I 426 manoscritti medievali attualmente conservati presso la Universitätsbibliothek di Gottinga sono materia di un nuovo progetto di catalogazione effettuato con la collaborazione della Herzog August Bibliothek di Wolfenbüttel. L'A. rende conto dell'importanza di questa operazione attraverso la trattazione di un caso specifico che riguarda un esemplare di Svetonio
De vita XII Caesarum. Prima di occuparsi della questione prende inizialmente come esempio il ms. Philol. 123 (XV secolo) che trasmette le
Saturae e le
Epistolae di Orazio: attraverso una revisione più attenta sono emerse nuove indicazioni da cui si è potuto stabilire come luogo di produzione del codice la Firenze della seconda metà del Quattrocento. Una disquisizione più estesa è offerta sul ms. Philol. 161 che contiene il
De vita Caesarum di Svetonio copiato da Bartolomeo Sanvito (1435-1511) circa nel 1478 o al più tardi nei primi anni Ottanta e decorato dal miniatore Gaspare da Padova (? 1493); dopo aver descritto i motivi figurativi maggiormente rilevanti, per i quali vengono forniti confronti anche con i mss. Roma, BNC, Vitt. Eman. 1004 (
Historia Augusta); New York, New York Publ. Libr., Spencer Coll. 20 (Valerio Massimo
Factorum et dictorum memorabilium libri); Paris, BNF, lat. 5814 (
De vita Caesarum di Svetonio); London, BL, Royal 14.C.III (
Chronica di Eusebio di Cesarea), l'A. esamina il rapporto fra il testo e decorazioni delle iniziali, un'operazione che può rendersi utile talvolta anche per l'identificazione del probabile committente del manoscritto: si tratta con quasi certamente di Bernardo Bembo, in contatto con il Sanvito, che aveva già lavorato per lui in altre occasioni, a causa della presenza del motivo del Pegaso che in molti codici è associata indubitabilmente allo stemma del Bembo: a tal riguardo l'A. propone paragoni con i mss. London, BL, Add. 14787 (Bernardo Bembo
Gratulatio ad Christopherum Maurum); Royal 14.C.III; Paris, BNF, lat. 5814.
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