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Gian Giacomo Trivulzio condottiere in Manoscritti
Gian Giacomo Trivulzio condottiere
Trovati 5 records. Pagina 1 di 11


Descrizione diretta / desunta

Milano, Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana, Triv. 1050

T2

sec. XVI prima metà data stimata; sec. XVI in.
Note datazione la datazione si basa sulle filigrane, mentre De Robertis data il codice al sec. XV in.
cart.
ff. II, 134, I'; è presente una numerazione a pagine da 1 a 259 apposta da Gian Giacomo Trivulzio nell'angolo inferiore destro del recto di ciascun foglio e saltuariamente nell'angolo inferiore sinistro del verso; il numero 145 è ripetuto sul recto del foglio che segue il primo foglio numerato 145 (non numerato sul verso); il recto del foglio che segue il f. 145bis (non numerato sul verso) è numerato 147. Originariamente bianche, le ultime sei pagine (tre fogli) dell'ultimo fascicolo non sono numerate. Bianca la p. 158; i fogli di guardia I e I' sono moderni (sec. XVIII), mentre II è originale (sec. XVI). Alle pp. 262-266 (non numerate e originariamente bianche) e al seguente f. I'r (cartaceo moderno) si legge un indice alfabetico delle rime divise topograficamente per autori compilato da Gian Giacomo Trivulzio (1839-1902); al f. IIv una mano che può essere sempre identificata con quella di Gian Giacomo Trivulzio scrive un sommario, preceduto da alcune parole cassate e ora illeggibili (probabilmente un titolo).; fascicoli I-VIII (16), IX (6): non sono presenti richiami
dimensioni: mm. 214 × 160 (p. 47); specchio di scrittura: mm. 24 [155] 35 x 25 [90] 45 (p. 47)
disposizione del testo: versi in colonna

note generali sulla scrittura: una sola mano copia il codice in corsiva umanistica con variazioni di penna, ductus e inchiostro. 


Presenza di note / correzioni
Alla mano del copista vanno attribuite le integrazioni, le postille esplicative e le varianti inserite marginali e interlineari

Iniziali: a p. 1 il testo della Vita Nova si apre con un'iniziale semplice a penna corrispondente a circa a tre righe di scrittura; nel resto del codice i paragrafi della Vita Nova e le partizioni strofiche dei componimenti (non solo quelli della Vita Nova) sono evidenziati da iniziali rientrate a sinistra, che solo in alcuni casi si distinguono per dimensioni maggiori e per il tratto più marcato (la differenza però non è sempre percettibile).


Legatura moderna in cartone rivestito di pelle. Il dorso e i piatti sono decorati a secco; al centro dei piatti sono presenti rappezzi di cuoio (forse gli stemmi sono stati asportati). Sul dorso si trova il titolo in oro «DANTE / VITA / NOUA»; tagli in rosa.

Nomi Gian Giacomo Trivulzio condottiere, possessore; Gian Giacomo Trivulzio condottiere, indice di; Lorenzo Da Ponte (n. 1749 - m. 1838), possessore
Storia del manoscritto
Nell'angolo superiore sinistro del contropiatto anteriore si legge a penna la segnatura «N LXVI . N . CCI .»; al centro si trovano gli ex libris a stampa di Gian Giacomo Trivulzio (1774-1831) «BIBLIOTHECA IO(HANNES) IACOBI TRIVVLTII» e di Lorenzo da Ponte «BIBLIOTHECA LAURENTII ANTONII DE PONTE P. V.», quest'ultimo con segnatura «COD. LXVI . N . KK . I» a penna (con «KK» su rasura di «CC»); nell'angolo inferiore sinistro è presente un cartiglio dove è scritto a lapis «167». Nel margine superiore del f. Ir si legge «Codice Trivulziano N° 37.» (sec. XIX); al centro l'ex libris della Biblioteca Trivulzio di Gian Giacomo Trivulzio di Musocco «Codice N° 1050. Scaff(ale) N° 84. Palch(etto) N° 4», dove è stato aggiunto a lapis nel margine sinistro: «F 5».

Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374
Immanuel Romano n. 1270 ca. - m. pq 1328 aq 1337

Bibliografia Porro Catalogo Trivulziana (1884) p. 124; Barbi Vita Nuova 1907 (1907) pp. XLVI-XLVIII (con tavola parziale); Barbi, Vita Nuova 1932 (1932) pp. L-LIII (con tavola parziale); De Robertis Censimento IV (1963) pp. 458-60 (n. 275) (con bibliografia precedente); De Robertis, Dante. Rime (2002) vol. I** pp. 501-3 (con tavola parziale); Colombo I lunghi affanni (2007) pp. 185-6 nota 8; Vatteroni, Monachi. Sonetti (2017) p. 53; Banella La «Vita nuova» (2017) p. 302

Note Fonte dei dati: ms. + De Robertis 2002 + Manus [M. Giordani, 30.04.2022]

Regesto pp. 1-84: Dante Alighieri, «Vita nova» - pp. 85-151: rime di Dante o a lui attribuite (ma anche di Cino da Pistoia e Cino da Pistoia dubbio) - pp. 151-152: sonetto di Bosone da Gubbio e risposta di Immanuel Romano - pp. 153-157: sonetti di corrispondenza fra Dante e Cino da Pistoia - p. 158: bianca - pp. 159-219: rime di Cino da Pistoia (anche dubbio) o a lui attribuite (ma anche di Ventura Monachi (p. 199 «Di novo gli occhi miei per accidente»), Dante Alighieri (anche dubbio), Niccolò Soldanieri («Quando ben penso al piccolino spazio» - pp. 219-240: rime di Cavalcanti o a lui attribuite (ma anche dell'Amico di Dante («Morte gentil rimedio de' cattivi») - pp. 241-7: Antonio Beccari (da Ferrara), «I' ho già letto el pianto d'i Troiani» accompagnata dal primo verso del sonetto Rvf 120 di Francesco Petrarca - pp. 248-59: canzoni di Antonio Beccari (da Ferrara) - pp. 260: Bartolomeo da Castel della Pieve, «Cruda selvaggia fugitiva fera» (solo i primi due versi) - pp. 261-266, Ir: indice alfabetico dei componimenti diviso per autori

Risorse esterne collegate
MANUS

Responsabile scheda: Irene Tani; Matteo Giordani

Permalink: http://www.mirabileweb.it/manuscript/milano-archivio-storico-civico-e-biblioteca-trivul-manoscript/147408



Descrizione da mf.

Milano, Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana, Triv. 1058

T1


datato
a. 1425, 25 aprile

Luogo di copia Treviso
cart.
ff. 105; numerazione moderna (XIX sec.) 1-105; fascicoli I-II (14); III (12); IV-VI (14); VII (12); VIII (12-1): richiami in cartiglio (quello di f. 40v figurato), che garantiscono della composizione del codice, ricomposto per restauro (i ff. sono tutti imbrachettati perché logorati in costola, talvolta con perdita di un estremo lembo di testo)
dimensioni: 270 x 210
disposizione del testo: a mo' di prosa nei componimenti pluristrofici e nelle rime della Vita Nova diverse dai normali sonetti (quindi anche nei sonetti rinterzati), a ff. 23v-27v, 74r-98r, 99r-105r; in colonna nel resto del codice

scritture e mani abastarda;
note generali sulla scrittura: scritto quasi interamente da una mano (a, di Niccolò Benzoni da Crema), in prosecuzione della copia appena iniziata (ff. 1r-2r) da altra mano coeva (b), che aveva cominciato come seconda, per alcune righe, il f. 14r, ossia proseguendo direttamente dal primo al secondo foglio del primo fascicolo e subito interrottasi per ricominciare a nuovo foglio. Lo scriba a proseguì la scrittura, dopo le due soscrizioni a f. 103v, ai ff. 103v-105r e aggiunse un sonetto nello spazio rimasto bianco di f. 73v. Il f. 14r, cancellata la prima scrittura, fu utilizzato regolarmente dal Benzoni. Una mano forse coeva (c) annotò alcune parole ai ff. 28v e 40v. Giunte di mani dei secc. XV e XVI rispettivamente ai ff. 105v (e; g) e 27v (d), integrazioni e postille di diverse mani cinquecentesche ai ff. 40v, 53v (f), 62v, 73r. Postille bibliografiche del marchese Gian Giacomo Trivulzio (XIX sec.)


Lingua copisti italiano
Area dialettale a Lombardo/Veneto

decorato: a f. 40v è disegnato a penna un animale, che tiene in bocca recante il richiamo di fine fascicolo. L'iniziale di f. 74r contiene le iniziali dello scriba («N.B.») e lo stemma della sua famiglia
Iniziali filigranate; Iniziali decorate: iniziali grandi e filigranate a ff. 41r e 74r; iniziali di testo o strofa con modesti fregi o senza, talora con disegni di animali (f. 57v); iniziali di strofa o di terzine dei versi in colonna (da f. 29r) di gusto francese (lettre de forme), rosse o alternativamente rosse e azzurre o bicolori
rubricato: rubriche rosse della mano a, che probabilmente eseguì anche la decorazione


Colophon
«Nicolaus benzonius die xxvij februarij mcccc° xxvj Intreuixio» (f. 73v); «Mcccc°xxv die xxvj Maij (com)pletus fuit liber iste i(n)triuisio» (f. 103v); poco sotto: «Liber iste completus fuit anno d(omi)nj curente Mcccc°xxv die vigesimo quinto | Maij in treuixio per me N.B. de crema»
Nomi Alberto Piatti (frate), possessore; Gian Giacomo Trivulzio condottiere, possessore; Giovanni da Cremona (sec. XVI), possessore; Giuseppe Bossi, possessore; Marcello Bisnato (sec. XVI), possessore; Niccolò Benzoni da Crema, copista
Storia del manoscritto
Note di possesso: «Fr. Alb(ert)o Piatti Carm(elita)no Milanese» (f. 1r, mano del sec. XVII-XVIII), «Marellus Bisnatus Poeta Laudensis» (f. 105v, scrittura del XVI sec.). Il codice appartenne anche alla fine del XVII sec. al pittore e collezionista Giuseppe Bossi, dalla cui eredità fu acquistato nel 1817 dal marchese Trivulzio

A·ffine di riposo sempre affanno, Benuccio Salimbeni m. 1330, f. 56r
A qualunque animale alberga in terra, Francesco Petrarca, f. 97v
Ahi doloroso lasso, più non posso, Monte Andrea ...1268-1274..., f. 82r-v
Al cor gentil rempaira sempre amore, Guido Guinizelli n. 1230 ca. - m. aq 14.11.1276, f. 93r-v
Al poco giorno ed al gran cerchio d'ombra, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 25v-26r
Al vostro dir, che d'amor mi favella, Dino Frescobaldi n. pq 1271 - m. aq 1316, f. 47r
Alessandro lassò la segnoria, Butto da Firenze sec. XIV, f. 41r
Allor che·rregno de Trazïa sente, Giovanni Boccaccio giugno/luglio 1313 - 21 dicembre 1375, f. 71r
Amor c'ha messo 'n gioia lo mio core, Cino da Pistoia ?, f. 95r-v
Amor che movi tua vertù dal cielo, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 27r-v
Amor che nella mente mi ragiona (2), Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 24r-v
Amor che vedi ogni pensero aperto, Francesco Petrarca, f. 63r-v
Amor, da che convien pur ch'io mi doglia, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 75v-76r
Amor et io sì pien' di meraviglia, Francesco Petrarca, f. 69r
Amor m'à posto come segno a strale, Francesco Petrarca, f. 64v
Amor, nova ed antica vanitate, Lapo Gianni ...1298-1328..., ff. 102v-103r
Amor, se tu se' vago di costei, Dino Frescobaldi n. pq 1271 - m. aq 1316, f. 44v
Amor, tu vedi ben che questa donna, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 26v-27r
Amore, i' non son degno ricordare, Lapo Gianni ...1298-1328..., f. 100r
Amore, i' veggio ben che tua virtute, Dino Frescobaldi ?, f. 103r-v
Angelica figura novamente, Lapo Gianni ...1298-1328..., f. 100v
Antonio, cosa ha fatto la tua terra, Francesco Petrarca, f. 62v
Antonio mio, ben veggio che le spise, Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374, ff. 54v-55r
Apollo s' anchor vive il bel desio, Francesco Petrarca, f. 65r
Appollo dà della sua sapïenza, Bosone da Gubbio ... 1315-1349 ..., f. 55r
Aspro core et selvaggio et cruda voglia, Francesco Petrarca, f. 60r
Ave, dïana stella, che conduci, Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374, ff. 29r-31r
«Avea lassato dietro la Bilanza, Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374, ff. 33v-35v
Aventuroso più d'altro terreno (1), Francesco Petrarca, f. 66r
Ben sapeva io che natural consiglio, Francesco Petrarca, f. 58v
Ben so che fosti figliuol d'Allaghieri, Forese Donati m. 1296, f. 44r
Benché ignorante sia io pur mi penso, Ricciardo dei Conti Guidi di Bagno il Vecchio n. aq 1325-m. 1363, f. 68r
Benedetto sia 'l giorno e 'l mese et l' anno, Francesco Petrarca, f. 65r-v
Bernardo, io veggio ch'una donna vène, Dante Alighieri ?, ff. 41v-42r
Bicci novel, figliuol di non so cui, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 44r
Cesare poi che 'l traditor d'Egitto, Francesco Petrarca, f. 53v
Cesare, poi che recevé 'l presente, Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374, f. 54r
Che fai alma che pensi avrem mai pace (1), Francesco Petrarca, f. 63r
Chi è fermato di menar sua vita (1), Francesco Petrarca, f. 99r-v
Chi guarderà giammai sanza paura, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 43r
Chi udisse tossir la mal fatata, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 43v
Chiare fresche et dolci acque, Francesco Petrarca, f. 97r-v
Colui che batte non conta le botte, f. 55r
Com più vi fere Amor co' suo' vincastri, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 72r-v
Come in quelli occhi gentili e in quel viso, Cino da Pistoia 1265/70? - 1336/37, f. 94r
Come 'l candido pie' per l' erba fresca, Francesco Petrarca, f. 67v
Conte Ricciardo quanto più ripenso, Francesco Petrarca, f. 68r-v
Cori gentili, serventi d' Amore, Cino da Pistoia ?, ff. 94v-95r
Così nel mio parlar vogli'esser aspro, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 76r-v
Cresciuto ha Giove con sua sottil'arte, Domenico da Monticchiello, f. 49v
Da quella luce che 'l suo corso gira, Dante Alighieri pseudo, f. 56v
Dante, se·ttu nell'amorosa spera, Giovanni Boccaccio giugno/luglio 1313 - 21 dicembre 1375, f. 70r-v
Da·ppoi ch'i' ho perduta ogni speranza, Sennuccio del Bene 1270/1275 - 1349, ff. 91v-92r
Degli occhi della mia donna si move, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 43r
Deh, dite 'l fonte donde nasce amore, Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374, ff. 52v-53r
Deh, giovanetta, de' begli occhi tui, Dino Frescobaldi n. pq 1271 - m. aq 1316, ff. 46v-47r
Dhé non esser Jason s'io fui Medea, Medea Aleardi, f. 52v
Di quel possi tu ber che bevé Crasso, Fazio degli Uberti 1301 ca. - post 1367, f. 91r-v
Dicesette anni à già rivolto il cielo, Francesco Petrarca, f. 66v
Dolc' è il pensier che mi notrica 'l core, Lapo Gianni ...1298-1328..., ff. 100v-101r
Donna, da gli occhi tuoi par che si mova, Dino Frescobaldi n. pq 1271 - m. aq 1316, f. 44v
Donna, se 'l prego de la mente mia, Lapo Gianni ...1298-1328..., f. 101r-v
Drieto al pastor d'Ameto alle fraterne, Giovanni Boccaccio giugno/luglio 1313 - 21 dicembre 1375, f. 70v
Due belle donne nella mente Amore, Giovanni Boccaccio giugno/luglio 1313 - 21 dicembre 1375, f. 71v
E' m'incresce di me sì duramente, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 25r-v
E' me recorda, cara mia valise, Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374, f. 54v
Egli è sì spenta la virtù d'Ipolito, Ventura Monachi ca. 1288 - 1348, f. 53v
«El gran disio ch'al mio petto se chiude, Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374, ff. 35v-37v
Eo sono Amor, che per mia libertate, Lapo Gianni ...1298-1328..., ff. 99v-100r
Era il giorno ch' al sol si scoloraro, Francesco Petrarca, f. 57r-v
Era nell'ora che·lla dolce stella, Sennuccio del Bene 1270/1275 - 1349, f. 48v
Erano i capei d'oro a l'aura sparsi (1), Francesco Petrarca, f. 60r-v
Ercol, Timbrëo, Vesta e la Minerva, Pietro dei Faitinelli n. 1280-1290 ca. - m. novembre 1349, f. 71v
Fiamma dal ciel su le tue treccie piova (1), Francesco Petrarca, ff. 69v-70r
Fontana di dolore albergo d' ira, Francesco Petrarca, f. 67r
Gentil donna cortese e dibonare, Lapo Gianni ...1298-1328..., f. 100r-v
Geri quando talor meco s'adira, Francesco Petrarca, ff. 57v-58r
Giovane, che così leggiadramente, Dino Frescobaldi n. pq 1271 - m. aq 1316, f. 45v
Guardò la giovin bella di celare, Riccardo degli Albizzi n. ca. 1300 - m. 27.5.1359, f. 80r-v
I' fui ieri uno e un altro son oggi, Niccolò Soldanieri, ff. 84v-85r
I' guardo in fra l'erbett' e per li prati, Fazio degli Uberti 1301 ca. - post 1367, ff. 85v-86r
I' ho già letto el pianto d' i Troiani, Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374, f. 98r-v
I' mi son pargoletta bella e nova, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 26r
I' vidi in terra angelici costumi, Francesco Petrarca, ff. 67v-68r
Il fulgor de' belli occhi, che m'avampa, Giovanni Boccaccio giugno/luglio 1313 - 21 dicembre 1375, f. 71r-v
Il guardo d'occhi cristallini e lieti, Francesco Petrarca, f. 72r
Il mio adversario in cui veder solete, Francesco Petrarca, f. 66r
Il tribulato core tant'ho pregno, Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374, ff. 89r-90r
In ira al cielo al mondo et a la gente, Francesco Petrarca, f. 53r-v
In mezzo di duo amanti honesta altera, Francesco Petrarca, f. 58v
In qual parte del ciel in quale ydea, Francesco Petrarca, f. 69r
In quella parte, ove luce la stella, Dino Frescobaldi n. pq 1271 - m. aq 1316, f. 46v
Ingegno usato alle question profonde, Francesco Petrarca, f. 62r
Io avrò sempre in odio la fenestra (1), Francesco Petrarca, f. 69v
Io benedico el dì che Dio te cinse, Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374, f. 49r
Io che nel tempo reo, Cino da Pistoia 1265/70? - 1336/37, f. 93v
Io fui ferma Chiesa e ferma fede, Giannozzo Sacchetti, f. 92r-v
Io mi credea del tutto esser partito, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 41r
Io mi rivolgo indietro a ciascun passo (1), Francesco Petrarca, f. 64r-v
Io non posso celar lo mio dolore, Cino da Pistoia 1265/70? - 1336/37, f. 96r-v
Io sento sì d'Amor la gran possanza, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 74v-75r
Io son già stanco di pensar sì come (1), Francesco Petrarca, f. 61r
Io son venuto al punto della rota, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 26r-v
Io veggio un verme venir de Liguria, f. 53r
Ite caldi sospiri al freddo core, Francesco Petrarca, ff. 68v-69r
L' altra notte mi venn' una gran tosse, Forese Donati m. 1296, ff. 43v-44r
L' arbor gentil che forte amai molt' anni, Francesco Petrarca, f. 65v
L' aspetto sacro de la terra vostra (1), Francesco Petrarca, ff. 63v-64r
L'aurea sperienza vuol ch'io parli, Ciano del Borgo Sansepolcro, ff. 80v-81r
L'avara Babilonia à colmo il sacco, Francesco Petrarca, f. 68r
L'uom che conosce tegno ch'aggi ardire, Cino da Pistoia 1265/70? - 1336/37, ff. 95v-96r
La dispietata mente che pur mira, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 76v-77r
La dolce innamoranza, Cino da Pistoia ?, f. 95v
La dolce passïon che ve martella, Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374, f. 48r
La donna che 'l mio cor nel viso porta, Francesco Petrarca, f. 65v
La foga di quell'arco, che s'aperse, Dino Frescobaldi n. pq 1271 - m. aq 1316, f. 46v
La gran virtù, che tant'ha già percosse, Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374, ff. 72v-73r
La italica vita omai che brutta e lorda, Francesco Petrarca, f. 63v
La 'nvidia a me ha dato sì di morso, Cecco d' Ascoli 1269 o 1280/90 -1327, f. 55r-v
La tua ostinazion tanto t'oltraggia, Mino di Vanni d' Arezzo ... 1355 ..., f. 54r-v
Lasso! ch'amando la mia vita more, Cino da Pistoia 1265/70? - 1336/37, ff. 90v-91r
Lasso che mal accorto fui da prima, Francesco Petrarca, f. 59r
Lasso, che quando immaginando vegno, Fazio degli Uberti 1301 ca. - post 1367, ff. 81v-82r
Lasso quante fïate Amor m'assale, Francesco Petrarca, f. 59v
Le dolci rime d'amor ch'io solea (2), Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 74r-v
Le stelle il cielo et gli elementi a prova, Francesco Petrarca, f. 68v
Leone isnello con le creni sparte, Francesco di Vannozzo, f. 73r
Mettete dentro gli spezzati remi, Giannozzo Sacchetti, f. 51v
Mille fïate o dolce mia guerrera, Francesco Petrarca, f. 64r
Molte fiate il giorno piango e rrido, Dante Alighieri pseudo, f. 47v
Mostraci el mondo pro e dacci danno, Bindo Bonichi n. 1260-m.1338, f. 56r-v
Natura dell'età gioiosa e bella, Lancillotto Anguissola m. 1359/1364, f. 48r
Ne la stagion che 'l ciel rapido inchina (1), Francesco Petrarca, ff. 96v-97r
Ne le man vostre, gentil donna mia, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 42v-43r
Nella mente mia convien ch'or si svella, Paolo dell' Abbaco, f. 52r-v
Nella tua prima età pargola e pura, Fazio degli Uberti 1301 ca. - post 1367, f. 86r-v
No me poriano zamai far emenda, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 41v
No spero di trovar giammai pietate, Dino Frescobaldi n. pq 1271 - m. aq 1316, f. 46r
Nobile ingegno per cui sono intese, Giovanni Durante, ff. 51v-52r
Non d' atra et tempestosa onda marina, Francesco Petrarca, f. 66v
Non dê' parere al saggio affanno greve, Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374, f. 49r
Non era ancor dal suo bel nascimento, Tommaso de' Bardi, ff. 83r-84r
Non fur ma' Giove et Cesare si mossi, Francesco Petrarca, f. 67v
Non si può dir che·ttu non possa tutto, Pietro Alighieri 1300-1364, ff. 77v-78r
Non so chi sia, ma non fa ben colui, Fazio degli Uberti 1301 ca. - post 1367, ff. 48v-49r
Non Tesin Po Varo Arno Adige et Tebro (1), Francesco Petrarca, f. 70r
O dea Venus madre del disio, Niccolò Soldanieri, ff. 79v-80r
O dolci rime che parlando andate, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 42v
O Morte, della vita privatrice, Lapo Gianni ...1298-1328..., f. 102r-v
O novella Tarpea, in cui s'asconde, Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374, f. 62r
O pien d'affanni mondo cieco e vile, Francesco Petrarca, ff. 56v-57r
Occhi piangete accompagnate il core (1), Francesco Petrarca, f. 59r
Ohi lasso me, quanto forte divaria, Fazio degli Uberti 1301 ca. - post 1367, ff. 50v-51r
Onestamente se nel pensier piove, Ciano del Borgo Sansepolcro, ff. 92v-93r
Pace non trovo et non ò da far guerra, Francesco Petrarca, f. 72r
Parole mie che per lo mondo siete, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 43v
Per fare una leggiadra sua vendetta, Francesco Petrarca, f. 57v
Per gir verso la spera, la finice, Dino Frescobaldi n. pq 1271 - m. aq 1316, f. 79v
Per tanto pianger quanto li occhi fanno, Dino Frescobaldi n. pq 1271 - m. aq 1316, f. 46r
Per una merla che dintorno al volto, Cino da Pistoia 1265/70? - 1336/37, f. 47v
Per util per diletto o per onore, Francesco Petrarca, f. 53r
Perch' io son giunto in parte che 'l dolore, Giannozzo Sacchetti, ff. 82v-83r
Perch' io t' abbia guardato di menzogna, Francesco Petrarca, f. 61r
Persequendomi Amor al luogo usato, Francesco Petrarca, f. 60v
Piangete donne et con voi pianga Amore, Francesco Petrarca, f. 61v
Pien di quella ineffabile dolcezza (1), Francesco Petrarca, f. 58r
Poi ch'è cotanto menomato il vero, Brizio (Bruzio) Visconti n. ca. 1320 - m. 1357, f. 84r-v
Poi ch'i' fu', Dante, dal mio natal sito, Cino da Pistoia 1265/70? - 1336/37, f. 41r-v
Poi che da voi Fortuna è rampognata, Giannozzo Sacchetti, ff. 86v-87r
Poscia ch'Amor del tutto m'ha lasciato, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 23v-24r
Poscia ch'io veggio l'anima partita, Dino Frescobaldi n. pq 1271 - m. aq 1316, f. 45v
Poscia ch'io vidi gli occhi di costei, Cino da Pistoia 1265/70? - 1336/37, f. 56r
Poscia che dir conviemmi ciò ch'io sento, Dino Frescobaldi n. pq 1271 - m. aq 1316, ff. 78v-79r
Prima ch'io voglia rompere o spezzarmi, f. 49r-v
Qual' uom si veste dell'amor carnale, Gano da Colle sec. XIV in. - 1349 ..., ff. 87v-88r
Quando dal proprio sito si rimove, Francesco Petrarca, f. 66r-v
Quando fra l' altre donne ad ora ad ora (1), Francesco Petrarca, f. 61v
Quanto si può si de', sanza disnore, Benuccio Salimbeni m. 1330, f. 48r-v
Quasi come imperfetta creatura, Brizio (Bruzio) Visconti n. ca. 1320 - m. 1357, ff. 88v-89r
Que' che 'n Tesaglia ebbe le man' sì pronte, Francesco Petrarca, f. 64r
Quella Ariadne che 'l crudel Teseo, Domenico di Giovanni (il Burchiello), f. 51r
Quella fenestra ove l'un sol si vede, Francesco Petrarca, f. 57v
Quelle pietose rime in ch'io m'accorsi, Francesco Petrarca, f. 67r
Quest'altissima stella, che si vede, Dino Frescobaldi n. pq 1271 - m. aq 1316, ff. 45v-46r
Quest'è la giovanetta ch'Amor guida, Dino Frescobaldi n. pq 1271 - m. aq 1316, f. 45r-v
Questa humil fera un cor di tigre o d'orsa, Francesco Petrarca, ff. 66v-67r
Rimansi a dietro il sestodecimo anno, Francesco Petrarca, f. 63r
Ristretto tra levante e 'l mar remoto, Giannozzo Sacchetti, f. 51r
S'a leççer Dante mai caso m'accaggia, Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374, f. 54r
S' al principio risponde il fine e 'l mezzo (1), Francesco Petrarca, f. 65r
S'amor non è che dunque è quel ch'io sento, Francesco Petrarca, f. 64v
S' Amore o Morte non dà qualche stroppio, Francesco Petrarca, ff. 62v-63r
S'io avesse più lingue che·cCarmente, Riccio barbiere ...1313-1375..., f. 71r
S'io credesse per morte essere scarco, Francesco Petrarca, f. 69r-v
S'io ismagato sono ed infralito, Cino da Pistoia 1265/70? - 1336/37, f. 90r-v
Salve, Regina, salve, salve tanto, Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374, ff. 31r-33v
Se bionde trecce, chiome crespe ad oro, Giovanni Boccaccio giugno/luglio 1313 - 21 dicembre 1375, f. 70v
Se l'onorata fronde che prescrive (2), Francesco Petrarca, f. 70r
Se la mia vita da l' aspro tormento (1), Francesco Petrarca, f. 62v
Se que' che suol aver ed à perduto, Dante Alighieri pseudo, f. 47v
Se tu, martorïata mia Soffrenza, Lapo Gianni ...1298-1328..., f. 101v
Se voi poteste per turbati segni, Francesco Petrarca, f. 59r-v
Sedici dì dal nostro sesto mese, Paolo dell' Abbaco, f. 51v
Sennuccio i' vo' che sapi in qual manera, Francesco Petrarca, f. 60r
Si Dei passionem bene recordetur, Brizio (Bruzio) Visconti n. ca. 1320 - m. 1357, ff. 49v-50r
Si mi fan risentire a l'aura sparsi, Francesco Petrarca, f. 65r
Sì mi stringe l'amore, Cino da Pistoia 1265/70? - 1336/37, f. 94r-v
Sì traviato è 'l folle mi' desio (1), Francesco Petrarca, f. 60v
Son animali al mondo de sì altera, Francesco Petrarca, f. 59v
Sonar bracchetti e cacciatori aizzare, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 42r
Sonetto, se Meuccio t'è mostrato, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 42v
Tanta è l'angoscia ch'i' nel cor mi trovo, Dino Frescobaldi n. pq 1271 - m. aq 1316, ff. 44v-45r
Tanto son volti i ciel' di parte in parte, Fazio degli Uberti 1301 ca. - post 1367, f. 87r-v
Tre donne intorno al cor mi son venute, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 77r-v
Un'alta stella di nova bellezza, Dino Frescobaldi n. pq 1271 - m. aq 1316, f. 45r
Un sol penser che mi vèn ne la mente, Dino Frescobaldi n. pq 1271 - m. aq 1316, f. 78r-v
Una piacente donna cònta e bella, Verzellino p.q. 1271 - a.q. 1316, f. 47r
Vecchio peccato fa nuova vergogna, Domenico di Giovanni (il Burchiello), f. 55v
Vergognando talor ch' ancor si taccia (1), Francesco Petrarca, f. 61r-v
Vertù celeste in titol trïunfante, Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374, f. 81r-v
Vinse Hanibàl et non seppe usar poi, Francesco Petrarca, ff. 61v-62r
Vita nova, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 1r-23v
Voi ch' ascoltate in rime sparse il suono (1), Francesco Petrarca, f. 57r
Voi che 'ntendendo il terzo ciel movete (2), Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 75r-v
Voi che piangete nello stato amaro, Dino Frescobaldi n. pq 1271 - m. aq 1316, f. 79r-v
Voi che savete ragionar d'amore, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, ff. 24v-25r
Volgete gli occhi a veder chi mi tira, Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321, f. 42r
«Vostre parole udir tanto m'è caro, Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374, ff. 37v-40r
Vostro intelletto d'ogni cosa bella, Giovanni Durante, f. 52r

Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374
Bindo Bonichi n. ca. 1265-m.1336
Bosone da Gubbio ...1315-1349...
Brizio (Bruzio) Visconti n. ca. 1320 - m. 1357
Butto da Firenze sec. XIV pm
Cecco d' Ascoli 1269 o 1280/90 -1327
Ciano del Borgo Sansepolcro sec. XIII
Dino Frescobaldi n. pq 1271 - m. aq 1316
Fazio degli Uberti 1301 ca. - post 1367
Gano da Colle ... 1346-1353 ...
Guido Guinizelli n. 1230 ca. - m. aq 14.11.1276
Lancillotto Anguissola m. 1359-1364
Lapo Gianni ... 1298-1328 ...
Mino di Vanni d' Arezzo ... 1345-1355 ...
Monte Andrea ...1268-1274...
Paolo dell' Abbaco n. sec. XIII fine - m. 1373/1374
Pietro Alighieri 1300-1364
Pietro dei Faitinelli n. 1280-1290 ca. - m. novembre 1349
Riccardo degli Albizzi n. ca. 1300 - m. 27.5.1359
Ricciardo dei Conti Guidi di Bagno il Vecchio n. aq 1325-m. 1363
Sennuccio del Bene 1270/1275 - 1349
Verzellino sec. XIII ex. - XIV in.

Bibliografia Barbi, Vita Nuova 1932 pp. XLVII-L, CXCIX-CCVII (con tavola parziale); De Robertis Censimento IV (con bibliografia); De Robertis, Dante. Rime vol. I** pp. 507-12 (con tavola parziale e altra bibliografia); Codici petr. milanesi (1904) pp. 324-7 (con tavola parziale); Barbi Vita Nuova 1907 (1907) pp. XLII-XLV (con tavola parziale); Solerti, Petrarca. Disperse (1909); Branca Tradizione (1958) vol. I pp. 60, 313-314, 318n; Piccini, Sennuccio. Rime (2004) pp. CI-CII (con bibliografia); Arvigo, G. Sacchetti. Rime (2005) pp. LIII-LIV; Piccini, Bruzio. Rime (2007) p. 42; Lorenzi, Fazio. Rime (2013) p. 89; Decaria, Albizzi. Rime (2015) pp. 55-6; Sangiovanni, T. di Faenza, Rime (2016) p. 18; Aldinucci, Faitinelli. Rime (2016) pp. 41-2; Vatteroni, Monachi. Sonetti (2017) p. 53; Rea, Lapo Gianni. Rime (2019) p. 146

Riproduzione disponibile SISMEL-FEF

Note Fonte dei dati: descrizione De Robertis + mf. [1.7.2004]

Regesto Vita Nova e rime due-trecentesche - ff. 1r-23r Dante Alighieri, Vita Nova - ff. 23v-27v Rime (1-9): canzoni e ballate di Dante - f. 28 bianco - ff. 29r-40r Rime (10-14): capitoli ternari di Antonio da Ferrara - f. 40r-v Rime (15): capitolo quadernario acefalo e adespoto - ff. 41r-44r Rime (16-32): sonetti di Dante e corrispondenti - ff. 44v-47r Rime (33-47): sonetti di Dino Frescobaldi e corrispondenti - ff. 47v-57r Rime (48-94): sonetti di vari rimatori due-trecenteschi - ff. 57v-70r Rime (95-163): sonetti di Petrarca e corrispondenti - ff. 70r-71v Rime (164-170): sonetti di Boccaccio e corrispondenti - ff. 71v-73r Rime (171-177): sonetti di vari trecenteschi - f. 73r-v Rime (178-180): stanze di canzoni adespote e di Niccolò Benzoni - ff. 74r-78r Rime (181-188): canzoni di Dante più una di Pietro Alighieri - ff. 78r-79v Rime (189-192): canzoni di Dino Frescobaldi - ff. 79v-93v Rime (193-219): canzoni di vari trecenteschi (salvi pochi testi del Duecento) - ff. 93v-96v Rime (220-227): canzoni di Cino da Pistoia - ff. 96v-99v Rime (228-233): canzoni del Petrarca (con una di Antonio Beccari) - ff. 99v-103v Rime (234-243): ballate e canzoni di Lapo Gianni più una di autore incerto assegnata a Cino - f. 103v Ammaestramenti morali in latino - ff. 104r-105v Rime (244-250) adespote e di Nicolò Benzoni e Giovanni Cremonese

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Graficheincomune

Responsabile scheda: Alessio Decaria

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RDP

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Descrizione desunta

Milano, Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana, Triv. L1144

Tg

post 1527 data stimata
Note datazione Copia della stampa Giuntina di rime antiche (SONETTI E CANZONI DI DIVERSI ANTICHI AVTORI TOSCANI IN DIECI LIBRI RACCOLTE, Firenze, eredi di Filippo di Giunta, 1527) corredata di correzioni e varianti di mano di Lorenzo Bartolini


Nomi Gian Giacomo Trivulzio condottiere, possessore (a. 1804); Giovan Battista Baldelli (a. 1766-1831), possessore (a. 1802); Iacopo Maria Paribeni (sec. XVIII), postille di (sec. XVIII); Lorenzo Bartolini (sec. XVI), postille di (sec. XVI)

Dante da Maiano sec. XIII sm
Onesto da Bologna n. 1240 ca. - m. pq 1301 aq 1303

Bibliografia De Robertis, Dante. Rime (2002) vol. I** pp. 518-9

Responsabile scheda: Alessio Decaria

Schede derivate:
LIO

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New Haven, CT, Yale University, Beinecke Rare Book and Manuscript Library 1

sec. XV ex. o XVI in.

Luogo di copia Milano
membr.
ff. IV, 336, V'
dimensioni: 358 x 252


Nomi Gian Giacomo Trivulzio condottiere, possessore

Ab Urbe condita, Livius
I-X

Bibliografia De Ricci Census vol. I p. 161

Risorse esterne collegate
Digital Scriptorium

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Siracusa, Palazzo Bellomo Scaff. C


datato
a. 1494
membr.


Sottoscritto
Nomi Franciscus de Cirexis, copista; Gian Giacomo Trivulzio condottiere, committente

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