L'A. rileva come gran parte dei testi agiografici in versi rimanga tuttora inedita o accessibile in edizioni di scarso valore; così è per le due vite in versi di s. Audoeno, vescovo di Rouen (BHL 754 e 754b), per i due poemi dedicati a sant'Agnese (uno in distici, tradito dal ms. Vat. Ottob. lat. 254, e uno in esametri, contenuto nel ms. Rouen, BM, Y. 41 [1406]), per la
Vita di Pelagia scritta da Gevehardus (BHL 6610d), che faceva parte di una trilogia metrica con la
Vita di Eufrosina e i
Miracula di Teofilo (Darmstadt, Hessische Landes- und Hochschulbibl., 749), per il poema ritmico anonimo dedicato a Dionigi, vescovo di Parigi (tradito dal ms. Paris, BNF, lat. 2445a) - certo meno noto di quello scritto da Ilduino (Oxford, Bodl. Libr., Bodley 535) -, per la passione metrica di Felice, Regola ed Esuperanzio, patroni di Zurigo, scritta da Corrado di Mure. L'agiografia in versi rimane anche, nel complesso, poco studiata, mentre costituirebbe fertile campo di ricerca non soltanto per i filologi e gli studiosi di letteratura agiografica e di poesia mediolatina, ma anche per i paleografi (molti i mss. non ancora studiati, come l'unico testimone della vita ritmica di sant'Emmerammo del ms. München, BSB, lat. 14436) e i musicologi medievali, dato lo stretto legame tra poesia e musica. Pur numerosissimi, i testi agiografici latini, spesso anonimi, in versi metrici o ritmici conoscono una tradizione molto più ristretta rispetto ai testi agiografici in prosa (si veda il caso del solo ms. München, BSB, lat. 18628 per la vita metrica di Verena, a fronte degli oltre 65 mss. che ne trasmettono le
vitae in prosa), dei quali costituiscono spesso una versione abbreviata (si vedano i testi dei mss. Paris, BNF, lat. 5320 e 14876) e ai quali sono affiancati all'interno di raccolte agiografiche su uno (i mss. Paris, BNF, lat. 5610A e 10851 e Alençon, BM, 6) o più santi (ms. Valenciennes, BM, 502 e Paris, BNF, lat. 3778, 5344, 12609, 2445A, 5375) o nell'ambito di
legendaria e
passionaria (è il caso dei mss. Paris, BNF, lat. 5351, 5310, 12606, 3779). Rari i casi di raccolte di soli testi poetici agiografici, nel caso limitati a due (il ms. Paris, BNF, lat. 8431) o tre testi. Le versioni poetiche furono spesso prodotte per nobilitare il soggetto, trattandosi di una riscrittura in registro epico, ma più spesso furono prodotte come esercitazioni scolastiche (
Petrus scholasticus è definito l'autore del poema su san Marziale tradito dal ms. Paris, BNF, lat. 5365 del XII secolo, BHL 5554) o, in ambito monastico, come esercizio di edificazione. Non si può escludere, infine, che fosse sotteso ad esse un intento di emulazione dei poeti cristiani tardo-antichi (fra cui Sedulio; si ricorda, ad esempio, la descrizione nell'inventario di Corbie del Paris, BNF, lat. 14143:
Sedulius et in eodem versus de sancto Benedicto et Marcellini et Petri passio ritmice).
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