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MIRABILE

Archivio digitale della cultura medievale
Digital Archives for Medieval Culture

Bigazzi Pietro in Manoscritti
Bigazzi Pietro
Trovati 4 records. Pagina 1 di 11


Descrizione diretta

Firenze, Biblioteca Moreniana, Moreni 97

sec. XVI primo quarto data stimata
cart.
I, 83; numerazione antica (sec. XVI) a penna sul marg. sup. dex che numera da 1 a 70; num. recente relativa all'intero codice (ff. 1 - 83), a timbratore, sul marg. inf. destro estesa anche a una cedola cartacea posta tra ff. 17 e 18 ; fascicoli 1 (10); 2 (11); 3 - 7 (10); 8 (12): Richiami a ff. ff. 10v, 21v, 31v, 41v; 51v; il fascicolo 2 è un quinterno con una cedola cartacea in più; il fascicolo 8 (ff. 72 - 76 / 81 - 83) è un quaterno il cui testo è stato vergato non prima della metà del XVIII secolo; al suo interno, i ff. 77 - 80, in carta scura, sono stati cuciti in un secondo momento e risalgono alla prima metà del XIX sec; ff. 81 - 83 sono lasciate in bianco sebbene a f. 82v si veda ancora, assai malamente, la traccia di un frammento di testo vergato in littera textualis di modulo grande

dimensioni: 225 x 162; specchio di scrittura: 25 [167] 33 x 15 [112] 35; linee variabili tra 27 e 32, rigatura a mina di piombo

note generali sulla scrittura: ff. 1r - 71v: scrittura italica di mano unica, sec. XVI primo quarto.
ff. 72r - 76v: mano risalente al XVIII sec. seconda metà -  XIX sec. primo quarto.


Iniziali semplici: iniziale in rosso a f. 1r; non vi sono altre decorazioni
rubricato: il solo titolo a f. 1r è in rosso


Legatura moderna: carta marmorizzata su piatti di cartone, dorso in pergamena su cui è scritto, a penna, il titolo dell'opera: Cronic[a] di san Francesco.

Sottoscritto


Ente possessore Giaccherino (Pistoia), S. Francesco, convento OFMObs (sec. XVII.2)
Nomi Manni Domenico Maria (a. 1690-1788), ad usum (?) (sec. XVIII); Moreni Domenico (1763-1835), possessore (sec. XVIII.2 - 1819); Bigazzi Pietro (a. 1800-1870), possessore (a. 1819 - 1868)
Storia del manoscritto
A f. 1r marg. sup. la nota di possesso: fratris Danielis de Rhetibus s. Marie in Balneo non è pù precisamente accertabile data la diffusione del toponimo.
f. 1r marg. inf.: Hic liber est fratris Saly[...]; nota resa illeggibile dalla cancellatura a penna
A f. Ir, mano di Domenico Maria Manni: Codice molto prezioso
Sul contropiatto anter: ex libris su cui è riportato: quicquid pecuniolae seponere parca frugalitas potuit, in his coemendi absumpsi
A f. Ir, marg. sup. destro, timbro: codice Moreni
A f. Iv, a matita, di mano forse di Pietro Bigazzi alcuni riferimenti bibligrafici.
Sul contropiatto post. di mano recente, probabilmente di Carlo Nardini: carte 83 nuovam(ente) numerate. C. N.

Si riporta quella parte della descrizione offerta da padre Antonio Tognocchi che collega il ms. al convento di S: Francesco a Giaccherino: Questo manoscritto (i. e. Compendium) si trova questo giorno gennaio 1686 a Nativitate nella libreria grande del nostro convento di S. Francesco a Giaccherino presso Pistoia nel B XXI nel penultimo infimo grado.

Compendium chronicarum ordinis fratrum Minorum, Marianus de Florentia n. 1477 ca., m. 20-7-1523, ff. 1r-71v
Relazione della visita del papa Niccolò V alla sepoltura ed al corpo di S. Francesco (1447), ff. 72r-76v

Bibliografia Nardini Manoscritti (1905) vol. I fasc. III p. 76; Compendium Chronicarum (1905) pp. 96 - 97; Domenichelli Compendium (1911) 4 pp. 565 - 566; Domenichelli Compendium (1911) 1 pp. 98, 99; Giovannetti S. Salvatore (2001) pp. 342 - 343; Sedda Compendium (2017) (passim)

Note Il ms. Moreni 97 testimone (antico ma non autografo) del Compendium Chronicarum di frate Mariano risultava nel 1686 custodito a Pistoia nel convento di S. Francesco a Giaccherino, quando ne offrì una descrizione padre Antonio Tognocchi (vd. la cronistoria in «Études franciscaines» 13, 1905, p. 96 dove il ms. viene dato per disperso). E' grazie ad una segnalazione del direttore della biblioteca Riccardiana Carlo Nardini  a Girolamo Golubovich, direttore di Archivum Franciscanum Historicum,  che il testimone pistoiese viene poco dopo  identificato nell'attuale Moreni 97 (vd. Domenichelli, Compendium, 1911, pp. 564, 565). Nei primi anni del XX secolo era  ancora consultabile un secondo testimone del Compendium Chronicarum, conservato all'epoca nel convento dei Cappuccini di Montughi; presumibilmente questo manoscritto, del quale si sono attualmente perse le tracce, è alla base della trascrizione, effettuata nel 1905 e ignorata dalla bibliografia, attuale Firenze, Archivio prov. dei Cappuccini 328 (catalogato  in Codex).
Vale inoltre la pena segnalare che, stando alla descrizione di Tognocchi, il iestimone moreniano nel 1686 risultava diversamente organizzato (vd. Domenichelli, Compendium pp. 564 - 565). 

Responsabile scheda: stage sezione paleografica

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Descrizione diretta

Prato, Biblioteca Roncioniana Q.II.2 (84)


autografo
datato
a. 1454
Note datazione vd. colophon
membr.
ff. I, 173, I'; la numerazione moderna corre da 2 (in quanto calcola un foglio iniziale, forse di guardia, caduto) a 175 (calcola f. 30, anch'esso caduto) e prosegue con 176 (guardia posteriore) e 177 (controguardia posteriore); fascicoli 1-2 (12), 3 (9), 4-17 (10): richiami verticali ai fascicoli 1, 2, 16, orizzontali negli altri; il richiamo al fasc. 16 evidenzia l'errata piegatura del fascicolo successivo, finale
dimensioni: 239 x 172; specchio di scrittura: 15 [161] 63 x 23/6 [90] 7/46; rr. 27/ll. 26, rigatura a colore

scritture e mani littera antiqua;


Lingua copisti latino; volgare italiano

decorato
Iniziali semplici; pagine decorate: pagina decorata a f. 2r con stemma al marg. inf.
rubricato


Legatura antica

Sottoscritto / Colophon
Sottoscritto più volte, solo a f. 155v anche con data.
f. 13r Laus Deo. Pax vivis. Requies defunctis. / Explicit ista pie devota legenda Marie / Quam quicumque legit salvetur, scribit et audit. /Scriptor, ubique Deus sit sospes, Bartholomeus / Petri de Sancto nativus Geminiano. Explicit devotissima historia pretiosissimi cinguli gloriosissime virginis Marie. Amen.
A f. 155v: Explicit opus ad honorem virginis Marie descriptum per me Petri Bartholomeum de Nerucciis de Sancto Gimignano. 1454.
Stemma
Nomi Bartholomaeus Petri de Nerucciis de Sancto Geminiano fl. 1434-1466, m. post 1473, copista e possessore (ca. 1454); Bigazzi Pietro (a. 1800-1870), possessore (sec. XIX)
Storia del manoscritto
A f. 2r marg. inf. stemma della Famiglia Nerucci (vd. Pratesi Historia, p. XVI):.
È questo, per ordine di segnatura, il primo dei tre manoscritti in catalogo (gli altri due sono: Prato, BRonc Q.II.7 e S.V.21 cfr. schede relative), che tramandano, in latino o in volgare, la Storia della Cintola. Per i non semplici problemi di ordine attributivo e catalografico cfr. Mss. med. PO pp. 20-21.
Bartolomeo Nerucci, che allestisce questa complessa compagine, è con ragionevole grado di sicurezza l'autore del testo nr. 9 l'Historia baltei, ben inseribile nella produzione e negli interessi di questo maestro ed esegeta dantesco. Non ci sono motivi sufficienti, invece, per attribuire al Nerucci, come già supponeva a suo tempo Gioacchino Pelagatti e suggerisce ancora la più recente bibliografia, anche il volgarizzamento al testo nr. 4, che manteniamo anonimo. Per notizie sul Nerucci rimandiamo alla scheda relativa ad un altro manoscritto di sua proprietà, il roncioniano Q.III.12, contenente la Divina Commedia.
Da notizie desumibili dal Pelagatti e dal Giani si apprende che il manoscritto venne acquistato per la Biblioteca Roncioniana dal Guasti dal bibliofilo Pietro Bigazzi.

Miracula cinguli Sanctae Mariae de Prato [II], f. 16v-17r: 2 - Miraculum II
Historia cinguli Sanctae Mariae de Prato, ff. 2r-13r
acefalo

santi

De excellentia Mariae, Petrus Comestor n. 1100 ca., m. 22-10-1178, f. 170v
Notae quaedam, f. 175v
Qualiter Musattinus sacrum cingulum voluit arripere, ff. 13v-15r
Miracula cinguli Sanctae Mariae de Prato [II], ff. 15v-16v: 1 - Miraculum I
Storia del Sacro Cingolo di Prato [Historia cinguli Sanctae Mariae de Prato: volg. anonimo], ff. 17v-29v
Miracoli mariani, ff. 31r-32r
Biblia sacra, ff. 132v-145r: Apocrypha
Evangelium Ps. Matthaei
Planctus beatae Mariae virginis, Bernardus Claraevallensis abbas pseudo, ff. 145v-151v
Vita di Santa Maria Egiziaca, ff. 152r-153r
santi

Historia gratiosa baltei gloriosissimae Virginis, Bartholomaeus Petri de Nerucciis de Sancto Geminiano fl. 1434-1466, m. post 1473, ff. 156r-165v, 171r-175r
Miracula, ff. 153r-155v

Bibliografia Pelagatti Sacro Cingolo (1895) pp. 181-202 (pubblica il testo nr. 4); Giani Un lettore (1921) pp. 29-30; Dante e Prato (1922) p. 165; Stegmüller (1950) (repertorio); WIC (1969) (repertorio); De Feo Inventario (1979) vol. I p. 61; Cincturale (1984) pp. 4, 13 n., 23; Grassi Historia della Cinctola (1990) p. 9 et passim; CPPM II B (1994) (repertorio); Fantappiè Biblioteca roncioniana (1994) p. 69 nr. 84; Mss. med. PO (1999) pp. 20, 39-40 scheda 23, tav. XVIII; BAI (2003) vol. II p. 482 (ms. solo cit.); CALMA (2004) vol. II.1; MDI XVI (2007) pp. 73-74 scheda 58, tav. 25; Pratesi Historia Cinguli (2018) pp. XVI-XXI (descriz. del ms., siglato N)

Note revisione 2019 su confroto con la descrizione: Pratesi, Historia (in bibl)

Risorse esterne collegate
Prato, BRonc Q.II.2 (84), f. 2r
Prato, BRonc Q.II.2 (84), f. 155v
Prato, BRonc Q.II.2 (84), f. 175r

Responsabile scheda: CODEX

Scheda derivata da: MEL

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Descrizione desunta
Deperdito

Prato, Biblioteca Roncioniana Q.IV.25 (189)

sec. XIV-XV data stimata
membr.
ff. 41

Lingua copisti latino; volgare italiano


Stemma
Nomi Bacherini Giuseppe abate (fl. XVII), acquirente (ante 1775); Fossi Ferdinando (a. 1720-1800), acquirente e ad usum di (ca. aut post 1775); Moreni Domenico (1763-1835), possessore (a. 1801); Bigazzi Pietro (a. 1800-1870), possessore (sec. XIX)
Storia del manoscritto
Di questo codice si ha notizia in Guasti Testamento 1848 e in Guasti Testamento 1851 (cfr. in bibl.) dove è riportata la descrizione fattane dal Guasti in Bibliografia pratese: «Manoscritto in pergamena in fogli di carte 41 numerate, in undici delle quali son compresi gli statuti della cappella, e nelle rimanenti sta il testamento. È scritto parte nel sec. XIV e parte nel XV; ed è coperto di tavole: su quella dinanzi è effigiata in campo rosso sparso di gigli l'immagine di Nostra Donna, con sotto le due armi del Ceppo e della famiglia Datini. Fuori del campo nel lato inferiore della tavola si leggono in caratteri gotici queste parole: Testamento di Francesco di Marcho e nel lato superiore quest'altre Ordinamenti o statuti della cappella sebbene si leggono a mala pena per essere molto svanite. - Questo codice, prezioso e come documento di storia e di lingua, fu ceduto nel 1775 al proposto Fossi dall'abate Bacherini, che lo avea comperato su un muricciuolo; e dagli eredi del Fossi comperollo il canonico Moreni nel 1801, com'è scritto all'interno della coperta. Di presente è presso il chiarissimo sig. Pietro Bigazzi, possessore della rarissima collezione dei manuscritti e libri a stampa raccolti da quel benemerito Moreni».
Nel ms. BRonc T.II.18 si trovano ulteriori notizie, f. 80v: «A tergo della coperta è scritto: A dì 18 marzo 1775. Ricordo come il presente manoscritto fu comperato da me Ferdinando Fossi questo sopradetto giorno, e lo comprai dal sig. abate Bacherini per tre paoli, che tanto l'aveva pagato comprandolo sur un muricciuolo. E questo sia il suggel che ogni uomo sganni. E dagli eredi Fossi l'ho comprato io canonico Domenico Moreni per lire quattro in questo dì 4 dicembre 1801. Dagli eredi Moreni lo comprò Pietro Bigazzi che lo ridiede alla Roncioniana per 200 lire fiorentine».
Il manoscritto è registrato come mancante nell'inventario a schede. 

Orinamenta plebis Pratensis

Bibliografia Bibliografia pratese (1844) pp. 178-179 nr. 233; Guasti Testamento 1848 (1848) pp. 83-84; Guasti Testamento 1851 (1851) p. 65; Mss. med. PO (1999) p. 80 scheda 85

Note scheda originaria a c. di Simona Bianchi; revisione 2018

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Descrizione diretta

Prato, Biblioteca Roncioniana S.V.25 (638)

sec. XV.2 data stimata
cart.
ff. I, 128, I'; residui di antica numerazione e di numerazione dei fascicoli ai margini inferiori dei fogli; una numerazione moderna, visibile solo sul fascicolo iniziale e poi corretta, testimonia la caduta del bifoglio esterno del fascicolo iniziale; la numerazione attuale è calante di un'unità per salto di un foglio tra ff. 97 e 98; fogli I e I' sono membranacei antichi; i fogli di guardia e le controguardie sono completamente pieni di prove di penna, motti, etc.; fascicoli 1 (8), 2-13 (10)
dimensioni: 240 x 172; specchio di scrittura: 23 [164] 53 x 24/5 [83] 7/53 (f. 64r); rr. 28/ll. 27

scritture e mani corsiva all'antica;
note generali sulla scrittura: il copista, cui è attribuibile anche il ms. roncioniano Carte Guasti 189, esibisce una ottima scrittura all'antica.


decorato
Iniziali semplici
rubricato


Sottoscritto
A f. 65r: Scripsit Zenobius Masolinus de Prato.
Nomi Zenobius Masolinus (fl. XV. 2 - XVI in.), copista e possessore (sec. XV. 2); Laurentius de Modestis (fl. XVI), possessore (sec. XVI); Bigazzi Pietro (a. 1800-1870), possessore (sec. XIX)
Storia del manoscritto
Nel manoscritto si trovano due fogli cartacei rigati dove una mano del sec. XVIII ha ricopiato i versi mancanti per la caduta del bifoglio iniziale. A f. Iv una Vita Ovidii (inc. Publii Ovidii Nasonis poetae vetusta equestri ordinis familia fuit) è stata ordinatamente aggiunta da una mano che potrebbe essere anche la stessa del copista e possessore Zanobi Masolini (che risulta presbiter della chiesa pratese in un documento dat. al 1498: vd. Della chiesa cattedrale di Prato. Descrizione corredata di notizie storiche... Prato 1846)

Heroides, Ovidius, ff. 1r-65r, 123v-127r
acefalo e lacunoso
Ars amatoria, Ovidius, ff. 65v-107v
Remedia amoris, Ovidius, ff. 108r-123r

Bibliografia De Feo Inventario (1979) vol. V p. 218; Mss. med. PO (1999) pp. 66-67 scheda 68, tav. LXXXVII; MDI XVI (2007) pp. 78-79 scheda 67, tav. 68

Note scheda originaria a c. di Simona Bianchi; revisione 2018

Risorse esterne collegate
Prato, BRonc S.V.25 (638), f. 64v
Prato, BRonc S.V.25 (638), f. 65r

Responsabile scheda: CODEX

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Trovati 4 records. Pagina 1 di 11

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