L'A. presenta una serie di passionari prodotti fra il X (London, BL, Add. 25600; Paris, BNF, n.a. lat. 2180; Madrid, BNE, 494) e l'XI secolo (Paris, BNF, n.a. lat. 2179; Madrid, BNE, 822; El Escorial, Real Biblioteca de San Lorenzo, b-I-4) nel regno di León, testimoni di un processo di continuità e innovazione. Nell'XI secolo, infatti, quando vennero rifatti i passionari si utilizzarono come modelli di base quelli del X secolo, ai quali vennero aggiunte e integrate nuove passioni. Viene poi presentato il caso della
Passio Christinae (BHL 1748-1757h) di cui l'A. fornisce un elenco parziale dei testimoni e la ricostruzione della tradizione testuale (Bruxelles, KBR, 7984 [3191]; Bruxelles, Société des Bollandistes, 14; Vat. lat. 5771; El Escorial, Real Biblioteca de San Lorenzo, b.I.4; Hamburg, SB, Theol. 1727; Paris,BNF, lat. 3851; lat. 17002; n.a. lat. 2179; Roma, BNC, Farf. 29; Torino, BN, D.V.3 e Zürich, Zentralbibl., C 10 i). (Maria Ferraiuolo)
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