Il volume, che nasce in occasione del IX centenario della morte di Anselmo (1109-2009) e che si aggiunge come quinto nella serie degli
Opera omnia dell'autore, presenta la traduzione in italiano (con testo latino a fronte basato sull'ed. di R.W. Southern - F.S. Schmitt
Memorials of Saint Anselm London 1969) di alcuni testi di Anselmo o a lui attribuiti e di opere che offrono una conoscenza più approfondita della figura del santo. La prima parte (pp. 12-163), a cura di C. Marabelli, propone la traduzione del
De humanis moribus per similitudines, un testo che «in seguito sarà trasformato in quello del
De similitudinibus» (p. 3) e che può essere pensato come «un'opera costituita da qualcuno con materiali anselmiani» (p. 5), escludendo dal novero dei possibili «raccoglitori» sia Edmero sia Alessandro e per il loro stile e per la totale assenza di connessione fra questo scritto e le loro opere. Il
De humanis moribus è tradito da 6 mss: London, BL, Royal 5.F.IX (ca. 1110-1130); Royal 8.D.VIII (ca. 1130); Cambridge, UL, Ff.IV.45 (da Titchfield, sec. XIII); Hereford, Cathedral Libr., P.I.1; O.I.2 (da Gloucester, inizio sec. XIII); Paris, BNF, lat. 12311 (origine inglese, seconda metà sec. XII); Oxford, Bodl. Libr., Digby 158 (dall'abbazia di S. Maria di Reading, sec. XII, con frammenti del testo). La seconda parte è divisa in due sezioni: quella dedicata alla traduzione de «I detti di Anselmo» (
Liber ex dictis beati Anselmi a cura di A. Granata, pp. 168-325) e «I miracoli» (
Miracula a cura di D. Riserbato, pp. 330-471), entrambi di Alessandro di Canterbury e un'appendice in cui viene presentato un testo (
Appendix ai
Dicta Anselmi archiepiscopi) costituito da una porzione dell'
Ep. 414 con l'aggiunta di un altro piccolo testo (l'ultimo paragrafo) «che potrebbe essere un semplice appunto o abbozzo» (p. 472). Quest'
Appendix ha però avuto una trasmissione indipendente dalla lettera come attestano sei mss.: Cambridge, CCC, 316; Jesus Coll., 76; London, BL, Royal 8.D.VIII; Add. 16608; Cambridge, Trinity Coll., 59; Paris, Mazarine, 716. La terza parte, ancora a cura di C. Marabelli, offre la traduzione dello
Scriptum de beatitudine perennis vitae sumptum de verbis beati Anselmi che Edmero scrisse ricostruendo un discorso tenuto dall'arcivescovo Anselmo a Cluny probabilmente tra il maggio 1099 e il luglio 1100. La quarta e ultima parte, a cura di A. Granata, è intitolata «Miscellanea Anselmiana» e raccoglie: «Alcuni frammenti da Le Bec» (pp. 534-45), i
Dicta conservati nel ms. Vat. Reg. lat. 499 ff. 160v-161r; «La miscellanea Anselmiana nel British Museum ms. Royal 8 D VIII» (pp. 544-67), con il
De moribus (ff. 61r-75v) e le correzioni e le aggiunte della stessa mano di quella del copista originale che hanno trasformato il testo nel
De similitudinibus (ff. 61r-75v e 164v-170v), propone lo studio dei capitoli 175 e 181-185 del
De similitudinibus (il cui testo è stabilito, oltre che sul ms. 8.D.VIII della BL, anche sui mss. London, BL, Royal 5.E.XIV e Hereford, Cathedral Libr., P.II.1) e di alcuni frammenti ai ff. 50, 52v-53r e 123; «La miscellanea Anselmiana nel ms. Bodley 561» (pp. 568-615) con 21 frammenti di detti d'ispirazione anselmiana ai ff. 96v-97v, 118r-v e 149v-150v e il
De aratro et carro ai ff. 119r-129r, una «moralizzazione delle parti dell'aratro comprensiva di un passo che, ricalcato sul capitolo XXV del
Proslogion, appare però rimodellato in una forma che s'avvicina a quella del capitolo 5 dei
Dicta»; «La miscellanea anselmiana del ms. Bodleiano Digby 158» (pp. 616-57) con la
Sententia de motione altaris (f. 91) che rimane anche nei mss. Hereford, Cathedral Libr., O.I.6 (f. 43) e London, BL, Royal 8.B.XVIII; «La miscellanea anselmiana nel ms. Lambeth 59» (pp. 658-707), un importantissimo ms., proveniente dalla Christ Church di Canterbury e datato agli anni compresi dal 1125 al 1130, che tramanda oltre alla principale collezione delle lettere di Anselmo dal 1070 al 1109 alcuni «Frammenti filosofici» (ff. 161r-v, 169v-175r, 187r-188r, 188v-189r), «Frammenti miscellanei» (f. 189r-v), «Uno schema di confessione sul letto di morte» (ff. 161v-162r e 188r); «Il dialogo 'Sulla custodia dell'uomo interiore'» (
De custodia hominis interioris) di Anselmo (o comunque del suo ambiente) tramandato anche dal ms. del sec. XII Hereford, Cathedral Libr., O.I.6 ff. 155v-156v. Chiudono il volume l'«Appendice» con i saggi di I. Biffi (
La psicologia della vita religiosa e il suo immaginario nel «De humanis moribus (De similitudinibus)» di sant'Anselmo pp. 725-31) e C. Marabelli (
Anselmo educatore dei costumi attraverso il linguaggio parabolico pp. 733-55) e gli «Indici» a cura di A. Tombolini («Indice dei nomi di persona» e «Indice dei nomi di luogo»). (Beatrice Baragatti)
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