Il contributo si articola in tre parti: 1. breve
excursus storico sul cristianesimo e l'ordine benedettino in Polonia, con riferimenti al protomartire s. Alberto (patrono di Gniezno e dedicatario di molte chiese e abbazie tra cui quella di Staniatki), ai primi vescovi e ai primi centri, alla tradizione liturgica manoscritta e ai suoi legami con l'Italia (Ravenna) e con alcuni centri europei (si citano in particolare: il Sacramentario Tinecense, primo testimone notato redatto nel 1060 ca. nella scuola di Colonia-Westfalia e il Messale con notazione neumatica Gniezno, Bibl. Kapitulna, 149, redatto in Baviera, probabilmente a Nieder-Altaich, mentre è originario della Polonia il Pontificale dei vescovi di Cracovia ms. Kraków, Bibl. Jagiellonska, 2057). 2. Note sulla storia dell'abbazia femminile di Staniatki e relativa biblioteca, che conta, su 15000 volumi, 500 manoscritti fra cui Antifonari, Breviari, Graduali, Messali e Innari. 3. Descrizione dell'Antifonario in tre volumi (non è data segnatura) redatto tra il 1535 e il 1536 su commissione della badessa e contenente il Temporale e il Santorale di tutto l'anno (notazione gotica). L'ultimo paragrafo è dedicato alle cadenze finali dei toni salmodici: il confronto con l'
Antiphonale Monasticum del 1935 porta l'A. a concludere che «le soluzioni trasmesse dal tardo medioevo non hanno smarrito la loro attualità nello spazio dei secoli arrivati alla nostra epoca». Completano il contributo 7 riproduzioni in b/n.
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