Seguendo alcuni percorsi di ricerca offerti dal catalogo CODEX (consultabile anche al sito Mirabile: http://www.mirabileweb.it/) relativamente ai manoscritti filosofici della Toscana, l'A. traccia i lineamenti della cultura filosofica tra Duecento e Trecento offrendo uno studio «contestuale» sulla presenza di testi e di autori che possono aver costituito la base documentale della formazione filosofica di Dante. Tra i vari florilegi e raccolte di sentenze diffusi all'epoca, si ricordano anche le opere di carattere enciclopedico quali Isidoro di Siviglia
Etymologiae, Riccardo di S. Vittore
Beniamin minor, Bartolomeo Anglico
Liber de proprietatibus rerum, Vincenzo di Beauvais
Speculum maius, Guglielmo di Auxerre
Summa aurea, Giovanni di Sacrobosco
Tractatus de sphaera. Tra gli altri autori si ricordano: Boezio (
De consolatione Philosophiae), Pietro da Moglio (
Divisiones super libro Boethii De consolatione Philosophiae) e Guglielmo di Conches (
Dogma moralium philosophorum,
Dragmaticon). Menzionati i mss. Arezzo, Bibl. Città di Arezzo, 442, 410 e 332; Cortona, Bibl. Comunale, 35, 23 e 81; Firenze, Accademia «La Colombaria», 109; Archivio di Stato, Gianni 48; Laurenziana, Ashburnham 1658; Pl. 89 sup. 55; Lucca, Bibl. Capitolare, 490, 64, 55, 74: Bibl. Statale, 1273, 1407, 1986, 296, 1455, 1411; Pisa, Bibl. Cathariniana, 124, 132, 17, 54, 115, 55, 145, 79, 92; Pistoia, Archivio Capitolare, C.71, C.72, C.123, C.87, C.108, C.61, C.113; Pistoia, Bibl. Comunale, A.28, A.27, A.38, A.47, A.13, D.280; Poppi, Bibl. Comunale, 45 e 30; Prato, Archivio di Stato, Spedali 2605; San Gimignano, Bibl. Comunale, 27, 25, 26, 29, 18; Siena, Bibl. Comunale, L.III.21, G.VII.32, H.VI.7, I.VIII.36, G.VII.40, F.II.18, F.II.23, F.IX.38, L.IV.34, H.IX.1, G.VI.34, G.IX.40, G.IX.41, H.VI.8, H.VII.10, I.VI.24, I.VII.7, K.V.25, L.IV.19, L.IV.35, L.VI.27, L.VII.28, L.IX.22, L.IX.31, L.X.1, L.XI.13, U.VI.10; Volterra, Bibl. Comunale, LVI.7.15 e LVII.8.5.
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