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MIRABILE

Archivio digitale della cultura medievale
Digital Archives for Medieval Culture

Dominicus de Peccioli Pisanus in Manoscritti
Dominicus de Peccioli Pisanus
Trovati 6 records. Pagina 1 di 11


Descrizione diretta

Pisa, Biblioteca Cathariniana 25

sec. XIV primo quarto data stimata
Note datazione datazione precisabile al limite superiore dell'arco cronologico proposto
cart.
ff. III, 109, III'; ff. numerati 108 in quanto la cartulazione moderna conta 85 e 85bis; fascicoli 1 (16), 2-8 (12), 9 (9).: il fasc. 9 è un originario sesterno privo di tre fogli in fine
dimensioni: 310 x 232; specchio di scrittura: 28 [226] 56 x 24 [160] 48; rr. 0 / ll. 37 var. (f. 46): le misure dello specchio scrittorio sono indicative, la preparazione prevede solo le linee di giustificazione a colore.

scritture e mani cancelleresca;


Presenza di note
Note marginali coeve e del sec. XIV.

Spazio bianco per le iniziali; qualche iniziale ad inchiostro.
rubricato: una sola rubrica a f. 12r.


Legatura recente.
Stato di conservazione una bruciatura ha bucato il centro del f. 76; alcune macchie sui margini impallidiscono l'inchiostro

Ente possessore Pisa, S. Caterina, convento OP (post XV in)
Nomi Petrus de Stagnis episcopus OSB (m. 1377), possessore (ante 1377); Sancte Lemosini frater OP (ante aut ca. 1378), acquirente e ad usum di (a. 1378); Dominicus de Peccioli Pisanus (fl. 1347-48, m. 1407), possessore (sec. XIV ex. - XV in.)
Storia del manoscritto
A f. 3r: Iste liber epistolarum beati Bernardi est fratris Sancte Lemosini ordinis fratrum Predicatorum quem emit Rome ab executoribus domini Petri de Stangnis [scil. Pierre d'Estaing] sancte Romane Ecclesie cardinalis et episcopus (sic) Ostiensis anno Domini M CCC LXX VIII secunda die ianuarii;
altra mano, di seguito: Post modum fuerunt largite a venerabile patre M(agistro) Dominico de Peccioli tote lacerate et ego tractavi et legavi ut patet, frater Benedictus.


Epistolae [547], Bernardus Claraevallensis abbas n. 1090 ca., m. 20-8-1153, ff. 2v-108r

Bibliografia PL vol. 182 (fonte); Vitelli Index codicum latinorum (1900) p. 334; Mazzatinti Inventari (1916) vol. XXIV p. 72 (Gino Tamburini, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, pp. 69-92)

Risorse esterne collegate
Pisa, Bibl. Cathariniana 25, f. 3r
Pisa, Bibl. Cathariniana 25, f. 29v
Pisa, Bibl. Cathariniana 25, f. 52r
Pisa, Bibl. Cathariniana 25, f. 97r

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Descrizione diretta

Pisa, Biblioteca Cathariniana 46

sec. XIV med data stimata
membr.
ff. II., 217, I'; fascicoli 1-18 (12), 19 (1): l'ultimo foglio, f. 217, è singolo
dimensioni: 262 x 188; specchio di scrittura: 21 [187] 54 x 24 [57 (8) 57] 42; rr. 43/ll. 42

note generali sulla scrittura: una sola mano in littera textualis con regolare alternanza di d diritta e tonda; la databilità è al limite superiore dell'arco di tempo proposto


Presenza di note
 f. 217 offre excerpta e note liturgiche attribuite a Domenico da Peccioli  (vd. nota al testo nr. 2)

decorato
Iniziali decorate: una sola iniziale decorata, a f. 1,r con fregio fitomorfo e motivo zoomorfo lungo il margine
rubricato


Legatura moderna (sec. XVIII) in pelle molto rovinata
Stato di conservazione il dorso della legatura è piuttosto rovinato e richiederebbe un intervento di piccolo restauro; anche il f. 217 dovrebbe essere meglio consolidato

Ente possessore Pisa, S. Caterina, convento OP (post XV in.)
Nomi Dominicus de Peccioli Pisanus (fl. 1347-48, m. 1407), possessore (ante aut ca. 1407)
Storia del manoscritto
Il f. II, cartaceo, ha funzione di frontespizio.
Il riconoscimento della mano di Domenico da Peccioli inserisce il manoscritto nella biblioteca del convento ab antiquo

Summa de casibus conscientiae [a. 1338], Bartholomaeus de Sancto Concordio n. 1260/1262, m. 12-7-1347, ff. 1ra-213ra
De emptione et venditione ad tempus, Thomas de Aquino n. 1224/1225, m. 7-3-1274, ff. 216va-217ra

Nicolaus de Auximo n. 1370/1375 ca., m. 1453

Bibliografia Vitelli Index codicum latinorum pp. 350-351; Mazzatinti Inventari (1916) vol. XXIV p. 75 (cit. come ms. 44) (G. Tamburini, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, pp. 69-92); Destrez - Fink-Errera Manuscrits (1958) p. 64 n. 28 (cit. come ms. 44); Kaeppeli (1970) vol. I p. 163; Libraria nostra communis (1994) p. 39 nr. 16

Risorse esterne collegate
Pisa, Biblioteca Cathariniana 46, f. 1r
Pisa, Biblioteca Cathariniana 46, f. 193r
Pisa, Biblioteca Cathariniana 46, f. 217v

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Pisa, Biblioteca Cathariniana 67

sec. XIV prima metà
membr.
ff. II, 103 (10), II'
dimensioni: 230 x 161


Nomi Dominicus de Peccioli Pisanus (fl. 1347-48, m. 1407), possessore

De clementia, Seneca philosophus, ff. 2ra-7vb
excerptum
De viris inlustribus, Hieronymus Stridonius, f. 1ra
capitolo XII (Vita Senecae)
Dialogi, Seneca philosophus, ff. 90vb-99rb
De brevitate vitae (excerptum)
Epistolae ad Lucilium, Seneca philosophus, ff. 9vb-90vb
ff. 7vb-9va Capitula super singulas epistulas ad Lucilium
Epistolae Senecae ad Paulum et Pauli ad Senecam, Seneca philosophus pseudo, ff. 1ra-2ra

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Descrizione diretta

Pisa, Biblioteca Cathariniana 67

sec. XIV. 1 data stimata
membr.
il supporto è mal preparato e di cattiva qualità
ff. II, 103, II'; la numerazione giunge a 102 per ripetizione del nr. 40; i fogli di guardia anteriori, numerati 2b-3b, sono di recupero da ms. liturgico-devozionale del sec. XIV. Il bifoglio era in orgine incollato al piatto anteriore in senso capovolto rispetto all'attuale (come evidenziato dai segni di distacco a f. 3bv); fascicoli 1-8 (12), 9 (7): il fasc. 9 manca del foglio finale;
dimensioni: 230 x 161; specchio di scrittura: 16 [179] 35 x 18 [55 (12) 54] 22; rr. 50/ll. 49.

decorato
Iniziali filigranate
rubricato


Legatura moderna.
Stato di conservazione
La pergamena è scurita e raggrinzita.

Ente possessore Pisa, S. Caterina, convento OP (post XIV. 2)
Nomi Dominicus de Peccioli Pisanus (fl. 1347-48, m. 1407), possessore (sec. XIV. 2)
Storia del manoscritto
A f. 3br, nel margine inferiore, capovolto rispetto al senso di scrittura: Questo libro sie de lo priore de Luca (di seguito, altra mano specifica:scilicet fratris Dominici de Peccioli); più sotto nota del Peccioli: Iste liber est fratris Dominici de Peccioli ordinis predicatorum de conventu pisano (sec. XV). Una scritta forse più antica delle precedenti,al marg. sup., ha significato poco chiaro: Quinterni de capretto sancti Dominici fuerunt XXI (sec. XIV).
Sul contropiatto anteriore è incollato l'ex libris cartaceo della Biblioteca del Seminario arcivescovile.
A f. 102v, a piena pagina, aggiunta devozionale forse di mano del Peccioli: Adoro te devote latens veritas...
Sul dorso residui di segnatura non restituibili: ..13

De viris inlustribus, Hieronymus Stridonius, f. 1ra
excerptum
Epistolae Senecae ad Paulum et Pauli ad Senecam, Seneca philosophus pseudo, ff. 1ra-2ra
De clementia, Seneca philosophus, ff. 2ra-7vb
excerptum
Epistolae ad Lucilium, Seneca philosophus, ff. 9vb-90vb
Dialogi, Seneca philosophus, ff. 90vb-99rb: X. Ad Paulinum. De brevitate vitae
excerptum

Bibliografia Vitelli Index codicum latinorum (1900) pp. 366-67; Mazzatinti Inventari (1916) vol. 24 p. 78 (ms. 63) (G. Tamburini, Pisa: Biblioteca Cateriniana del Seminario, pp.  69.92); Mazzoli Tradizione medievale (1982) p. 182; Marcucci Lectura Senece (2007) pp. 17.21 in part. (ms. siglato C1)

Risorse esterne collegate
Pisa, Biblioteca Cathariniana 67, f. 2r
Pisa, Biblioteca Cathariniana 67, f. 23r

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Descrizione diretta

Pisa, Biblioteca Cathariniana 75

Composito


membr.
ff. III, 128, I'
dimensioni: 220 x 153


Legatura di restauro con recupero di frammenti della legatura precedente, evidentemente anch'essa già restaurata

Ente possessore Pisa, S. Caterina, convento OP (post XIV)
Nomi Dominicus de Peccioli Pisanus (fl. 1347-48, m. 1407), utilizzato da (sec. XIV 2.)
Storia del manoscritto
A f. 128v: Epistolae Senecae ad Lucillum nepotem suum (sec. XIV); seguita: Fuerunt bonae memoriae domini v(enerabil)is Maschionis meritissimi
ordinis nostri qui multa bona dimisit conventui
(sec. XIV).
A f. 1r: Liber s(anctae Catharinae) de Pisis (sec. XV).
Secondo la descrizione di Vitelli sul contropiatto anteriore era scritto: Hic liber est conventus s. Catherine de Pisis ordinis fratrum Predicatorum. In mediovolumine iacet Tullius de amicitia. Sul verso di f. I e sul recto di f. I' (moderni) sono incollate le antiche guardie provenienti da un libro liturgico del sec. XII primo quarto con notazione neumatica su tetragramma.
La segnatura continua dei fascicoli non è originaria,: il codice fu assemblato in età antica. Marcucci (in bibl.)  individua tra gli utilizzatori dell'insieme fra Domenico da Peccioli, che lo ebbe sott'occhio (insieme al ms. 67) per il suo commento senechiano.

Bibliografia Pelster, Bibliothek von St. Caterina p. 266; Vitelli Index codicum latinorum (1900) pp. 371-372; Mazzatinti Inventari (1916) vol. XXIV p. 79 (G. Tamburini, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario); Petrucci Nardelli Fratres (1994) p. 24 n. 7; Fohlen Comment fabriquer (1995) pp. 103, 104-06 (sotto la segnatura errata 70); Marcucci Lectura Senece (2007) pp. 17-21 in part. (sigla C2)

U.C. I, ff. 1-78 sec. XIII med. data stimata
membr.
ff. 78; fascicoli 1-2( 8), 3-4 (10), 5-6 (8), 7 (10), 8-9 (8): numerazione dei fasc. non originale
dimensioni: 220 x 153; specchio di scrittura: 13 [162] 45 x 15/5 [97] 5/31; rr. 35 / ll. 35

faccine coeve

rubricato


Ente possessore Pisa, S. Caterina, convento OP (post XIV)

Epistolae Senecae ad Paulum et Pauli ad Senecam, ff. 1r-2r
Epitaphium Senecae, f. 2r
Epistolae ad Lucilium, Seneca philosophus, ff. 2v-78v

U.C. II, ff. 79-129 sec. XIII. 1 data stimata
membr.
ff. 51; fascicoli 1-5 (8), 6 (10)
dimensioni: 220 x 153; specchio di scrittura: 3 [162] 45 x 15/5 [97] 5/31: rr. 38 / ll. 38 var.
disposizione del testo: Il copista tende ad ignorare lo schema di rigatura e invade progressivamente i margini infittendo il numero di linee


Ente possessore Pisa, S. Caterina, chiesa (post XIV)

Epistolae ad Lucilium, Seneca philosophus, ff. 79r-128v

Risorse esterne collegate
Pisa, BCath 75 sez. I, f. 1r
Pisa, BCath 75 sez. I, f. 2v
Pisa, BCath 75 sez. II, f. 79v
Pisa, BCath 75 sez. II, f. 127r

Responsabile scheda: CODEX

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Descrizione diretta

Pisa, Biblioteca Cathariniana 78

sec. XIV ex. - XV in. data stimata

Luogo di copia Pisa, S. Caterina, convento OP (sec. XIV ex.- XV in.)
membr.
ff. I, 40, I'; fascicoli 1-5 (8): richiami regolari; sono sciolti i ff. 17, 24; manca almeno un fascicolo alla fine (rimane il richiamo disatteso di mano posteriore)
dimensioni: 217 x 154; specchio di scrittura: 20 [157] 40 x 17 [97] 40; rr. 0 / ll. 25 var. (f. 12).

note generali sulla scrittura: Panella, Cronica, pp. 235-236 individua tre mani: ff. 1r-37r (mano A, copista anonimo con qualche interferenza di B), ff. 37v-38v (mano B, Domenico da Peccioli); ff. 39r-40v (mano C: Simone da Cascina; qui il manoscritto finisce per mutilazione).


Presenza di note
Note marginali coeve e successive, disegni a penna sui margini (ad es. mitre vescovili).

decorato: grandi iniziali ad inchiostro apposte successivamente negli spazi riservati.


Legatura moderna.
Stato di conservazione si consiglia il restauro del codice.

Sottoscritto / Colophon
A f. 39r: Hic incepit cronicam prosequi magister Symon de Cascina anno MCCCCXI° existentibus observantiis in conventu sancte Katerine de Pisis.
Ente possessore Pisa, S. Caterina, convento OP (post XIV. 2)
Nomi Dominicus de Peccioli Pisanus (fl. 1347-48, m. 1407), copista (sec. XIV ex.); Simon de Cascina frater OP (fl. 1380-1417, m. paulo post 1418), copista (sec. XV in.)
Storia del manoscritto
Lo studio di Panella ha provato su fondati riscontri con documenti autografi e sottoscritti che frate Domenico da Peccioli non ha copiato i ff. 1r-37r, come voleva la bibliografia precedente, sulla scorta di Bonaini e poi di Barsotti, bensì solo i ff. 37v-38v, con interventi isolati ai ff. 35r-37r e qualche nota sparsa nei fogli iniziali. Fra Domenico  sarebbe comunque l'autore della Cronica, allestita negli ultimi anni del sec. XIV, prima del trasferimento a Lucca del frate (1400). Simone da Cascina avrebbe successivamente, dal 1411, continuato sia le notizie che la copia  (ff. 39-40; in base al riscontro con la silloge omiletica autografa del frate  Biblioteca Apostolica Vaticana, Barb. lat. 710) ma il manoscritto a f. 40 si chiude per la perdita dei fascicoli finali.
Ai ff. 4r-5v della Cronica  (vd. immagini allegate) si legge l'elenco dei libri lasciati al convento da frate Proino nel 1278.


Chronica antiqua conventus Sanctae Catharinae de Pisis [a fratribus Bartholomaeo de Sancto Concordio et Hugolino ser Novi incepta, a fratre Dominico de Peccioli retractata et continuata atque a frate Simone continuata], ff. 1r-40v
mutilo

Bibliografia Bonaini, Cronaca del convento (1845) pp. 399-593; Vitelli Index codicum latinorum (1900) p. 372; Mazzatinti Inventari (1916) vol. XXIV p. 79 (Gino Tamburini, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario, pp. 69-92); Pelster, Bibliothek von St. Caterina (1925) pp. 253-8; Barsotti Manoscritti (1928) pp. 211-9, 284-93, 368-73, tav. XIII; Sturlese-Pagnoni Sturlese Pisa (1980) p. 15 n. 1; Panella Stile pisano (1985) pp. 325-34; Banti Biblioteca e Convento (1989) pp. 174-84; Raffaelli Mss. liturgico-musicali (1993) pp. 79-81; Panella, Cronica (1996) pp. 212, 218-23, tavv. II-V; Saccenti Philosophia (2019) pp. 174, 191

Risorse esterne collegate
Pisa, Biblioteca Cathariniana 78, f. 4v
Pisa, Biblioteca Cathariniana 78, f. 5r
Pisa, Biblioteca Cathariniana 78, f. 5v

Responsabile scheda: CODEX

Scheda derivata da: MEL

Altri progetti collegati:
CODEX

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Trovati 6 records. Pagina 1 di 11

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