Lo studio di
exempla che mettono in scena il contrasto tra un anacoreta e il diavolo rivela la loro collocazione in un ambito monastico benedettino riformatore: anche la narrativa infatti aveva lo scopo di ricondurre, con finalità didattiche, l'attenzione del lettore a una più attenta consapevolezza dei fondamentali punti dogmatici, dei valori cenobitici, ma anche della priorità di osservare, anche nell'esperienza quotidiana, un orizzonte più esteso rispetto alla realtà mondana, in una prospettiva anagogica, verso la vita ultraterrena. Si considera in particolare il caso di un
exemplum conservato nel ms. London, BL, Cotton Vespasianus D VI ff. 67r-68v (una versione di
Verba seniorum XVIII 9) edito alle pp. 322-2. Un paragrafo è dedicato alla fortuna delle
Vitae patrum nell'Inghilterra anglo-sassone: vi sono menzionati i codici Cambridge, CCC, 389; Edinburgh, NL, Adv. 18.4.3 (ff. 1-122); Hereford, Cathedral Libr., P.II.5 (ff. 1-145); London, BL, Add. 15350 (ff. 1 e 121); Cotton Caligula A. XV (ff. 3-117; Cotton Otho C. I (vol. II); Cotton Vespasianus D. VI (ff. 2-77); Oxford, Bodl. Libr., e mus. 26 (3571); Worcester, Cathedral Libr., F. 48; Bruxelles, BR, 985-52; New York, Pierpont Morgan Libr., M 926 (ff. 1-41). (Roberto Angelini)
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