Descrizione da mf. / desunta
Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Barb. lat. 4076
B4076
parzialmente autografo sec. XV data stimata membr. i primi due fogli di guardia anteriori e gli ultimi due posteriori sono cart. ff. IV + VIII, 102, IV'; nel margine superiore esterno una numerazione moderna 1-102. I primi quattro fogli di guardia anteriori e quelli posteriori non sono numerati, i successivi fogli anteriori sono numerati in romani nell'angolo superiore esterno I-VIII. Oltre ai fogli di guardia, sono bianchi il f. VIIIv e originariamente il f. 102r-v (un'aggiunta sul recto ); fascicoli I (8), II- XVIII (6): diverse incertezze nell'individuazione della fascicolazione, descritta in vari modi da Petrucci, Panzera e infine Albertazzi, per cui vedi l'analisi di Bischetti Mss. Documenti d'Amore , pp. 15-6. Il quaderno iniziale contenente l'indice dovrebbe essere aggiunta seriore; al centro del margine inferiore, entro riquadri, sono presenti richiami regolari (dalla digitalizzazione non risulta visibile quello di f. 6v) dimensioni: mm 300 × 222 disposizione del testo: l'indice dell'opera è disposto su tre colonne. Il testo volgare è posto al centro del foglio, mentre il testo latino è collocato su due colonne ai lati e nella parte inferiore del foglio. Il testo latino è poi inquadrato dall'apparato delle glosse, vergato in modulo minore.note generali sulla scrittura: il codice è esemplato da due mani. La prima mano, gotica tondeggiante (per Supino Martini corsiva cancelleresca), responsabile di tutto il testo italiano e dei ff. 99v-101v, secondo Petrucci identificabile con quella di Francesco da Barberino. La seconda mano, di un copista professionista, in una gotica posata esempla il testo latino e il commento. L'indice è copiato da una mano italiana della seconda metà del Trecento; a f. 102 un'aggiunta posteriore nel margine superiore (4 rr.). All'interno del commento alcune sospensioni di scrittura potrebbero indurre a ipotizzare la presenza di ulteriori mani (vedi Petrucci Minima Barberina , pp. 1007-8). Riprendendo in parte l'ipotesi di Egidi, Bischetti ritiene invece che il codice sia stato vergato «da un solo copista che adopera grafie differenti (almeno nell'aspetto) con la volontà consapevole di diversificare i tre blocchi testuali» (Bischetti Mss. Documenti d'Amore , p. 19). Per un'analisi delle mani e per l'ipotesi che i due codici Barb. lat. 4076 e 4077 non siano autografi e neppure idiografi, vedi Supino Martini Documenti , in particolare pp. 949-51; inoltre la stessa studiosa ritiene che la mano principale - presente anche nell'altro codice barberiniano - possa appartenere a un copista professionista, che differenzia stile e modulo per testo, glossa e marginalia (ivi, p. 954). Presenza di glosse / correzioni Presenti interventi correttori su rasura, interlineari e marginali attribuibili alla mano principale decorato: il codice è corredato da un ricco apparato iconografico di 27 miniature di argomento allegorico e tecnico-scientifico, strettamente collegate al testo e poste all'inizio di ogni Documento . L'apparato illustrativo è tradizionalmente ritenuto di area senese ma di recente ricondotto all'ambito fiorentino (cfr. Panzera Per l'edizione , p. 94 e nota 9 con ulteriori rimandi bibliografici e Petrucci Minima Barberina ). Iniziali: nell'indice iniziali e segni di paragrafo alternativamente in rosso e blu; nel resto del codice iniziali disegnate dello stesso colore del testo, a doppia filettatura e poste entro riquadri. Iniziali minori toccate in rosso. rubricato: presenti rubriche in inchiostro rossoLegatura del sec. XIX in pergamena rigida; sul dorso entro un tassella di pelle rossa: «BARBERINO | DOCUMENTI | D'AMORE»Stato di conservazione i primi fogli (escluso l'indice) presentano macchie di umidità nella parte inferiore
Colophon
a f. 101v: «Explicit apparatus compositus p(er) Franciscu(m) de Barberino utriusq(ue) iuris scolare(m). Et hic e(st) finis libri ponendo glosas de cor|pore libri huius q(uo)d b(e)n(e) [...]»Nomi Francesco di ser Nardo da Barberino , copista e parzialmente autografo di (?)Storia del manoscritto sulla base dell'identica impaginazione rispetto al Barb. lat. 4077 si può ritenere che i due codici abbiano avuto lo stesso modello oppure che il 4077 derivi direttamente dal presente manoscritto. Il codice è appartenuto a Meffeo Barberini, futuro Urbano VIII, prima del 1603 (per l'ipotesi vedi Nardelli Minima Barberiniana , p. 1011). Precedenti segnature: «XLVI - 18» (segnatura Barberini, cfr. verso del piatto anteriore); «1525» (f. IIIv)Somma vertù del nostro sir Amore [I Documenti d'Amore] , Francesco da Barberino n. 1264 - m. aprile 1348 , ff. 1r-101vFrancesco da Barberino n. 1264 - m. aprile 1348 Bibliografia Egidi, Fr. Barberino. Doc. (1927) vol. IV pp. XVI-XXIII; Goldin Testo e immagine (1980) p. 133, nota 3 e passim; Petrucci Minima Barberina (1989) pp. 1006-9; Nardelli Minima Barberiniana (1989); Panzera Per l'edizione (1994) pp. 93-6; Supino Martini Documenti (1996) pp. 945-54; Giunti Né parlerai rimato (2010) pp. 72, 97-101 e passim; Bischetti Mss. Documenti d'Amore (2021) pp. 15-34; Lorenzi Varianti (2021)
Note Fonte dei dati: Digivatlib + bibliografia [Irene Tani, 16.11.2022]
Regesto
ff. Ir-VIIIr: indice dell'opera - f. VIIIv: bianco - ff. 1r-101v: Francesco da Barberino, «Documenti d'amore» - f. 102r-v: originariamente bianco (un'aggiunta sul recto ).
Risorse esterne collegate
Digivatlib
Responsabile scheda: Irene TaniScheda derivata da: MEL
Permalink: http://www.mirabileweb.it/manuscript/città-del-vaticano-biblioteca-apostolica-vaticana--manoscript/244551
Descrizione da mf. / desunta
Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Barb. lat. 4077
B4077
parzialmente autografo sec. XIV data stimata membr. fogli di guardia cart. ff. II, 90, II'; nel margine superiore esterno si trova una numerazione moderna 1-89, con salto di un foglio tra i nn. 37 e 38, poi numerato 37A . Numerazione dei fascicoli sul primo foglio, nel margine inferiore, a partire dal secondo attuale, III-X, da cui si rileva anche la caduta dell'intero secondo fascicolo; ulteriore numerazione dei fascicoli apposta sul verso dell'ultimo foglio, spesso rifilata. Bianco il f. 89v; fascicoli I-IX (10): caduto un fascicolo dopo il primo; la maggior usura dei ff. 10v (ultimo del primo fasc.) e 11r (primo dell'originale terzo fascicolo), lascia ipotizzare che il primo fascicolo - dopo la caduta del secondo - sia rimasto staccato dal resto del codice dimensioni: mm 308 × 233 disposizione del testo: versi in colonna; testo volgare al centro del foglio. Dove presente il testo latino è collocato su due colonne ai lati e nella parte inferiore del foglio e poi inquadrato dall'apparato delle glosse.note generali sulla scrittura: secondo Petrucci il codice è esemplato da tre mani. La prima è identificabile con quella di Francesco da Barberino ed è responsabile dei ff. 1r-8r, 22v-23r, 45v-46r, 49v-50r, 52v-53r, 54v-55r, 58v, 59r, 73v-74r, 76v-79r, 81v-82r, 84v-85r, 87v-98r. La seconda in minuscola cancelleresca copia i ff. 8v-10v; la terza gotica di modulo incostante i ff. 11r-22r, 23v-45r, 46v-49r, 50v-52r, 53v-54r, 55v-58r, 59v-73r, 74v-76r, 79v-81r, 82v-84r, 85v-87r. A queste si aggiunge un'ulteriore mano che scrive il testo latino su rasura a f. 1r e un'altra ai ff. 1v-5v per la traduzione latina (Petrucci Minima Barberina , pp. 1007-9). Secondo Bischetti una mano a ai ff. 1r-8r (testo italiano, traduzione latina e glossa), ff. 22v-23r, 45v-46r, 49v-50r, 52v-53r, attribuibile a Francesco da Barberino; una mano b ai ff. 8v-10v (testo italiano); una mano c ai ff. 11r-14r; una mano d ai ff. 14r-22r e 23v-45r; una mano e ai ff. 46v-49r, 50v-52r, 53v-54r, 55v-58r, 59v-73r, 74v-76r, 79v-81r, 82v-84r, 85v-87r (Bischetti Mss. Documenti d'Amore , p. 23). Per l'analisi delle mani e l'ipotesi che i due codici Barb. lat. 4076 e 4077 non siano autografi e neppure idiografi, vedi Supino Martini Documenti , in particolare pp. 950-1 Presenza di glosse / note / correzioni le correzioni e le istruzioni per i miniatori sono di mano di Francesco da Barberino decorato: anche l'apparato iconografico è parziale e limitato a 18 illustrazioni, tracciate a penna e ad acquarello (nel codice Barb. lat. 4076 sono 27); la paternità barberiniana dei disegni è stata messa in dubbio da Supino Martini, che ipotizza piuttosto che Francesco da Barberino si sia limitato eventualmente all'esecuzione dei disegni preparatori (Supino Martini Documenti , p. 948) Iniziali: iniziale decorata a f. 1r; altre iniziali semplici a penna, altre toccate in rosso rubricato: rubriche in inchiostro rossoLegatura del sec. XVII in pelle rossaStato di conservazione restaurato nel 1998 (vedi cartellino del laboratorio di restauro sul verso piatto posteriore). L'ultimo fascicolo è imbrachettato con una striscia di pergamena ricavata da un documento notarile trecentescoNomi Francesco di ser Nardo da Barberino , autografo di (?)Storia del manoscritto secondo Egidi il codice potrebbe rappresentare una prima copia incompiuta dell'opera, eseguita in Provenza negli anni 1309-1313 (Egidi, Fr. Barberino. Doc. , pp. XXV-XXVII). Inoltre sulla base dell'identica impaginazione rispetto al Barb. lat. 4076 è stato ritenuto che i due codici abbiano avuto lo stesso modello oppure che il presente abbia preso a modello il 4076. Sull'incompiutezza dell'esemplare, riprendendo un'ipotesi di Maria Cristina Panzera, Lorenzi riscontra un elevato numero di mende di varia natura e ipotizza che questa possa essere stata la ragione all'origine della decisione dell'autore di abbandonare il codice per approntare in seguito una nuova copia, forse coincidente proprio con il 4076 (Lorenzi Varianti , p. 48). Nel margine inferiore di f. 1r si legge la provenienza Strozzi: «Di Carlo di Tommaso Strozzi 1650». Precedenti segnature: «XLVI - 19» (segnatura Barberini, cfr. il verso del piatto anteriore); «N. A. 2511» (f. IIv). Il «n. 750» (secc. XVII-XVIII?) di f. 11r potrebbe essere una probabile collocazione, soprattutto nel caso in cui il codice sia rimasto privo del primo fascicolo per un certo lasso di tempo (vedi supra )Somma vertù del nostro sir Amore [I Documenti d'Amore] , Francesco da Barberino n. 1264 - m. aprile 1348 , ff. 1r-89rFrancesco da Barberino n. 1264 - m. aprile 1348 Bibliografia Egidi, Fr. Barberino. Doc. (1927) vol. IV pp. XXIII-XXVIII; Goldin Testo e immagine (1980) p. 136, nota 3 e passim; Petrucci Minima Barberina (1989) pp. 1006-9; Nardelli Minima Barberiniana (1989); Panzera Per l'edizione (1994) pp. 96-100; Supino Martini Documenti (1996) pp. 945-54; Giunti Né parlerai rimato (2010) pp. 72-3; Bischetti Mss. Documenti d'Amore (2021) pp. 21-34; Lorenzi Varianti (2021)
Note Fonte dei dati: DigiVatLib + bibliografia [Irene Tani, 16.11.2022]
Regesto
ff. 1r-89r: Francesco da Barberino, «Documenti d'amore» (testo italiano lacunoso, traduzione latina solo ai ff. 1r-5r, glossa in latino solo a f. 1r) - f. 89v: bianco.
Risorse esterne collegate
Digivatlib
Responsabile scheda: Irene TaniScheda derivata da: MEL
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