Descrizione diretta
Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Conv. soppr. 164
Composito
cart. ff. VI, 164, V'; numerazione mod. a matita nell'angolo superiore esterno; guardie cart. (coevi alla legatura i ff. I-V, I'-V'; antico il f. VI) dimensioni: 302 x 208 (f. 11r)Legatura moderna (sec. XIX); assi nude; dorso in cuoio marrone; taglio dipinto di rossoEnte possessore Firenze, S. Maria degli Angeli, monastero OSBCam (?) (post 1513); Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (sec. XVII ultimo quarto-XIX in.)Nomi Petrus Candidus OSBCam (a. v. 1481), possessore (sec. XV ex.-XVI in.)Precedenti segnature omega 187, Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (sec. XVII ultimo quarto); O.III-10, Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (sec. XVII ex.)Storia del manoscritto Il ms., costituito da sezioni coeve confezionate nello stesso ambiente - a Creta, nell'ultimo quarto del sec. XV - fu quasi certamente allestito nella forma attuale dal primo possessore, Pietro da Portico, noto anche come Pietro Candido, la cui nota di possesso, Monasterii Angelorum Petrus Candidus compare nel margine inferiore del f. 1r; sue postille marginali ricorrono in tutte le sezioni. Fece probabilmente parte della 'praeclara librorum suppellectile' che Pietro Candido si procurò sull'isola negli anni tra il 1491 e il 1496, da lui trascorsi a Candia per apprendere il greco (Dolfin, Epistolae , f. 4v, ep. del 3 giugno 1496). Alla morte di Pietro Candido, nel 1513, il ms. passò probabilmente con altri suoi libri all'Eremo di Camaldoli (vd. in bibl. Corali Angeli , p. 88; contra Scapecchi, Pietro da Portico , p. 194 che ipotizza un passaggio intermedio nella biblioteca del monastero fiorentino di Santa Maria degli Angeli). Un'indicazione parziale del contenuto del sec. XV ex.-XVI in. si trova al f. VIr: Cicero de senectute graece per Gazam. Herodianus historicus . Al f. 1r, a penna, la segnatura dell'inventario B (sec. XVII ultimo quarto), Sacrae Eremi Camalduli inscriptus catalogo codex 187 , con la parola codex e il numero 187 depennati e sostituiti dalla segnatura del catalogo C (sec. XVII ex.), O.III-10 , a penna (vd. Magheri Cataluccio - Fossa, Biblioteca e cultura in bibl.). Al f. VIr indice del contenuto, del sec. XVIII, in latino. Il ms. è descritto nell'Odeporicon di Angelo Maria Bandini, che elenca anche altri codici appartenuti a Pietro Candido e passati a Camaldoli (ms., Firenze, Biblioteca Marucelliana, B.I.19, v. VII, f. 191r). Il codice giunse nell'odierna sede di conservazione nel 1809 a seguito delle soppressioni napoleoniche delle corporazioni religiose (Catalogo laurenziano dei mss. scelti , f. 84v: Camald. 223. Ciceronis Dialogus qui Cato inscribitur, interpretatio Theodori Gazae; Herodiani Historiae lib. VIII; Moschopuli Emanuelis Ars grammatica et Explicationum libri I Iliados Homeri, graece. Cod. chart. in fol .. La segnatura attuale si legge, vergata a penna e a matita, al f. Ir insieme alla segnatura 323 (Soppressioni 1809). Quest'ultima è ripetuta a penna nel margine superiore del f. Vv. Sul dorso, in oro, in capitali: M. T. Ciceron. De senectute etc.; più sotto il cartellino cartaceo, parzialmente danneggiato, con la segnatura attuale quasi completamente evanida.Bibliografia Catalogo manoscritti scelti f. 87r; Bandini Hodoeporicon f. 191r; Del Furia Catalogus vol. III ff. 12r-18r; Rostagno - Festa Indice (1893) pp. 164-165; Sicherl Iamblichos (1957) p. 81; Maier Ange Politien (1965) p. 435; Magheri Cataluccio-Fossa, Biblioteca (1979) p. 473 nr. 187 (Inventario B), p. 488 nr. 10 (Inventario C, ms. non identificato); RGK (1981) (repertorio); Hall Prolegomena (1986) pp. 9, 142-143; Buhler Prolegomena Zenobii (1987) p. 243; Martínez Manzano Konstantinos (1994) pp. 176-181; Scapecchi Pietro da Portico (1994) p. 194; Corali Angeli (1995) p. 88; Martínez Manzano Constantino (1998) pp. 192-193; Gionta L'Erodiano (1998) pp. 431-432, 435, tav. Ia-b; Vecce Bembo e Poliziano (1998) pp. 488-489; Melandri Giorgio Gregoropulo (1999) (passim ); Lucarini De Herodiani codicibus (2001) pp. 176-182, 184 (stemma); Mecca Erodiano (2004) pp. 50-51 e passim; Speranzi Tra Creta e Firenze (2006) p. 197
Spoglio inventariale
187- Cicero de Senectute. in f°. C. O. per Gazam grece.
U.C. I (ff. 1-17) sec. XV ultimo quarto data stimataNote datazione su base paleografica e storica ante 1496Luogo di copia Creta (sec. XV ultimo quarto) cart. filigranato: sim. a Harlfinger Main 21 (27 agosto 1491, Creta, Antonio Damila) in folio ff. 17; numerazione parziale in cifre arabe di mano del copista nell'angolo inferiore esterno (2-17); fascicoli 1 (8), 2 (9): il fasc. 2 è un quinterno cui è stato asportato il quarto foglio, senza perdita di testo; segnature dei fascicoli in lettere greche (alfa-beta ) di mano del copista nel margine inferiore, in corrispondenza del colonnino, sul primo recto e sull'ultimo verso di ciascun fascicolo dimensioni: 302 x 208 (f. 11r); specchio di scrittura: 12/5/16 [197] 26/6/40 × 24/7 [115] 4/58 (f. 11r); rr. 33/ll. 29, rigatura a secco: con mastaranote generali sulla scrittura: il copista può essere identificato in Emanuele Zacaride sulla base del confronto con lo specimen della sua scrittura fornito in RGK , I/C Taf. 114 (su di lui cfr. RGK , I/A nr. 114, II/A nr. 146, III/A nr. 189)Lingua copisti greco Presenza di note Varie annotazioni marginali possono essere attribuite alla mano di Zanobi Acciaiuoli (attr. Speranzi, Tra Creta e Firenze , p. 197 n. 21); al f. 1r annotazione marginale di Pietro Candido decorato Iniziali semplici; Iniziali decorate; fascia decorativa: fascia decorativa a inchiostro rosso con motivi floreali ricavati in negativo (f. 1r); iniziali maggiori in rosso decorate con elementi floreali; iniziali semplici rosse rubricatoEnte possessore Firenze, S. Maria degli Angeli, monastero OSBCam (post 1513); Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (sec. XVII ultimo quarto-XIX in.)Nomi Emanuele Zacaride (sec. XV), copista (sec. XV ultimo quarto); Petrus Candidus OSBCam (a. v. 1481), possessore (sec. XV ex.-XVI in.); Zenobius de Acciaiolis (n. 1461, m. 1516), aggiunte e note di (sec. XV ex.-XVI in.)De senectute [Opus Ciceronis; transl. ex Latino], Theodorus Gaza n. 1408/1410, m. 1475 , ff. 1r-17v in greco
U.C. II (ff. 18-103) sec. XV ultimo quarto data stimataNote datazione su base paleografica e storica ante 1496Luogo di copia Creta (sec. XV ultimo quarto) cart. filigranato: filigrane di due tipi: ai ff. 18-51, 53-54, 56-103 sim. a Harlfinger Main 21 (27 agosto 1491, Creta, Antonio Damila); ai ff. 52, 55 Ecu con al centro una croce senza raffronti precisi nei repertori in folio ff. 86; numerazione in cifre arabe di mano del copista nell'angolo inferiore esterno (1-83); fascicoli 1-10 (8), 11 (6): segnature dei fascicoli in lettere greche (alfa-iota alfa ) di mano del copista nel margine inferiore, in corrispondenza del colonnino, sul primo recto e sull'ultimo verso di ciascun fascicolo dimensioni: 302 x 208 (f. 46r); specchio di scrittura: 13/5/17 [198] 25/7/17/8/12 × 22/8 [116] 9/53 (f. 46r); rr. 35/ll. 29, rigatura a secco: con mastara; bianchi i ff. 101r-103vnote generali sulla scrittura: come la sezione I, anche questa sezione può essere attribuita alla mano di Emanuele Zacaride sulla base del confronto con lo specimen della sua scrittura fornito in RGK , I/C Taf. 114Lingua copisti greco Presenza di note / correzioni Alcune correzioni e varianti marginali in greco sembrano essere di mano di Antonio Damila (ff. 30r, 39r, 62v; cfr. RGK , I/C Taf. 22). Varie annotazioni marginali in greco e in latino, già falsamente ascritte ad Angelo Poliziano (Rostagno - Festa, Indice , p. 165), sono state invece correttamente restituite alla mano di Pietro Candido (Gionta, L'Erodiano , p. 432; già Maïer, Manuscrits d'Ange Politien , p. 435 si era espressa a sfavore dell'attribuzione all'Ambrogini). Tra queste, da segnalare alcune note di collazione con un vetustum codice Abbatiae (cioè della Badia Fiorentina) manu Zenobii castigatum , ovvero l'attuale ms. Leiden, Bibliothek der Rijksuniversiteit, gr. 23, già appartenuto alla Badia Fiorentina, riccamente annotato da Zanobi Acciaiuoli (cfr. Gionta, L'Erodiano , pp. 432-433; le postille da cui si cita si trovano ai ff. 18v, 22r). Di particolare rilievo anche la nota al f. 25r, «che serba memoria della consultazione, da parte di Giovanni Corsi, di un Erodiano conservato nella Biblioteca Vaticana», non ancora identificato, forse lo stesso citato in una lettera di Ercole d'Este a Demetrio Guazzelli, custode della Vaticana, del 24 novembre 1488 (vd. trascrizione nel PDF allegato; cfr. Gionta, L'Erodiano , p. 434, da cui si trae la citazione e Lucarini, De Herodiani codicibus , pp. 177-178; il testo della lettera a Guazzelli è in Bertoni, La biblioteca , pp. 260-261 nr. 17). Sono presenti maniculae decorato Iniziali decorate; fascia decorativa: fascia decorativa a inchiostro rosso con motivi floreali ricavati in negativo (f. 18r); iniziali rosse decorate con elementi floreali rubricatoEnte possessore Firenze, S. Maria degli Angeli, monastero OSBCam (post 1513); Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (sec. XVII ultimo quarto-XIX in.)Nomi Angelo Poliziano (1454-1494) , note di (sec. XV ultimo quarto); Antonio Damilas (sec. XV seconda metà), note di (sec. XV ultimo quarto); Emanuele Zacaride (sec. XV), copista (sec. XV ultimo quarto); Petrus Candidus OSBCam (a. v. 1481), possessore (sec. XV ex.-XVI in.)Ab excessu divi Marci , Herodianus , ff. 18r-103v in greco
U.C. III (ff. 104-128) sec. XV ultimo quarto data stimataNote datazione su base paleografica e storica ante 1496Luogo di copia Creta (sec. XV ultimo quarto) cart. filigranato: molto sim. a Harlfinger Boeuf 41 (1502/1503, Manuele Gregoropulo) in folio ff. 25; fascicoli 1-2 (8), 3 (9): il fasc. 3 è un quinterno cui è stato asportato il primo foglio, senza perdita di testo; segnature dei fascicoli in lettere greche (alfa-gamma ) di mano del copista nel margine inferiore del primo recto di ciascun fascicolo, in corrispondenza della giustificazione esterna dimensioni: 302 x 208 (f. 113r); specchio di scrittura: 27 [198] 77 × 30 [107] 71 (f. 113r); rr. 30/ll. 30, rigatura a secco: con mastaranote generali sulla scrittura: il copista può essere identificato in Tommaso Bizimano sulla base del confronto con lo specimen della sua scrittura fornito in RGK, I/C Taf. 141 (su di lui cfr. RGK, I/A nr. 141, II/A nr. 187, III/A nr. 236)Lingua copisti greco Presenza di note Varie annotazioni marginali in latino e in greco di mano di Pietro Candido (al f. 124r si segnala la nota fragmentum quod extat - erroneamente attribuita ad Angelo Poliziano, e. g ., da Vecce, Bembo e Poliziano , p. 489 n. 34 - a segnalare la rarità dell'estratto dalla Gigantomachia di Claudiano conservato ai ff. 124r-125v); di sua mano anche i titoli ai ff. 104r, 112r; presenti maniculae decorato Iniziali semplici: iniziali semplici rosse rubricatoEnte possessore Firenze, S. Maria degli Angeli, monastero OSBCam (post 1513); Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (sec. XVII ultimo quarto-XIX in.)Nomi Tommaso Bizimano (sec. XV), copista (sec. XV ultimo quarto); Petrus Candidus OSBCam (a. v. 1481), possessore (sec. XV ex.-XVI in.)Excerpta ex idoneis Graecis auctoribus [Aristophanes, Menander, Diodorus Siculus et alii], ff. 104r-128v in greco
U.C. IV (ff. 129-164) sec. XV ultimo quarto data stimataNote datazione su base paleografica e storica ante 1496Luogo di copia Creta (sec. XV ultimo quarto) cart. filigranato: Balance sim. a Briquet 2588 (Treviso, Venezia 1843) id. a quella dei ff. 185-200 del ms. Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Conv. Soppr. 141, dei ff. 1-51, 54-59, 64-73, 82-89 del ms. Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Conv. Soppr. 144, dei ff. 116-123, 132-157 del ms. Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Redi 15 in folio ff. 36; fascicoli 1-4 (8), 5 (4): il fasc. 5 è un quaterno cui sono stati asportati gli ultimi quattro fogli, con perdita di testo; segnature dei fascicoli in lettere greche (alfa-delta ) di mano del copista principale nel margine inferiore del primo recto dei fasc. 1-4; segnatura con lettera greca (epsilon ) di mano coeva al centro del margine inferiore del primo recto del fasc. 5 dimensioni: 302 x 208 (f. 130r); specchio di scrittura: 25 [197] 34/46 × 21/5 [117] 6/59 (f. 130r); rr. 31/ll. 30, rigatura a secco: con mastaranote generali sulla scrittura: la mano principale, che copia i ff. 129r-164r, l. 11, è stata identificata con quella del copista cretese Giorgio Gregoropulo (attr. Melandri, Giorgio Gregoropulo ; su di lui cfr. RGK , I/A nr. 58, II/A nr. 78, III/A nr. 98); potrebbe essere d'altra mano, ispirata allo stesso modello grafico, il f. 164r, l. 12-164v, l. 7; di una terza mano il f. 164v, ll. 8-37Lingua copisti greco Presenza di note Annotazioni marginali di mano di Pietro Candido (e. g. ff. 158v, 160r) decorato Iniziali semplici; Iniziali decorate; fascia decorativa: fasce decorative in inchiostro rosso a motivi fitomorfi (f. 129r), a intreccio (f. 149r) e a nastro (ff. 160v-164r); explicit decorati con stauroì ed elementi fitomorfi; iniziali maggiori in rosso con elementi fitomorfi; iniziali semplici rosse rubricatoEnte possessore Firenze, S. Maria degli Angeli, monastero OSBCam (post 1513); Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (sec. XVII ultimo quarto-XIX in.)Nomi Georgius Gregoropulus (sec. XV), copista (sec. XV ultimo quarto); Petrus Candidus OSBCam (a. v. 1481), possessore (sec. XV ex.-XVI in.)Scholia in Iliadem , Manuel Moschopulus sec. XIII ultimo quarto -XIV.1 , ff. 129r-160r in grecoVerborum explicationes [in greco], ff. 160v-164r
Note inv. 206668 composito organizzato di quattro sezioni: I (ff. 1-17); II (ff. 18-187); III (ff. 104-128); IV (ff. 129-164)
Risorse esterne collegate
Conv. Soppr. 164
Responsabile scheda: davide speranzi
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