L'ed. riprende sostanzialmente quella di C.J.M. van Beek (1936): le divergenze, poco numerose, sono dovute alla volontà di essere ancora più fedeli al ms. A, Montecassino, Arch. e Bibl., 204 MM. Gli Atti, conosciuti in due versioni (BHL 6634 e 6636), la seconda più breve della prima, consistono essenzialmente in un riassunto della passione. Robert Godding in «Analecta Bollandiana» 115 (1997) 195-6 aggiunge alcune note concernenti l'edizione del testo, la traduzione e le citazioni. L'ed. introduce e analizza i testi presi in esame, partendo dalla passione e dalle due redazioni che ne restano, una greca e una latina. Il testo greco è scritto in uno stile più letterario ed evidentemente in un momento molto lontano dai fatti descritti, mentre il testo latino usa un
sermo più familiare e colloquiale, per cui bisogna escludere l'ipotesi dell'unico redattore per entrambe le versioni. Inoltre l'ed. dimostra che il testo latino non può essere una traduzione dal greco per almeno quattro motivi: 1) l'ellenismo del testo latino va riportato alla normale presenza di caratteri linguistici di questo tipo nel latino delle classi colte africane dell'epoca tardo-antica; 2) il testo greco è lacunoso e in nessun modo si possono ricostruire i passi dubbi della versione latina rifacendosi a quella greca; 3) il testo greco sembra voler semplificare e chiarire i passi che nella versione latina risultano oscuri; 4) il testo greco denuncia in alcuni passi l'incomprensione di espressioni latine da cui evidentemente traduce. L'edizione della passione latina è basata sui nove mss. che la tramandano, facenti capo a due archetipi (Montecassino 204 MM; Paris, BNF, 17626; London, BL, Cotton Nero E.I; Oxford, Bodl. Libr., Fell 4; London, BL, Cotton Otho D. VIII; Canterbury, Chapter Libr., E 42; Milano, Ambrosiana, C 210 inf.; Sankt Gallen, Stiftsbibl., 577; Einsiedeln, Stiftsbibl., 250); a questa è affiancata la traduzione francese e l'edizione. Degli Atti si tramandano due redazioni, che hanno come fonti la
Passio e testimonianze orali e scritte relative al processo dei martiri. Le differenze rispetto alla
Passio sono molte, a partire dalla data del martirio, spostata alla metà del III sec.; inoltre si privilegia la dimensione comunitaria del martirio a discapito delle figure dei singoli santi, in particolare di quella di Perpetua e si dà spazio maggiore agli interrogatori dei santi, tradendo così l'uso di fonti quali i verbali ufficiali del processo. Per l'edizione degli Acta sono stati scelti, tra tutti quelli che li tramandano, i seguenti mss.: Auxerre, BM, 127 (114); Avranches, BM, 167; Cambrai, BM, 816 (721); Dijon, BM, 639 (383); Epinal, BM, 67 (147); London, BL, Cotton Otho D VIII; Paris, BNF, 5269; Paris, Sainte Geneviève, 533; Reims, BM, 1410; Troyes, BM, 7 per la prima redazione. Per la seconda sono stati collazionati i mss. München, BSB, lat. 4554 e Paris, BNF, 5593 (Silvia Nocentini)
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