Gian Carlo Alessio (ed. comm.) Brunetto Latini e Cicerone (e i dettatori) IMU 22 (1979) 123-63
Abstract
Fra i trattati di retorica cui attinse Brunetto Latini per la sua
Rettorica e per il II libro del
Tresor (quali la
Rethorica novissima di Boncompagno da Signa; la
Summa dictaminis di Guido Faba; e - sia pure indirettamente, attraverso il
Candelabrum di Bene da Firenze - la
Poetria nova di Goffredo di Vinsauf) va annoverata anche una parafrasi medievale anonima di alcune opere di Cicerone, Boezio, Lucano, Vittorino, Grillio, scritta nella prima metà del sec. XII. Tale trattato, il cui testo viene qui pubblicato secondo l'unico codice che ce lo tramanda (Ms. Oxford Bodl. Canon. Class. Lat. 201) e raffrontato ai passi corrispondenti delle opere di Brunetto Latini, è l'
Ars rethorice , la cui fonte potrebbe essere il commento di Guglielmo di Champeaux al
De inventione di Cicerone. L'A. ritiene però che il parafraste non sia né Guglielmo di Champeaux né Manegoldo di Lautenbach, come alcuni suppongono, ma probabilmente un italiano, e più precisamente un cremonese (come proverebbero alcuni accenni storici contenuti nell'opera). L'
ars rhetorica anonyme d'Oxford (ms. Bodl. Canon. class. lat. 201), inspiré lui-même due commentaire de Guillaume de Champeaux au
De inventione , est une des sources de la
Rettorica de Brunetto Latini, de même que le
Candelabrum de Bene de Florence
Riduci
Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Ars rethorice (Ars rethorice sicut et cetere artes, duobus modis docetur, extrinsecus videlicet et intrinsecus... ) Bene Florentinus n. saec. XII post med., m. 3-6-1238/1242 Boethius n. 480 ca., m. 524 Boncompagnus de Signa magister n. 1165/1175, m. post 1240 Cicero M. Tullius, Fortleben Gaufridus de Vino Salvo fl. saec. XII ex.-XIII in. Grillius, Fortleben Guido Faba magister n. ante 1190, m. 1250 ca. Guillelmus Campellensis magister n. 1070 ca., m. 1122 Lucanus, Fortleben Manegoldus Lautenbacensis monachus v. 1085, m. ante 1119 Marius Victorinus, Fortleben
Manoscritti
Scheda N: 2 - 243; 3 - 276; 5 - 860; 6 - 654
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/brunetto-latini-e-cicerone-(e-i-dettatori)/251250
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Gerd Althoff «Selig sind, die Verfolgung ausüben». Päpste und Gewalt im Hochmittelalter Stuttgart, Theiss 2013 pp. 254 tavv.
Abstract
L'A. delinea il quadro delle posizioni e degli orientamenti
... Leggi tutto L'A. delinea il quadro delle posizioni e degli orientamenti manifestatisi in relazione a una questione che diventa centrale nell'ambito del papato riformista dell'XI secolo: l'uso delle armi da parte dei cristiani in nome della difesa della fede. Mentre le crociate e la lotta ai movimenti ereticali ne sono state le manifestazioni più evidenti, e anche più studiate dalla critica, le radici di questa posizione e delle sue implicazioni sul piano normativo vanno cercate nella teoria gregoriana della
potestas della chiesa. L'A. parte dall'esame degli scritti dello stesso Gregorio VII, con particolare attenzione alll'utilizzazione delle attestazioni veterotestamentarie dell'uso della forza contro i nemici di Dio, quindi si sofferma su alcune posizioni filogregoriane, nei differenti ambiti in cui si espressero: la lotta contro la simonia e il concubinaggio dei sacerdoti negli scritti di Pier Damiani e Umberto di Silva Candida; la giustificazione della violenza negli scritti di Bonizone di Sutri (è dal suo
Liber ad amicum che è tratta la citazione contenuta nel titolo), di Anselmo da Lucca e di Manigoldo di Lautenbach. In opposizione a questi, gli scritti degli avversari del papa, sostenitori di Enrico IV, si servono degli stessi metodi per scardinare le tesi dei riformisti: il ricorso alla Sacra Scrittura e alle
auctoritates cristiane, dove però prevalgono le attestazioni del Nuovo Testamento, in cui si mette in rilievo l'obbligo, per i cristiani, al rispetto della pace; fra le testimonianze anti-gregoriane, sono esaminate un'epistola di Vinrico di Treviri, a cui doveva essere molto vicino uno scritto perduto dell'antipapa Viberto-Clemente III, il
Liber de unitate ecclesiae conservanda di un monaco di Hersfeld, il
Tractatus de regia potestate et sacerdotali dignitate di Ugo di Fleury. L'intensificarsi della discussione sulla
potestas della chiesa ha trovato eco nel diritto canonico, come attesta la
causa 23 del
Decretum Gratiani . L'ultima parte del volume delinea rapidamente l'evoluzione della discussione sulla
potestas nell'età successiva a quella gregoriana (XII-XIII sec.), mettendo a fuoco in particolare le posizioni di Innocenzo III e di Federico II. (Corinna Bottiglieri)
Riduci
Argomenti e indici Papato e impero, Storia del papato Anselmus II Lucensis episcopus n. 1035 ca., m. 18-3-1086 Clemens III antipapa n. 1020/1030, m. 8-9-1100 Fridericus II imperator n. 26-12-1194, m. 13-12-1250 Gregorius VII papa n. 1025/1030, m. 25-5-1085 Henricus IV imperator n. 11-11-1050, m. 7-8-1106 Humbertus Silvae Candidae cardinalis episcopus n. saec. X ex., m. 5-5-1061 Innocentius III papa n. 1160/1161, m. 16-7-1216 Liber de unitate ecclesiae conservanda (Per haec sancti evangelii verba commendat Dominus unitatem ecclesiae... Nemo ascendit in caelum, nisi qui descendit de caelo, Filius hominis, qui est in caelo... ) Manegoldus Lautenbacensis monachus v. 1085, m. ante 1119 Novum Testamentum, Biblia sacra, FORTLEBEN Petrus Damiani n. 1007, m. 22/23-2-1072 Storia dell'impero Vetus Testamentum, Biblia sacra, FORTLEBEN Bonizo Sutrinus episcopus n. 1045 ca., m. 1090/1095 ,
Liber ad amicum Gratianus n. saec. XI ex., m. ante 1159 ,
Decretum Hugo Floriacensis monachus m. 1119/1120 ,
De regia potestate et sacerdotali dignitate [a. 1102; Henrico I regi Angliae dicatus ] (Considerans, domine rex, discrimen discordiae, in quo sancta versatur aecclesia de potestate regia et sacerdotali dignitate... Scio quosdam nostris temporibus qui reges autumant non a Deo, sed ab his habuisse principium qui Deum ignorantes... ) Wenricus Trevirensis scholasticus m. post 1096 ,
Epistola sub Theoderici episcopi Virdunensis nomine composita Scheda N: 35 - 8063
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-selig-sind-die-verfolgung-ausüben-päpste-und-gewa/655031
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Frank Bezner «Simmistes veri». Das Bild Platons in der Theologie des zwölften Jahrhunderts in The Platonic Tradition in the Middle Ages. A Doxographic Approach cur. Maarten J.F.M. Hoenen - Stephen Ellis Gersh , adiuv. Pieter T. van Wingerden , Berlin-New York, W. de Gruyter 2002 pp. 466, 93-137
Abstract
L'immagine di Platone nel XII secolo si compone di vari elementi che provengono dalla conoscenza diretta dell'autore - si pensi alle opere di Bernardo di Chartres o Guglielmo di Conches - e da quella indiretta, giunta nel medioevo anche attraverso Boezio; il Platone «teologo», inoltre, si differenzia dal Platone filosofo della natura e molti autori recepiscono il platonismo inserendolo in contesti concettuali assai diversi tra di loro. Tra gli autori trattati nel saggio si ricordano Manegoldo di Lautenbach (
Liber contra Wolfelmum ), Pier Damiani (
De divina omnipotentia ), Abelardo (
Theologia «Summi boni» e
Theologia christiana ) anche alla luce del
Timaeus ; una consistente parte del saggio è dedicata a Giovanni di Salisbury (
Entheticus ,
Policraticus e
Metalogicon ). (Lorenza Tromboni)
Riduci
Argomenti e indici Plato, Fortleben Abaelardus Petrus n. 1079, m. 1142 ,
Theologia «Summi boni» Abaelardus Petrus n. 1079, m. 1142 ,
Theologia christiana Bernardus Carnotensis v. 1114, m. 2-6-1126/1130 ,
Glosae super Platonem Boethius n. 480 ca., m. 524 ,
Consolatio Philosophiae Guillelmus de Conchis n. 1080 ca., m. 1154 ca. ,
Glosae super Platonem Iohannes Sarisberiensis n. 1110/1120, m. 1182 ca. ,
Entheticus de dogmate philosophorum Iohannes Sarisberiensis n. 1110/1120, m. 1182 ca. ,
Metalogicon Iohannes Sarisberiensis n. 1110/1120, m. 1182 ca. ,
Policraticus Manegoldus Lautenbacensis monachus v. 1085, m. ante 1119 ,
Liber contra Wolfelmum Petrus Damiani n. 1007, m. 22/23-2-1072 ,
Epistolae Plato, Fortleben ,
Timaeus Scheda N: 28 - 4489
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-simmistes-veri-das-bild-platons-in-der-theologie-/520950
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Filippo Bognini Luoghi sallustiani a chiosa del «De inventione» nel commento del «magister Menegaldus» (secolo XI) in Novissima studia. Dieci anni di antichistica milanese . Atti dei Seminari di Dipartimento 2011 cur. Maria Patrizia Bologna - Massimiliano Ornaghi , Milano, Cisalpino 2012 (Università degli studi di Milano, Facoltà di lettere e filosofia. Quaderni di Acme 129) pp. , 229-53
Abstract
Il saggio illustra il commento al
De inventione ciceroniano di un ancora poco noto
Menegaldus modernorum magister magistrorum , esegeta di classici e del testo biblico attivo nell'XI secolo e talvolta confuso con il libellista Manegoldo di Lautenbach (cfr. I. Caiazzo
«Magister Menegaldus», l'Anonyme d'Erfurt et la «Consolatio philosophie» «Revue d'histoire des textes», 6, 2011, pp. 139-65). Il commento è tramandato in due versioni: la prima, più breve, è trasmessa dai manoscritti Heidelberg, UB, Heid. 100; Köln, Dombibl., 197; York, Minster Libr., XVI.M.7 e Berlin, SB, lat. 8° 161; mentre la seconda, che presenta lo stesso incipit ma per il resto non è collazionabile con la prima, appare nel codice Trier, Bistumarchiv, Abt. 95 Nr. 18 e in una serie di testimoni che ne trasmettono solo un
excerptum . Il commento viene confrontato con le
Explanationes di Mario Vittorino e con il commento al
De inventione del
magister Guillelmus (l'attribuzione a Guglielmo di Champeaux resta incerta), mentre viene dato annuncio dell'imminente edizione del testo a cura dello stesso A. (Marianna Cerno)
Riduci
Argomenti e indici Manoscritti
Berlin, Staatsbibliothek zu Berlin - Preußischer Kulturbesitz, lat. 8° 161 Heidelberg, Universitätsbibliothek, Heid. 100 Köln, Erzbischöfliche Diözesan- und Dombibliothek, 197 (Darmst. 2170) Trier, Bistumsarchiv (Bischöfliches Archiv, olim Dombibliothek), Abt. 95, 18 York, Minster Library, XVI.M.7 Scheda N: 34 - 3074
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-luoghi-sallustiani-a-chiosa-del-de-inventione-nel/629949
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Filippo Bognini (ed. comm.) Menegaldi in Ciceronis Rhetorica Glose Firenze, SISMEL. Edizioni del Galluzzo 2015 (ISBN 978-8884505910) pp. CLII-285 (Millennio medievale 105. Testi [SISMEL] 24)ISBN: 978-8884505910
Abstract
Il volume presenta l'
editio princeps del primo commento organico medievale al
De inventione di Cicerone, ascritto al
magister Menegaldo, che, secondo le ricostruzioni critiche, potrebbe essere identificato con Menegaldo di Lautenbach, pur mancando prove incontrovertibili al riguardo. L'introduzione si apre con lo
status quaestionis su Menegaldo e sulla tradizione di commenti ai classici (e non solo) tramandati sotto il suo nome. Tra le nuove acquisizioni si segnala l'identificazione di materiali di commento alla
Rhetorica ad Herennium ascrivibili con sicurezza a Menegaldo nel ms. München, BSB, Clm 29220/12 (ff. 9r-11v). L'A. si concentra poi sulle caratteristiche precipue delle
glose al
De inventione : vengono esaminati i rapporti tra l'esegesi di Menegaldo al trattato ciceroniano e il precedente commento tardo-antico alla stessa opera di Mario Vittorino (minore la presenza di Grillio), per passare poi all'analisi dell'uso nel commento stesso degli autori classici (tra cui spiccano Terenzio e Sallustio, senza dimenticare Virgilio, Lucano e Orazio) e dei meno decisivi apporti della tradizione letteraria cristiana e medievale (unica significativa eccezione il Boezio logico, in particolare il
De topicis differentiis ). Sono quindi ricostruiti i rapporti con la tradizione esegetica al
De inventione successiva a questo commento. Vengono poi descritti i testimoni, da cui risulta che, sotto gli stessi incipit ed explicit, sono tramandati due diversi sistemi di
glose al
De inventione : la forma alfa, di sicura attribuzione a Menegaldo, è la più attestata nella tradizione; mentre la forma beta è testimoniata dal solo ms. Trier, Bistumsarchiv, Abt. 95, 18 (sec. XII
2 ). Questo secondo apparato esegetico è più lungo del primo, col quale è solo in parte collazionabile, ma risulta strutturalmente meno coeso, così da sembrare un collage di materiali di diversa provenienza (Mario Vittorino, Menegaldo, l'attività esegetica di un diverso maestro). L'A. conclude che l'ipotesi più plausibile per i rapporti tra le due forme conservate sia quella di considerarle come indipendentemente discendenti dalle lezioni di Menegaldo, escludendosi la possibilità che beta sia prodotto diretto dell'attività del maestro. Si ricostruiscono a questo punto i rapporti stemmatici tra i testimoni di alfa, sicura testimonianza quantomeno di una delle forme dell'attività esegetica di Menegaldo sul
De inventione e quindi testo scelto per essere pubblicato. L'edizione, che ha come base il ms. Heidelberg, UB, Heid. 100 (sec. XIII in.), è accompagnata da tre fasce di apparato (critico, delle fonti, e della fortuna). Chiudono il volume l'indice dei manoscritti e quello dei nomi. (Rino Modonutti)
Riduci
Argomenti e indici Menegaldus magister fl. saec. XI ex.-XII in. ,
In Ciceronis Rhetorica glose [2 redactiones] (Quam Graeci vocant rhetoricam... ) Manegoldus Lautenbacensis monachus v. 1085, m. ante 1119 Rhetorica ad Herennium Boethius n. 480 ca., m. 524 ,
De differentiis topicis Cicero M. Tullius, Fortleben ,
De inventione Grillius, Fortleben ,
Commentum in Ciceronis De inventione [fragmenta] Horatius, Fortleben ,
Epistolae Horatius, Fortleben ,
Saturae Lucanus, Fortleben ,
Bellum civile Marius Victorinus, Fortleben ,
Explanationes in Ciceronis Rhetoricam Menegaldus magister fl. saec. XI ex.-XII in. ,
Commentarius in Rhetorica ad Herennium Sallustius Crispus, Fortleben ,
De bello Iugurthino Sallustius Crispus, Fortleben ,
De coniuratione Catilinae Terentius Afer, Fortleben ,
Adelphoe Terentius Afer, Fortleben ,
Andria Vergilius poeta, Fortleben ,
Aeneis Manoscritti
Scheda N: 37 - 3051
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/menegaldi-in-ciceronis-rhetorica-glose/676043
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Filippo Bognini Per il commento al «De inventione» del «magister Menegaldus» in Auctor et auctoritas in Latinis medii aevi litteris. Author and Authorship in Medieval Latin Literature . Proceedings of the VI Congress of the International Medieval Latin Committee (Benevento-Naples, November 9-13, 2010) cur. Edoardo D'Angelo - Jan M. Ziolkowski , Firenze, SISMEL. Edizioni del Galluzzo 2014 (MediEVI. Series of the Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino 4) pp. XV-1256, 101-17
Abstract
L'A. esamina il commento al
De inventione del
magister Menegaudus (mss. Heidelberg, UB, Heid. 100; Köln, Dombibl., 197; York, Minster Library, XVI.M.7; Berlin, SB, lat. 8° 161 e, testimone di una
recensio longior , Trier, Bistumsarchiv, Abt. 95, 18), di cui ancora si discute la possibile identificazione con Manegoldo di Lautenbach e con il
Manegaldus (o
Mainegaudus ) al cui insegnamento si richiamano le glosse alle
Metamorfosi di Ovidio del ms. München, BSB, Clm 4610 e quelle all'
Ars poetica di Orazio del ms. Bern, Burgerbibl., 327. In tutti i testimoni diretti, il commento al
De inventione risulta adespoto; tuttavia, esso può essere attribuito con certezza a Menegaudo in virtù del frequente riuso che ne fece, tra la fine dell'XI e l'inizio del XII secolo, un
magister Guillelmus (probabilmente Guglielmo di Champeux) nel suo
In primis materia . Muovendo da queste premesse, l'A. esamina gli aspetti più caratteristici del commento di Manegaudo (ricorso a citazioni autorevoli, attualizzazione di concetti espressi da Cicerone), in rapporto alla precedente tradizione esegetica al
De inventione rappresentata da Mario Vittorino. (Vera Fravventura)
Riduci
Argomenti e indici Menegaldus magister fl. saec. XI ex.-XII in. ,
In Ciceronis Rhetorica glose [2 redactiones] (Quam Graeci vocant rhetoricam... ) Manegoldus Lautenbacensis monachus v. 1085, m. ante 1119 Cicero M. Tullius, Fortleben ,
De inventione Guillelmus Campellensis magister n. 1070 ca., m. 1122 ,
Commentarium in Ciceronis De inventione (?) (In primis materia) Horatius, Fortleben ,
Epistolae Marius Victorinus, Fortleben ,
Explanationes in Ciceronis Rhetoricam Ovidius, Fortleben ,
Metamorphoses Manoscritti
Berlin, Staatsbibliothek zu Berlin - Preußischer Kulturbesitz, lat. 8° 161 Bern, Burgerbibliothek, 327 Heidelberg, Universitätsbibliothek, Heid. 100 Köln, Erzbischöfliche Diözesan- und Dombibliothek, 197 (Darmst. 2170) München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 4610 Trier, Bistumsarchiv (Bischöfliches Archiv, olim Dombibliothek), Abt. 95, 18 York, Minster Library, XVI.M.7
Leggi saggio
Scheda N: 36 - 3095
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-per-il-commento-al-de-inventione-del-magister-men/669625
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Courtney M. Booker The False Decretals and Ebbo's «fama ambigua». A Verdict Revisited in Fälschung als Mittel der Politik? Pseudoisidor im Licht der neuen Forschung . Gedenkschrift für Klaus Zechiel-Eckes cur. Karl Ubl - Daniel Ziemann , Wiesbaden, Harrassowitz 2015 (Monumenta Germaniae Historica. Studien und Texte 57) pp. 268, 207-42 tavv.
Abstract
L'A. discute della figura di Ebone di Reims, il vescovo che condannò a una pubblica penitenza l'imperatore Ludovico il Pio nell'835, e dell'evoluzione che ha subito la sua rappresentazione nei secoli. Mentre la critica tradizionale ritrae Ebone come un arrogante doppiogiochista, forse anche a motivo delle sue umili origini, studi più recenti ne sottolineano anche il ruolo di vittima del sistema, soprattutto alla luce dell'ipotesi di identificazione fra Isidoro Mercator e Pascasio Radberto avanzata da K. Zechiel-Eckes. Le fonti che portano in luce i diversi aspetti della figura di Ebone sono i
Gesta Hludowici di Tegano, l'
Epistola ad Halitgarium episcopum dello stesso Ebone e la prima redazione del suo
Apologeticum , il carme
In honorem Hludowici di Ermoldo Nigello, l'epistola inviata a Ebone da Godescalco di Orbais e la dedica in versi presente nell'evangeliario Epernay, BM, 1 ugualmente ascritta a Godescalco, gli
Annales Bertiniani , l'
Historia Remensis di Flodoardo, la
Passio Friderici di Odberto e il
Liber ad Gebehardum di Manegoldo di Lautenbach. Alla presentazione delle fonti l'A. fa seguire la discussione sulle interpretazioni degli studiosi riguardo alla figura di Ebone. (Marianna Cerno)
Riduci
Argomenti e indici Ebbo Remensis archiepiscopus n. 778 ca., m. 20-03-851 Annales Bertiniani [aa. 741-882] Decretales pseudo Isidorianae Evangelia, Biblia sacra, FORTLEBEN Fridericus Traiectensis episcopus n. 781 ca., m. 18-7-838 Ludovicus I imperator n. 778, m. 20-6-840 Paschasius Radbertus n. 790 ca., m. post 851 Ebbo Remensis archiepiscopus n. 778 ca., m. 20-03-851 ,
Apologeticum [exstant duae recensiones, (a) et (b)] («In nomine Domini nostri Iesu Christi Dei summi»... ) Ebbo Remensis archiepiscopus n. 778 ca., m. 20-03-851 ,
Epistola ad Halitgarium Cameracensem episcopum («In nomine Domini reverentissimo in Christo fratri ac filio Halitgario episcopo Ebo indignus episcopus salutem») Ermoldus Nigellus v. 824, m. post 838 ,
Carmen elegiacum in honorem Hludovici christianissimi Caesaris Augusti (Editor, aetherea splendes qui patris in arce... Augustos opibus celebres praecellis et armis, sed, Hludowice, dei, Caesar, amore magis... ) Flodoardus Remensis canonicus n. 893/894, m. 966 ,
Historia ecclesiae Remensis (Domino venerabili et in Christi karitate admodum diligibili, praeclaro presuli R. Flodoardus, tantae benignitatis famulus... Creberrimis admonitionum vestrarum stimulis instigatus, discusso tandem desidiae pigritantis torpore. Godeschalcus Orbacensis monachus n. 805/808, m. 30-10-866/870 ,
Carmina (Age quaeso perge Clio... Christe mearum... Christe rex regum... Ebo Remense decus... Heu valeo omnigenum... O Deus, miseri... O mi custos, o mi heros... O veneranda Dei suboles... Quo ne tu missus... Spes mea, Christe... Ut quid iubes, pusiole... Godeschalcus Orbacensis monachus n. 805/808, m. 30-10-866/870 ,
Epistola ad Ebbonem Remensem archiepiscopum (?) (Domino clementissimo cunctorum sub caelo degentium reverentissimo, superspeculatoris quoque nomine officioque dignissimo... Prius igitur quam aliud loquar cum excellentissimo, unico ac speciali domino meo, hoc humillimis votis et precibus opto, ne vobis sit fastidio... ) Manegoldus Lautenbacensis monachus v. 1085, m. ante 1119 ,
Liber ad Gebehardum Odbertus saec. XI ,
Passio Friderici episcopi Traiectentis (Qualiter Odbertus sanctum cognovit Fredericum. Parvulus Odbertus dum veni... Sanctus igitur Fredericus, Fresonicae gentis archyereus... ) Theganus Trevirensis chorepiscopus n. ante 800, m. 20-3-849/853 ,
Gesta Hludowici imperatoris
Manoscritti
Scheda N: 37 - 1086
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-the-false-decretals-and-ebbo-s-fama-ambigua-a-ver/688588
Allen Brent The Investiture Controversy: An Issue in Sacramental Theology? EThL 63 (1987) 59-89
Abstract
Sullo sfondo della lotta tra papato e impero per le investiture, si esamina il valore sacramentale della trasmissione dell'anello e della croce in base agli scritti di Ugo di Fleury, dell'anonimo
Tractatus de investitura episcoporum , di Manegoldo di Lautenbach, di Guido di Ferrara, di Ivo di Chartres.
Riduci
Argomenti e indici Scheda N: 10 - 4873
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-the-investiture-controversy-an-issue-in-sacrament/121980
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Uwe Brunn Dialectique, dualité christologique et monisme institutionnel. La construction d'un monde sans division. avec les «manichéens» en marge (de Grégoire VII à Innocent III) in Aux marges de l'hérésie. Inventions, formes et usages polémiques de l'accusation d'hérésie au Moyen Age cur. Franck Mercier - Isabelle Rosé , Rennes, Presses Universitaires de Rennes 2017 (Histoire [Rennes]) pp. 378, 85-110
Abstract
L'A. esamina i contenuti dottrinali di quattro testi antiereticali riguardanti il tema della trinità, della doppia natura di Cristo e del ruolo delle funzioni dell'
ecclesia : si tratta del
Contra Wolfelmum di Manegoldo di Lautenbach, del
Contra quattuor labyrinthos Franciae di Gualtiero di San Vittore, del
Contra haereticos di Ugo di Amiens e del
Liber contra hereses Catharorum di Ecberto di Schönau. Nella parte finale del saggio si sofferma su alcune rappresentazioni artistiche nelle quali viene ribadita la centralità della figura di Cristo come alpha e omega della creazione: si tratta del timpano della chiesa abbaziale di Vézelay, del mappamondo che accompagna il commento all'Apocalisse del Beato di Liébana e di due particolari contenuti rispettivamente nella mappa di Hereford e di Ebstorf. (Francesca Tasca)
Riduci
Argomenti e indici Eresie e movimenti ereticali Gregorius VII papa n. 1025/1030, m. 25-5-1085 Innocentius III papa n. 1160/1161, m. 16-7-1216 Beatus Liebanensis m. 798 ,
Commentarium in Apocalypsim Egbertus Schonaugiensis abbas n. 1120 ca., m. 28-3-1184 ,
Sermones XIII adversus pestiferos foetidissimosque Catharorum damnatos errores ac haereses («In vestra dioecesi frequenter contingit deprehendi quosdam haereticos»... «Unam pretiosam margaritam a sponso suo Christo Iesu»... ) Galterius de Sancto Victore v. 1162, m. post 1180 ,
Contra quattuor labyrinthos Franciae Hugo Ambianensis, Rothomagensis archiepiscopus n. 1085 ca., m. 10/11-11-1164 ,
Contra haereticos sui temporis libri tres [ca. 1145-1148; una cum epistola praefatoria ad Albericum Ostiensem episcopum ] (Reverende pater, tuis obedire mandatis pro tempore distuli... Mandat Dominus, oboediat servus, Patres praecipiunt... Sol oriens effuso lumine toto orbe noctium tenebras expellit... ) Manegoldus Lautenbacensis monachus v. 1085, m. ante 1119 ,
Liber contra Wolfelmum
Luoghi: Ebstorf Hereford Vézelay
Manoscritti
Scheda N: 40 - 9664
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-dialectique-dualité-christologique-et-monisme-ins/733007
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Irène Caiazzo (ed. comm.) Lectures médiévales de Macrobe. Les «Glosae Colonienses super Macrobium» Paris, Vrin 2002 pp. 352 tavv. 8 (Etudes de philosophie médiévale 83)
Abstract
In der Einleitung befaßt sich die A. mit dem Schicksal der
Commentarii in somnium Scipionis . Zunächst gibt sie einen Überblick über die Verbreitung und Kenntnis der Werke Macrobius im Mittelalter; hierbei legt sie besonderes Augenmerk auf die handschriftliche Überlieferung. Im Übrigen skizziert sie die Editionsgeschichte der Werke des Macrobius (
De verborum Graeci et Latini differentiis vel societatibus excerpta ,
Saturnalia und
Commentarii in Somnium Scipionis ). Die Vf. untersucht die literarische Gattung der
Commentarii im Allgemeinen, bevor sie eingehend die Rezeption der
Commentarii des Macrobius im Mittelalter analysiert. U.a. folgende mittelalterliche Autoren werden z.T. auch wegen ihres Lobes und ihrer Kritik an Macrobius erwähnt: Boethius, Cassiodor, Aurelius Memmius Symmachus, Isidor, Beda, Virgil v. Salzburg, Lupus v. Ferrières, Heiric v. Auxerre, Abbo v. Fleury, Gerbert v. Aurillac, Byrhtferth v. Ramsey, Helpéric v. Auxerre, Hermann v. Reichenau, Manegold v. Lautenbach, Guillaume v. Conches, Abaelard, Honorius Augustodunensis, Arnoulf v. Orléans, Bernhard v. Chartres, Bernardus Silvestris und Petrus Alphonsi. In einem weiteren Schritt nimmt die A. Glossen und Kommentare zu den
Commentarii des Macrobius unter die Lupe, klärt zunächst die Begrifflichkeit und skizziert die verschiedenen Arten von Glossen und deren Unterschiede zu Kommentaren. Besonderes Augenmerk richtet sie dabei auf Marginal- und Interlinearglossen in Handschriften mit den
Commentarii -Texten vom 9. bis ins 12. Jh. Als ein Bsp. hierfür zieht die Vf. die
Glosae super Macrobium des Guillaume de Conches heran, deren Entstehungszeit, Verfasser, Handschriftenüberlieferung (Bamberg, SB, Class. 40 (H.J.IV.21), Bern, Burgerbibl., 266, Vat. Pal. lat. 953, Urb. lat. 1140, København, KB, Gl.Kgl.S. 1910 4°, München, BSB, lat. 14557, Zwettl, Zisterzienserstift, 363) und inhaltlich neue Ideen untersucht werden. Im Übrigen werden drei weitere Codices beschrieben, die anonyme Kommentare zu den
Commentarii des Macrobius enthalten: Avranches, BM, 226, Glasgow, UL, Hamilton 11 und München, BSB, lat. 14708. In der Folge wendet sich die Vf. den anonym überlieferten
Glosae Colonienses super Macrobium zu. Sie beschreibt den einzigen Überlieferungsträger (Köln, Erzbischöfl. Diözesan- u. Dombibl., 199) unter kodikologischen Gesichtspunkten, gibt den Inhalt der Hs. wieder, versucht eine Datierung und geht auf die Provenienz ein. In einem weiteren Schritt versucht die A., das Umfeld der Entstehung des Codex zu lokalisieren und etwaige Verfasser zu eruieren, bevor sie die Glossen auf ihre Struktur, Form und ihren Inhalt untersucht. Um etwaige Abhängigkeiten oder Vorlagen auszumachen, zieht die Vf. zwei weitere Schriftzeugen heran: Ps.-Beda
De mundi coelestis terrestrisque constitutione und eine interpolierte Version der
Glosae super Macrobium des Guillaume de Conches (København, KB, Gl.Kgl.S. 1910 4°). Im zweiten Teil des Bandes werden nach kurzen editorischen Bemerkungen die mit kommentierenden Anmerkungen versehene kritische Edition der
Glosae Colonienses super Macrobium und Auszüge aus deren interpolierten Version in Kobenhagen abgedruckt. Eine Liste der erwähnten und untersuchten Hss., eine Bibliographie und ein Index der Autoren und Worte beschließen den Band. (Michael Bachmann)
Riduci
Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Glosae Colonienses super Macrobium Abaelardus Petrus n. 1079, m. 1142 Abbo Floriacensis abbas n. 945/950, m. 13-11-1004 Arnulfus Aurelianensis fl. saec. XII post med. Beda Venerabilis n. 672/673 ca., m. 26-5-735 Bernardus Carnotensis v. 1114, m. 2-6-1126/1130 Bernardus Silvestris m. 1159 ca. Boethius n. 480 ca., m. 524 Brideferthus n. 960 ca., m. 1012 Cassiodorus Senator n. 485 ca., m. 580/585 ca. Gerbertus Aureliacensis scholasticus n. 940/945, m. 12-5-1003 Heiricus Autissiodorensis monachus n. 841, m. 876/877 Helpericus Autissiodorensis monachus fl. saec. IX/X Hermannus Contractus n. 18-07-1013, m. 24-09-1054 Honorius Augustodunensis presbyter et scholasticus n. 1080 ca., m. post 1153 Isidorus Hispalensis episcopus n. 560 ca., m. 4-4-636 Lupus Ferrariensis abbas n. 805 ca., m. 862 Manegoldus Lautenbacensis monachus v. 1085, m. ante 1119 Petrus Alphonsi n. 1062/1075, m. post 1130 Symmachus Quintus Aurelius Memmius v. 476, m. 525 Virgilius Salisburgensis episcopus v. 743, m. 27-11-784 Beda Venerabilis pseudo ,
De mundi coelestis terrestrisque constitutione (Mundus iste sensibilis constat ex quatuor elementis... ) Guillelmus de Conchis n. 1080 ca., m. 1154 ca. ,
Glosae super Macrobii Somnium Scipionis Macrobius, Fortleben ,
Commentarii in Ciceronis Somnium Scipionis Macrobius, Fortleben ,
De differentiis et societatibus Greci Latinique verbi Macrobius, Fortleben ,
Saturnalia Manoscritti
Avranches, Bibliothèque Municipale «Edouard Le Héricher», 226 Bamberg, Staatsbibliothek, Class. 40 (HJ.IV.21) Bern, Burgerbibliothek, 266 Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Pal. lat. 953 Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Urb. lat. 1140 Glasgow, University Library, Hamilton 11 København, Kongelige Bibliotek, GKS 1910 4° Köln, Erzbischöfliche Diözesan- und Dombibliothek, 199 (Darmst. 2623) München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 14557 München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 14708 Zwettl, Bibliothek des Zisterzienserstifts, 363 Risorse esterne collegate Revue philosophique de Louvain 2006
Scheda N: 25 - 4685; 27 - 5046; 28 - 4465; 30 - 4978
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