La Vita Terrentii, breve testo scritto dal ... Leggi tutto

La Vita Terrentii, breve testo scritto dal Petrarca entro il 1359, accompagna numerosi mss. terenziani di età umanistica (anche se è assai probabile che essa non fu conosciuta dal Boccaccio). Di essa sono state pubblicate, finora, tre edizioni non critiche: Publii Terentii Afri Comoediae sex I ed. di A.H. Westerhoff (Hagae-Comitum 1726 pp. XXXIV-XXXV), in cui viene riprodotto il testo dell'edizione milanese del 1476); Terentii Comoediae ed. di J.A. Giles (London 1837 pp. XXXII-XXXV); J. Ábel Az ó- és középkori Terentius biographiák «Értekezések a nyelv- és széptudományok körébol» 14 (1887) 47-51. Della Vita Terrentii si è già occupata, a più riprese, C. Villa, che ha individuato, catalogato e descritto ben 77 mss. dell'opera: cfr. La «Lectura Terentii» I Da Ildemaro a Francesco Petrarca Padova 1984 pp. 191-216 (cfr. MEL XII 2903); Petrarca e Terenzio «Studi Petrarcheschi» 6 (1989) 1-22 (cfr. MEL XVI 1369); Successi e sfortune della «Vita Terrentii» nell'Umanesimo in Il Petrarca latino e le origini dell'Umanesimo. Atti del Convegno internazionale. Firenze, 19-22 maggio 1991 Firenze 1996 = «Quaderni petrarcheschi» 9-10 (1992-93) 555-69 (cfr. MEL XXV 1542) (e cfr. anche I.G. Rao Vita Terrentii in Codici latini del Petrarca nelle biblioteche fiorentine. Catalogo della Mostra di Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana [19 maggio-30 giugno 1991] Firenze 1991 pp. 270-1 [per il volume cfr. MEL XIX 1303]). Riprendendo le indagini precedentemente esperite dalla Villa e da altri studiosi, l'A. pubblica ora, con ampia documentazione storico-letteraria e filologica, il testo critico della Vita Terrentii del Petrarca. All'edizione propriamente detta dello scritto petrarchesco (con traduzione castigliana a fronte, apparato critico e commento a pie' di pagina), fondata sull'escussione dell'ampia tradizione manoscritta (pp. 120-49), fanno da indispensabile premessa cinque capitoli relativi, rispettivamente, all'individuazione e allo studio dei due rami della trasmissione (pp. 3-20), all'influsso che la scuola di Pietro da Moglio ha potuto esercitare nella tradizione manoscritta del testo (pp. 21-48), allo studio delle due famiglie di codici, B (pp. 49-72) e D (pp. 73-92), e a un ampio saggio sulla composizione dell'opera (pp. 93-119). Il volume è arricchito da una breve introduzione (pp. IX-XI), dalle abbreviazioni bibliografiche (pp. XII-XIX, ma molta altra bibliografia generale e specifica si ricava anche dalle note al testo) e da una doppia serie di indici, dei nomi e delle opere (pp. 153-7) e dei mss. (pp. 158-9). Il volume è recensito in «Aevum» 85 (2011) 642-4 da Agnese Bellieni. Kristen Ina Grimes, in «Latomus. Revue d'études latines» 73 (2014) 274,  rileva il punto in cui si fa notare come la Vita Terrentii, nonostante la sua vasta diffusione, fosse ignota al Boccaccio, editore di Terenzio (Firenze, Laurenziana, Pl. 38.17). (Armando Bisanti)
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