Responsabile descrizione interna CODEXFirenze, Archivio dell'Opera di Santa Maria del Fiore, Archivio musicale Serie I.3, 9
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sec. XV. 1 data stimata; sec. XV terzo quarto la compagine è unitaria non omogenea con testi in successione non immediata membr. ff. I, 9, I', numerazione a matita recente in alto; ff. di guardia cart. moderni in carta grigia; fascicoli 1 (8), 2 (1): il secondo fascicolo è un foglio singolo; Dimensioni: 327 x 235 (var. per imperfetto taglio dei bordi); specchio di scrittura: 29 [227] 71 X 55 [121] 59 (f. 6v); ll. 23 (f. 2v); ll. 33-32 (ff. 3v-9v): la preparazione della rigatura è visibile solo per le linee di giustificazione verticali. Il numero di linee è variabile nelle parti di natura documentaria, più regolare nell'ultimo testo, letterario. I ff. 1r-3r presentano sempre un numero minore di linee; l'ondulamento del supporto lascia pensare all'uso della tabula ad rigandum .Scritture e mani : littera antiquaLegatura in cartone azzurrino con dorso e angoli in pergamena; sul piatto superiore etichetta in bianco.Ente possessore Firenze, S. Maria del Fiore, Opera (post XV secondo quarto)Nomi Iohannes Petri de Stia notarius, rogatario (sec. XV terzo quarto); Iohannes Iacobi de Salvectis notarius, rogatario (sec. XV secondo quarto)Storia del manoscritto Il manoscritto, di natura testuale al limite del documentario, presenta ad apertura copia di due strumenti notarili databili attorno alla metà del '400 e, in prosecuzione ma a distanza di un certo tempo e di altra mano, un secondo documento e la leggenda del braccio di s. Filippo. Il primo documento concerne la donazione per lascito testamentario del card. Bartolomeo Cossa (antipapa Giovanni XXIII, sepolto in Santa Maria del Fiore alla chiesa di San Giovanni Battista di una reliquia del santo medesimo (dono a Urbano V del Patriarca di Gerusalemme, rubata e in seguito riacquistata dal cardinale). Lo strumento notarile illustra i fatti; la reliquia, che risulta depositata presso il priore di S. Maria degli Angeli, venne trasportata con solenne processione nel Battistero nel gennaio del 1420. Segue (aggiunte e di altra mano) copia delle disposizioni per la festa di San Giovanni Battista datate 1446 L'insieme, compresa la finale aggiunta della storia del Braccio di San Filippo pare relativamente coevo. E' notevole, nel primo documento, il riporto della scritta in greco incisa sul piedistallo della reliquia: le due righe (e a margine le parole: que in latino sonant sic ) sono inserite da una mano perita che merita approfondimento. Nel manoscritto è conservato un foglietto sciolto, di mano moderna (sec. XIX) che ne illustra il contenuto.Bibliografia BHL Suppl . (1986); Libri del Duomo (1997), p. 187; Benvenuti Un vescovo (2007), p. 99
numero d'ordine: I
I. ff. 1r-3r Instrumenta donationis Reliquiarium sancti Iohannis Baptistae Note Il primo strumento è in data 1421, 13 gennaio e riassume la storia della reliquia; il secondo, che attiene alle onoranze, specifica solo eisdem anno inditione die loco et coram dictis testibus ; ambedue sono copie autentiche del notaio Giovanni di Iacopo Salvetti (f. 3r Ego Iohannes olim ser Iacobi de Salvectis ) tratta dalle imbreviature del fratello Antonio, rogatario dell'originale alla morte di questi. Il Reliquiario in oggetto, attualmente conservato al Museo dell'Opera del Duomo di Firenze, contiene il dito di S. Giovanni Battista donato a Urbano V dal Patriarca di Gerusalenmme, rubato e successivamente riacquistato dal cardinale Bartolomeo Cossa, poi antipapa Giovanni XXIII. Alla morte di questi nel 1419 a Firenze (venne sepolto a Santa Maria del Fiore) la reliquia, in deposito presso il priore di S. Maria degli Angeli, rimase per lascito testamentario al Duomo, dove venne trasportata con processione solenne nel gennaio del 1420. numero d'ordine: II
II. ff. 3v-5r Provisiones in festo Sancti Iohannis Baptisti datatio, f. 3v inc. In dei nomine Amen. Anno incarnationis domini nostri Iesu Christi millesimo quadringentesimo quadragesimo sexto indictione nona die trigesimo mensis augusti tenor, f. 3v inc. Certum est quod si alicui sancto Dei debetur honor amplificus a populo Florentino Note Il documento, tratto dal libro delle riformagioni e autenticato dal notaio Giovanni da Stia, concerne le onoranze e gli obblighi pubblici per la festa di San Giovanni Battista. numero d'ordine: III
III. ff. 5v-9v Translatio brachii beati Philippi apostoli text. inc. Postquam Dei et hominum mediator se nostre carnis mortalitatem induit et deitatem suam pro redemptione humani generis Note aggiunta coeva; BHL nr. 6818
Risorse esterne collegate Firenze, Archivio Opera di Santa Maria del Fiore, Archivio musicale Serie I.3, 9, f. 1r Firenze, Archivio Opera di Santa Maria del Fiore, Archivio musicale Serie I.3, 9, f. 1v
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