Descrizione diretta
Firenze, Archivio di Stato, Carte Strozziane I. 139
Composito
cart. ff. IV, 22 + 174; numerazione moderna di mano di Luigi Strozzi (sec. XVII) da 1 a 260, con salti di unità tra 9 e 12, 49 e 52, 101 e 103, 147 e 167, 187 e 193, 204 e 207, 210 e 247, almeno in parte dovuti con sicurezza a lacune per asportazione di alcuni documenti, così registrati nell'indice del contenuto: Modo per fare l'esperienza della gravità de' metalli (ff. 10-11); Nomenclatore di tutti i fiori, mese per mese, che nel 1552 erano in Firenze (ff. 148-166); Modo per fare una fonte sopra una tavola che duri certo spazio di tempo (ff. 205-206); Discorso di movere il Reno di Lombardia perchè il Po a Ferrara si profondi e allarghi e Discorso sopra il regolare il Po di Ferrara, fatto nel 1604 (ff. 211-246). Ripetizione del nr. 36 come 36bis ; fogli di guardia cartacei moderni dimensioni: dimensioni variabiliLegatura moderna in cartone pressato ricoperto in pergamena con lacci in pelle allumata e rinforzi sul dorso; il f. 112 costituisce il piatto anteriore dell'antica legatura in pergamena floscia di recupero, che riutilizza materiale a carattere documentario del sec. XIVStato di conservazione I ff. 125 e 126 sono completamente distaccati, il f. 124 è precarioNomi Luigi di Carlo di Tommaso Strozzi , possessore (a. 1677)Storia del manoscritto Il codice riunisce materiale di natura eterogenea appartenente ai secoli XV e XVI raccolto da Luigi Strozzi come risulta dal bifolio iniziale con titolo e indice (ff. IIIr-IVr). A f. IIr: N° 983 D.L. Raccolta di cose spettanti a erudizioni, lingua toscana, coltivazioni, aqque, e monete. Il codice è identificabile con il lemma numerato 983 dell'Indice generale di tutti i libri manoscritti in foglio della Libreria Strozziana , ms. BNCF, Magl. X.160, f. 164r-v (presente in fotocopia presso la sala manoscritti della BNCF, cat. 45). Si tratta in buona parte di carte sciolte di natura documentaria (parte in originale, parte in copia), cui si alternano alcune unità distinte più significativamente individuabili a carattere letterario ed erudito. La consistenza effettiva del materiale antico e moderno, è di 174 fogli, ma altri 22 fogli sono compresi, ad eccezione dei primi due, nella numerazione complessiva del codice: si tratta principalmente di carte moderne inserite dallo Strozzi al fine di raggruppare il materiale in sezioni tematiche differenti a ciascuna delle quali ha atttribuito un numero e un titolo (i primi due fogli non mumerati che seguono i ff. I-IV: N° 37: Antichità greche e romane, inscrizioni antiche ; f. 9: N° 54: Esperienze ; f. 12: Litterati ; ff. 13-14: N° 31: Studio di Firenze e Pisa ; ff. 42 e 46: N° 3: Lettere per riscontrare varie ; ff. 53-54: 1713: Lettere in burla. N° 74 ; f. 111: N° 68 cassato Cose sacre ; f. 127: Pistoia. N° 63 cassato Parole fatte nel piglare la carica di Podestà di Pistoia assai antiche, cioè del 1352 e 1372 scritte in servitium Pallae Nofri de Strozzis ; ff. 146-147: Coltivazioni. N° 83 ; f. 193: Lode che si danno alle pietre ; ff. 203-204: Dal 956 al 966: Acque ; ff. 247-248: Dal 1708 al 1712 , cassato, Monete. N° 68 ); sono stati inoltre numerati come 65 e 110, e 112, i piatti in pergamena floscia rispettivamente anteriore e posteriore di un'unità moderna (recuperati da una stampa) e anteriore di una antica (per cui v. ultra ). Ai ff. 128r-133r è contenuta probabilmente una copia del discorso scritto da ser Francesco di Giovanni Tantini da Empoli in servizio di Palla di Noferi degli Strozzi quando assunse la carica di podestà della città di Pistoia (la mano sembra la stessa che ha vergato ASF, Carte Strozziane, Terza serie 46, prima unità). Si prende qui in considerazione solo le parti corrispondenti ai ff. 112-123, 124-126, 134-145, 207-208.Bibliografia Guasti, Carte strozziane (1884) vol. I pp. 602-608; Casari Luigi Marsili (1900) p. 122; Vasoli Regola per confessarsi (1953) pp. 40, 42, 44; Kristeller Iter Italicum (1963) vol. I p. 66; Arbesmann Bewegung (1965) pp. 115-116; Cesarini Martinelli Contributo (1979) p. 189; Giambonini Lettere (1991) vol. I pp. 14-15 (Str)
U.C. I (ff. 112-123)
datato a. 1466 novembre 5 cart. in folio ff. 12; i ff. 112 e 113 dovevano essere di guardia nella compagine; il f. 112 è membranaceo di recupero da materiale documentario di sec. XIII-XIV; il f. 113, è cartaceo antico, recuperato da un manoscritto in quarto del sec. XV, ultimo quarto (post 1479) e contiene testi mariani: inc. Io frate Iacopo [...]; fascicoli 1 (10) dimensioni: 301 x 222 (f. 118); specchio di scrittura: 36 [194] 71 x 31 [62 (16) 60] 53; rr. 37/ll. 36 (f. 115rb; var.), rigatura a colore: le rettrici, eseguite in un primo tempo ad inchiostro, sono state riprese in alcune parti a mina di piombo. Il rapporto tra riga tracciata e linea di testo non è regolarmente rispettato, in particolare verso il fondo della colonna di scrittura, poichè l'inchiostro con cui sono state tracciate le rettrici è evanito in alcune parti.Lingua copisti volgare italiano decorato Iniziali semplici rubricato: titoli, segni di paragrafo e lettere ritoccate in rosso; rubriche
Sottoscritto
A f. 114ra: Incominçia il tractato de' comandamenti del nostro Signore Dio vivo e vero dati a Moyse in sul monte Sinay in due tavole de marmo cioè detto alabascco e furono scritti e chopiati per mano maestro Stefano todesco de Merano. Scritto in burgo in monisterio sancto Francesco l'ano del nostro signore Iesu Christo. Nel M.CCCC.LXVI del melse (sic) (seguono eo depennati) de novembre in quel di della sancta Helisabeta; chi lo legge per sua cortesia per quegli che llo scrisse prieghi Maria per quelli che llo chopio et per quelli che nove mesi in corpo portò. Amen. Nomi Stefano da Merano (ca. 1466), copista (a. 1466)Miscellanea devozionale , ff. 114ra-123vb
U.C. II (ff. 124-126)
datato a. 1388 marzo 25 cart. in folio ff. 3; numerazione originale dei fogli da 90 a 92 posta al centro del margine superiore; fascicoli 1 (3): si tratta di tre mezzi bifogli, sciolti dimensioni: 295 x 213 (f. 124); specchio di scrittura: 23 [223] 49 x 9 [75 (15) 75] 41 (le misure dello specchio di scrittura sono state desunte a partire dalla posizione dei fori guida, unico elemento rilevabile con sicurezza); rr. 2/ll. 32 (f. 124ra; var.), rigatura a secco: sono tracciate le giustificazioni laterali e le linee per l'intercolumnio , ma è difficile dire se siano state tracciate le rettrici; non sono visibili nemmeno la linea di testa e quella di piedeLingua copisti volgare italiano decorato Iniziali sempliciStoria del manoscritto Il codice è datato a f. 126rb, all'interno della rubrica finale del testo nr. 2: Chonpiuta di scrivere mercholedì santo dopo nona il dì di nostra donna a dì 25 di marzo 1388. I fogli appartenevano al codice BML, Ashb. 471.Note liturgiche , f. 124raFormula di confessione , Luigi Marsili n. 1342, m. 24-8-1394 , ff. 124rb-126rb
U.C. III (ff. 134-145) sec. XV med. data stimata cart. in quarto ff. 12; tracce di numerazione in cifre arabe, preesistente all'utilizzo dei fogli; fascicoli 1 (12) dimensioni: 294 x 203 (f. 138); rr. 0/ll. 41 (f. 138ra; var.) disposizione del testo: lo specchio di scrittura non è tracciato: il testo è disposto su due colonne. È in dubbio se la piegatura dei fogli sia servita come guida per la mise-en-page o sia la traccia di una precedente diversa conservazione del fascicolo.Lingua copisti volgare italiano Spazi riservatiMiscellanea botanica , ff. 134ra-141va
Note scheda originaria a c. di Giulia Stanchina; revisione 2019
Risorse esterne collegate
Firenze, AS, Carte Strozziane I. 139 sez. I, f. 114r
Firenze, AS, Carte Strozziane I. 139 sez. I, f. 123v
Firenze, AS, Carte Strozziane I. 139 sez. II, f. 124r
Firenze, AS, Carte Strozziane I. 139 sez. III, f. 134r
Firenze, AS, Carte Strozziane I. 139 sez. III, f. 141r
Responsabile scheda: CODEX
Altri progetti collegati:
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Descrizione diretta
Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Magl. XXIII.140
Mg140
a. 1476Luogo di copia Toscana cart. ff. I-II (mod.) + 170; numerazione recenziore a penna (sec. XVII) sul margine superiore esterno 1-167 (168-170 non numerate); fascicoli I (10+1); II-XII (10); XIII (12); XIV-XVI (10); XVII (8-1): con richiami; l'ultimo foglio è stato incollato sul piatto inferiore dimensioni: 290 x 215 mm; specchio di scrittura: 30 (192) 68 x 22 [80 (15) 80] 18 mm disposizione del testo: versi in colonnascritture e mani amercantesca; bmercantesca; note generali sulla scrittura: due mani mercantesche coeve: a, ff. 1ra-131ra; b, ff. 134ra-167rb Iniziali semplici rubricato: rubriche rosse nella sezione delle prose, assenti per i testi poetici
Colophon
«Quj finisscje ilsalustio Iuchurtino | deo grazias amem| MccccLx | xvj» (f. 60rb)Nomi Luigi di Carlo di Tommaso Strozzi , possessorePrecedenti segnature 49; D 140; N° 1441; N° 1452Storia del manoscritto Nota di possesso a f. IIr: «Di Luigi del Sen(ator)e Carlo di Tommaso Strozzi 1679». Antiche segnature: «N° 1441» (f. IIr; scritto dalla stessa mano della nota di possesso sopra indicata, corretto sopra un precedente 1452 e ribadito a lapis da mano recenziore); «49» (poi cassato, f. 1r); «D 140» (f. 1r). La serie dei testi lirici (ff. 165r-167r) è identica a quella del codice Naz125, ff. 127v-131r.Ahi bella libertà come tu m' ài , Francesco Petrarca , f. 165raAmico mio da poi c'hai tolto moglie , Antonio Pucci , f. 166vaColl'ortolano cominciai a usare , f. 164vaGli antichi e bei pensier convien ch' io lassi , Francesco Petrarca , f. 166raIngegno usato alle question profonde , Francesco Petrarca , f. 165vaIo feci d'Umiltà mia armadura , f. 164rbIo vidi in un giardino un sì bel pome , f. 163vbNon è falso chi è falso in ver' falsia , Francesco Petrarca , f. 165vbO novella Tarpea, in cui s'asconde , Antonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374 , f. 165rbPiovonmi amare lagrime dal viso , Francesco Petrarca , f. 165rbPoi che dall'alber dov'era l'altezza , f. 164vaPoi, quando vi tornai, era imprunato , f. 164raQuanto si può si de', sanza disnore , Benuccio Salimbeni m. 1330 , f. 166vbQuell'ortolan mi invitò a desinare , f. 164vbQuelle pietose rime in ch'io m'accorsi , Francesco Petrarca , f. 166raQuest'albero amoroso ch'io vi dico , f. 164rbQuesta anima gentil che si diparte , Francesco Petrarca , f. 165vaTornando poi con bella prevedenza , f. 164raUn à tre figlie e vuol maritar l' una , f. 167rbUn giorno era l'ortolano in sulla strada , f. 164vbVedut' ho la lucente stella diana , Guido Guinizelli n. 1230 ca. - m. aq 14.11.1276 , f. 165raAntonio Beccari (da Ferrara) 1315 - 1371/1374 Bindo Bonichi n. ca. 1265-m.1336 Guido Guinizelli n. 1230 ca. - m. aq 14.11.1276 Bibliografia Frati Il Bel pome (1885) p. 224; Giunta Poesia nell'età di Dante (1998) p. 217; Iocca Sonetti del Bel pome (2013) pp. 72-74; Iocca Un nuovo testimone (2013) pp. 237-48 (con tavola)
Altri codici correlati
Firenze Biblioteca Nazionale Centrale II.IX.125
Note Fonte dei dati: ms. [15.10.2005]
Regesto
Volgarizzamenti di classici, poemetti in ottave e rime varie - ff. IIr: Indice del contenuto (della stessa mano che appose, al medesimo foglio, la nota di possesso) - ff. 1ra-20va: Sallustio, De coniuratione Catilinae (volgarizzamento di Bartolomeo da San Concordio) - ff. 20va-60rb: Sallustio, De bello Iugurthino (volgarizzamento di Bartolomeo da San Concordio) - ff. 60va-73rb: Trattato delle battaglie e vittorie di Cesare - ff. 73rb-130rb: Lucano, De bello civili (volgarizzamento) - ff. 130rb-131ra: Della morte di Cesare e dei suoi discendenti e successori (prosa volgare) - ff. 131v-133v: bianchi - ff. 134r-161ra: Giovanni Boccaccio, Ninfale fiesolano (adespoto e anepigrafo) - ff. 161ra-163vb: Cantare di Piramo e Tisbe (ottave, adespoto e anepigrafo) - ff. 163vb-164vb: Rime (1-9): Sonetti del Bel pome - ff. 165ra-167rb: Rime (10-28): sonetti due-trecenteschi adespoti - ff. 167v-170v: bianchi
Responsabile scheda: Alessio Decaria
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