del codice. A f. 17ra inchiostro: Residuum historiae Nativitatis Domini nostri Iesu Christi (sec. XVIII), indice che la caduta della parte iniziale era già avvenuta.
Nr. inv.: 75874.
Bibliografia Murano, Manoscritti (1996), p. 82; Guglielmetti Testi agiografici (2007), p. 231

numero d'ordine: I

I. ff. 17ra-275v Iacobus de Varagine n. 1228/1229, m. 13/14-07-1298, Legenda aurea
text. inc. testatur Inocentius papa III fons aque in liquorem olei versus est
Note Il testo è acefalo e mutilo. Il bifoglio aggiunto tra i ff. 214 e 215, cartulato 280-281 contiene la parte finale della vita di santa Cecilia e la parte iniziale della vita di san Clemente. Poiché il testo - qui fuori posto - è in sequenza, si deduce che si tratta del bifoglio centrale del perduto fascicolo 27.

Risorse esterne collegate
Firenze, BML, Calci 34, f. 17r
Firenze, BML, Calci 34, f. 263r
Firenze, BML, Calci 34, f. 93r

Permalink: http://www.mirabileweb.it/CODEX/firenze-biblioteca-medicea-laurenziana-calci-34/220124

Responsabile descrizione interna CODEX

Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Calci 35

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sec. XIV. 1 data stimata
membr.
Luogo di copia Italia (sec. XIV. 1)
ff. II, 226, I', ff. numerati 1-217: numerazione antica a inchiostro in cifre romane che ripete il f. 120 e presenta un salto tra i ff. 219 e 221 e tra i ff. 222 e 224 per la caduta di un bifoglio; numerazione recente a matita che corregge quella antica; in alcuni fogli, la cartulazione antica è trascritta in numeri arabi da mano moderna a inchiostro; il f. II è palinsesto (la scriptio inferior non è più leggibile); i ff. I e I' sono cartacei moderni; fascicoli 1-18 (12), 19 (10): nell'ultimo fascicolo è caduto il quinto bifoglio
Dimensioni: 240 x 170; specchio di scrittura: 20 [165] 55 x 22 [55 (14) 56] 23; rr. 40/ll. 39, rigatura a colore

Scritture e mani : littera textualis

Presenza di note
Annotazioni e correzioni marginali coeve


Decorato
Iniziali filigranate; Iniziali illustrate: ai ff. 1ra, 13vb, 73vb iniziali decorate; iniziali filigranate rosse e azzurre
Rubricato

Legatura moderna
Stato di conservazione L'inchiostro è evanito in alcuni fogli

Ente possessore Calci (Pisa), S. Maria e S. Giovanni Evangelista, certosa OCart (sec. XV.2 - XIX)
Precedenti segnature 25, Calci (Pisa), S. Maria e S. Giovanni Evangelista, certosa OCart; 26, Calci (Pisa), S. Maria e S. Giovanni Evangelista, certosa OCart; 30, Calci (Pisa), S. Maria e S. Giovanni Evangelista, certosa OCart; A III, Calci (Pisa), S. Maria e S. Giovanni Evangelista, certosa OCart
Storia del manoscritto A f. 1r nota di possesso parzialmente erasa: Iste liber est [.....] Calcii ordinis cartusiensis [....]stis signatus A .III.
Il codice ha subito una pesante rifilatura che ha tagliato alcune annotazioni marginali (cfr. f. 48v). Sul dorso della coperta etichetta con indicazione del contenuto; accanto, a matita, numero il 5 e sotto a inchiostro numero il 26. A f. Iv a inchiostro: numero 30 del 1300 (sec. XVIII), accanto mano moderna a matita traccia il numero 25, precedente segnatura del codice.
Nr. inv.: 75875.
Bibliografia Murano, Manoscritti (1996), p. 83; Maggioni Legenda aurea (1998); Guglielmetti Testi agiografici (2007), p. 231

numero d'ordine: I

I. ff. 1ra-217v Iacobus de Varagine n. 1228/1229, m. 13/14-07-1298, Legenda aurea
prol. inc. Universum tempus presentis vite in quattuor distinguitur
text., f. 1va inc. Adventus Domini per IVor septimanas
Note Il testo è lacunoso e mutilo.
L'opera è edita da Maggioni (cfr. bibl.), pp. 3-1230 (inizio della vita di Mosè abate).

Risorse esterne collegate
Firenze, BML, Calci 35, f. 13v
Firenze, BML, Calci 35, f. 1r
Firenze, BML, Calci 35, f. 73v

Permalink: http://www.mirabileweb.it/CODEX/firenze-biblioteca-medicea-laurenziana-calci-35/220127

Responsabile descrizione interna Gabriele Roggi

Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 30 sin. 6

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sec. XIII terzo quarto
membr.
ff. VI, 215, III', foliazione antica sul marg. sup. dext.; ff. I-III e I'-III' cart. moderni non  num.; ff. IV-V: bifolio membr. antico numerato I - II (Ir ha segni di distacco); f. VI membr. numerato III: singolo coevo al ms.; fascicoli 1 - 17 (12); 18 (11): richiami regolari; l'ultimo fascicolo è un sesterno decurtato del foglio finale
Dimensioni: f. 11r: 352x 244; specchio di scrittura: f. 11r: 27 [248] 77 x 32 [74 (6/7) 74] 51; f. 11r: 45rr. / 44ll.; f. 123v: 45rr. / 44ll., rigatura a mina di piombo
Presenza di note
Aggiunta da un utilizzatore non molto successivo laTabula  a f. IIIr


Iniziali filigranate; Iniziali figurate: Una sola iniziale decorata, a f. 1r, con motivi fitomorfi interni  e fregio che si prolunga lungo il margine sinistro del foglio, costituito da motivi fitomorfie arricchito da una figura umana
Rubricato

Legatura moderna di restauro: piatti in legno non rivestiti, dorso in pelle su cui sono stati apposti due cartellini: quello in alto, settecentesco, riporta autore e titolo dell'opera, vergati a penna; quello in basso è prestampato ed è completato a penna dalla segnatura attuale del codice

Ente possessore Firenze, S. Croce, convento OFM
Storia del manoscritto A f. II r membr. di mano B1: Iste liber est conventus sancte Crucis de Florentia ordinis minorum. / Legende sanctorum Voraginis / N° 730
A f. 1r marg. sup.: n° 309
A f. I v membr.: cartellino prestampato che ricorda il passaggio del manoscritto alla biblioteca medicea Laurenziana nel 1766, completato a penna dall'attuale segnatura.

Inventario quattrocentesco (Mazzi ed.): «730. Legenda sanctorum Voraginis»
Bibliografia Bandini Catalogus (1774), IV coll. 261-262; Mazzi, Inventario (1897), p. 139; Fleith Studien (1991), n. 196; Gentile Oriente (1998); Guglielmetti Testi agiografici (2007), pp. 710 - 711; Chiodo Ad usum (2016), p. 258 cat. 225 e tav.; Maggioni Tabula (2019), p. 114, p. 117, tav. 2

numero d'ordine: I

I. ff. 1r - 215r Iacobus de Varagine n. 1228/1229, m. 13/14-07-1298, Legenda aurea
prol. f. 1ra inc. Universum tempus presentis vite in quatuor dividitur
prol. f. 1rb expl. quod est a Pentecoste usque ad Adventum
text. f. 1rb inc. Adventus Domini per quatuor septimanas agitur, ad significandum quod quatuor sunt adventus: in carnem, in mentem, in mortem et ad iudicium
text. expl. in quo Christus nunc habitet per gratiam ut tandet (sic) dignetur habitare per gloriam ipso donante qui solus est Deus verus per omnia secula seculorum
Rubrica diplomatica f. 1ra: Incipiunt Legende Sanctorum
Note Nell'explicit del testo tandem è corretto da originario, erroneo, tandet.
A f. IIIr tabula capitulorum  di una mano coeva
A f. 215r, dopo seculorum: Amen. Deo gratias., Segue, dopo due righe lasciate vuote: Qui legis hec dicta sanctorum sanguine picta, fac ut sis ita ne fallax hec tua vita. Alliciat vanis mendacibus et male sanis. Plorans exora, patiens sic esse labora.
Secondo Maggioni, Tabula (vd. bibl.) il ms.- con ogni probabilità di ambiente francescano pur se di origine incerta - condivide con alcuni altri testimoni (Firenze BNCF Conv.Soppr. C.5.5, BML Plut. 33 sin. 2) del medesimo ambiente la forma testuale più vicina al volgarizzamento vulgato

Nota: il ms. BNCF Conv.Soppr.C.5.5. è catalogato sulla banca dati MADOC.

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Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 32 sin. 7

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sec. XIII ex.-XIV in. data stimata
membr.
ff. II, 425, I', numerazione recente a matita nell'angolo inferiore esterno; una mano moderna a inchiostro segna sull'ultimo foglio (angolo sup. est.) il nr. totale dei ff., 424; guardie membr.: ff. I e I' di restauro, f. II antica; fascicoli 1-5 (10), 6 (12), 7-9 (10), 10 (8), 11-41 (10), 42 (12), 43 (3): il fascicolo finale (ff. 423-425) è un originario duerno privo dell'ultimo foglio, presumibilmente bianco; richiami orizzontali spostati verso il margine interno, tracce di più segnature dei fascicoli nel margine inferiore
Dimensioni: 358 × 240 (f. 16r); specchio di scrittura: 22 [239] 97 × 20 [70 (12) 70] 68; rr. 32/ll. 31, rigatura a colore: ancora presenti, nel margine inferiore, i fori guida per le rettrici verticali e l'intercolumnio
Disposizione del testo: su 2 coll.

Scritture e mani : littera textualis

Presenza di correzioni
In margine integrazioni del copista e saltuariamente di un'altra mano trecentesca (vd. f. 149r); scarsi segni di utilizzo, una manicula (f. 151r) e pochi notabilia.


Decorato: la decorazione è collocabile nell'ambito della miniatura bolognese del II stile (cfr. f. 143v), ma con aperture verso soluzioni più moderne proprie di «opere eseguite a Bologna nel primo decennio del Trecento» (vd. Chiodo in biblio)
Iniziali figurate; Iniziali decorate: pagine ornate con fregio fitomorfo e bolli aurei ai ff. 1r, (Dominica prima in Adventu) 143v (In die sancto Pasce) e 209v (In die Pentecosten). Iniziali figurate ai ff. 1ra, 8ra, 19ra, 21rb, 33rb, 47vb, 50ra, 51rb, 58va, 63ra, 79rb, 84vb, 93rb, 113rb, 131ra, 143vb (oro), 150ra, 186va, 193va, 196vb, 209va (oro). Iniziali fitozoomorfe ai ff. 68va, 90va, 146vb, 155vb, 158va, 344va, 351ra, 356vb, 365va, 379vb, 421vb. Iniziali fitomorfe ai ff. 3va, 5vb, 10vb, 12vb, 14va, 17ra, 23va, 25vb, 28ra, 30ra, 31va, 35rb, 37rb, 39rb, 41va, 43va, 45vb, 54ra, 56va, 60vb, 65vb, 71rb, 74ra, 76rb, 81vb, 87va, 96va, 99vb, 102va, 104va, 107va, 110va, 116rb, 119ra, 121va, 124vb, 127vb, 134rb, 137va, 140vb, 152va, 161rb, 164vb, 168ra, 170vb, 173vb, 177rb, 180vb, 183vb, 190ra, 203ra, 206ra, 212vb, 215vb, 218vb, 221vb, 225ra, 228rb, 232ra, 235rb, 238va, 242ra, 245rb, 248ra, 251ra, 253vb, 256vb, 259vb, 262vb, 265vb, 268va, 271ra, 273vb, 276rb, 278vb, 281rb, 284rb, 287ra, 289va, 292rb, 294vb, 297va, 300ra, 302va, 305rb, 308ra, 310va, 313rb, 316ra, 318vb, 321va, 324rb, 326vb, 329va, 332rb, 335rb, 338rb, 341rb, 348ra, 353vb, 360ra, 362vb, 368va, 371va, 374rb, 377ra, 383rb, 386ra, 388vb, 391va, 393va, 396rb, 399ra, 401vb, 404rb, 407rb, 410ra, 412vb, 415rb, 417va, 419vb, 424ra
Rubricato: rubriche; segni di paragrafo rossi e blu alternati, maiuscole toccate di rosso

Legatura di restauro (1964) eseguita da Giuseppe Masi e Armando Andreoni in cuoio su assi, con recupero del rivestimento impresso a secco della legatura antica

Ente possessore Firenze, S. Croce, convento OFM (sec. XV, 2 . 1766)
Storia del manoscritto A f. IIv, in alto, la nota di S. Croce (sec. XV. 2, mano b1): Iste est liber conventus Sancte Crucis de Florentia ordinis Minorum. / Sermones fratris Iacobi de Voragine; al di sotto, della stessa mano: N° 749 (segnatura corrispondente a Mazzi, Inventario, dove figura In XXXI bancho ex parte claustri con il titolo Sermones fratris Iacobi de Voragine).
Sul piatto posteriore, in alto, un cartellino profilato in metallo (sec. XV-XVI) con il titolo, svanito e restituibile solo parzialmente e dubitativamente, [Sermones fratris Iaco/bi] de Voragine.
Sulla controguardia anteriore, al centro, il cartellino a stampa che ricorda il passaggio del ms. alla Biblioteca Medicea Laurenziana il 16 ottobre 1766, completato a penna con la segnatura attuale.
A f. 425v, nell'angolo inferiore interno, un nr. a matita, probabilmente una precedente segnatura: 270.
Sulla controguardia posteriore, in basso, recuperati dalla vecchia legatura, un frammento con il titolo a inchiostro, Iacobi de Voragine / Sermones dominicales, e il cartellino cart. profilato in blu, Sin. XXXII 7; nell'angolo superiore esterno, il timbro della legatoria Masi-Andreoni di Firenze.
Mancano elementi che provino la presenza del ms. nella biblioteca conventuale in periodo antico.
Bibliografia Bandini Catalogus (1777), IV coll. 273-274; Mazzi, Inventario (1897), p. 140 nr. 749; D'Ancona, Miniatura fiorentina (1914), II; Schneyer (1971), III p. 233; Kaeppeli (1975), II p. 362; Chiodo Ad usum (2016), pp. 216-217 cat. 35

numero d'ordine: I

I. ff. 1ra-425rb Iacobus de Varagine n. 1228/1229, m. 13/14-07-1298, Sermones de tempore per annum
sermo primus inc. Preparare in occursum Dei tui Israel, Amos IIII [Am 4,11] -- Quando rex vel aliquis princeps maxime dignitatis ad civitatem aliquam est venturus
sermo primus, f. 3va expl. sed qui facit voluntatem Patris mei qui in celis est quoad laudem operis ipse intrabit in regnum celorum
sermo ultimus, f. 424ra inc. Confide filia, fides tua te salvam fecit [Mt 9,22] - Nam secundum beatum Ambrosium in libro de sapientissimo Salomone: Mulier ista fuit Martha. Ait enim sic (Ch)ristus
sermo ultimus expl. per suam sapientiam liberavit, quod nullus deinceps recordatus hominis illius pauperis, et cetera
Rubrica diplomatica Sermones fratris Ia. [aggiunto da altra mano e svanito: de Voragine] Dominica prima in Adventu. Sermo primus (f. 1ra)
Rubrica diplomatica De eodem [= Dominica XXIIII] sermo secundus (f. 424ra)
Note I sermoni vanno dalla I domenica d Avvento alla XXIV domenica dopo Pentecoste.
Segue f. 425v, bianco.

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Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 33 sin. 2

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sec. XIV prima metà data stimata
membr.
Luogo di copia Firenze (sec. XIV. 1)
ff. IV, 156, numerazione antica a penna nell'angolo superiore esterno conteggiata fino a 153 e non estesa agli ultimi tre ff., bianchi ma rigati (numerati a matita da mano recente): questa cartulazione appsta da chi inserisce il rinvio ai fogli nella tabula iniziale, è spesso quasi integralmente rifilata; ai ff. 108r-129r è affiancata da un'altra, parimenti trecentesca; guardie membr.: ff. I e II moderni, ff. III-IV antichi (i ff. Ir e 156v erano in origine solidali ai piatti); fascicoli 1-13 (12): richiami orizzontali al centro del margine variamente decorati (f. 36v: anfora; f. 48v: coniglio; f. 72v: porcospino; ff. 84v e 120v: pesce; f. 108v: stella), doppio quello a f. 144v (è ripetuto anche in basso, in prossimità del margine inferiore)
Dimensioni: 315 × 223 (f. 19r); specchio di scrittura: 28 [197] 90 × 17 [71 (15) 70] 50; rr. 53/ll. 52, rigatura a mina di piombo: rigatura lievissima e talora quasi impercettibile
Disposizione del testo: su 2 coll.

Scritture e mani : littera textualis semplificata

Presenza di note
In margine sporadiche integrazioni del copista e talora anche della mano cui si devono probabilmente le ripassature sul testo (es.. f. 112r), pochi notabilia


Decorato: la lettera iniziale è con tutta probabilità inseribile nell'ambiente fiorentino attorno al terzo  decennio del sec. XIV
Iniziali filigranate; Iniziali decorate: a f. 1r pagina ornata con fregio a cornice e due iniziali fitomorfe su campo d'oro (f. 1ra e rb). Iniziali rifesse ai ff. 42va, 55ra, 61vb, 104vb; iniziali filigranate rosse di blu e blu di rosso. 
Rubricato: rubriche; segni di paragrafo rossi e blu alternati, maiuscole toccate di rosso

Legatura di restauro (sec. XX) eseguita dalla legatoria Bruscoli in assi nude e quarto di pelle, con recupero di parti (assi) della legatura antica

Ente possessore Firenze, S. Croce, convento OFM (sec. XV -1766)
Storia del manoscritto A f. 1r, nell'angolo superiore esterno, un'antica segnatura a penna (sec. XIV): n° 304.
A f. Ir, in alto, traccia di una  nota di possesso di mano trecentesca, pesantemente erasa in corrispondenza del nome e non restituibile: Fratris [.] e a metà foglio una segnatura k collegabile a questa stessa mano.
A f. IIv, in alto, la nota di S. Croce (sec. XV ex., mano b1): Iste est liber conventus Sancte Crucis de Florentia ordinis Minorum. / Legende sanctorum; al di sotto, della stessa mano: N° 751 (segnatura corrispondente a Mazzi, Inventario, dove figura In XXXII bancho ex parte claustri con il titolo Legenda sanctorum).
A f. Ir, al centro, e a f. 156v, nel margine inferiore, tracciate a inchiostro, due lettere, forse due antiche segnature (sec. XVI): k e g.
Sulla controguardia anteriore, al centro, il cartellino a stampa che ricorda il passaggio del ms. alla Biblioteca Medicea Laurenziana il 16 ottobre 1766, completato a penna con la segnatura attuale; nella parte inferiore, capovolta rispetto al senso di lettura, è stata aggiunta a inchiostro da mano coeva la segnatura: n° 272 f(inestr)a 10a. La medesima annotazione figura anche nel margine superiore di f. IIIr, sia pure con ordine inverso: Fina 10a [corretta da altra mano in: 8] n° 272.
A f. 156v, nel margine superiore, una probabile segnatura a matita, di mano moderna, non precisamente collegabile: C.B.30.C.2.
A f. Ir, in alto, ancora di una mano diversa a matita: Plut. XXXIII sinist. Cod. 2.
Sulla controguardia posteriore, in basso, recuperati dalla vecchia legatura, due frammenti con titolo  e segnatura a biacca, Voragine / Legenda e 33 sin. / 2, oltre al cartellino cart. profilato in blu, Sin. XXXIII 2; nell'angolo superiore esterno, il timbro della legatoria Bruscoli di Firenze
Bibliografia Bandini Catalogus (1777), IV col. 283; Mazzi, Inventario (1897), p. 140 nr. 751; Kaeppeli (1975), II p. 353 nr. 2154; CPPLMA (1990), I A p. 502 nr. 2147; Fleith Studien (1991), p. 112; Gentile Oriente (1998), pp. 285-286 nr. 63 e fig. 63; Levasti Legenda aurea (2000), I; Pasut Dante illustrato (2006), p. 144 nota 87; Guglielmetti Testi agiografici (2007), pp. 713-714 nr. 175; Maggioni Tabula (2019), pp. 113-114 (ms. siglato LauE)

numero d'ordine: I

I. ff. 1ra-152rb Iacobus de Varagine n. 1228/1229, m. 13/14-07-1298, Legenda aurea
prol. inc. Universum tempus presentis vite in quattuor distinguitur, scilicet in tempus deviationis, renovationis
prol., f. 1ra expl. infra tempus peregrinationis, quod tempus representat ecclesia ad (sic) octava Pentecosten usque ad Adventum
text., f. 1rb inc. Adventus Domini per quattuor septimanas agitur ad significandum quod quattuor sunt adventus
text. expl. dignus plane in quo (Chr)istus nunc habitet per gratiam ut tandem in eo habitare dignetur per gloriam. Quod ipse parare dignetur per gloriam qui vivit et regnat per omnia secula seculorum. Amen
Rubrica diplomatica Incipit prologus super legendas sanctorum (f. 1ra)
Rubrica diplomatica Explicit prologus. Incipiunt legende sanctorum per totum annum (f. 1ra)
Note Ai ff. IIIva-IVva, la tabula capitulorum secondo l'anno liturgico, da dicembre a novembre; la mano che esegue la numerazione ha aggiunto ad ogni nome il rimando al foglio relativo. 
A f. 152rb, al termine, in rosso (in scrittura cancelleresca): Finito libro sit laus et gloria (Ch)risto; seguono i ff. 152v-156v, bianchi.
Secondo Maggioni (vd. bibl.) il ms.- con ogni probabilità di ambiente francescano pur se di origine incerta - condivide con alcuni altri testimoni (Firenze BNCF Conv. Soppr. C.5.5, BML Plut. 30 sin. 6) la forma testuale più vicina al volgarizzamento vulgato. Il testo presenta l'errata disposizione del capitolo De sancto Saturnino, aggiunto nella seconda redazione dell'opera ma  in un limitato numero di testimoni fuori posto (ad es. nel Plut. 31 sin. 2, parimenti proveniente dal convento di S.Croce: vd. Maggioni in bibl.). Si trovano inoltre aggiunti al termine della Dedicatio ecclesiae (con cui dovrebbe chiudersi l'opera) i capitoli De sancta Clara virgine (ff. 149ra-150va) e De sancto Iohanne Crisostomo (ff. 150vb-152rb), che nella tabula iniziale figurano correttamente all'interno dei rispettivi mesi di pertinenza (agosto e settembre) ma con rinvio al foglio di effettiva collocazione (vd. Guglielmetti in bibl.).

Nota: il ms. BNCF Conv.Soppr. C.5.5. è catalogato sulla banca dati MADOC.

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Firenze, Biblioteca Provinciale dei Frati Minori, 9

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sec. XIV.1 data stimata
membr.
ff. II, 346, II', presente una numerazione antica ai ff. 2-11 (numerati 1-10) e ai ff. 193-346 (numerati 216-403); mancano due fascicoli tra f. 192 e f. 193 e uno o due fascicoli tra f. 338 e f. 339
Dimensioni: 220 x 160; specchio di scrittura: 17 [153] 50 x 23 [51 (8) 51] 27; rr. 34/ll. 33

Decorato
Iniziali semplici; Iniziali filigranate; Iniziali decorate
Rubricato

Legatura di restauro con recupero delle assi e delle coperte precedenti in cuoio con impressioni a secco
Stato di conservazione
È stato asportato con un taglio netto un foglio tra f. 272 e f. 273; tagliati sul margine esterno i ff. 266-270; molti fogli hanno subito interventi di restauro integrativo sul margine superiore esterno; la legatura è in cattivo stato di conservazione: la coperta è lacerata, i nervi non sono più fissati al piatto posteriore

Storia del manoscritto Sul dorso, cartellino moderno con profili blu e segnatura: G.1.

numero d'ordine: I

I. ff. 1r-325v Iacobus de Varagine n. 1228/1229, m. 13/14-07-1298, Legenda aurea
text. inc. Universum tempus presentis vite in IIIIor distinguitur
Note A f. 1n.n. r-v è presente la tabula.
Il testo è lacunoso.

numero d'ordine: II

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Firenze, BPFM 9, f. 1n.n. r
Firenze, BPFM 9, f. 1r
Firenze, BPFM 9, f. 335v

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