A partire dall'autoritratto dell'ultima pagina di un ms. dell'XI sec. contenente il commento di Girolamo a Isaia, l'A. esamina l'opera del monaco miniaturista Ugo Pictor, attivo probabilmente nell'abbazia di Jumièges, il suo milieu culturale, l'attività degli scriptoria della Normandia dell'XI-XII sec. e la scrittura ivi impiegata. I codici sicuramente attribuibili a Ugo, sia come scriba, sia come decoratore, tramandano una raccolta di
Vitae di santi e sermoni (Rouen, BM, Y. 109), alcune opere di Agostino (Oxford, BL, Bodl. 691; Stockholm, Riksark., Fragm. 194-195) e Girolamo (Durham, Cath. Libr., B.II.9; Oxford, BL, Bodl. 717), la
Regula pastoralis di Gregorio Magno (Oxford, BL, Bodl. 783) e una scelta di opere di Anselmo (Rouen, BM, A. 366).
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