Il saggio ricostruisce i rapporti stemmatici di una delle famiglie umanistiche della tradizione testuale del
Liber medicinalis di Quinto Sereno. Si tratta di un gruppo di codici provenienti da un'area abbastanza omogena compresa tra Cesena, Bologna e Ferrara (Leipzig, UB, 1220; Cesena, Malatestiana, S XXV 5; Oxford, Bodl. Libr., Digby 129; Boston, MA, Public Libr., Q med. 20; Perugia, Bibl. Comunale Augusta, I 102; London, BL, Add. 15342; Paris, BNF, lat. 8022). Inoltre costituiscono l'unico gruppo di codici umanistici del
Liber che sembri rivelare un interesse prevalentemente medico (e non retorico) per l'opera. Si lega a questa famiglia testuale la presunta
editio princeps del poema di Quinto Sereno (IGI 8930; ISTC is00469000), trasmessa senza indicazione di data e di luogo, ma tradizionalmente ricondotta a Venezia. Secondo l'A. vi sono invece elementi per ricondurre la stampa all'ambiente bresciano, come dichiarato anche dal dorsetto della copia conservata a Firenze, Laurenziana, D'Elci 154. Anche la vicinanza testuale a codici ferraresi sembra un valido indizio in tal senso, essendo ormai stato assodato il legame tra la nascente tipografia di Brescia e maestranze ferraresi.
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