Indagine volta a definire i caratteri originari della nascita della repubblica di San Marino in una visione complessiva che contempla dati storici e leggendari. Questi ultimi fanno risalire la fondazione al 3 settembre 301, quando Marino, un tagliapietre dalmata dell'isola di Arbe in fuga dalle persecuzioni cristiane, stabilì una piccola comunità sul Monte Titano e ottenne in dono il nucleo originario di quella che sarà poi nota come la «Terra di San Marino». Partendo da questa premessa l'edizione della
Vita sanctorum Marini et Leonis viene qui proposta come uno dei fondamenti testuali dell'identità sammarinese. Il volume si apre con un'ampia disamina sui caratteri propriamente storici della storia locale (pp. 3-91). Segue poi la sezione degli «Studi» (pp. 95-142) che raccoglie gli scritti di C. Ravara Montebelli sulle fonti archeologiche della città, dello stesso A. sulle origini del cristianesimo a Rimini - centro che mantenne un rapporto molto stretto con San Marino - e di L.-A. Sanchi sul concilio riminese del 359. Il volume prosegue con la sezione «Fonti e Documenti» curata dall'A. (pp. 143-96), che propone l'edizione di alcuni documenti del concilio ecumenico del 359 (pp. 143-57) tratti dalla Collectanea antiariana Parisina del IX secolo (Paris, BNF, Arsenal 483), con la riproduzione di alcuni ff. (pp. 158-69); dell'epistola del monaco Eugippo al diacono romano Pascasio (511) che accompagna la sua
Vita di san Severino (pp. 171-4) con relativa copia dal codice Subiaco, Biblioteca di Santa Scolastica, 2, II; di 14 epistole indirizzate da Gregorio Magno alla chiesa di Rimini e al vescovo di Pesaro (pp. 179-87); del Placito Feretrano (pp. 189-92) tramandato dal ms. San Marino, Archivio della Repubblica, 885. La successiva sezione ospita l'edizione con commento e traduzione della
Vita sanctorum Marini et Leonis curata dall'A. e da P. Zanfoni (pp. 215-35) preceduta da un ricco corredo di fonti, immagini, documenti, descrizione dei mss., incunaboli e apografi, oltre alla storia delle edizioni e seguita dal Catalogo dei manoscritti e degli incunaboli» curato da P. Zanfini (pp. 237-75). Anche per la
Vita si segnalano le riproduzioni tratte dai testimoni dell'opera (pp. 277-357), quella dell'incunabolo 140-II della Casanatense di Roma e dell'edizione degli Acta Sanctorum II (1748). I manoscritti che trasmettono la
Vita Marini sono: Bologna, BU, 1473; Vat. lat. 1190; Como, Bibl. del Seminario, 6; Rimini, Bibl. Civica, Sc-Ms. 1; Torino, BN, F II 10 e F III 16. Si segnalano poi le descrizioni degli incunaboli Milano, ante 14.IX.1478 e Vicenza 12.XII.1493 (pp. 258-66). Il volume è corredato da un indice dei nomi, dei luoghi e da un profilo degli studiosi. (Cecilia Balzini)
Riduci