Descrizione diretta
Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Conv. soppr. 582
sec. XIII ultimo quarto data stimataLuogo di copia Bologna, area di (?) (sec. XIII ultimo quarto); Toscana (?) (sec. XIII ultimo quarto) membr. ff. VI, 495, II; due cartulazioni: la prima, apposta nel margine superiore esterno da mano del sec. XV-XVI, inizia dal terzo foglio del codice (incipit del Genesi ) e numera il testo biblico fino al foglio incipitario dei Nomina Hebraica 1-480; lacunosa per la caduta di fogli interni presenta la successione: 1-424 (il f. 406 è per errore segnato 306), 435, 448-480; la seconda, recente e a matita, numera, nella stessa sede dell'antica, i restanti fogli del testo 481-514 (omettendo il finale, bianco, segnato a penna da mano moderna 515); numera inoltre, nel margine inferiore esterno, I-III la guardia membranacea e i primi due fogli del codice; le prime cinque guardie anteriori e le due posteriori sono cartacee, moderne e coeve alla legatura, con contromarca GL , non numerate (d'ora in poi a-e , a'-b ') e bianche (tranne che per le segnature ai fogli a recto ed e verso ); la sesta guardia anteriore, membr. e con num. rec. I, è costituita da un foglio di un codice giuridico su due colonne, coevo al ms., rifilato per essere adattato alle dimensioni del volume, che reca due iniziali, alternate in rosso e azzurro, filigranate, segni di paragrafo alternati in rosso e azzurro, titoli in rosso; fascicoli 1 (11), 2-19 (12), 20 (6), 21-36 (12) 37 (12-10), 38-39 (12), 40 (8), 41-43 (12): tutti i fascicoli sono regolari, tranne il primo, mutilo del foglio iniziale, e il fasc. 37, che ha perso tutti i bifogli tranne l'esterno (num. 424 e 435); risulta inoltre caduto un intero fascicolo che doveva seguire l'attuale 37, con conseguente lacuna testuale e salto nella numerazione; numerazione a registro sul recto dei fogli della prima metà del fascicolo, talora parzialmente rifilata: a-j (nel margine inferiore esterno dei fasc. 1-9, ff. I-105), b-d (nella parte bassa del margine esterno dei fasc. 10-13, ff. 106-153), k-ç (nel margine inferiore esterno dei fasc. 14-27, ff. 154-315), a +-k +, [caduto il fasc. l +], m +, n +, r +, o +, q + (nel centro del margine inferiore dei fasc. 28-43, ff. 316-515).Tracce di altra numerazione a registro, nell'angolo inferiore esterno, nei fascicoli 8, già num. h (aa al f. 83r, aaa al f. 84r, aaaa al f. 85r, aVI al f. 87r), 18, già num. o (in rosso: c [V ] al f. 206r, cVI al f. 207r), 21, già num. r (in rosso: dV al f. 236r, dVI al f. 237r; tracce di rosso anche nei primi fogli del fasc.) e 22, già num. s (in rosso: bVI al f. 249r). Richiami di una o più parole, figurati o decorati, per lo più centrati rispetto alla colonna interna, sempre orizzontali tranne che al f. 375v (verticale) dimensioni: 318 x 217 (f. 16r); 317 x 215 (f. 486); specchio di scrittura: nel testo biblico (ff. IIr-478v): 10/3/11 [97/4/4/103] 35/3/48 x 10/3/12 [61 (4/4) 62] 17/4/24/16 (f. 16r); nei Nomina Hebraica (ff. 480r-514v): 21 [206] 90 x 13/4/9/5 [43 (9) 42 (9) 42] 4/24/4/7 (f. 486r); rr. 50 /ll. 49 (ff. 16r, 486r), rigatura a colorescritture e mani littera textualis; note generali sulla scrittura: una sola mano, in littera textualis di ottima qualità, che si firma Iohannes de Monte Sancto al f. 478v; il toponimo è condiviso da due località, la prima in provincia di Ferrara, la seconda in quella di Perugia. Senza fondamento appare l'individuazione, proposta in Bibbie miniate (cfr. in bibl., p. 255), di una seconda mano ai ff. 480r-514v: nei Nomina Hebraica è riscontrabile soltanto un'esecuzione lievemente più corrente, con il frequente inserimento di varianti semplificate scarsamente usate nel testo biblico (come, ad es., a semplificata, senza spalla, rintracciabile però anche a f. IIIv, ll. 6, 8 etc.) Presenza di note / correzioni Interventi marginali e glosse: alcuni marginali (correzioni, varianti e brevi note), più frequenti nella seconda parte del codice, talvolta disposti a triangolo o incorniciati di rosso o azzurro, del copista e di altre mani, coeve (cfr. per es. ff. 206r, 208r) e successive (cfr. per es. i marginali di mano cinquecentesca al f. 214v e segg. o le note di altra mano ai ff. 285v e 454v dove in rosso si indica che il brano a testo viene letto rispettivamente per la vigilia di s. Giovanni Battista e per quella degli apostoli Pietro e Paolo); si segnala, per il forte significato storico, la nota, vergata nel marg. inf. del f. 229r da mano del sec. XVI in. (vd. Storia) decorato: dotato di uno straordinario apparato iconografico, il manoscritto noto come «Bibbia Camaldolese» è stato oggetto di numerosi studi volti a individuare l'ambito di produzione. È stata proposta un'origine toscana (Firenze: D'Ancona, Miniatura fiorentina I, p. 9; Camaldoli: Passalacqua, Codici liturgici , p. 36), ma l'ipotesi più accreditata colloca il volume in un atelier bolognese (Salmi, Miniatura fiorentina gotica , p. 31; Conti, Miniatura bolognese , p. 26; Ciardi Duprè, Introduzione , p. 19, con dataz. proposta: ca. 1265; Bibbie miniate , p. 108). Più precisamente il miniatore è stato accostato ai prodotti del cosiddetto «Maestro di Bagnacavallo», artista attivo negli anni '80-'90 del Duecento e responsabile, oltre che di alcuni Corali della Biblioteca Civica di Bagnacavallo (Corali 1, 2, 3), del Messale camaldolese BML Conv. Soppr. 576 (vd. Tambini e Lollini in bibl. e scheda del manoscritto, passato dall'Abbazia di Santa Maria Assunta di Forlì a Santa Maria degli Angeli). Già Salmi nel 1954 avanzava l'ipotesi che la Bibbia fosse stata commissionata dai Francescani di Bologna e acquistata dai Camaldolesi completa di decorazione: il libro della Genesi (f. 1r) si apre infatti con la miniatura di san Francesco (affiancato da un altro santo francescano, forse Antonio) e san Francesco torna nuovamente nei mini ai ff. 344r e 505r Iniziali istoriate; Iniziali figurate; Iniziali decorate; Disegni a penna: il ricco apparato consta di: illustrazioni nei margini; iniziali maggiori e medie (istoriate, figurate, con storia e figure, zoomorfe, decorate), poste di norma all'inizio dei libri biblici, e iniziali minori (con figure, figurate, zoomorfe, decorate), generalmente in apertura dei prologhi, dalle quali si dipartono fregi floreali o code che si prolungano nei margini; iniziali alternate, in rosso e azzurro, e filigranate negli incipit dei capitoli; iniziali calligrafiche, riempite di giallo e talora pure toccate di rosso, entro il testo (ai ff. 209v-231v anche iniziali semplici, rosse e azzurre, toccate di rosso e azzurro); richiami figurati e decorati; numeri dei capitoli e titoli correnti (tranne che nei Nomina Hebraica ) a lettere alternate rosse e azzurre; alternate anche le iniziali semplici fuori margine nei Nomina Hebraica ; alcuni disegni a penna, del copista, che originano dalle iniziali presenti nel testo, al primo rigo della pagina (cfr. per es. ff. 93rb, 105vb, 111rb etc.) oppure dell'incipit (es. ff. 182r, 285v, 351r-v e, di rosso, 382v); in particolare, sono 14 le illustrazioni nei margini (ff. 1r, 34r, 95r, 132v, 193v, 209v, 209v, 221v, 232v, 394v, 402r, 415r, 449v, 453v); 20 le iniziali maggiori (di 17-50 righe), di cui 7 con storia (ff. 95r, 132v, 232v, 372r, 402r, 449r, 468r), 2 con figure (ff. 83r, 448v), 8 istoriate (ff. 1r, 92v, 169v, 193v, 354v, 382v, 394v, 415r), 1 figurata (f. 467r); 75 le iniziali medie (di 8-21 righe), di cui 39 con storia (ff. 19r, 34r, 44v, 59v, 73v, 108v, 119v, 155v, 173v, 184v, 184v, 188v, 199r, 209v, 219r, 224r, 251r, 267r, 285v, 306v, 311v, 333r, 341r, 344v, 346r, 348r, 349r, 349v, 351v, 352v, 353v, 358v, 359v, 435v, 449v, 470v, 471v, 472v, 480r), 21 con figure (ff. 94r, 145r, 178v, 212v, 214r, 215r, 217r, 226v, 241r, 243v, 245v, 308v, 381r, 424v, 453v, 469v, 472r, 489r, 494r, 497v, 505v), 1 istoriata (f. 355v), 6 figurate (ff. 285r, 338r, 348r, 466v, 472r, 472v), 1 zoomorfa (f. 245r), 7 decorate; 84 le iniziali minori (di 3/10 righe), di cui 12 con figure (ff. IIIv, 209r, 221v, 232r, 266v, 341r, 345v, 402r, 491v, 496v, 500v, 505r), 6 figurate (ff. 73v, 344r, 348v, 354r, 435v, 449v), 7 zoomorfe (ff. 198r, 308v, 344r, 344r, 344v, 355r, 507v), 59 decorate; 1470 le iniziali (di 2-3 righe), filigranate; 33 i richiami figurati e 7 quelli decorati. Per la descrizione analitica delle miniature cfr. Bibbie miniate , p. 256 e segg. rubricato: titoli in rosso e numerazione di servizio (es. 19r, 59v, 73r-v, 80r-81r etc.) del copista; rubricheLegatura moderna (realizzata nell'attuale sede di conservazione) in assi e dorso in pelle
Sottoscritto
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Colophon
Al f. 478v: Ego Iohannes, vocatus de Monte Sancto, corde contrito et spiritu humiliato gloriam et honorem refero vero Deo, qui me libri huius finem permisit videre. Sit nomen eius benedictum in secula seculorum. Amen Ente possessore Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (sec. XV-XIX in.)Nomi Iohannes de Monte Sancto (fl. XIII. 2), copista (sec. XIII ultimo quarto); Maestro di Bagnacavallo (sec. XIII ultimo quarto), miniatore (?) (sec. XIII ultimo quarto)Precedenti segnature omega 17, Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (sec. XVII ultimo quarto); Q.III.8, Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (sec. XVII ex.)Storia del manoscritto A f,. 229r marg. inf. una mano assegnabile alla prima metà del sec. XVI inserisce una lunga nota esegetica riferita all'interpretazione di Peter Faber (et sic refert Petrus Faber preceptor meus ), che si riflette in analoga presentata dal ms. BML Conv. soppr. 600, altra Bibbia entrata tardi a Camaldoli e parimenti proveniente da insediamento francescano. Il beato Petrus (Peter) Faber (1506-1546), cofondatore dell'Ordine dei Gesuiti, risulta aver soggiornato in parecchie fondazioni dell'Italia centro-settentrionale ma non è documentato un suo passaggio a Camaldoli. Al f. 515r, di mano del sec. XV, rimane parzialmente leggibile per cancellatura la nota: Nicholaus et dext [.]; più sotto, in una mercantesca di non elevate qualità: d (omin )o Nicholo de Pag (o )lo . Il codice è identificabile nell'inventario B che senz'ombra di dubbio fa riferimento al presente manoscritto in quanto ne nomina il copista. A f. IIr nota di possesso e segnatura rispondente all'inventario B: Sacre Eremi Camalduli I (nscript ). C (at ). Omega. 17 , successivamente barrata e sostituita da quella dell'inventario C: Q.III-8 (cfr. Spoglio inventariale e Magheri Cataluccio-Fossa, in bibl.). La proprietà dell'Eremo è ripetuta, dalla stessa mano, al f. 1r nella formulazione: Sacre Eremi Camalduli I (nscript ). C (at ). La presenza del manoscritto nell'inventario A (al nr. 90) non è inoppugnabile dal momento che la definizione di bibula parvula mal si adatta al formato del codice (è comunque ripetuta nell'inventario B dove l' identificazione è sicura) e non vengono menzionati i Nomina ebraica finali, ma parrebbe confermata dalla presenza nell'inventario A del ms. Conv. soppr. 600, che dovrebbe aver seguito le stesse vie di questo codice. Sul dorso il titolo impresso in oro Biblia Sacra . Il volume giunse nell'odierna sede nel 1809 a seguito delle soppressioni napoleoniche delle corporazioni religiose. La segnatura attuale si legge, vergata a penna al f. a recto insieme alla segnatura Cass. 32 (segnatura temporanea della Laurenziana); al f. e verso fu annotata a penna la segnatura Camaldoli n° 149 (Soppressioni 1809). Inv. nr.: 207091.Biblia sacra , ff. IIra-478va acefalo, lacunoso, mutiloAaz apprehendens (?), Stephanus Langton n. 1150/1155, m. 6-7-1228 , ff. 480ra-514vcBibliografia Catalogo manoscritti scelti f. 83v; Del Furia Supplementum (1858) f. 101r; D'Ancona, Miniatura fiorentina (1914) vol. I pp. 9-10; vol. II pp. 29-36 nr. 16; De Bruyne Sommaires (1914) (fonte); De Bruyne Préfaces (1920) (fonte); D'Ancona Miniature italienne (1925) p. 13; Miniatura italiana (1954) p. 196 nr. 293; Salmi Miniatura fiorentina (1954) p. 31; Trésors d'Italie (1963) n° 78; Daneu Lattanzi Min. Italia mer. (1964) pp. 153-155; Colophons (1974) vol. III p. 401 nr. 10680; Lemarié Saint Chromace (1975) pp. 111, 114 n. 12; Ciardi L'uomo, il lavoro (1976) p. 78; Magheri Cataluccio-Fossa, Biblioteca (1979) pp. 148, 188, 481 nr. 82; Conti Problemi (1979) pp. 18, 28 n. 60; Ciardi Introduzione (1980) pp. 19-20; Passalacqua Codici liturgici (1980) pp. 35-37; Conti, Miniatura bolognese (1981) p. 26 e n. 25; Jodogne Codici [rec.] (1983) pp. 25*-26*; Goldthwaite The Building (1985) pp. IX, 131 con fig. (f. 169v); Semoli Codici miniati (1986) pp. 26-27; Tambini Corali (1992) pp. 27-30; Mss. Landau Finaly (1994) vol. I p. 11 n. 2 e fig. 6 (f. 205r); Pfändtner Psalterillustration (1996) pp. 38 n. 216, 39, 47, 146, tav. XXV; De Floriani La miniatura (1996) p. X; Medica Corali bolognesi (1996) p. 11; Baragli Il cantiere (1998) p. 257, tav. 1 (f. 169v); Bologna Bibbie (1999) pp. 108-109 e tavv. (ff. 1r, 34r, 354v); Calligrafia di Dio (1999) p. 139 nr. 23 (scheda cur. F. Lollini); Zinelli Ancora un monumento (2000) p. 517 n. 31; Lazzi Ms. 14 (2000) p. 29; Lollini Miniatura (2000) p. 17; Scritte dal dito di Dio (2002) p. 84 nr. 8 (scheda cur. A. Camporesi); Lollini Bagnacavallo (2004) p. 678; Ciardi Miniatura del Duecento (2005) p. 199; Bibbie miniate II (2006) pp. 252-305, tavv. XIV, XV, figg. 26-29; Semizzi Fra sacro e profano (2007) pp. 103-110; Stoppacci Fondo manoscritto (2007) p. 283 n. 74; Kubík Prírucka ke studiu (2008) pp. 193, 204 e passim
Spoglio inventariale
Camaldoli (Arezzo) - Eremo. [Inventario A]90- [lxxxviiij] Jtem bibula paruula que incipit: frater Ambrosius, et finit: in secula seculorum Amen, in cartis pecudinis tabulis. Camaldoli (Arezzo) - Eremo. [Inventario B]17- Bibblia (!) Sacra Integra, et perpulcra in f°. Parvo in Tabulis tectis serico rubeo. In fine hec habentur. Ego Ioannes de Monte Sancto corde contrito, et spiritu humiliato gloriam, et honorem refero Vero deo, qui me libri huius finem permisit videre. Sit Nomen eius benedictum in secula seculorum. Amen. Camaldoli (Arezzo) - Eremo. [Inventario C]8- [Q.III] Biblia S. Ioan. de Monte Sancto.
Note Il manoscritto, di origine francescana, entra a Camaldoli agli inizi del sec. XV, condividendo con ogni probabilità i percorsi con un'altra Bibbia francescana, attuale BML Conv. soppr. 600 (vd. scheda)
Responsabile scheda: Laura Regnicoli
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Descrizione diretta
Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 1 dex. 1
sec. XIII terzo quarto data stimataLuogo di copia Bologna, area di membr. Ai ff. 10v, 31r, 61r, 110v, 160v la pergamena è probabilmente di riutilizzo, con tracce di scrittura sottostante (littera textualis ), talora malamente erasa ff. IV, 173, III'; numerazione ottocentesca a matita nell'angolo inferiore esterno; guardie miste: ff. I-III e I-III' cart. coeve alla legatura, f. IV membr. antico; fascicoli 1-17 (10), 18 (3): l'ultimo fasc. (ff. 171-173) è un duerno privo del foglio finale, presumibilmente bianco, segnalato dal tallone residuo dimensioni: 412 × 278 (f. 16r); specchio di scrittura: 15 | 7 | 11 [264] 115 × 34 [78 (7 | 7) 78] 74 (f. 40r); rr. 38/ll. 37, rigatura a mina di piombo: a tratti più marcata, ma in genere lievissima e quasi impercettibile disposizione del testo: su 2 colonnescritture e mani littera textualis; note generali sulla scrittura: probabilmente una sola mano, che segna anche le rare integrazioni marginali, per lo più varianti testuali o correzioni Presenza di note Poche note a margine dello stesso tipo di altre mani posteriori, una delle quali presente anche nei Plut. 1 dex. 2 e dex. 3; notabilia decorato: la decorazione è stata inclusa da Alessandro Conti (vd. bibliografia) fra gli esempi del I stile della miniatura bolognese e sarebbe stata eseguita, secondo Chiodo, negli anni 1250-1260 Iniziali filigranate; Iniziali istoriate; Iniziali figurate; Iniziali decorate: iniziali istoriate grandi ai ff. 1ra (s. Girolamo nello studio) e 6va (Episodi della Creazione e Crocifissione); iniziale figurata media a f. 171ra (pescatore); iniziali fitomorfe ai ff. 5va, 40ra, 67vb, 86vb, 113va, 137ra, 137vb, 154ra (vd. Chiodo in bibliografia). Iniziali filigranate rosse e blu alternate, talora con lungo fregio nell'intercolumnio o nel margine interno rubricato: titolazione corrente e numerazione interna dei capitoli a caratteri rossi e blu alternati; maiuscole acquerellate di giallo; rubriche.Legatura moderna (sec. XIX) in tela color vinaccia su cartone, con dorso e punte in pelleEnte possessore Firenze, S. Croce, convento OFM Storia del manoscritto A f. IVv, nel margine superiore (sec. XV ex., mano b1): Iste liber est Conventus Sancte Crucis de Florentia ordinis Minorum. In primo bancho ex parte ecclesie ; al di sotto, della stessa mano, la tavola del contenuto: Prima pars Biblie, videlicet: | Genesis, | Exodus, | Leviticus, | Numeri, | Deuteronomium, | Iosue, | Iudicum, | Ruth ; e a fianco: N° 1 (segnatura corrispondente a Mazzi, Inventario ; il ms. compare In primo bancho ex parte Ecclesiae con il titolo Prima pars Bibliae, videlicet a Genesi usque Ruth ). Sul dorso, titolo e segnature impressi in oro: nel comparto superiore, V. Testamenti. Pars I ; nel primo riquadro di piede, Plut. I dextr. cod. 1 e 293 . A f. IVr, una mano moderna a matita, annota la segnatura: Biblioth. S. Crucis Plut. 1 Dextr. Cod. 1 e 293 (quest'ultimo nr. è ripetuto anche al di sotto, sempre a matita, ma di altra mano).Biblia sacra , ff. 1ra-173rb Vetus Testamentum. Genesis-RuthBibliografia Bandini Catalogus (1777) vol. IV col. 329; Mazzi, Inventario (1897) p. 24 nr. 1; D'Ancona, Miniatura fiorentina (1914) vol. II p. 60 nr. 57; Ciardi L'uomo, il lavoro (1976) p. 72; L'uomo, il lavoro (1976) p. 8 nr. 54; Conti, Miniatura bolognese (1981) p. 21 e nota 8, figg. 9 e 12; Mss. Italie. XIIIe siècle (1984) p. 77; Marcon Codici della liturgia (1990) pp. 238 e 419 tav. 23*; Bernasconi Analyse de couleurs (1993) p. 80 nota 53; Calligrafia di Dio (1999) p. 134; Russo Bibbia Corradino (2000) p. 58; Medica (cur.), Duecento (2000) pp. 237-239 nr. 67 e figg. 67a-b (scheda di Simonetta Nicolini); Vandi, Trasformazione (2002); Brunori, Bibbia glossata (2002) pp. 61, 62, 66, 72 nota 8; Magrini Production and Use (2007) pp. 215 nota 11, 244 nota 95, 254; Kubík Prírucka ke studiu (2008) p. 172 note 117 e 118 ; Chiodo Ad usum (2016) pp. 47, 49, 57, 77, 88 cat. 4a e tav., 90, 92
Note Il ms. fa parte, con i Plut. 1 dex. 2 e 3, di un gruppo di tre volumi omogenei per caratteristiche codicologiche, scrittura e decorazione
Risorse esterne collegate
Nuova Teca digitale Laurenziana
Responsabile scheda: Francesca MazzantiScheda derivata da: MEL
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Descrizione diretta
Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 1 dex. 2
sec. XIII terzo quarto data stimataLuogo di copia Bologna, area di membr. ff. IV, 267, III'; numerazione novecentesca a matita nell'angolo inferiore esterno; guardie miste: ff. I-III e I-III' cart. di restauro, f. IV membr. antico (segnato I), di dimensioni minori (mm 400 × 230); fascicoli 1-26 (10), 27 (7): l'ultimo fasc. (ff. 261-267) è un quaterno privo del foglio finale, presumibilmente bianco, segnalato dal tallone residuo dimensioni: 435 × 283 (f. 16r); specchio di scrittura: 22 | 8 | 12 [271] 122 × 36 [80 (7 | 7) 80] 73; rr. 38/ll. 37, rigatura a mina di piombo disposizione del testo: su 2 coll.scritture e mani littera textualis; note generali sulla scrittura: probabilmente una sola mano, che segna anche a margine varianti testuali e integrazioni (es. f. 152r) Presenza di note Sporadiche note a margine di altre mani posteriori (per lo più varianti testuali e correzioni), una delle quali presente anche nei Plut. 1 dex. 1 e dex. 3; notabilia decorato: la decorazione è stata inclusa da Alessandro Conti (vd. bibliografia) fra gli esempi del I stile della miniatura bolognese e sarebbe stata eseguita, secondo Chiodo, negli anni 1250-1260 Iniziali filigranate; Iniziali figurate; Iniziali decorate: iniziale figurata: f. 2ra (Salomone); iniziali antropomorfe: ff. 220rb, 221vb; iniziali zoomorfe: ff. 96vb, 207vb, 208vb, 218ra; iniziali fitomorfe: ff. 1ra, 16va, 16vb, 21vb, 24va (due), 34vb, 35ra, 63va, 64ra, 97va, 136rb, 139vb (due), 180rb, 181ra, 195vb, 196ra, 196rb, 201ra, 201va, 203va, 204ra, 208rb, 209rb, 210va (due), 213va, 214ra, 215rb, 216rb, 217vb, 219va, 221rb, 227va, 228ra, 229vb, 230ra, 251vb (vd. Chiodo in bibliografia). Iniziali filigranate rosse e blu alternate, talora con lungo fregio nell'intercolumnio o nel margine interno rubricato: titolazione corrente e numerazione interna dei capitoli a caratteri rossi e blu alternati; maiuscole acquerellate di giallo; rubricheLegatura di restauro (sec. XIX) in quarto di pelle e assi nude, con recupero di piatti e dorso di quella moderna; due fermagli di restauroEnte possessore Firenze, S. Croce, convento OFM Storia del manoscritto A f. IVv, nell'angolo superiore esterno, un nr.: 402 , probabilmente un'antica segnatura; nel margine superiore, la nota di possesso di Santa Croce (sec. XV ex., mano b1): Iste liber est Conventus Sancte Crucis de Florentia ordinis Minorum in quo continentur: Parabole Salomonis, | Ecclesiastes, | Cantica canticorum, | Sapientie, | Ecclesiasticus, | Isaias, | Ieremias, | Baruch, | Ezechiel, | Daniel, | Osee, | Ioel, | Amos, | Abdias, | Ionas, | Micheas, | Naum, | Abachuch, | Sophonias, | Aggeus, | Zacharias, | Malachias et | Machabeorum ; seguono, della stessa mano: In primo bancho ex parte ecclesie , e, al di sotto: N° II (segnatura corrispondente a Mazzi, Inventario ; il ms. compare In primo bancho ex parte Ecclesiae con il titolo Secunda pars Bibliae, videlicet a Parabolis Salamonis usque ad libros Machabeorum ). Sul dorso, titolo e segnature impressi in oro: nel comparto superiore, Veteris Testamenti. Pars II ; nel secondo riquadro di piede, Plut. I dext. cod. 2 . Sulla controguardia anteriore, il cartellino cart. a stampa apposto al passaggio del codice dal Convento di Santa Croce alla Biblioteca Medicea Laurenziana il 16 ottobre 1766, completato a inchiostro con la segnatura attuale. A f. 267v, due numeri a matita, di mano moderna, probabilmente segnature precedenti: al centro, 4 e, in prossimità del margine inferiore interno, 294 .Biblia sacra , ff. 1ra-267rb Vetus Testamentum. Proverbia-MacchabeorumBibliografia Bandini Catalogus (1777) vol. IV coll. 329-331; Mazzi, Inventario (1897) p. 24 nr. 2; Conti, Miniatura bolognese (1981); Bernasconi Analyse de couleurs (1993) p. 80 nota 53; Ciardi Dupré Codici miniati (1996) fig. 1 (f. 2r); Calligrafia di Dio (1999) p. 134; Brunori, Bibbia glossata (2002) pp. 61, 62, 66, 72 nota 8; Magrini Production and Use (2007) pp. 215 nota 11, 244 nota 95, 254; Kubík Prírucka ke studiu (2008) p. 172 note 117 e 118; Chiodo Ad usum (2016) pp. 47, 57, 77, 88 cat. 4b, 90, 92
Note Il ms. fa parte, con i Plut. 1 dex. 1 e 3, di un gruppo di tre volumi omogenei per caratteristiche codicologiche, scrittura e decorazione
Risorse esterne collegate
Nuova Teca digitale Laurenziana
Responsabile scheda: Francesca MazzantiScheda derivata da: MEL
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CODEX Permalink: http://www.mirabileweb.it/manuscript/firenze-biblioteca-medicea-laurenziana-plut-1-dex--manoscript/230961
Descrizione diretta
Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 1 dex. 3
sec. XIII terzo quarto data stimataLuogo di copia Bologna, area di membr. ff. IV, 162, III'; numerazione novecentesca a matita nell'angolo inferiore esterno; tracce di una numerazione moderna a inchiostro nell'angolo superiore esterno, solo parzialmente coincidente, ai ff. 23r, 36r, 57r, 74r, 100r, 103r, 105r, 107r, 108r, 109r, 112r (113 ), 113r (114 ), 114r (115 ), 121r (122 ), 143r (144 ), 145r (146 ), 146r (147 ), 147r (148 ), 148r (149 ), 149r (150 ), 150r (151 ), 151r (152 ), 152r (153 ), 153r (154 ); guardie miste: ff. I-III e I-III' cart. coeve alla legatura, f. IV membr. antico (segnato I); fascicoli 1-16 (10), 17 (2) dimensioni: 422 × 278 (f. 16r); specchio di scrittura: 14 | 7 | 14 [270] 117 × 34 [79 (7 | 7) 79] 72 (f. 39r); rr. 38/ll. 37, rigatura a mina di piombo disposizione del testo: su 2 coll.scritture e mani littera textualis; note generali sulla scrittura: probabilmente una sola mano, che segna anche le poche integrazioni marginali, per lo più varianti testuali o di interesse filologico Presenza di note Poche note a margine dello stesso tipo di un'altra mano minuta, presente anche nei Plut. 1 dex. 1 e 1 dex. 2 (es. f. 10v) decorato: la decorazione è stata inclusa da Alessandro Conti (vd. bibliografia) fra gli esempi del I stile della miniatura bolognese e sarebbe stata eseguita, secondo Chiodo, negli anni 1250-1260. Iniziali filigranate; Iniziali istoriate; Iniziali figurate; Iniziali decorate: iniziale istoriata a f. 3ra (Albero di Jesse); 2 iniziali figurate ai ff. 75ra (s. Paolo) e 143rb (s. Giacomo); iniziali zoomorfe ai ff. 57ra, 91va, 114va, 151rb, 152ra; iniziali fitomorfe ai ff. 1ra, 2vb, 22vb, 23rb, 35rb, 35vb, 57rb (fitozoomorfa), 73va, 74rb, 83ra, 83va (due), 91vb, 97ra (due), 99vb (due), 102va (due), 104va (due), 106va (due), 108rb (due), 109rb (due), 111va, 113ra (due), 114ra, 114va, 120vb, 121ra, 143ra, 145rb, 145va, 147vb, 149ra, 149rb, 151vb, 153ra (vd. Chiodo in bibliografia). Iniziali filigranate rosse e blu alternate, spesso con lungo fregio nell'intercolumnio o nel margine interno rubricato: titolazione corrente e numerazione interna dei capitoli a caratteri rossi e blu alternati; maiuscole acquerellate di giallo; rubricheLegatura moderna (sec. XIX) in tela color vinaccia su cartone, con dorso e punte in pelleEnte possessore Firenze, S. Croce, convento OFM Storia del manoscritto A f. IVv, nel margine superiore, un nr., probabilmente un'antica segnatura: 403 ; al di sotto, la nota di possesso di Santa Croce (sec. XV ex., mano b1): Iste liber est Conventus Sancte [add. sup. lin.: Crucis] de Florentia ordinis Minorum. In primo bancho ex parte ecclesie . La stessa mano annota di seguito la tavola del contenuto: Tertia pars Biblie, videlicet: | Matheus, | Marcus, | Lucas, | Iohannes, | Epistole Pauli, | Actus Apostolorum, | Epistole canonice, | Apocalipsis sancti Iohannis apostoli ; e, a fianco: N° III (segnatura corrispondente a Mazzi, Inventario ; il ms. compare In primo bancho ex parte Ecclesiae con il titolo Tertia pars Bibliae, videlicet ab Evangelio Matthaei usque ad finem ). Sempre a f. IVv, una mano moderna a matita, annota la segnatura: Plut. 1 Dextr. Cod. 3 e 295 , e la raccomandazione: Si rimetta . Sul dorso, titolo e segnature impressi in oro: nel comparto superiore, N. Testamentum ; nel primo riquadro di piede, Plut. I dextr. cod. 3 e 295 .Biblia sacra , ff. 1ra-162vb Novum Testamentum. Matthaeus-ApocalypsisBiblia sacra , 1ra-162vbBibliografia Bandini Catalogus (1777) vol. IV coll. 331-333; Mazzi, Inventario (1897) p. 24 nr. 3; Conti, Miniatura bolognese (1981) pp. 21 e nota 8, 32; Bernasconi Analyse de couleurs (1993) pp. 60 e nota 12, 67, 80 e nota 53, 91 fig. 30a, 92, 93 nota 77, 96; Calligrafia di Dio (1999) p. 134; Bernasconi Reusser Inchiostri (2000) pp. 50 fig. 1, 51 nota 20; Brunori, Bibbia glossata (2002) pp. 61, 62, 66, 72 nota 8; Magrini Production and Use (2007) pp. 215 nota 11, 244 nota 95, 254; Kubík Prírucka ke studiu (2008) p. 172 note 117 e 118; Chiodo Ad usum (2016) pp. 47, 57, 77, 88 scheda 4c e tav., 90, 92
Note Il ms. fa parte, con i Plut. 1 dex. 1 e 2, di un gruppo di tre volumi omogenei per caratteristiche codicologiche, scrittura e decorazione
Risorse esterne collegate
Nuova Teca digitale Laurenziana
Responsabile scheda: Francesca MazzantiScheda derivata da: MEL
Altri progetti collegati:
CODEX Permalink: http://www.mirabileweb.it/manuscript/firenze-biblioteca-medicea-laurenziana-plut-1-dex--manoscript/230962